(TRADUZIONE NON REVISIONATA DAL 1996)
Navaratri Puja, Navami – Nona Notte di Navaratri, Cabella Ligure (Italia), 24 Ottobre 1993.
La Devi ha molte forme ma è la personificazione della Shakti. Adi Shakti dona shakti a tutte queste personificazioni e così vi sono molte Dee. In momenti diversi vennero su questa terra e fecero tutto ciò che era necessario per l’ascesa di coloro che erano ricercatori. In particolare quella che conosciamo di Jagadamba Durga. Cercava di proteggere tutti i ricercatori della verità e distruggere tutte le forze del male. Perché senza l’ascesa degli esseri umani, essi non conoscono la verità, ecco perché qualsiasi cosa cerchino di fare è una proiezione mentale. E questa proiezione mentale, se non è sostanziata dalla verità, del dharma, declina. In sanscrito si chiama glani. Quando questo glani ha luogo, allora le incarnazioni nascono per risolvere il problema.
In tutte le incarnazioni della Dea si sono incarnate moltissimo le forze sataniche, che si sono incarnate; e Lei ha dovuto combatterle e distruggerle. Ma questa distruzione non era solo a fini distruttivi, perché le forze del male devono essere distrutte. Ma le forze del male cercano sempre di opprimere i ricercatori, opprimere i santi, cercano di far loro del male, a volte anche di distruggerli. Tutte queste forze distruttive non giungono nello stesso momento, di solito; in momenti diversi è facile controllarle. Ma il fine dell’incarnazione è quello di salvare, proteggere coloro che sono ricercatori perché sono le persone più importanti nel regno della spiritualità. Tutti gli altri non sono altro che polvere, buoni a nulla, inutili. Se non stanno cercando la verità, agli occhi di Dio, sono vite inutili che sono venute e se ne andranno. Non hanno valore e non hanno dignità, non hanno capacità di comprendere nulla.
Così nel giudizio dell’amore Divino abbiamo due categorie di persone. Una (di coloro) che sono ricercatori e un’altra di coloro che non lo sono. Potrebbero essere brave persone, belle persone, magari fanno molte buone cose, opere sociali, questo genere di opere, lavoro missionario, potrebbero fare ogni genere di lavoro. Ma se non ricercano la verità, allora non entrano in quella categoria per i quali Dio deve incarnarsi. Cercate di capire la preziosità, l’importanza dei ricercatori. Questo è ciò che voi avete fatto: ricercare. Pochissime persone… se calcolate la percentuale dei ricercatori è molto piccola ma è molto importante. Perché, diciamo, una piccola parte d’oro ha molto più valore di mucchi d’acciaio. Allo stesso modo un ricercatore vale molto di più nella crescita della spiritualità.
L’intero universo è stato creato, l’intera atmosfera è stata generata, tutta l’evoluzione ha avuto luogo per quale motivo? Perché gli esseri umani conoscano la verità. Ma nell’atmosfera moderna c’è una grandissima maledizione, penso il male più grande, più di tutti gli Shumba e i Nishumba e tutto il resto; la peggiore di tutti è il materialismo. Perché il materialismo vi rende grossolani. Anche nella vostra ricerca, quando state ascendendo, quel materialismo sottilmente vi cattura . Ho notato questo. Quando le persone arrivano a Sahaja Yoga, bene, vanno in profondità dentro se stesse, comprendono ciò che sto dicendo, vogliono sapere tutta la conoscenza interiore, ciò che viene detto Atma Gyan. Atma Gyan ha due significati: la conoscenza dello Spirito e la conoscenza di se stessi. Essi scoprono tutto ciò e sanno cos’è. Questo stato è lo stato per il quale la gente ha fatto ogni genere di cose, è andata sull’Himalaya, ha meditato al freddo senza molti vestiti indosso, ha vissuto nelle caverne con qualche frutto. Hanno praticato ogni genere di tapasya perché la ricerca era così profonda, così urgente e non potevano uscire da quella forza di ricerca. Ma nei tempi moderni, il materialismo ritarda quel forte desiderio, quella dedizione. Fa impazzire le persone quando sono ricercatori. Ho visto che, prima di venire in Sahaja Yoga, la gente spende molto denaro, vanno in molti posti, vanno sull’Himalaya, in Nepal, in Giappone, si muovono dappertutto.
Ma dopo essere giunti a Sahaja Yoga, dopo essere diventati lo spirito per la crescita della propria nuova consapevolezza, il progresso è ritardato. Si dovrebbe anche comprendere che dopo tanto correre qua e là trovate qualcosa di così prezioso, per cui vi stabilizzate, e vi sentite molto soddisfatti di ciò, questo va bene. Ma che ne è dopo? La vostra crescita non dovrebbe fermarsi. Si ferma a causa di… una delle cause principali è il materialismo. A causa del materialismo anche la vostra fede in voi stessi è minore. Ora come avete visto gli Dei hanno pregato la Dea e Lei è venuta ad uccidere tutte le forze negative. Il motivo è stato che il sincero desiderio degli Dei L’ha costretta ad incarnarsi. Un così sincero desiderio di ascesa tanto che a volte non potevano ottenere il cibo, nemmeno l’acqua, e lavoravano così duramente per la propria ascesa che era disturbata dalle forze negative. Così il loro richiamo era così dal cuore, così disperato e genuino e sincero che la Dea dovette prendere la propria nascita su questa terra per salvarli, per proteggerli, per prendersi cura di loro. Ma vediamo che quando avete raggiunto una destinazione, sentite: “Ora è meglio stabilizzarsi”. Ora, con cosa intendete stabilizzarvi?
Se dopo aver ottenuto la realizzazione siete completi, siete nella totalità, siete assolutamente uno con la realtà, non c’è nulla da fare. Diventate un santo. E un santo non ha bisogno di pubblicità, non ha bisogno di nulla, il suo messaggio si diffonde, la gente lo vede e sa che è un grande santo. Così tanti santi non hanno nemmeno lasciato la propria casa. Un detto molto comune in India è: “Non dovresti lasciare il tuo takiya”, cioè “Non dovresti lasciare il cuscino su cui stai riposando”. Questo era il criterio di un guru. Coloro che devono cercare devono venire dai guru e arrampicarsi almeno per sei, sette miglia, e poi il guru non incontra nessuno, potrebbe schiaffeggiarvi, colpirvi, farvi cadere da quell’alta montagna, vi metterà alla prova in così tanti modi! Finalmente potrebbe selezionare una persona a cui dare la realizzazione. Così questa brama, questo sforzo disperato era sempre presente. Ora, veniamo a Sahaja Yoga in questi tempi moderni. A volte non solo sento che Sahaja Yoga è molto semplice, ma anche che vizia moltissimo. Sapete di avere la realizzazione sapete tutti di essere meglio degli altri, di esservi liberati di così tanti problemi e che ora siete diventati maestri di voi stessi.
Allora la responsabilità che avete verso voi stessi e verso i vostri compagni si riduce, perché vi sentite molto soddisfatti di voi stessi. L’altro giorno una sahaja yogini mi ha telefonato. Intendiamoci, mi chiamano per qualsiasi tipo. Mi ha detto “Sono andata dal dottore e con le radiazioni hanno visto che ero incinta, così cosa dovrei fare del bambino?”. Mi chiamano per una cosa così piccola! Quale dovrebbe essere il nome del figlio, cos’è questo, cos’è quello. Insomma devo lavorare molto più di quanto faccia un qualsiasi prete. Sono preoccupati di cose piccolissime. Va bene, per questo va bene, devo dirvi quello che va fatto ad un tal punto, o cosa dovreste fare. Se perdono il treno mi telefoneranno: “Madre abbiamo perso il treno, che fare ora?”. Così devo dire loro “Bene, date un bandhan”, anche questo devo dire loro! Oppure supponiamo che il loro padre sia malato, abbia problemi di cuore. Allora mi telefoneranno “Madre mio padre è malato ha un problema di cuore, non è un sahaja yogi, cosa potete fare?”. Così Madre deve mettere l’attenzione sul padre che non è un sahaja yogi. per cose piccolissime mi scrivono, per cose così piccole che non potete immaginare come non comprendano per quale motivo sono qui. Comunque non ho mai detto “Questa cosa che mi chiedete è stupida, non dovreste sprecare il mio tempo”, mai. Ma dovremmo vedere ora che se non stimate voi stessi come anime realizzate, non potete valutare neanche il mio tempo, o cosa sono.
Questa incarnazione può essere completamente sprecata a causa di questo atteggiamento materialistico. In questi tempi moderni non so cosa non abbia funzionato con gli esseri umani, perché la cosa più importante nella vostra vita è ascendere e crescere. Cercate di avere un’ampia visione del tutto: perché è stato creato questo universo, perché siete stati creati come esseri umani, che bisogno c’era di fare tutto ciò? Perché è stato fatto? Se avete una visione molto ampia del tutto, allora cercate di localizzare la vostra posizione: dove sono? E poi: come mi ha selezionato il Divino e ora sono diventato un sahaja yogi? Così ora qual è la mia responsabilità? Questo bisogna vedere. Ma al contrario ho visto gente che dice: “Devo traslocare”. Allora mi telefonano e chiedono: “Madre dobbiamo prendere la nostra sedia o no?”. Questo dimostra che non valutano bene se stessi e non valutano bene me. Entrambi. Perché chiedono cose talmente piccole, talmente stupide che è impossibile comprendere come possano dei sahaja yogi fare tali domande.
In questa prospettiva possiamo vedere la Dea. Lei viene su questa terra sotto diverse forme in momenti differenti per salvare i ricercatori della verità e per realizzare l’ascesa dei ricercatori della verità. Potete immaginare? C’è molta differenza tra l’incarnazione della Dea prima del Kali Yuga, mentre ora è una cosa molto diversa: siete venuti su questa terra per diventare sahaja yogi. Dovete avere un corpo, una mente, emozioni, tutto, semplicemente carichi di spiritualità, carichi di spiritualità. Dovrebbe essere, di solito. Perché per quanti anni in passato avete ricercato Dio?
Allora, il fatto che siate giunti qui, che coincidenza! Quindi, che cos’è, quando avete un così grande vantaggio per essere giunti a Sahaja Yoga grazie alla vostra ricerca e ora avete ne scoperto la soddisfazione, qual è la responsabilità che avete? L’incarnazione stessa è venuta su questa terra, non solo per proteggervi, per nutrirvi ed uccidere i demoni. No. È venuta su questa terra per parlarvi di tutto ciò che è sottile dentro [di voi] e per dirvi quale dovrebbe essere la vostra relazione, esteriormente come interiormente. Non siete mai stati connessi con la verità, non siete mai stati connessi con questo potere onnipervadente, non siete mai stati connessi con Dio Onnipotente. Bisogna quindi capire “Che cosa grandiosa è accaduta, che solo per me, questa Kundalini è uscita e ha toccato questi centri più alti!”. Come? Questo non è stato fatto prima, no, erano solamente protetti, erano solo accuditi. Da nessuna parte è scritto che la Dea ha dato la realizzazione alla gente, da nessuna parte! Lei è responsabile, può donarla, uno dei Suoi nomi è che… bene, non solo uno ma almeno dieci nomi sono che Lei vi dona il nirvana, che Lei vi dona la libertà, che vi introduce alla libertà. Tutte queste cose sono scritte, ma, ciò che sta succedendo ora è che la gente non è stata ancora in grado di comprendere il valore della propria vita nei tempi moderni.
Osservate il modo in cui la gente fa domande, il modo in cui la gente continua a chiedere come la gente è preoccupata: “Ora mio figlio è grande, cosa dovrei fare?”. Cosa dovresti fare? Il bambino è grande, mettilo a scuola, fai ciò che vuoi! “Madre, per favore, ci dite dove mettere il bambino?”. [Solo] allora mettete il bambino. “Avete visto la scuola, Madre?”. “No”. “Allora andate a esaminare la scuola”. Immaginate Kali Mata in questa situazione! Avrebbe dato due bei ceffoni, ve l’assicuro. Chiunque dica una cosa del genere, che cosa se ne può ricavare? Ma fino a questo livello di dettaglio il senso materno deve agire. Non lo fareste per i vostri figli, lo so. Ma quando veniamo ai figli, cosa fanno loro? Ancora materialisti.
Oggi in particolare è un giorno molto grande, del Dashera lo chiamano. Questo è il giorno in cui, come sapete, Ravana fu bruciato, effigi di Ravana furono bruciate ovunque. Quando Shri Rama venne, questo fu fatto, la sua vittoria. Ma la sua vittoria non fu quella di creare sahaja yogi o di dare la realizzazione, no! La sua vittoria fu l’uccisione di Ravana. Ciò venne fatto in quell’epoca per preparare il presente, per gli avvenimenti di oggi. Fu fatto molto tempo fa in modo che verrà il giorno in cui la gente avrà un corretto sistema di valori della vittoria di Shri Rama. Ma non accade, perché questa incarnazione di Mataji Nirmala Devi è molto diversa, molto illusoria, Mahamaya. Così siete lasciati a voi stessi, fate ciò che volete. Potete fare tutto ciò che volete. Così mi chiederanno “Madre, abbiamo un problema”. Dissi “Cosa?” “Non sappiamo che tipo di sedia dovremmo comprare”. Per qualsiasi piccola cosa si affideranno a Madre, ma per le cose importanti, mai! Che strano uso dell’intera faccenda è iniziato: ciò che è così grande, così importante, viene usata per qualcosa di assolutamente assurdo. Per cui osservate la differenza tra le incarnazioni.
Una incarnazione viene su questa terra per salvare la gente, per portarla fuori dal fango della Maya. Ma un’altra incarnazione è venuta non solo per parlarne, ma per donarvi la realizzazione e poi per prendersi cura delle vostre piccole, piccole cose. Così quando questa signora ha telefonato e mi ha chiesto “Cosa dovrei fare? Per favore Madre curami” -è un atteggiamento molto diverso quello dei bhakta di quei tempi rispetto ai bhakta di oggi, c’è una grossa differenza- dissi: “Non mi hai mai chiesto nulla quando hai fatto tutto ciò, non importa. Ora, qualsiasi cosa tu abbia fatto, è meglio che veda il bambino, me ne occupi, metta a posto il bambino, tutto, ma vieni qui”. Però poi ho compreso che questa donna è così attaccata al proprio figlio. Ho telefonato al leader e ha detto “È un attaccamento terribile, c’è un attaccamento terribile al bambino”. Per cui da una assurdità a un’altra assurdità.
Questa incarnazione ha una tale varietà di lavori da fare. Neanche le 64 kala, le 64 abilità di Shri Ganesha sono sufficienti a risolvere ciò. Perché è così complicato? Dopo aver dato la realizzazione del Sè ci dovrebbe essere una semplice marcia verso la vostra meta e verso la vostra crescita. Ma perché una tale complicata assurdità continua ad infastidirvi? Che cosa volete? Dovremmo chiedere: “Cosa vuoi?”. “Voglio un figlio”. Dopo Sahaja Yoga non dovreste volere nulla. Perché volete avere un bambino? Ci sono così tanti bambini, potete prendervi cura di loro. ‘Io voglio’ va via; dovrebbe andare via dalla vostra mente che “Io voglio questo e io voglio quello”. Questo volere ora è finito, ciò che volevate è la vostra realizzazione. Dopo questo, ciò che è successo è che ora quello che Io voglio è più importante. Io voglio che voi diventiate veramente distaccati dal materialismo. Ciò non significa che dovete diventare come Hare Rama Hare Krishna, no, no, no, no. Loro non sono distaccati. Sono persone estremamente attaccate. Ma il distacco è uno stato in cui niente può vincolarvi, niente è importante, la cosa più importante è la vostra ascesa spirituale, niente può attrarvi più di questo proposito. Questo è esattamente ciò che è necessario che i Sahaja yogi comprendano. A confronto con i Sahaja yogi, che cosa ha passato la gente? Bene, quando lo leggo, mi sento veramente male. Qui tutto è conveniente, vieni qui, gusta del buon cibo, bella compagnia, è come un festival, tutto è ben fatto e se manca qualcosa sarò io quella che dirà agli organizzatori: “Cos’è questo? Avreste dovuto fare questo, avreste dovuto fare quello”.
Ora giungiamo ad un punto in cui dobbiamo capire: cosa vogliamo? A cosa serve uccidere gli Shumba e i Nishumba? A cosa serve abbattere questa Chiesa Cattolica, a cosa serve? Perché voi siete statici, siete incollati in un posto, non c’è progresso. Perciò a cosa serve fare tutte queste cose in continuazione e distruggere tutta quella negatività? Qual è il fine? È troppo arbitrario che tutti dicano “Madre, tu hai dato loro il permesso, tu hai dato loro l’autorizzazione, per cui ora agiscono nel modo in cui sono”. L’altro giorno una giovane ragazza è venuta da me, suo figlio era molto malato. Le ho chiesto: “Mediti?”. Lei è stata zitta. Ho detto “Posso capire bene che non mediti, perché so cos’è, non mediti nemmeno!”. Così la cosa principale di oggi è che è il giorno del Dashera in cui la gente va, attraversa i confini dei loro villaggi e porta oro ai loro genitori. Questa è la storia, è così.
Ora ciò che dovete fare è attraversare i limiti di questo materialismo, questa assurda forza rimpicciolente che agisce su di voi, e dovete trascenderla e portare, come ho detto, oro, che è qualcosa di inossidabile, dai confini di Sahaja Yoga. Quanti di voi lavorano davvero sul campo? Quanti di voi parlano di questo alla gente? Cosa fate al riguardo? Perché sto parlando a voi e non agli indiani in questo modo? Perché il loro atteggiamento è diverso. Il loro atteggiamento non è materialista, è spirituale. Loro vogliono la loro ascesa spirituale, per la quale soffrono molto, ce la mettono tutta per fare in modo di raggiungere quello stato in cui possono facilmente essere arresi. Questo stato di arresa deve venire. Per esempio avete un problema, diciamo il problema di non aver vacanze, e volete venire per il puja, diciamo, per esempio. Sto solo dando un esempio. Ora se volete venire al puja, semplicemente venite! Non solo avrete il lavoro, ma potreste avere una promozione. Ma non avete nessuna fede nella vostra ascesa, non avete nessuna fede nel fatto che siete i prescelti. Questo è ciò che manca a causa del materialismo. Ultimamente in America abbiamo un grandissimo sahaja yogi, Dave Dumphy. Gli ho detto “Dave, faresti meglio a rilevare il ruolo di leader dell’America perché questo gentiluomo non è a posto e faresti meglio a sostituirlo”. Immediatamente ha detto “Va bene Madre”. Ora, lui vive a Honolulu, i nostri programmi e tutto il resto vengono fatti da Los Angeles, e sembra molto strano che io debba chiedergli di venire a lavorare lì.
Ora, dove siamo? Siamo le persone che sono state benedette con tutti i poteri.
Siamo stati benedetti, ma non vogliamo praticare, non vogliamo scoprire quali poteri possediamo. Siamo preoccupati dei nostri figli, preoccupati di quale sari indosseremo o preoccupati di chi è il leader e di cosa dovremmo fare della leadership. Tutte queste cose non ci aiuteranno, non siete qui per questo. Cercate di capire, siete qui per diventare lo Spirito e per poi diffondere la luce dello spirito. Niente è importante; quando inizierete a fare ciò, sarete stupiti di come la fede funzioni. Non è fede cieca. Non dovete nemmeno dirmelo, funziona semplicemente. È questione di pochi giorni, potreste ottenere molti risultati per ciò che avete desiderato. Non sono cose materiali, superficiali; potreste ottenerle ma la domanda rimane.
Qualcuno, diciamo, vuole dedicare la sua vita, cosiddetta, a Sahaja Yoga. Allora, cosa fate? Cosa fate se vi dedicate? Per prima cosa c’è la fede: dovete sapere quanta fede avete in qualsiasi cosa. Ci credete o no? Se ci credete, che cosa avete fatto a riguardo? Così a questo stadio dovete fare introspezione. “Cosa stai facendo? Cosa dobbiamo fare? Fino a che punto dobbiamo andare?”. È un momento importantissimo e voi qui seduti siete anime estremamente importanti Ma se non valutate i vostri sistemi e voi stessi, perché Dio dovrebbe preoccuparsi di voi? Perché Dio dovrebbe cercare di darvi idee? Perché dovrebbe cercare di interessarsi minimamente a voi, a persone di quel genere? Devo solo dirvi che nel giorno di questo puja, è una tale combinazione che è il Dashera, che Io sono qui ed è anche, possiamo chiamarlo l’ultimo giorno del Devi puja. Dobbiamo vedere dentro noi stessi, fare introspezione, “Cosa ho fatto per Sahaja Yoga? A parte prendere cura dei miei bambini, cucinare per il marito, ecco tutto”. Anche gli uomini possono pensare la stessa cosa: “Cosa abbiamo fatto? Cosa abbiamo fatto per Sahaja Yoga?” Solo, “Voglio incontrare dei politici, voglio incontrare questa persona, voglio incontrare quella persona”, a che scopo?
Loro dovrebbero venire a incontrarvi! Ma la fede in voi stessi è molto debole. Penso sia la ragione principale di tutta questa caduta, la fede in voi stessi Questa fede è una cosa per cui voi sapete che è così. Avete visto le mie fotografie, ne siete convinti. Non c’è nulla di cui essere convinti, ma questa fede non è una con il vostro cuore. Semplicemente non è con il vostro essere, è fuori. “Va bene, Madre farà questo, Madre risolverà questo, Madre farà questo”. Ma il tutto ora è, a me sembra così, tale che devo obbligatoriamente dirvi di fare una qualche tapasya. Chiedete a qualcuno “Mediti?” “No Madre”. Molto chiaramente: “No Madre, non meditiamo”. “Allora cosa ci fate qui?” “Ho del dolore a un ginocchio, così sono venuto da te. Va bene, ma io non medito, sono molto onesto, non medito. Mi fa solo male il ginocchio; per favore curalo. Non medito”. Quanti di voi meditano veramente ogni sera? Guido ha detto “Madre, se parlate loro così diranno ‘Bene, di sera lo faremo ma non di mattina, perché Madre ha detto ‘Fatelo di sera”. Non c’è serietà, non si può sperare in nessun genere di entusiasmo riguardo ciò. “Va bene, se non oggi, vedremo domani. Madre dice così, non è necessario, non è importante, va bene”. Così convincete voi stessi. Ma chi è che ci perde? Non io, io non ho bisogno di Sahaja Yoga, vero? Io sto facendo tutta la tapasya per il vostro Sahaja Yoga.
Che cosa ne dite, voi gente, di fare un po’ di tapasya per questo? Ora, ciò che sto cercando di dirvi è che voi avete la realizzazione, ora avete raggiunto un grande stato di comprensione anche della conoscenza interiore e anche delle vostre connessioni con lo Spirito e con Dio Onnipotente.
Ora sapete tutto questo; sapete molte cose. Nonostante ciò, non è come dovrebbe essere dal vostro cuore, dal vostro sincero desiderio Non serve per niente a nessuno ingannare se stesso, mai. Non sto dicendo qualcosa per X, Y, Z, lo sto dicendo per tutti voi. Non cercate di ingannare voi stessi. Siete qui per un così grande obiettivo. Questo obiettivo è correggere voi stessi e donare la libertà delle nostre menti da tutte queste assurde forze distruttive e poi, diffonderla ovunque, parlare di ciò. La mia convinzione è questa: che qualcosa deve accadere ai Sahaja yogi per comprendere quanto sia importante sistemare qualcosa che sta dentro di noi, che è allo stato potenziale, che sta proprio per venire alla superficie. È questa responsabilità, se siete un ebreo, un cristiano o altro, non fa alcuna differenza, è tutto esteriore. Per cosa dovete farlo? Siete giunti in un nuovo regno di consapevolezza, in un nuovo regno di vita più alta in cui sapete tutto del vostro Sé interiore, in cui sapete tutto su ciò che è bene e ciò che non lo è, tutto. Dopo aver anche saputo tutto ciò se non crescete, a chi allora darete la colpa?
Così, ora giungiamo al punto di comprendere l’importanza di questo Kali Yuga, in cui la vostra Madre è qui per aiutarvi e anche per prendersi cura di voi molto teneramente, dolcemente, per dirvi tutto -in verità non posso restare arrabbiata con nessuno per più di un minuto-, per spiegarvi dolcemente cosa avreste dovuto fare e cosa potete fare, e cosa dovete fare. Tutte queste cose, veramente ho sempre continuato a dirvele, e a farvi prendere coscienza molto dolcemente e a spiegarvi e dirvi che questo è un vostro potere che è dentro di voi e a cui dovete accudire ed incrementarlo; avete anche così tanti libri o modi di comprendere ciò.
Ma questa conoscenza interiore che avete è qualcosa di simile: “Ho una conoscenza interiore riguardo, diciamo, al modo in cui costruire queste cose, ma non lo faccio”. È proprio così semplice. “Semplicemente non lo faccio! Ho la conoscenza interiore, bene, sono laureato ma sono pazzo”. È così; ci sono così tante persone mentalmente molto ben equipaggiate in Sahaja Yoga, lo so. Ma per quanto riguarda seguire Sahaja Yoga, non ci sono. Così ora vi sto mettendo in guardia. È come disse Cristo: “Alcuni semi che sono germogliati, sono caduti sulla strada, si sono seccati e sono morti”. Ora il giudizio sta avendo luogo continuamente; mentre vi sto parlando, tutto il giudizio sta avendo luogo.
Per cui dovete meditare ogni sera e poi dovete pensare a quello che avete fatto oggi, “Durante tutta la giornata, cosa abbiamo ottenuto?” Ma sono così calcolatori! “Supponiamo che vada lì alle cinque, poi devo essere di ritorno alle sette altrimenti perderò il … e non vedrò questa persona, quella persona”. Tutto funziona così, con il tempo, con l’importanza di cosa assurde. Ma ciò che deve agire è la vostra fede che “Io farò cose veritiere, sensate…”. [Questo è più un puja] per il lato destro, direi. Dashera è un puja di lato destro perché venerate Shri Rama, il suo arco e tutto il resto. Ma pensate a questa incarnazione. Per quattordici anni restò in galera; andò lì per una ragione precisa. Se qualcuno deve andarci anche per un anno, è un problema. Non è una prigione ma possiamo dire che la foresta in cui andò era come una prigione per lui. Era il figlio di un re, non aveva un posto dove vivere, dormire; ovunque andasse doveva costruire la sua piccola capanna. Così andò, doveva farlo. perché lo fece? Perché aveva fede in se stesso, è Shri Rama e deve proprio fare queste cose. Aveva fede in se stesso e aveva fede in Dio Onnipotente: qualsiasi cosa sta facendo, la sta facendo come volere di Dio. “Questo è ciò che devo fare, finito non mi interessa se devo affrontare Ravana o devo affrontare quest’altro, non mi preoccupo. Sono un sahaja yogi, non importa.
Il mio compito è diffondere Sahaja Yoga, bene, il mio lavoro è ripulire me stesso e conoscere me stesso. Questo è il mio lavoro, il mio compito ed è ciò che devo fare. Non sono preoccupato se sarò ammesso a scuola o no. Non sono preoccupato se qualcuno deve prendere l’aereo, e se troverà il biglietto o meno”. Non ci crederete proprio: se mostrate fede in voi stessi otterrete l’ammissione, otterrete il biglietto, tutto ciò che volete è lì. È tutto lì, non dovete lottare per ottenerlo, non dovete preoccuparvene. È proprio lì. In tutta la mia vita è sempre successo. Naturalmente la mia fede è solida come Gibilterra, non c’è dubbio, perché Io so cosa sono e so cosa sono tenuta a fare. Così per me non c’è problema: ho tutta la fede. E conosco tutti, posso dire di poter distinguere un uccello in volo. Posso non mostrarlo, a volte potrei dire “Va bene, questo va bene”, o altro. Ma so per certo cosa sono cosa devo fare.
Allo stesso modo voi dovete conoscere voi stessi, perché voi siete un genere diverso di persone. Non siete quelli che hanno bisogno della protezione di Dio, che hanno bisogno della protezione della Madre, no, voi dovete dare protezione agli altri, vedete, voi dovete dare luce agli altri, voi dovete mostrare loro il cammino, siete qui per questo fine, non per avere una casa o, come la chiamate, una riduzione delle tasse. Non siete qui per questo. Tutte quelle assurdità le dimenticate. Sicuramente vi dovranno concedere una riduzione. Io vivo così, assolutamente. Non mi preoccupo. Quando viaggio, che ci sia un biglietto o meno, che ci sia, come dite, un posto o meno, non me ne preoccupo. Non mi preoccupo per niente. Bene, sto viaggiando, non penso nemmeno di essere in viaggio, penso solo di essere lì, ecco tutto! Dico così tante cose che sembrano così ampollose, e così egoiche, come ad esempio ho detto che “Questa Chiesa cattolica sta per finire”. L’ho detto. Se fosse stato qualcun altro avrebbe detto “Forse, magari…”.
Pertanto bisogna cambiare il proprio linguaggio, lo stile e la nostra comprensione dovrebbe essere che siamo persone dure, dure per quanto riguarda noi stessi, con gli altri siamo gentili, dolci e teneri. Ma per quanto riguarda noi stessi, siamo duri. Una volta è successo che abbiamo traslocato e siamo andati in una casa, una casa davvero molto grande, ma non c’era niente su cui poter dormire. C’era un letto, molto piccolo, dove mio marito dormiva. Lui non può proprio farlo. Io ho detto “Va bene, accetta la sfida”. Ho dormito per terra. Il giorno dopo avevo dolori al corpo. Ho detto al mio corpo: “Comportati bene, devi imparare a dormire anche sulle pietre”. Per un mese ancora ho dormito sul terreno. Dovete essere duri con il vostro corpo, dovete essere duri con la vostra mente che vi dona idee di materialismo o ritarda il vostro progresso nella spiritualità. Ora troveranno scuse su scuse. Alla fine giungete all’ultimo punto in cui non pensate alla vita materiale e non pensate alla vita mentale o a queste cosiddette vite spirituali o altro. Ma pensate che va bene, siete liberi da ciò e ora siete diventati delle persone molto molto libere e potete fare ciò che volete. Supponiamo che raggiungiate un tale stato, allora semplicemente vi sedete “Ho raggiunto questo stato”, finito.
Ma come possiamo crederci? Qual è la prova che avete raggiunto quello stato? Dovete mostrarlo! Non sembra ma “Ah, lo siamo…”. C’è anche un mito in Sahaja Yoga: ‘senior’, lui è veramente un Sahaja yogi ‘senior’ (di grande anzianità in Sahaja Yoga). Non capisco, cos’è questo? Come può esserci anzianità in Sahaja Yoga? Non può esserci anzianità, per niente! Ora qualcuno, diciamo, entra nel mare; alcuni restano per anni lì vicino, in riva al mare aggrappandosi alla terra perché hanno paura di nuotare, e alcune persone venute solo ieri potrebbero saltare e lanciarsi e gioire del mare. Per cui com’è che “Lui è senior?”. Non abbiamo questa storia dell’anzianità in Sahaja Yoga. Non c’è anzianità. (Poi c’è anche un altro mito) …forse è una scusa, non so cosa dire. Ma è una cosa molto comune dire che “Lui è un Sahaja yogi senior” o “Dopotutto è un Sahaja yogi senior”. non riesco a capire, è come dire che questo mulo è senior, [mentre] un altro mulo non lo è. Poi un’altra cosa di cui soffriamo molto, che è molto comune, è questa, che “Madre ha detto così”. Chiunque dirà: “Madre lo ha detto a me, mi ha chiamato e me l’ha detto”. “Cosa ha detto?”, “Oh, sei un grande Sahaja yogi, sei questo, sei quello”. Ora ci sono due possibilità. Una, potrei averlo detto solo per prenderlo in giro, sono Mahamaya, o forse devo aver detto tutto ciò solo per fare in modo di gonfiare il suo ego così verrà in Sahaja Yoga, e questo è qualcosa di sostanziale piuttosto che sbattere la mia testa. Così “Madre ha detto così: ‘Sei un così grande Sahaja yogi, questo e quest’altro'”, userà parole molto ampollose, un linguaggio molto enfatico. E allora la gente “Ah, che gran Sahaja yogi!”. Così il giudizio di un Sahaja yogi non viene da ciò che proclama ma da ciò che ottiene.
Ho visto che dei Sahaja yogi sono anche estremamente arroganti, molto arroganti, si danno moltissime arie, tutto ciò è lì. Ho visto così tanti Sahaja yogi di quel genere, che sono molto arroganti e che cercano di fare una grande mostra di che grandi persone sono. Humpty Dumpty come vengono chiamati. Bene, ma cosa dire di un Sahaja yogi che non è così? Qual è il suo stile? Lui guarderà solamente, testimonierà il tutto, gioirà semplicemente e riderà di ciò che sta accadendo: “Perché quest’uomo parla così, che senso ha il suo parlare in questo modo?”. Una persona che è un Sahaja yogi è una gemma, una gemma per cui ovunque la portiate, in qualsiasi luogo, la la gente dirà che è una gemma. Il mio stile è questo: quando vedo una persona o vedo un Sahaja yogi ovunque, per prima cosa vado dentro me stessa, per prima cosa. Non so se voi potete farlo, ma Io posso. E allora vedo quella persona in un prospettiva molto diversa e con diversa comprensione. Perché tutti questi poteri sono anche in voi, non sono solo miei poteri, voi tutti avete questi poteri, ma la sola differenza tra voi e me è che io ho completa fede in me stessa e voi non avete nessuna fede in voi stessi. Per cui siamo ad un incrocio in cui dobbiamo capire chi andrà più in alto e chi andrà più in basso. Dovrete scoprire chi è che otterrà qualcosa, e dove sono io paragonato a quella persona. Si dice che dobbiate soffrire, dobbiate fare questo, dobbiate fare quello, niente di tutto ciò per grazia di Dio, niente di tutto ciò! Ora, cos’è, cosa succederà a un Sahaja yogi, come saprete chi è un Sahaja yogi? Come saprete chi lo è solo a parole? Il solo modo è che voi evolviate, diventiate come uno specchio e vediate da voi che genere di persona è, e vediate anche voi stessi, cosa siete. Il discorso di oggi e più un tipo di, è in realtà un discorso assolutamente ispirato ed è quello che dovrebbe dirvi che tutto ciò che abbiamo fatto oggi è questo: comprendere i nostri valori riguardo la vita. Dovremmo comprendere perché siamo su questa terra, qual è il nostro fine e cosa dobbiamo ottenere.
Con questo vi dono tutte le mie benedizioni dal cuore, e voglio che voi accettiate le mie benedizioni di essere le grandi luci del desiderio di Dio. Cercate di capire in che momento importante siamo nati e che voi siete diventate così buone e belle persone di Dio.
Che Dio vi benedica.