(09/2020 SOTTOTITOLI, traduzione inedita) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I I geni protettivi Discorso ai sahaja yogi Lane Cove River Park, Sydney (Australia), 5 Aprile 1994 Che splendido posto in cui venire, vero? Sono già stata qui. Avete dei luoghi bellissimi nei dintorni. Nei dintorni di Sydney avete dei posti davvero molto belli e fare questi picnic vi ha aiutato a migliorare la vostra collettività. È questo il motivo per il quale la gente ha iniziato a fare picnic e, nei picnic, si è sviluppata la collettività. Ed è molto bello essere un tutt’uno con la natura, ammirarne la generosità e la varietà. È un sentimento interiore innato l’esigenza di essere sempre un tutt’uno con la natura, dover gioire della natura. Insomma, forse è perché, dicono, ci siamo evoluti dallo stadio animale che amiamo la natura [Shri Mataji ride]. Ma è proprio della vostra indole osservare la natura e iniziare a vedere come obbedisca alle leggi che la governano. Vedete, se osservate ogni foglia, nessuna è uguale a un’altra; se le osservate al microscopio saranno tutte fatte in modo diverso. La varietà è molteplice nella natura, eppure stanno tutte insieme. E la cosa più straordinaria che hanno è il desiderio di ricevere sempre la luce del sole; ed ogni foglia, ogni ramo cerca di consentire alle altre foglie e agli altri rami di ricevere tutti la luce del sole. Se si deve vedere cos’è una collettività, la si nota realmente in una giungla o in un luogo del genere, da come vivono insieme felici e in armonia. Sono tutti, indubbiamente, sotto il totale controllo delle leggi divine e gioiscono immensamente. Soltanto gli esseri umani hanno questa libertà, l’arbitrio, il libero arbitrio, come viene definito. Se volete andare in paradiso, potete andare in paradiso. Se preferite, potete andare all’inferno. E ciò che ci si trova ad affrontare adesso, nei tempi moderni, è che se non seguiamo comportamenti assennati potremmo essere tutti cancellati dalla faccia della Terra. Sto dicendo da molto tempo che ciò influenza i nostri geni. Se, ad esempio, un padre è un alcolizzato, anche il figlio avrà questa (predisposizione) nei suoi geni. Tantissime cose, la maggior parte della vulnerabilità che avete, o quella che si può definire predisposizione, deriva da questi geni. La predisposizione a fare qualcosa di errato, di dedicarsi sempre a qualcosa di sbagliato, a tutto ciò che è distruttivo, deriva dai geni. Ed è stato confermato che gli asiatici hanno due geni protettivi i quali impediscono loro di fare cose sbagliate. Potrebbe essere una ricerca culturale, non so. E gli aborigeni e chi è vissuto nella natura hanno un solo gene che li protegge. Invece per i bianchi non esiste alcun gene protettivo. Ci pensate? Loro sono abbandonati ai venti. Hanno la tendenza a soffiare a seconda di come soffia il vento. È dunque un problema serio per i bianchi che sono anche convinti di essere la razza superiore, mentre, secondo il processo biologico, si può affermare che non lo sono. Potete vedere ciò che hanno fatto i tedeschi. Voglio dire, uccidere dei bambini nelle camere a gas! Come hanno potuto farlo? Insomma, è inimmaginabile. (È inconcepibile) il modo in cui (i bianchi) hanno sterminato la popolazione anche in tutti i paesi africani e, in particolare, (ciò che hanno fatto) gli spagnoli in America. È inimmaginabile il modo in cui hanno trattato ovunque le altre popolazioni. La crudeltà è la prima cosa che nasce in loro. Possono diventare crudeli senza alcuna difficoltà. Adottano con grande facilità comportamenti malvagi. Ci sono alcuni sahaja yogi che sono venuti in Sahaja Yoga, sono rimasti in Sahaja Yoga a lungo e poi hanno ripreso la loro vita sbagliata. Quindi adesso occorre capire molto bene che dovete essere molto attenti e cauti. I bhut attaccheranno voi per primi. Ecco perché la schizofrenia è tanto diffusa ovunque. La schizofrenia è molto diffusa in America. Moltissimo. Lì hanno orribili malattie di ogni genere, ma non riesco a capire come le abbiano contratte. Occorre dunque fare molta attenzione, dopo essere entrati in Sahaja Yoga, ad aggrapparvi al vostro Sé sublime, al vostro Sé glorioso. Diversamente si corrono pericoli. Un aspetto di Sahaja Yoga che mi ha sorpreso è il modo in cui purifica i geni. Per la verità jinn[1] (assonanza con il termine inglese “gene”, ndt), in persiano equivale a bhut, sapete, ma tutta questa teoria adesso dimostra come i bianchi siano più vulnerabili a cose di ogni genere. E penso che abbiano sofferto tantissimo in quanto deve esserci stata una forte lotta interiore: “Cosa sono tutte queste follie che stiamo facendo? Perché dovremmo farle?”. E per questo motivo molti, moltissimi di loro si sono messi a ricercare. La ricerca e tutto il resto sono fortemente consigliate nella cultura indiana, ma nessuno lo ha fatto come voi; ciò è encomiabile. Forse il motivo è che vi siete resi conto che quella che conducete è un’esistenza terribile: “Perché siamo qui, così privi di protezione?”. Ed è per questo che abbiamo tantissimi sahaja yogi in tutto il mondo che si sono dedicati a Sahaja Yoga, che si stanno stabilizzando e stanno progredendo molto bene. Ciò significa che i geni che (prima) non proteggevano, adesso sono diventati protettivi, e questa è una cosa; inoltre, quei geni che vi rendono vulnerabili si purificano, e voi non potete (più) fare certe cose. Hanno detto che chi contrae l’AIDS sia vulnerabile all’AIDS perché ha quel tipo di geni. Quindi, questa nuova dimensione che la scienza ci ha rivelato ci suggerisce due cose: che vivendo in un paese di bianchi le persone hanno visto l’inferno, ed è per questo che adesso si sono dedicate con tanto slancio a Sahaja Yoga. E il vostro dovere è tirare fuori altri da tutto quell’inferno. Se vi guardate intorno… insomma, quando si legge il giornale si rimane sconvolti. Non per gli incidenti nei quali muore la gente, ma per la sequela di malattie, assassinii e via dicendo. Dio solo sa quanta violenza. In America specialmente, vi sorprenderà, io non posso neppure indossare la fede matrimoniale. Mio marito non mi permette di portare la fede e neppure il mangal sutra. Non so che cosa vada storto in loro, per cui diventano violenti senza difficoltà. C’è stato un uomo che veniva dall’America. Aveva già assassinato il fratello e uccise anche la madre, la madre e il fratello, entrambi. Gli chiesi: “Come hai potuto farlo?”. E in Inghilterra troverete molti che hanno ucciso i propri figli. Mentre, quando si guardano i bambini, nasce soltanto un dolce sentimento speciale, molto dolce, non è così? In sanscrito è chiamato vatsalya. In tutte le nostre lingue indiane usiamo quel termine, vatsalya, per descrivere il sentimento che si prova nel guardare un bambino piccolo. Shri Krishna è stato rappresentato da piccolo. Shri Rama è stato descritto come un bambino piccolo. Nelle chiese indiane, anche Cristo è stato raffigurato come un bambino. Bellissimo, è stato rappresentato in modo davvero mirabile. È stato scritto un canto, una splendida poesia su Cristo bambino: Colui (Cristo) che può far girare tutto l’universo con il Suo dito, da bambino si metteva il dito in bocca. Poesie bellissime sono scritte sui bambini, sui loro comportamenti, ma non molte in inglese o in spagnolo. Loro sono più interessati a relazioni sentimentali e cose del genere. Ma, e i bambini? Non descrivono mai quanto siano meravigliosi i bambini. Penso di aver letto a malapena dieci o dodici poesie. Ne ricordo una: “I giocattoli”, in cui un poeta racconta di essersi adirato molto con il figlio e di averlo picchiato. Allora il bambino piangendo era andato a dormire, forse con una piccola bambola o qualcos’altro, e lui, nel guardarlo dormire, dice a Dio: “Può darsi che io commetta molti errori e Tu potrai punirmi, ma quando morirò, dovrai perdonarmi come io ho perdonato mio figlio”. Ha scritto questa meravigliosa canzone. Ma c’è anche una canzone bellissima su Shri Rama con la descrizione di come corre, salta, cammina un bambino. Thumko atta hai vaha – Thumak Chalat Ram Chandra, atta hai kya? [Shri Mataji dice in hindi: “Conoscete la canzone ‘Thumak Chalat Ram Chandra’?”.] Sì. Ora, è impossibile spiegare in inglese queste parole, ma quando i bambini camminano, sapete, quando iniziano a camminare, il loro corpo si muove in un modo che in hindi è definito thumakna[2]. Tulsidas ha descritto Shri Rama che cammina in quel modo: “Thumak Chalat Ram Chandra”. E le sue cavigliere tintinnano, Lui si guarda intorno ed ogni ciottolo su cui cammina lo riflette allo stesso modo delle anime in cui Egli si riflette. Anche l’infanzia di Shri Krishna è narrata con grande bellezza, le sue birichinate, tutto quanto. Tutte queste cose sono state descritte e questo è definito come uno degli stati d’animo. Noi abbiamo la descrizione di nove stati d’animo, uno dei quali è vatsalya, vatsalya ras. Oppure, rasa significa – kya kahengey usko – [Shri Mataji parla in hindi: “Come si dice?”] rasa significa l’essenza di una poesia che vi suscita un sentimento: questo è rasa. Ciò non esiste nella mentalità occidentale, sapete, perché loro pensano soltanto alle romanticherie, niente altro. Quindi (Shri Mataji ride), nella loro mentalità, rasa è assente. Noi abbiamo nove rasa, dei quali il migliore è vatsalya ras. Abbiamo bhakti ras quando si ha bhakti per qualcuno. Abbiamo anche shringar (amore romantico), ma shringar esiste solo tra marito e moglie, appena prima del matrimonio, appena si fissa il matrimonio o si sa di essere in procinto di sposarsi. Quello è shringar rasa. Abbiamo anche vibhatsa, ossia grottesco. Una visione ripugnante, una descrizione della morte o degli avvoltoi che banchettano, che divorano i corpi: tutto questo è anche descritto come vibhatsa. Abbiamo dunque nove raga… (si corregge) nove rasa, e questi rasa sono – dovete averli visti in alcune danze, devono averlo mostrato – uno è anche di rabbia e, quando una persona va in collera, vedete come la sua rabbia si esprima nelle parole. Ma poi, in seguito, questo aspetto, questa collera e tutti questi rasa sono rappresentati anche in forma di danza, una danza che è un movimento molto veloce, diciamo. E questi movimenti veloci sono anche rappresentati, tutti questi nove rasa possono essere rappresentati in una danza in cui si vede il passaggio da uno ad un altro e poi ad un altro. Si tratta dunque di una comprensione molto profonda degli esseri umani. Ma, per quanto riguarda i bambini, penso che gli indiani li amino più di tutti. Li amano, ma proprio perché li amano insegnano loro la disciplina. Se amate i vostri figli dovete impartire loro la disciplina. Oggi volevo proprio dirvi che i bambini devono essere educati correttamente. Questo significa che, prima di tutto, non dovreste viziarli. Attualmente abbiamo problemi con i bambini. Qualcuno è venuto a trovarmi e mi ha riferito che questi bambini non sanno adattarsi ai modelli della nostra scuola di Sahaja Yoga di Dharamsala. C’è un bambino molto caparbio, estremamente ostinato e, se gli si dice di non fare qualcosa, continua a farlo ancora di più. Se poi gli dite che lo punirete, lui risponderà: “Va bene, non datemi da mangiare. Non fate quest’altro”. È molto testardo e ha creato questa situazione assurda. Dovremmo dire che questo bambino è sicuramente posseduto. Non è un bambino normale, è un bambino posseduto e deve essere gestito di conseguenza. Un altro potrebbe essere un bambino che, nella classe, rimane indietro. Ora, il bambino che rimane indietro è anche lui posseduto, può essere in uno stato depressivo, deve aver provato qualche (emozione), forse ha perso il fratello o qualcosa del genere; così è diventato depresso. È depresso e, quando è depresso, è sempre imbronciato, non riesce a prestare attenzione ai suoi compiti e non è molto bravo. Terzo, ci sono bambini che non hanno nessuna disciplina. Forse il padre o la madre mancano di disciplina. Comunque non sono per niente ubbidienti e non si riesce a inculcare loro la disciplina. È un grosso problema e creano difficoltà. Stanno sempre a ribattere. La quarta categoria di cui mi hanno riferito è quella di bambini veramente molto violenti, estremamente violenti. Hanno bisogno di rompere questo, fracassare quello e fare di tutto. È impossibile capire perché lo facciano, ma la mia teoria personale è che, se ai bambini si dice sempre che un oggetto è importante, che un tappeto è importante e gli si raccomanda di non rovinarlo, se gli si parla solo di cose materiali senza senso, essi sviluppano una sorta di ostilità, diciamo, o una specie di resistenza nei confronti di quel tipo di repressione. E pertanto vogliono distruggere ogni cosa che considerano una proprietà. Come dover gestire queste cose è quindi un grosso problema per noi. L’ultima cosa, la più terrificante, è che iniziano ad interessarsi al sesso molto presto, molto precocemente. Si infileranno nel letto dell’insegnante o nel letto di qualche amico o amica e questo è orribile. E di questo non so a chi dare la colpa, forse sono di nuovo i geni; sono però i giornali, i media e tutto il resto ad insegnare ai bambini tutte queste cose. Ci sono film orribili. Insomma, (questi bambini) arrivano in un inferno, nascono in un inferno. Così a volte imparano queste cose, non so come, ed è molto difficile togliergliele dalla mente. Manca del tutto l’innocenza. Lo fanno molto precocemente. Alcuni sostengono che i bambini sviluppino tutto questo nell’infanzia poiché a volte subiscono molestie o altro, e continuano a svilupparlo sempre più. Tuttavia non mi capacito proprio di queste molestie sui bambini: perché questi stupidi impulsi entrano nella mente delle persone? Rovinano anche i propri figli! Se riflettete sull’intera questione manca un presupposto: non amiamo i nostri figli come dovremmo. Dovremmo punirli, se ci accorgiamo che non sono a posto. È nostro dovere insegnare loro la disciplina, non solo per il loro bene, ma per il bene di tutta la società. C’è una storia in India di un ladro che uccideva anche la gente, faceva di tutto. Così fu condannato all’impiccagione. Gli chiesero se avesse qualche desiderio prima di essere impiccato, e lui rispose: “Soltanto uno. Per favore chiamate mia madre”. Chiamarono la madre e lui andò a morderle con forza la mano. Lei chiese: “Perché mi fai questo?”. E lui: “Perché, quando ho commesso il primo crimine, tu non mi hai detto nulla. Hai cercato di nasconderlo e non mi hai fatto nulla. Per questo adesso vengo impiccato. In quella occasione sarebbe stato tuo dovere correggermi in qualsiasi modo possibile, ma non lo hai fatto”. Quindi, l’amore di una persona non dovrebbe essere tale da rovinare l’altro. Ad esempio, se io sono vostra Madre, vi amo moltissimo, lo sapete molto bene, ed anche voi mi amate; ma se devo correggervi, devo avere il coraggio di correggervi e dirvi che cosa voglio che facciate, e voi non dovete risentirvi o irritarvi. È raro, penso sia molto raro che io mi arrabbi davvero con qualcuno. Ma occorre dire loro (ciò che fanno di sbagliato). Quindi iniziate adesso, perché siete sahaja yogi, i vostri figli sono nati realizzati e i sahaja yogi sono completamente diversi. Dite ai vostri figli: “Voi siete tutti sahaja yogi, non potete comportarvi così”. Infondete la dignità nella loro mente. Dite loro che devono comportarsi bene, altrimenti non sono sahaja yogi. Fornite loro le credenziali di Sahaja Yoga: “Siete sahaja yogi, siete nati realizzati, non potete comportarvi così”. Ma ho visto che alcune persone litigano con gli altri per i propri figli, e questo è un comportamento del tutto sbagliato e immaturo. Se qualcuno fa qualche osservazione a vostro figlio, va bene, e dovreste cercare di accettarlo di buon grado. Rendetevi conto che almeno qualcuno vi ha parlato di vostro figlio, e voi dovete correggerlo. Un padre o una madre veramente amorevoli si preoccupano (di correggere), non solo di proteggere il figlio giustificando anche tutti i vizi che sta sviluppando. Ora, di fatto, nella vita occidentale vi è un forte attacco all’innocenza, posso vederlo, è fortissimo: infatti, perché dovrebbero uccidere i propri figli? Non ho mai sentito cose simili in India, di qualcuno che uccida i propri figli. Io avevo una lavandaia che viveva nella nostra casa – avevamo degli alloggi per loro (la servitù) – ed aveva undici figli. Ero partita per Lucknow dove stavo facendo costruire una casa, mentre loro (i servitori) preparavano l’amido in casa, cuocendolo in un grande recipiente. E, avendo lei così tanti figli, accidentalmente uno di loro ci finì dentro e morì. Insomma, cadde lì dentro e morì. A questa donna rimanevano dieci figli ma era come impazzita, piangeva, si disperava e rifiutava il cibo. Quando tornai non mangiava da venti giorni. Non aveva neppure toccato acqua o altro e piangeva tantissimo. Io le dissi: “Ti sono rimasti dieci figli. Adesso Dio ne ha preso uno, perché dunque piangi per quel bambino?”. Ma lei non riusciva a superare quella perdita. Le ci vollero mesi per superare il fatto di aver perso uno dei suoi undici figli. Ma quando sento di individui che uccidono i due figli che hanno… Adesso i figli uccidono i genitori. Riuscite a crederci? C’è stato recentemente un caso in Inghilterra di due ragazzini, di otto e dieci anni mi pare, che hanno rapito un bambino in un supermercato, lo hanno ucciso e lo hanno messo sui binari di una linea ferroviaria. Immaginate! A questa tenera età di otto e dodici anni, quante belle cose possono fare i bambini, quante belle cose possono farvi. E invece quelli sono andati ad uccidere un bambino! Perché? Dovremmo fare introspezione. Dovremmo capirlo. Non accuserei nessuno qui, ma direi che dovremmo comprendere per quale motivo i bambini si comportano in questo modo. Innanzitutto devono ricevere affetto, devono sapere che c’è chi li ama moltissimo e teneramente, e la seconda cosa è il rispetto. Dovrebbero rendersi conto di essere molto rispettati e che devono essere rispettabili. Come terza cosa, inoltre, dovrebbero rendersi conto di appartenere alla famiglia molto prestigiosa dei sahaja yogi e che non possono fare certe cose. Anche la loro attenzione deve essere tale che si rendano conto di ciò che fanno. In Occidente i bambini non hanno questo tipo di attenzione, vi assicuro. Di solito non si riscontra in loro la stessa attenzione che abbiamo noi in Oriente, anche se sono anime realizzate. Deve essere introdotta. Ricordo che mia madre ripeteva di continuo: “Dov’è la tua attenzione?” (Shri Mataji ride). Chiedeva: “Dov’è la tua attenzione?”. Io ero piuttosto filosofa, sapete, così ero solita entrare in meditazione (Shri Mataji ride, risate). Lei diceva: “Dov’è la tua attenzione?”. Ed io rispondevo: “All’interno”. “Allora va bene” (risate, Shri Mataji ride). Ma non mi ha mai dato fastidio. Non dava fastidio a nessuno, quando diceva: “Dov’è la tua attenzione?”. È molto importante dove va e che cosa suggerisce l’attenzione. Quando i bambini raccontano qualcosa, quando vi dicono qualcosa sono dolcissimi. Dovreste porre loro delle domande. Dovete rivolgere loro delle domande e sentire cosa vi rispondono: le loro risposte sono davvero dolcissime. Ma con questo dovreste osservare dov’è la loro attenzione, che cosa raccontano e che cosa vi dicono, perché sono bambini realizzati e, inoltre, i bambini realizzati parlano sempre in terza persona. Se ad esempio dite: “Ora è meglio che tu vada a casa”, loro risponderanno: “Questo bambino non andrà, ti dico che non vuole andare a casa. Questo bambino non ci andrà”, intendendo che è un bambino diverso da quello che parla. Loro parlano così, e il modo in cui si esprimono e dicono le cose… dicono cose bellissime. Una signora provò a trascrivere alcuni commenti che i bambini avevano da fare sulla politica, sui politici e poi li raccolse in un libro. Il libro andò esaurito in una settimana. Era molto dolce. Intendo dire che abbiamo tutti, innatamente, lo stesso tipo di dolcezza per i nostri figli, ad eccezione di alcuni; non so che razza di gente sia quella che ha reazioni diverse. Ma, per quanto riguarda i sahaja yogi, dovete cercare di crescere i vostri figli in collettività in modo tale che non pensino di appartenere a voi soltanto. Non dovrebbe esserci alcuna competizione. Inoltre dovreste lodare gli altri bambini e mai lodare vostro figlio. Non è buona educazione, vi assicuro, non sta bene lodare il proprio figlio: “Mio figlio è così; mio, mio”. Niente del genere. Lodate invece per primi i figli degli altri, allora anche il bambino lo noterà e anche lui elogerà i genitori degli altri, non i suoi. Se apprende questo, la collettività migliorerà, in quanto inizierete a vedere gli aspetti positivi di ogni cosa. E adesso, come vi dicevo, quando ho letto dei geni e dell’assenza di geni protettivi, è una situazione molto pericolosa. Ricordo infatti che, una volta, uno studente che era stato a Cambridge tornò dicendo: “Quel che mi ha sorpreso è che assumono droghe per il piacere del rischio. Fanno qualsiasi cosa nociva per il gusto di rischiare, mentre noi ne abbiamo paura, sa, pensiamo che siano comportamenti sbagliati. Sappiamo sempre quando qualcosa è sbagliato e che stiamo sbagliando, ne siamo consapevoli”. E aggiunse: “Non so come facciano loro ad oltrepassare questa protezione”. Si buttano a capofitto in qualsiasi cosa, sapete, in una relazione sentimentale con una sconosciuta qualsiasi; andranno a letto con chiunque. Come possono farlo? Non si domandano neppure se sia giusto o sbagliato. La verità è che è fondamentale fare introspezione e capire da soli se una cosa è giusta o sbagliata. Si hanno inoltre alcuni problemi nazionali. Nazionalità diverse hanno problemi diversi. Ma in Sahaja Yoga penso che veniamo purificati da tutte queste cose. Ho conosciuto alcuni drogati. Delle prime sette persone che vennero da me, quattro erano tossicodipendenti e mi dissero che non riuscivano a vedermi. Vedevano soltanto luci emanare da me, solo questo. Mi vedevano come in una foto miracolosa, penso, e non riuscivano a vedere la mia persona (nel senso che La vedevano sotto forma di luci, ndt). Arrivò una che sembrava in coma, stava seduta così (mima una specie di trance, di stato soporoso, ndt). Molto difficile. E un altro era un professore di fisica australiano. Non so dove sia sparito. Questo tale, un professore di fisica di Cambridge, era talmente drogato che, quando gli chiesi come si chiamasse, si mise a fare “Ah, ah”. Gli dissi: “Ti ho chiesto come ti chiami”. “Ah, mi ha chiesto come mi chiamo?”. Ed io: “Sì, te l’ho chiesto”. (Risate) “Il mio nome… mi ha chiesto il mio nome?”. Dissi: “Sì, ti ho chiesto come ti chiami” (risate). Andò avanti così per cinque minuti. Non riusciva neppure a ricordare il suo nome. Mi dissi: “A che livello di tossicodipendenza è?”. Era troppo. Poi però si riprese. Migliorò moltissimo, era sul punto di morire a causa del fegato ma guarì. Lo portai a casa, lo curai e guarì. Vedete, con cervelli così ottenebrati… infatti la droga danneggia sicuramente, danneggia realmente le cellule del cervello perché, da quel che ho visto dopo che sono entrati in Sahaja Yoga, che hanno preso la realizzazione, sono persone molto intelligenti. Alcuni erano PhD (titolari di un dottorato, ndt), io li chiamo (laureati) PhD-MAD[3], sapete (risate). E tutti questi PhD e MAD (risate) erano molto danneggiati, molto danneggiati. Chiesi: “Siete così intelligenti, colti, perché vi siete dati alle droghe? Per sperimentare cosa?”. “Per sperimentare la spiritualità”. Ribattei: “Ma chi ve lo ha detto?”. Glielo aveva detto qualche guru o qualcuno del genere, ma io spiegai che in India nessuno penserebbe che le droghe possano conferire la spiritualità. Uno rispose: “No, è arrivato da lì un certo guru e ci ha detto che se si assumono droghe si diventa spirituali”. Insomma, gente come Rajneesh che prospera… tutti questi “guru” sapevano che, dicendo qualcosa del genere che fa leva sulle debolezze degli esseri umani, essi l’avrebbero accettato facilmente. Ma non in India. Vi assicuro che se Freud fosse andato in India, non so, forse l’avrebbero fatto a pezzi. Nessuno avrebbe potuto tollerare una idiozia del genere, le sue teorie sull’amore materno. Gente simile è stata accettata ciecamente ovunque, non solo in America: anche in Inghilterra venne da me un ragazzo, discepolo di questo quattordicenne guru Maharaji. (Questo ragazzo) mangiava solo patate e gli chiesi: “Perché mangi solo patate?”. “Perché il mio guru ha detto che sarebbe venuto in Inghilterra soltanto se gli avessimo regalato una Rolls-Royce” – mi pare che ne avesse già cinquantatré – “quindi dobbiamo regalargli una Rolls-Royce e mangiamo soltanto patate per risparmiare”. Io domandai (Shri Mataji ride): “Perché lo fate? Mangiare patate per risparmiare? Mangiando solo patate, quanto risparmierete?”. E lui: “Risparmiamo parecchio e siamo sicuri che per la fine dell’anno avremo abbastanza denaro per comprare una Rolls-Royce”. Terribile. Ma io insistetti: “Perché lo fate? Perché volete dargli del denaro? Perché volete regalargli una Rolls-Royce?”. E lui: “Perché, sa, questa Rolls-Royce è solo metallo, mentre lui ci darà lo Spirito”. “Quale spirito?” (Gioco di parole fra Spirito e spirito-entità. Risate, Shri Mataji ride). Insomma, alla fine questo ragazzo morì, sapete. Morì perché non so quali danni costoro provochino alla gente. Rajneesh invece usava tutta una serie di sordidi trucchi e la gente li accettava, e per questo voglio dirvi che dovreste stare tutti molto attenti. A Melbourne abbiamo avuto qualche problema anche tra sahaja yogi. Dal Portogallo era arrivato qualcuno che aveva imparato alcune cose in Nepal e fece alcuni trucchi. Anche tra noi può esserci qualcuno che, pensando di dover dimostrare di essere un grande sahaja yogi, si dedichi ad una vita pseudo spirituale e cerchi di creare problemi. Quindi non dovremmo avere gruppi. Non dovremmo formare gruppi. Non dovrebbero esserci segreti. Tutti dovrebbero sapere cosa fanno gli altri. È così che saremo a posto a livello collettivo. Supponiamo infatti che qualcuno venga a dirvi: “Bene, ti farò diventare qualcosa di speciale e per questo si deve fare in un dato modo”. È già accaduto anche con i vostri leader che qualcuno dicesse loro all’orecchio: “Madre mi ha detto di fare questo. Madre mi ha detto di fare quello”. Non ascoltate mai questa gente. Avete i leader ai quali potete chiedere cosa va bene e cosa no. Diversamente potete anche scrivere a me, ma non ascoltate questa gente che vi suggerisce delle cose solo per distruggere, distruggere Sahaja Yoga, distruggere l’unica speranza per il mondo intero. Dovete stare molto, molto attenti al riguardo e, se sarete cauti, sono sicura… ormai avete la comprensione profonda, avete i poteri, avete l’autorità. Avete tutto, indubbiamente, ma sento che a volte il problema è la vulnerabilità. Per questo dovete stare davvero molto attenti perché, come vedete, a Sydney era iniziata malissimo; adesso però ci sono qui sedute tante persone assennate, che sono figli miei dei quali sono molto fiera, molto orgogliosa. Allo stesso tempo, però, per favore, cercate di capire che siete circondati da veri e propri avvoltoi e che tutta l’atmosfera è impregnata di queste cose; infatti leggo i vostri giornali, vedo i vostri media e sono realmente sconvolta. È molto peggio di quanto si possa vedere in India, sebbene ormai anche in India siano arrivate certe cose. La vita occidentale sta arrivando anche lì e in molti la stanno adottando, indubbiamente, ma solo nelle grandi città; e pochissime persone considerate molto ricche o elitarie tendono a farlo. Scomparirà tutto, un giorno, ne sono certa. Un altro punto è che, a prescindere dalla vostra famiglia e dai vostri figli, ai quali normalmente si è incollati, voi siete sahaja yogi. Non siete qui soltanto per la vostra famiglia, per il vostro Paese, ma per il mondo intero. L’attenzione quindi dovrebbe essere su tutte queste cose. Ho letto, ad esempio, di ciò che sta succedendo a Johannesburg o in Natal, di come laggiù la gente venga massacrata e ciò che stanno facendo. Ne sono rimasta molto sconvolta, non sono riuscita a dormire. Davvero sconvolta, e ho deciso che quest’anno devo andare in Sud Africa. (Applausi) Un altro problema è anche la Yugoslavia dove questi stupidi musulmani si stanno massacrando. Tutte le loro idee assurde agiscono in modo così disastroso che adesso devono morire in nome di Dio, così, dopo il Qiyamah, l’avvento del tempo della resurrezione, usciranno dalle tombe e otterranno la resurrezione. Queste idee stupide appartengono ai cristiani, ai musulmani ed anche agli ebrei (Shri Mataji ride). Ora immaginate: che cosa uscirà dalle tombe di gente morta cinquecento anni fa? (Risate, Shri Mataji ride) Ma dal Nal-Damayanti-akhyan[4] viene l’idea sensata secondo la quale tutte le anime rinasceranno. Ci sarà un problema di sovrappopolazione, ma le anime rinasceranno, si incarneranno, cercheranno la realizzazione e molte la otterranno. Ed è molto sensato affermare che dalle tombe usciranno le anime, non i corpi. È per questo (per le tombe, ndt) che hanno occupato tanto spazio dappertutto, al punto che in Spagna (ormai) depongono i defunti nelle rocce. Le scavano e li spingono lì, uno dietro l’altro. Continuano a spingere tutte queste bare dentro la roccia in questo modo, dappertutto. Mi chiedevo che cosa fossero queste strutture fatte come dei cassetti, sapete (risate). Li infilano in questi cassetti e li spingono dentro. Sono tutti lì e (secondo loro, ndt) usciranno tutti al tempo della resurrezione e riceveranno la realizzazione. Per questo i musulmani (si uccidono) ovunque, o meglio, in Yugoslavia si uccidono stupidamente tra loro. Non hanno neppure il buon senso di capire che è sbagliato. Com’è possibile che i nostri cadaveri escano (dalle tombe)? [Shri Mataji parla a lato: “Sta arrivando una nave e i bambini stanno… molto dolci, ah, davvero. Sono per proprietari privati oppure… – molto dolci. Avanza lentamente o… nell’acqua?”.] Adesso, dunque, la nostra attenzione dovrebbe estendersi a livello globale. Se i sahaja yogi rivolgeranno l’attenzione a livello globale… Voi non vi rendete conto dei vostri poteri e di quanto ciò sia importante. Rivolgete, ad esempio, l’attenzione sul Sud Africa, sul Natal, dove hanno tutti questi problemi di repressione: sarà di aiuto, di grandissimo aiuto, non ve ne rendete conto. Le cose si calmeranno perché, per vostro tramite, questo potere onnipervadente, il Paramchaitanya, si concentrerà lì. Voi potete focalizzarlo. Dovreste indirizzare lì la vostra attenzione globale e dovreste capire dove sia un problema grave. Da parte mia sto facendo tutto il possibile. Per questo dovete leggere i giornali; ma non tutte le stupidaggini dei giornali, bensì capire dov’è il problema e che cosa sta succedendo. Questo perché voi siete a Sydney, ma siete responsabili del mondo intero. Ovunque siate, siete responsabili dell’intero pianeta. Ora in Russia è accaduta una cosa bellissima. Non so se abbiate con voi quel documento, quel documento russo. Sahaja yogi: No. Shri Mataji: No. Sahaja yogi 2: Sì, Shri Mataji. Shri Mataji: Voi ce l’avete? Sahaja yogi 3: Sì, lo abbiamo. Sì, Shri Mataji. Sahaja yogi 4: Jai Shri Mataji. Shri Mataji: Sapete, l’Università russa di San Pietroburgo, che è la più antica dell’Asia, forse la più antica del mondo, adesso ha soltanto dieci membri dell’Accademia ed uno di essi sono io. Sono sorpresa (applausi). E quando hanno proposto la mia candidatura hanno scritto… non posso leggerlo, è troppo per me (Shri Mataji ride, risate). Hanno inoltrato questa candidatura e la motivazione, dicendo insomma che avrei dovuto essere annoverata tra i membri. Einstein è uno dei membri, riuscite a immaginare? Ero sorpresa che mi avessero messo insieme ad Einstein (risate). Ed ero alquanto imbarazzata che fosse stato fatto. Allora loro hanno detto: “Cosa? Cos’è Einstein? Che cosa ha fatto? Ha semplicemente lavorato con la materia, mentre Lei ha lavorato con gli esseri umani”. Puoi leggerla? Sahaja yogi: Sì, Shri Mataji. Shri Mataji: Notate la loro attenzione. Voglio dire, questo è il vicepresidente di questa Accademia che ha fatto la domanda per me. Penso tu debba usare questo (microfono) per parlare, sarà meglio. Sahaja yogi: Shri Mataji, devo leggere tutto? Questo è l’intero… Shri Mataji: Sì, sì. Leggi come hanno inoltrato la domanda. Sì. Anche loro saranno lieti di sapere ciò che riguarda la loro Madre. [Uno yogi legge la lettera:] “È indirizzata al Presidium dell’Accademia delle Scienze e delle Arti di San Pietroburgo. È la candidatura ufficiale di Shri Mataji Nirmala Devi all’elezione di Membro Onorario dell’Accademia. La Signora Nirmala Shrivastava, Dottore in Filosofia e Medicina, eminente autorità nei campi della Religione, della Filosofia e della Scienza, con la Sua nobile attività è impegnata intensamente a promuovere la felicità e l’amicizia fra il popolo indiano e russo e di tutte le nazioni del mondo. Ella ha sempre considerato il nostro Paese un centro mondiale di spiritualità e moralità, centro di riconciliazione tra Oriente e Occidente, centro della rinascita degli ideali sublimi propugnati dai russi e da molte altre nazioni della Russia. Come fondatrice dell’elevante insegnamento di Sahaja Yoga, la Signora Nirmala Devi Shrivastava collega in modo assolutamente affidabile la salute fisica e psichica dell’uomo allo stile di vita e alla moralità. Shri Mataji Nirmala Devi è nata il 23 marzo [Shri Mataji dice ridendo: “Questo è sbagliato”] del 1923 a Chindwara, nel centro dell’India, da una nobile famiglia cristiana. Manifestò le Sue doti straordinarie fin dall’infanzia. In seguito ricevette un’istruzione medica superiore e prese parte attiva alla lotta per l’indipendenza nazionale dell’India. Nel 1947 sposò il Signor Shrivastava, dal quale ha avuto due figlie. Sir C.P. Shrivastava ha ricoperto per sedici anni la carica di Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale Marittima delle Nazioni Unite. Eletto all’unanimità per questa carica tre volte di seguito, è ora Segretario Generale onorario di questa agenzia. Durante le elezioni del Primo ministro dell’India, Sir Shrivastava ricoprì il ruolo di Segretario Generale. È stato premiato con trentaquattro riconoscimenti di paesi diversi. La regina d’Inghilterra ha contraddistinto il suo pensionamento assegnandogli il titolo onorario di Cavaliere Commendatore dell’Ordine di San Michele e San Giorgio. La Signora Shri Mataji Nirmala Devi e il signor C.P. Shrivastava considerano il popolo russo spirituale e puro, e vedono nella nostra Madrepatria il centro della rinascita spirituale mondiale. In tutta sincerità, dal profondo del cuore, raccomando al Presidium dell’Accademia delle Scienze e delle Arti di San Pietroburgo l’elezione di Shri Mataji Nirmala Devi a membro onorario della nostra Accademia”. “E questo è stato scritto dal vicepresidente dell’Accademia delle Scienze e delle Arti di San Pietroburgo, Signor Voronov”. Shri Mataji: Persona squisita. Sahaja yogi: Jai Shri Mataji! (Applausi) Shri Mataji: È persino intervenuto ad un mio puja. Ci pensate? Ha fatto il puja e mi ha offerto alcuni bellissimi regali. Io gli ho detto che non mi sono mai laureata in scienze o filosofia o altro, e lui ha risposto: “Per questo è così straordinaria!”. Ho chiesto: “Perché?”. “Perché nessuno scopritore ha mai frequentato corsi di laurea (Shri Mataji ride, risate) o università”. Ottima persona, davvero squisita ed è disposto a venire in India quando lo desiderate. Poi ho incontrato un’altra personalità, un Ayatollah, ossia un capo religioso. Il suo nome è Ayatollah Rohani, e Ayatollah Rohani è un signore… Rohani, Ruha significa potere onnipervadente o spirituale. Era a capo della religione quando governava il re; dopo fu costretto a fuggire da lì e giunse a Parigi dove si stabilì. Ora, il suo fratello minore, anche lui un iraniano, è stato votato per diventare il nuovo presidente dell’Iran. Questo vecchio (presidente), un tipo molto rigido e fondamentalista, ha arrestato le sei famiglie che lo sostenevano (Rohani), estorcendo loro una dichiarazione giurata in cui affermavano che non lo avrebbero sostenuto. Ma se voi tutti metterete l’attenzione su questo, lui potrebbe essere eletto. E se verrà eletto sarà la salvezza dei musulmani di lì, perché sono sciiti e questo signore, Rohani, è meraviglioso. Ha toccato i miei piedi e, quando ha ricevuto la realizzazione, si è messo a danzare. Insomma, stanno accadendo alcune cose che danno tanta gioia. Trovo che anche nel mio paese, l’India, vi sia un forte riconoscimento di Sahaja Yoga ed è del tutto evidente che la gente sta riconoscendo la purezza di Sahaja Yoga. Vediamo fin dove riusciremo ad arrivare. Ma anche in Brasile hanno… il presidente del Senato mi ha invitata, ha ricevuto la realizzazione ed era felicissimo. Ha chiamato il suo segretario, tutti, e ha chiesto loro di prendere la realizzazione; e inoltre hanno detto di aver scelto Brasilia che è stata descritta da alcuni filosofi come centro di spiritualità. E quando arrivarono, lui chiamò anche tutti gli altri e tra loro c’era il vicepresidente[5]. Il presidente era già stato incriminato. Questo presidente non mi è mai piaciuto. Avevo detto che era una persona strana. E poi fu arrestato. Tantissime cose, tantissime cose stanno accadendo, anche in Italia. Forse tutto questo potrebbe trasformare l’atmosfera. Sapete di Marcus, che a Vienna ci ha creato tanti problemi scagliandosi moltissimo contro di noi sui giornali e tutto il resto? Non so cosa sia andato storto con questo Marcus. Ora però ha cambiato opinione, dice che si può vivere all’ashram per due anni senza pagare nessun affitto e che offrirà anche del denaro per acquistare un terreno. Dopodiché si potrà lasciare la casa. Dice anche che la maya lo aveva sopraffatto, si era perso e che spera di tornare a Ganapatipule (risate). Pensate. (Applausi) Stanno dunque accadendo tutte queste cose ed è straordinario, infatti non ci si può aspettare che una persona come Marcus rinsavisca in questo modo. Sahaja Yoga sta mostrando il suo successo e voi tutti potete incrementarlo. Avete visto, anche solo tra di voi, quante persone splendide escano da una serie di difficoltà. Tutti gli impedimenti possono essere superati. Non ci sono problemi. L’unica condizione è che occorre essere sinceri e attaccati a Sahaja Yoga. Potete essere un uomo di famiglia, potreste essere un padre, una madre, qualsiasi cosa ma, prima di tutto, siete sahaja yogi. Vi parlo anche di me. Sapete che io ho un famiglia, ho un marito e tutto il resto, ma ogni volta sia stato necessario ho sempre detto: “Prima di tutto Sahaja Yoga”. Anche in relazione al denaro, se si doveva spendere del denaro, dicevo di spenderlo per Sahaja Yoga. La cosa principale era Sahaja Yoga. Tutto il resto è secondario. Tutta la vostra arte, tutti i vostri affari, tutta la vostra musica o qualsiasi sistema di vita adottiate sono secondari. Prima di tutto viene Sahaja Yoga. E con esso ottenete ogni cosa, ma dovreste praticarlo con molta sincerità e rispetto. Se ritenete di non esserci immersi, se non ci siete immersi, sarebbe meglio che vi rendeste conto di non poter rimanere. Dovete essere completamente immersi. O si è nel mare o si è fuori. È così. E questo (Sahaja Yoga) vi darà il piacere più grande, la più grande soddisfazione della vita. Posso vedere che tutto questo ora sta accadendo, sono molto felice e, come ho detto, sono molto fiera di voi. Dovrebbe accadere ovunque e vi benedico con tutto il mio amore affinché realmente diventiate tutti grandi sahaja yogi, sahaja yogi davvero eccellenti, e siate tutti rinomati in tutto il mondo. Che Dio vi benedica. Grazie infinite. [1] Il jinn è una creatura citata nel Corano, spesso tradotto come genio o anche come goblin o folletto, e indica – nella religione preislamica e in quella musulmana – un’entità soprannaturale, intermedia fra mondo angelico e umanità, avente per lo più carattere maligno; anche se in certi casi può mostrarsi in maniera del tutto benevola e protettiva. [2] Thumakna significa “camminare con passi danzanti in modo da far tintinnare le cavigliere”. [3] Allusione ironica alle sigle dei vari titoli di studio. MAD potrebbe riferirsi al titolo di laurea magistrale, oppure ad un “Doctor of Medical Arts”, però significa anche “matto”. [4] “Quando una persona punyavaan vede qualcosa, la sua attenzione si dirige verso quella cosa e sviluppa una debolezza nei suoi confronti. Questa è una grande tirannia del Kali Yuga su di noi. Però in esso c’è anche un aspetto positivo. Se ci si chiede che necessità ci fosse che la tirannia del Kali Yuga piombasse su questa terra, (ebbene) se il Kali Yuga è arrivato, deve esserci pure un motivo. A questo proposito si trova qualcosa di scritto nel Damayanti Akhyan. Quando Kali finì nelle mani di Nala, lo sposo di Damayanti, Nala disse: ‘Tu mi hai separato dalla mia sposa causandomi grande dolore, quindi adesso ti ucciderò!’. Kali rispose: ‘Se mi uccidi va bene, però ho anch’io una certa importanza’. Nala disse: ‘Quale importanza puoi avere tu? Tu getti le persone nelle illusioni ed esse seguono percorsi sbagliati a causa tua’. Kali rispose: ‘L’importanza è grande. Quando arriverà quel momento, vi sarà un Agni Pariksha (prova del fuoco) per gli uomini. Solo allora sapranno ciò che è vero e ciò che è falso. Questo è l’unico modo per giudicare quante punya ha una persona. Non si può giudicare qualcuno finché non abbia affrontato questa prova del fuoco’. È anche scritto nella Bibbia che chi nascerà nel Kali Yuga sarà sottoposto all’Ultimo Giudizio, e si vedrà quante punya e a-punya possiede. Pertanto, l’importanza del Kali Yuga è che la nostra prova del fuoco ha luogo in questa epoca. Oltre a questa prova del fuoco, in questo tempo vi è anche una grande benedizione. A Nala fu svelato che, quando fosse giunta questa epoca, migliaia di persone avrebbero ricevuto la Realizzazione, si sarebbero emancipate, si sarebbero trasformate. Kali disse: ‘Chi adesso sta cercando Dio per colli e valli, alla fine, nel Kali Yuga, Lo troverà’. Questa è la benedizione”. (Shri Gauri Puja, Puna, 05/10/1986) [5] Itamar Augusto Cautiero Franco (1930 – 2011) è stato Presidente del Brasile dal 2 ottobre 1992 al 1º gennaio 1995. Vicepresidente della Repubblica con Fernando Collor de Mello dal 15 marzo 1990, gli succedette dopo che questi fu deposto dal Congresso Nazionale con l’accusa di corruzione (29 dicembre 1992). Proseguì nella politica economica di austerità e privatizzazioni di Collor, e nel 1993 sottopose la Costituzione del 1988 al referendum popolare progettato dal presidente José Sarney. |
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