Shri Adi Shakti Kundalini Puja

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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Shri Adi Shakti Kundalini Puja, Cabella Ligure, 6 Giugno 1993.

Oggi stiamo tutti per venerare Me per la prima volta. È sempre stato il puja di un mio aspetto o di una mia parte, ma ora è necessario comprendere molto chiaramente cos’è l’Adi Shakti. Come noi diciamo, Lei è il Puro Desiderio di Dio Onnipotente, di Sadashiva. Ma cos’è il puro desiderio di Dio Onnipotente? Se osservate i vostri desideri, da dove provengono? Non dall’amore divino, ma dall’amore carnale, dall’amore materiale, dall’amore per il potere. Dietro tutti questi desideri c’è amore. Se non amate qualcosa non la desiderate. Così, questi amori di tipo terreno che avete, per i quali sprechiamo inutilmente tanto del nostro tempo, in realtà non vi danno soddisfazione, perché non è puro amore quello che avete. Si tratta soltanto di una infatuazione momentanea, e poi ve ne stancate e saltate ad un’altra cosa, a un’altra e a un’altra ancora. L’Adi Shakti è la personificazione dell’amore di Dio, è il puro amore di Dio e Lui, nel suo amore, cos’ha desiderato? Ha desiderato creare degli esseri umani che fossero molto obbedienti, sublimi, simili ad angeli. Questa fu la sua idea: creare Adamo ed Eva.

Gli angeli non hanno libertà, sono fatti così. Sono rigidi, non sanno perché agiscono. Anche gli animali non sanno perché fanno certe cose, le fanno e basta, perché sono vincolati alla natura, sono limitati da Dio Onnipotente. Shiva è detto Pashupati, cioè colui che controlla tutti gli animali, lui è Pashupati. Controlla tutti gli animali. Gli animali hanno desideri di ogni tipo), ma essi non si pentono, non hanno ego, non pensano: “Questo è sbagliato o quello è bene”. Non hanno problemi di karma, perché non hanno ego, perché non hanno libertà.

A questo punto, l’Adi Shakti, che era puro amore…, pensate a un Padre che abbia messo tutto il Suo amore in un’unica personalità! Non gli resta nulla! Si limita ad osservare. E cosa pensa? Si limita ad osservare il gioco del Suo desiderio, del Suo amore. Osserva come agisce. E quando guarda è molto attento, perché sa che: “Questa personalità che ho creato non è altro che amore e compassione”.

E la compassione stessa è di una varietà talmente nobile che Lui non può tollerare che qualcuno la sfidi, le crei problemi o che, in qualche modo la umili, la sminuisca, la insulti. È molto attento su questo punto, ed è molto vigile. Quindi è avvenuta una separazione, diciamo, tra Lui e il Suo desiderio d’amore. A questo desiderio d’amore è stata data una personalità, cioè l’ego, e questo ego deve agire in modo autonomo. È divenuto una specie di personalità molto indipendente, libera di fare qualsiasi cosa voglia. Insomma, non è immaginabile, nella nostra vita terrena, che marito e moglie siano assolutamente liberi di fare ciò che vogliono, perché in tal caso non ci sarebbe coesione, non ci sarebbe comprensione, non ci sarebbe quell’unità, quel rapporto. Ma in questo caso è come la luna e il chiaro di luna, il sole e la sua luce: c’è una tale coesione che, qualsiasi cosa uno faccia, l’altro ne gioisce.

E in questa meravigliosa separazione, l’Adi Shakti decise di cambiare i Suoi progetti. Lei è nota per il Suo Sankalpa Vikalpa Karoth: qualsiasi decisione troppo ferma prendiate, la farà saltare, come il Puja di oggi alle undici. Quando iniziò questa storia di Adamo ed Eva, Lei pensò: “Se saranno come gli altri animali o gli angeli… a che servirà? Devono rendersi conto di ciò che fanno, del perché lo fanno, devono avere la libertà di comprendere cos’è la Conoscenza. Perché dovrebbero condurre una vita come quella degli animali, che li rende simili ad automi?”. Grazie, dunque, al Suo potere arbitrario, che ovviamente era ben ponderato, Lei venne come serpente, e disse loro: “Assaggiate il frutto della conoscenza”. A quanti non sono Sahaja yogi, non ditelo, resterebbero scioccati. Ma questo serpente venne per metterli alla prova e dire loro: “Fareste meglio ad assaggiare questo frutto”.

Il serpente lo disse alla donna, non all’uomo, perché si ritiene che la donna accetti le cose facilmente. Potrebbe anche accettare dei bhut, potrebbe anche accettare cose prive di senso; però lei accetta, mentre l’uomo non accetta facilmente, ribatte, discute. Ecco perché lui (il serpente) andò a parlare con la donna…
Dovrei dire LEI, venne a parlare alla donna: lo Spirito Santo in realtà è femminile e, quindi, più vicino a una donna. Questa energia femminile venne come serpente e disse: “È meglio che tu assaggi il frutto della conoscenza”. Era compito della donna, Eva, convincere il marito, perché le donne lo sanno fare. A volte possono convincerli in modo sbagliato, dire loro qualcosa di molto sbagliato, molto sinistro: sapete ciò che accadde nel Macbeth. In così tanti luoghi vediamo che le donne hanno fuorviato i propri mariti. Ma gli uomini potrebbero essere guidati o emancipati se hanno una moglie giusta.

Adamo aveva una completa fiducia in sua moglie, le credette e così assaggiarono il frutto della conoscenza, sotto la guida dello Spirito Santo che era l’aspetto femminile di Dio. Questo non possono concepirlo le persone che hanno solo un’idea confusa di chi fosse Cristo, o Maometto, o Guru Nanak; non possono capire. Ne abbiamo avuto solo un’idea confusa. Se avessero parlato, la gente avrebbe detto: “Bah! Ma cos’è?”. Non avrebbero mai ascoltato. Quindi a quell’epoca, dato il tipo di attenzione, di capacità ricettiva esistente, parlarono di dharma, di ascesa.

Ma in India la gente parla della Kundalini da molto tempo, e sa che è l’Adi Shakti riflessa dentro di noi. Lei vi ha già detto ad alta voce: “Io sarò in ciascuno di loro”. Rendetevi conto che questa Adi Shakti è il potere dell’amore, del puro amore, della compassione. Non possiede nient’altro nel suo cuore: soltanto puro amore. Ma questo amore puro è così potente, così potente! È l’amore che lei ha dato alla Madre Terra. Per questo motivo, la Madre Terra, nonostante i peccati che possiamo commettere, – possiamo fare qualsiasi cosa – riversa il suo amore su tutti noi attraverso queste bellissime cose.

La bellezza del suo amore si esprime in ogni modo, attraverso le galassie, le stelle che vedete. Se volete considerarlo da un punto di vista scientifico, significa che nella scienza non vi è amore, l’amore è fuori discussione. C’è anche gente che parla di Yoga, ma non parla di amore e compassione. Quando non c’è amore e compassione, non può esserci alcuna scintilla divina in una persona. Non è tutto completamente immerso in questo amore Divino. Tutto ciò che è creato su questa terra, tutto ciò che è creato in questo universo e in universi e universi, è dovuto tutto all’amore della Madre Divina.

L’amore dell’Adi Shakti è qualcosa di così sottile, è talmente sottile. A volte non riuscite a comprenderlo. So che mi amate tutti moltissimo. È un amore incredibile per Me, e quando ricevo le vibrazioni da voi, sono come le increspature delle onde che giungono sulla spiaggia e poi tornano indietro lasciando sulla spiaggia una miriade di piccolissime gocce brillanti. Allo stesso modo, quando nel mio cuore sento il vostro amore echeggiare la bellezza di questo amore divino, non posso spiegarvi l’effetto che provoca. La prima reazione è che mi vengono le lacrime agli occhi, perché la compassione, che è Sandra Karuna, è Adra, non è arida.

Ad esempio, la compassione di un padre potrebbe essere molto arida: “Va bene, fai così, altrimenti ti sparerò, ti farò questo”. Una madre parlerà, ma non dirà cose che risultino così dolorose. Dovrà parlare, a volte, per correggervi, ma il suo modo di parlare è molto diverso da quello del padre, perché lei ha Sandra Karuna, Adra. Adra è ciò che non è arido. Lei ha sviluppato un cuore di questo tipo, grazie all’amore divino che portava con sé. Ogni parte del suo corpo, ogni cosa, scaturisce dall’amore divino. Ogni sua particella non emette altro che amore divino; le vibrazioni non sono altro che amore divino.

Vi ho detto anche in passato che sarebbe dovuta venire questa incarnazione. Era giunto il tempo, si vedeva che era giunto il tempo. Ma c’è differenza tra il tempo stabilito e il tempo sahaj. Il tempo stabilito è quello per cui si può dire: “Questo treno parte a quest’ora e arriverà a quest’ora”. Si può dire che un macchinario produrrà in un certo tempo, un certo numero di cose. Ma per le cose viventi, che sono spontanee, che sono sahaj, non si può dire. Allo stesso modo, per questo processo di liberazione avete la massima libertà, perciò non si può dire quando accadrà, quando la gente sarà disponibile a ricevere questa conoscenza sottile dell’amore divino.

Anche la conoscenza potrebbe essere molto arida. Abbiamo avuto persone orribili in India, impegnate nella lettura e nella recitazione di mantra e altro. Divennero così aride, erano così aride che erano solo scheletri, erano rimaste soltanto le ossa; ed erano così irascibili che se guardavano qualcuno, questi diventava cenere. Ma dico, è forse per questo che siete venuti su questa terra, per fare tutte le tapasya, qualsiasi cosa, solo per ridurre qualcuno in cenere? Ma loro pensavano di essere molto grandi perché se guardavano qualcuno, questi scompariva o diventava cenere, bhasmisar la chiamano. Ma non vi era traccia di benevolenza nel loro cuore.

La prima cosa che si ottiene grazie a questo amore divino è la benevolenza. La parola ‘benevolenza’ è una parola molto fraintesa. ‘Benevolenza’ significa tutto ciò che è bene per il vostro Spirito. Come sapete, lo Spirito è il riflesso di Dio Onnipotente.

Dunque, quando lo Spirito in voi inizia a riflettersi nella sua piena bellezza, diventate colui che dà, non siete più una persona che deve prendere qualsiasi cosa, diventate proprio colui che dà, siete così soddisfatti!
Questo avvento si verificò al tempo prestabilito. Come ho detto, avevate la libertà, la gente stava diventando pazza, faceva cose di ogni genere. Se ci pensate, appena prima, avevamo avuto il grosso problema della gente che si dava da fare per il potere. Come coloro che sono andati in India ad occuparne il territorio, o in Cina, oppure hanno deciso di andare in Africa e in tutti questi paesi. Anche gli americani – i così detti americani – andarono ad occupare l’America. Questo era il periodo in cui usavano la libertà soltanto per il potere. Non era il momento giusto per la nascita dell’Adi Shakti.

Erano persone orientate al potere. Non che oggi non ce ne siano, ce ne sono, ma quelle cercavano solo il potere e anche questi territori, il che non è importante. Quindi non poteva avvenire in quel momento.

A quel tempo, si doveva lottare per la libertà, per liberarsi dalla stretta degli imperialisti e di quanti cercavano di sopraffare.

Ora gradualmente è cambiato. Ed è cambiato in un modo così fluido! È davvero sorprendente, ho visto io stessa avvenire, svilupparsi il cambiamento; ha funzionato. Come sapete, io stessa ho preso parte al movimento di liberazione dell’India, è importante. Ha avuto inizio in India; l’India è stata la prima ad ottenere la libertà dall’imperialismo, poi lentamente questa libertà dall’imperialismo si è diffusa in ogni nazione; la gente ha iniziato a pensarci, ha compreso che non serve a niente avere colonie e tutto il resto; che è meglio tornare sulle proprie posizioni.

Quando ciò accadde…- voglio dire che questo è accaduto durante la mia vita, devo dirlo – all’inizio, la gente che cercò di ottenere la libertà del nostro paese morì, moltissimi furono uccisi, sapete, abbiamo avuto persone come Bhagat Singh. In ogni paese tutti i rivoluzionari furono cacciati, maltrattati ed uccisi. Non è solo un problema dell’India. Ma ci si doveva passare.

La loro libertà venne messa alla prova. Pensarono: “Era assurdo ciò che abbiamo fatto, questa non era libertà”. Perché in fondo, facendo tutto ciò, iniziarono a pentirsi e a sviluppare una sorta di paura, e un timore degli altri, e un certo… ebbe inizio quello che si può chiamare un left Vishuddhi molto disturbato. Si sentivano molto in colpa poiché avevano agito in modo molto sbagliato, come non avrebbero dovuto.

Naturalmente, tantissimi santi vennero a parlare di nobiltà, di perdono, di unità, di unione, dissero tutto. Nacquero grandi profeti, anche loro arrivarono a parlarne, ma la gente non era ancora abbastanza preparata. Hanno avuto gli insegnamenti a poco a poco, e tutto questo iniziò ad agire sulla gente.

Ma il più grosso problema venne con le cosiddette religioni che fondarono. Queste religioni, tutte le religioni, uscirono dai binari, e formarono delle specie di pozzanghere: i musulmani qui; i cristiani qui; gli indù là; questo è così; questo è così… Avevate veramente bisogno di questo Fiume della Vita per riempire tutte queste pozzanghere e renderle Una. È ignoranza assoluta, pura stupidità pensare che un essere umano sia più elevato di un altro. Si può dire soltanto una cosa: che siete ad uno stadio diverso.

Alcuni sono ad uno stadio diverso, alcuni sono ad uno stato più elevato, ma in generale non potete condannare nessuno dicendo che non va bene, che questa società non va bene, quella società non va bene. Potete dirlo a livello individuale, non in generale. Questa ignoranza era così buia poiché era diventata collettiva, è un’ignoranza collettiva. Tutti si presero per mano collettivamente per dire: “Questa è la religione migliore, siamo gli unici eletti”. Un altro disse: “No, no, no… sono assolutamente perduti. Siamo noi i migliori”. E, in nome delle religioni, in nome di Dio Onnipotente, diedero inizio a queste assurdità.

Così ora l’Adi Shakti doveva imporsi, usare tutta la forza. Per prima cosa, si rese conto che si dovrebbe comprendere cosa sia una famiglia. Un bambino cresce in famiglia. Se i figli non ricevono la giusta attenzione dal padre o dalla madre, che siano viziati o non lo siano, se si è troppo indulgenti con loro, o se vengono trascurati, allora il bambino non sa cosa sia l’amore. Se un bambino non sa cos’è l’amore… amore non significa viziare il bambino o dargli tantissimi giocattoli per liberarsi di lui; significa avere continuamente l’attenzione sul bambino.

E quest’attenzione non è indulgenza, ma è per il bene del bambino. Vedete che c’è benevolenza in ogni momento. Pensavo dunque che la vita familiare dovesse essere, innanzitutto, consolidata. È molto importante perché, anche in questi giorni, in nome della religione, hanno aperto conventi, e ci sono preti, e ancora sannyasi, e baba di ogni genere. Sono così aridi! E sviano talmente le persone che queste si sono dedicate a questa specie di sannyasa, abbandonando, fuggendo dalle proprie mogli, dai propri figli.

La prima cosa di cui mi resi conto è che gli esseri umani che non hanno conosciuto 1’amore non possono avere amore. E questo amore è più efficace se è collettivo. Dovete aver notato che in India le persone si amano veramente in famiglia. Ci sono così tanti parenti che neanche sappiamo qual è il nostro legame con loro. Li chiamiamo semplicemente fratello, sorella, questo, quello. Non conosciamo il rapporto di parentela, chi era il padre di qualcuno, chi la sorella, niente. Ma sentiamo semplicemente: “È nostro fratello”. E se vi chiedono: “Come sta tuo fratello?” non sapreste come sta vostro fratello. La ragione è che avevamo un sistema familiare unito.

II sistema familiare unito è come un sistema familiare collettivo. Così nessuno sapeva chi era un vero fratello, chi era suo fratellastro, chi era suo cugino, niente. Vivevano tutti insieme proprio come parenti. Ma poi anche questo crollò, questa famiglia allargata si spezzò per ragioni economiche e cose del genere, qualsiasi cosa. Fu un momento davvero cruciale quello in cui la gente doveva conoscere l’amore mentre la famiglia aveva iniziato a sgretolarsi in ogni nazione, nei paesi occidentali in particolare. Questo perché uomini e donne non avevano mai compreso l’importanza della vita familiare, non avevano mai avuto fiducia nella vita familiare.

Divenne una cosa talmente instabile per i poveri figli! Erano su basi instabili e non potevano crescere adeguatamente.
Così hanno creato una generazione di bambini violenti, orribilmente posseduti. Questa generazione, inoltre, divenne guerrafondaia. Non se ne rendono conto, hanno voglia di combattere. Ho visto bambini che lottavano con un albero. Ho chiesto: “Perché lottate?” – “È bello combattere, sai” – “Ma “Perché combattete?” – non lo sanno. La ragione è che non c’è amore. Pertanto ogni cosa che vedete la detestate: “Non mi piace, non mi piace”. Detestate tutto. Cercate, a causa della vostra frustrazione, di distruggere ogni cosa che vedete. Così ebbe inizio una nuova tendenza.

A prescindere dalla fine della guerra, naturalmente il sistema di valori decadde. La gente pensava: “A che pro? Vedete, abbiamo avuto tutti questi valori, e cosa abbiamo ottenuto? Guerra e guerra, a che serve la guerra? La guerra ha soltanto ucciso tutte le nostre società, hanno ucciso i nostri figli, tutti. E poi cosa c’è di così grande in queste guerre?”- Così l’idea della gente in generale era: “Vedi, in un modo o nell’altro, bisogna lottare”. In altre parole, l’uomo più forte è il migliore. Chi riesce a dominare, chi riesce a prevalere, è il migliore.

La dominazione dei governi imperialisti era finita, ma divenne un processo di dominazione individuale. Con questo processo di dominazione, l’ego iniziò a svilupparsi. Anche i bambini venivano educati in modo che diventavano molto arroganti, molto artificiali, estremamente arroganti e artificiali. Era impossibile capire perché questi bambini non fossero per niente controllati, perché non si dicesse loro: “Questo è sbagliato”. Perché anche i genitori avevano assunto un atteggiamento molto, molto sulla difensiva. Non volevano affrontare i figli per dire loro cosa è sbagliato. Erano così attaccati all’idea che i bambini li avrebbero lasciati, che hanno deciso: “Va bene, fa ciò che vuoi, ma rimani con noi”. In queste circostanze anche gli esseri umani oscillavano tra una sana vita familiare e i divorzi in una società bizzarra, che crede nella condivisione di donne o di uomini ed ad ogni genere di cose.

Che terribile situazione perché l’Adi Shakti si facesse valere! Inoltre c’era l’enorme problema di queste religioni che imponevano se stesse, le loro idee, i loro condizionamenti alle persone accecandole completamente. C’era una grande confusione e, solo in questo stato di confusione, l’Adi Shakti sarebbe dovuta venire per ristabilire il dharma. Ella dovette lavorare per stabilizzare il dharma. Era un luogo molto ambiguo, c’erano scienze molto ambigue. Quando nacqui rimasi sconvolta da com’era la gente.

Allora non credo di aver incontrato molti ricercatori. Naturalmente ho incontrato una o due anime realizzate, ma per lo più la gente si preoccupava della propria assicurazione, del denaro, del proprio questo, quello. E se aveste parlato con loro non avreste capito dove eravate arrivati, se in qualche giungla o cosa. Non sapevamo cosa dire loro: come potevamo iniziare a parlare dell’amore divino quando non erano nemmeno ricercatori?

Poi, gradualmente, acquistai fiducia. Prima pensai: “Sono venuta un po’ presto, avrei dovuto aspettare ancora un po’, sarebbe stato meglio, perché qui le persone odiano tutti e ogni individuo è contro l’altro, si imbrogliano l’un l’altro e sono anche molto gelosi gli uni degli altri, inoltre vogliono avere posizioni e altro, più elevate degli altri, Vogliono prendere in giro tutti; quindi forse non è ancora il momento per Sahaja Yoga”.

Ma poi ho visto anche tutti questi orribili falsi guru che lanciavano i loro incantesimi sulle persone cercando di controllarle. Questo mi ha fatto veramente pensare: “Farei meglio a smettere di preoccuparmi di com’è l’atmosfera, di che genere di persone ci sono. Cominciamo!” Ecco come il primo brahmarandra chidra (apertura del brahmarandra) ebbe luogo, in India, quel mattino del 5 Maggio 1970. Naturalmente ci furono anche delle crisi, alcuni avvenimenti che mi hanno fatto affrettare. Ero del tutto preparata, sapevo qual era il problema degli esseri umani ma pensavo che forse non avrebbero mai accettato di poter ottenere la realizzazione.

Questa incarnazione è davvero unica nel suo genere. Sono venute tantissime incarnazioni, sono venute, vi hanno parlato di tutto e hanno detto: “Questo è bene, quest’altro è bene…”. Alcune persone affascinate li seguirono, ma non c’era niente nei loro cuori, qualsiasi cosa sentissero. ‘‘Beh, è un sermone, è una lezione, è una Gita, ecco tutto”. E la vita di queste persone non possedeva la scintilla dell’amore divino.

Abbiamo avuto molte ottime persone in questo breve periodo, vedete. Se guardate, c’è stato il Mahatma Gandhi, c’è stato Martin Luther, vedete ovunque persone di ogni tipo. C’e stato Abramo Lincoln, c’e stato George Washington, c’è stato William Blake, abbiamo avuto Shakespeare. Tutto questo stile lo notate nella letteratura, in ogni aspetto; Lao Tse, poi abbiamo avuto Socrate. Da Socrate a oggi, abbiamo avuto molti filosofi, moltissime persone che hanno parlato di una vita più elevata. Nonostante ciò, la gente pensava “Questi sono personaggi assurdi, non c’è niente, troppo da capire”. Nessuno avrebbe letto niente, diciamo, della Guru Gita, non lo avrebbero fatto. Avrebbero pensato: “Cosa sono queste sciocchezze? A che serve? È tutta una follia”, proprio così. Vedete, quando vidi questo atteggiamento imperante ovunque, dissi: “Oh, come farò a dire loro cosa sono, e cosa devono trovare?”. Era veramente mio desiderio che ci fosse qualche sottigliezza nella gente, giusto un po’. “Se mi daranno una minima possibilità, questo amore Divino è così sottile che penetrerà nei loro cuori”. Ma non lo facevano, erano proprio come pietre, non si poteva parlare con loro, non si poteva dire niente. E pensavano di essere chissà chi; questo è l’aspetto peggiore.

Sahaja Yoga ebbe inizio in queste circostanze, e trovo che i poteri dell’Adi Shakti siano molto più grandi dei problemi che vedete. L’ho visto chiaramente io stessa, perché questi poteri stanno risvegliando la Kundalini. Sapevo di poter risvegliare la Kundalini, non c’è dubbio, lo sapevo, e sapevo anche di poter attuare la realizzazione di massa, ma non avrei mai potuto pensare che le persone da me risvegliate sarebbero tornate nuovamente, perché, vedete, sono ignoranti. Non ho mai pensato: “Torneranno, praticheranno Sahaja Yoga” oppure: “Raggiungeranno questo livello”, mai, mai, mai, non l’ho mai pensato. Se qualcuno me l’avesse detto gli avrei riso in faccia. Ciò che accadeva esattamente è che, ovunque, quando facevo la prima conferenza, finiva tutto lì e agli incontri successivi venivano ovviamente pochissime persone. Così pensai: “Non entra nelle loro teste, gli passa proprio sopra; penso che non vogliano capire”.

Non capivano niente. A causa della grande pressione, dei problemi familiari e altro, non era così importante. La cosa più importante era: “Come penetrare negli esseri umani?”. L’unica soluzione era alzare la loro Kundalini per creare in essi questa piccola luce; perché era sbagliato starmene seduta pensando di risvegliarli quando fossero venuti loro a chiedermi il risveglio della Kundalini. Lo avevo capito.

Così iniziò la realizzazione in massa, e questo stupì veramente la gente. Non era magia, non erano favole, era la Verità. Potevano sentirlo sulla punta delle dita, potevano sentirlo uscire dall’area della fontanella. L’attuazione di Sahaja Yoga ha operato meraviglie. Diversamente sarebbe stato impossibile. Tutte queste meraviglie che vedete oggi sono dovute alla vostra reazione, al modo in cui voi avete reagito, al modo in cui voi 1’avete ricevuta, altrimenti cos’è l’Adi Shakti?
Buona a nulla. Se non l’accettate io non sono nulla.

In realtà è ancora, direi, la vostra saggezza, il vostro buon senso, la vostra ricerca che vi ha portato a Sahaja Yoga, Non scrivo mai lettere a nessuno, non chiamo nessuno, cosa che, come sapete, tutti i guru fanno. Non appena vanno in qualche città scrivono i nomi di tutte le persone importanti, e poi spediscono loro delle lettere, e almeno due o tre di queste partecipano ai loro programmi. Ma senza fare tutto ciò, vedete come abbiamo realizzato il risveglio in massa della Kundalini, grazie al quale le gente ha cominciato a capire Sahaja Yoga, ha iniziato a penetrare in loro.

Per questo, devo alzare anche la mia Kundalini così: ogni volta in un programma pubblico alzo anche la mia. E nella mia Kundalini assorbo tutti i vostri problemi. È doloroso, ecco perché dopo i Puja divento per un po’, diciamo, come una specie di pietra. II motivo è che assorbo tutto ciò che è dentro di voi, come se vi avessi messi tutti nel mio corpo. Siete parte integrante del mio corpo. Ogni cellula che possiedo è per voi, la vostra dimora, e dovete essere così sottili da capire che se possediamo qualcosa o se c’è qualcosa da fare per Sahaja Yoga, qualsiasi cosa, se vogliamo fondare un ashram o qualsiasi cosa, io lo so immediatamente. Lo so perché siete dentro di me. La maggior parte delle cose le so molto chiaramente, ma alcune non le so così chiaramente per un motivo: la relazione tra voi e me è naturalmente molto intima, dovreste essere nel mio corpo.

Ma se non meditate – è una cosa molto terrena, devo dirvelo – dhyana gamya, se non meditate non ho nessuna relazione con voi. Non siete miei parenti, non avete diritti su di me, non dovete fare domande: “Perché sta accadendo questo, perché quello?”. Se non meditate – dico sempre: “Meditate, meditate”- non ho niente a che fare con voi, non ci siete più per me. Non c’è più nessuna connessione con voi, siete come tutte le altre persone. Potreste essere Sahaja yogi, potreste aver ricevuto il diploma di Sahaja Yoga dal vostro leader, forse, non so, e magari siete considerati qualcosa di molto grande, ma se non fate la meditazione ogni giorno, sera, mattina o sera, non sarete veramente più nel regno di Shri Mataji.

Perché la connessione si attua solo attraverso dhyana, attraverso la meditazione. Riconosco le persone che non fanno meditazione, soffrono, i loro figli soffrono, poi accade qualcosa e vengono a dirmelo; ma vedo chiaramente che la persona non medita, io non ho rapporti con lei, non ha diritto di chiedermi niente. All’inizio naturalmente la meditazione prende un po’ di tempo, ma quando saprete cos’è la meditazione, come gioite della mia compagnia, come siete una cosa sola con me, come possiamo avere un rapporto reciproco, non occorre più niente come scrivere lettere o magari qualche connessione speciale, niente di tutto ciò. La sola cosa necessaria è la meditazione. In meditazione crescete, diventate spiritualmente più elevati e, quando ciò accade, quando raggiungete questo stato di maturità in Sahaja Yoga, non volete rinunciare alla vostra meditazione, perché in quel momento siete assolutamente Uno con Me.

Ciò non significa che dobbiate meditare per tre o quattro ore. È importante l’intensità con cui state con Me, non il tempo. Allora sono responsabile di voi, dei vostri figli, di tutti. Sono responsabile della vostra ascesa, della vostra protezione, di difendervi da tutta la vostra negatività. Non è come un padre che vi punisce subito. Non è così, ma è semplicemente: “Va bene, non siete miei parenti, non mi riguarda”. Questa è la sola cosa che può accadere, Se non meditate, beh, non posso costringervi, ma non ho niente a che fare con voi. Potreste anche avere altre relazioni esteriori, ma questa profonda relazione grazie alla quale ottenete benefici non potete ottenerla senza meditazione.

Ho continuato a dire a tutti: “Per favore meditate, per favore meditate ogni giorno”. Ma penso che le persone non capiscano neanche l’importanza di ciò che affermo, perché mi dicono: “Madre, noi non meditiamo”. – “Perché?” – “Ora siamo anime realizzate, perché dovremmo meditare?” Questo strumento è costruito in modo completo, ma se non è costantemente connesso alla sorgente, a che serve possederlo? Nella meditazione sentirete l’amore, l’amore Divino, la bellezza dell’amore divino. Si modifica completamente il panorama. Una persona che medita ha un comportamento molto diverso, un temperamento molto diverso, una vita molto diversa, e vive sempre completamente soddisfatto di se stesso.

Possiamo dire che quello che celebriamo oggi, sia il primo giorno di quello che voi chiamate Avvento. Naturalmente non è stato oggi, ma comunque, possiamo dire che sia così. Se è accaduto, vi è stato di grande aiuto, è stata una grande benedizione per voi, quindi dovete saperla preservare, dovete saperla migliorare, saperne gioire. Non dovreste ritenervi soddisfatti semplicemente di una bella rappresentazione, di questo o quell’altro, ma dovreste avere un’unione completa con il Divino, un’unione completa, e ciò è possibile solo se meditate veramente; è abbastanza semplice da fare, meditare. Alcuni dicono: “Madre, non riusciamo a trovare il tempo, stiamo sempre a pensare a qualcosa”, oppure: “In quel momento vogliamo guardare 1’orologio”. All’inizio potreste avere qualche piccola difficoltà, non dico di no, è possibile, ma questo avviene soltanto all’inizio.

Gradualmente sarete a vostro agio, gradualmente la padroneggerete, gradualmente la conoscerete così bene che non vorrete avere nient’altro di scarso valore, non avrete interesse per cose del genere. Per ottenere la bellezza, la gloria, la grande personalità, che ora sono evidenti, la sola cosa che dovete fare veramente, è meditare religiosamente. Non: “Stasera sono tornato molto tardi e non ho meditato perché vedi, domani devo andare al lavoro, quindi non posso meditare”. Nessuno vuole conoscere le scuse; è qualcosa tra voi e voi stessi. Siete voi a guadagnarci, nessun altro. Qualsiasi cosa accada è a vostro vantaggio.

Ora occorre comprendere che abbiamo raggiunto un certo livello di evoluzione e da questo livello potreste salire fin qui, fin qui, o fin qui. Non dico che non sia possibile farlo, ma la cosa principale è che, ovunque siate arrivati, anche se vi considerate un Sahaja yogi di prima classe, dovete essere umili riguardo alla meditazione. Questa qualità meditativa, in cui io mi trovo anche mentre vi parlo, riempie di una tale gioia! Saltate in questo oceano di gioia! All’inizio sarà difficile, ma dopo un po’ saprete che la connessione che avete con Shri Mataji è la sola connessione che state cercando.
E c’è anche un altro punto su cui la gente si perde; ho visto che è molto comune tra alcune persone che si smarriscono. Esse meditano molto individualmente, benissimo.

Mediteranno individualmente, si siederanno a meditare, faranno dei Puja, ma non mediteranno collettivamente. Questo è un altro punto che va ricordato: dovete meditare collettivamente, perché io sono un essere collettivo di tutti voi, e quando meditate collettivamente siete proprio vicinissimi a Me. Per cui anche se avete un programma o qualcosa del genere, dovete fare un po’ di meditazione; date sempre alla meditazione la priorità su qualsiasi programma. Cantate, fate tutto e poi meditate. Se insisto su qualcosa dovete capire che deve essere la verità ciò che vi sto dicendo, è assolutamente fondamentale, sebbene sembri piuttosto terreno, ma è molto importante.

Ora per venerare l’Adi Shakti…., non so, anche perché non sono mai esistite preghiere o altro sull’Adi Shakti. Sono arrivati fino a Bhagavati, ma non sono andati oltre, per cui non so che genere di Puja avremo. Comunque proviamo. Penso che la meditazione sia forse il modo migliore con cui ottenere davvero qualcosa, quindi possiamo entrate in meditazione per circa cinque minuti. Per favore chiudete gli occhi. (Durante la meditazione Shri Mataji soffia nel microfono).

Che Dio vi benedica!