Navaratri Puja, Saptami – Settima Notte di Navaratri

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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(TRADUZIONE NON REVISIONATA DAL 2004)

Navaratri Puja, Saptami – Settima Notte di Navaratri, Cabella Ligure (Italia), 1 Ottobre 1995.

Ieri avete visto come Durga proteggesse tutti i ricercatori, i sadhaka, e come abbia distrutto tutti gli individui che tormentavano, torturavano, uccidevano i ricercatori della verità. Il Suo avvento fu interamente dedicato a proteggerli da tutte queste forze malvagie. In quei giorni era quello il lavoro più importante. È così che i sadhaka sono giunti fino all’epoca moderna e adesso sono ricercatori della verità, oppure hanno già trovato la verità.

Tutti questi diversi passaggi hanno insegnato ai sadhaka qual è lo scopo della loro vita. Inizialmente tentavano con frenesia, con ardore, di trovare la verità recandosi in svariati luoghi impervi. Pensavano che recandosi in luoghi isolati sarebbero riusciti a trovare la pace della mente e la verità. Essi sacrificavano inoltre molte cose: la ricchezza, che li ostacolava, e la famiglia che, secondo loro, intralciava il loro percorso di ricerca.

Tutto ciò è continuato, e vi sono ancora persone che credono che, diventando asceti, si possa trovare la verità. Buddha fece la stessa cosa, Mahavira fece lo stesso, la loro vita non fu altro che una grande tapasya[1]. Oggi le loro tapasya ci aiutano al punto che abbiamo ottenuto la benedizione grazie alla quale – così come siamo – possiamo ricevere la realizzazione del sé, per la quale la gente ha lottato e si è prodigata al punto che se leggete quanto hanno sofferto, potreste davvero meravigliarvi di come abbiano affrontato tutti questi tormenti e tutte queste tapasya, con l’unico scopo di ricevere la realizzazione del sé.

È straziante anche soltanto leggere di loro, venirne a conoscenza. Inoltre, nel corso della loro ricerca, molti tentarono di molestarli, di torturarli, di ucciderli. Chi li circondava non capiva cosa stessero facendo e li ridicolizzava, li derideva, li scherniva. Con tutto questo, a noi pare di aver ricevuto la realizzazione del sé molto facilmente, senza tormenti, senza ardue prove, senza sofferenze, senza digiunare, niente. Ma non è vero, perché voi siete gli stessi che hanno fatto tutto questo in passato e per questo motivo siete qui. È un vostro diritto ricevere la realizzazione del sé. In nessun caso si deve sostenere che l’abbiamo ottenuta senza sforzo perché, vita dopo vita, voi siete stati ricercatori. Qualsiasi sentiero abbiate percorso, a qualsiasi religione abbiate aderito, qualsiasi fede abbiate seguito, per voi è stato un tormento, e questo supplizio oggi è stato ricompensato ed ora siete persone realizzate. In ogni caso però notiamo che se gli esseri umani ottengono qualcosa piuttosto facilmente, non si rendono conto di come sia importante il modo in cui lo hanno (effettivamente) ricevuto. In realtà dovete capire che l’avete ottenuta facilmente (la realizzazione, ndt) non perché siate stati delle nullità, (ma perché) siete stati qualcosa di grande. Siete stati grandi santi che si sono recati sull’Himalaya, che hanno affrontato avversità e digiuni di ogni genere, e moltissimi di voi sono stati uccisi e massacrati in nome di Dio.

Oggi, qualsiasi cosa abbiate ottenuto, la realizzazione che avete conseguito, non è qualcosa di cui dovreste pensare: “È soltanto per grazia di Madre che l’abbiamo ricevuta”. È la vostra grande personalità che l’ha ottenuta, diversamente per Me sarebbe stato impossibile darvi la realizzazione. Qualsiasi lavoro abbiano svolto le Deità, vi hanno portato a questo livello di esistenza umana, proteggendovi. Ma adesso, naturalmente, questo è proprio l’ultimo stadio che avete attraversato; avete ricevuto la realizzazione del sé e tantissimi di voi hanno raggiunto livelli molto elevati. Questa energia dentro di noi, la Kundalini, che vi ha connessi al Potere Onnipervadente, ha lottato, vi ha guidati, vi ha sempre accuditi e protetti affinché, in questo Kali Yuga, poteste raggiungere il vostro obiettivo. È stato detto che questo sarebbe accaduto soltanto nel Kali Yuga; coloro che ricercavano Dio sulle montagne e nelle vallate l’avrebbero trovato, ma sarebbero state persone comuni, con una famiglia, con una vita normale all’interno della società. Non sarebbero stati sadhu[2] o santi, ma persone sposate, con figli; tutte queste persone dalla vita del tutto normale, avrebbero ottenuto la realizzazione. È già stato affermato, già predetto da Bhrugu Muni[3].

È già stato tutto detto; penso che sia stato tutto programmato. Ma in questo, ovviamente, un merito va a voi, per avere riconosciuto qual è la verità. Come sapete, in giro vi sono molti impostori. Tentano trucchi di ogni genere, cercano in ogni modo di adescare la gente. Malgrado ciò, voi mi avete riconosciuta. Questo riconoscimento è qualcosa di davvero notevole, e Io stessa mi sorprendo che siate tutti qui, proprio come bambini smarriti che ritrovano la loro madre, che tornano da lei.

Ma non dovremmo pensare di aver ottenuto ciò facilmente, o senza alcuna difficoltà, perché questo può creare un piccolo problema a causa del quale non progrediremo con la stessa velocità, con la stessa dedizione di prima. Quindi, qualsiasi cosa pensiate sia stata facile, in realtà non lo è stata per niente. È sahaja: potete dire che è spontaneo. Ma ora è giunto il momento che comprendiate veramente la grande importanza di questo periodo; dobbiamo salvare il mondo intero e, come ho detto la volta scorsa, dovete proiettare voi stessi e scoprire modi e metodi per riuscirci.

Devo dirvi che in Russia ho avuto una bellissima esperienza con un’anima altamente evoluta che è uno scienziato molto noto. In Russia è uno degli scienziati più insigni, e si interessa anche di spiritualità. Ha detto alla gente: “Mi interesso di spiritualità, vorrei vedere Madre”. Io ho risposto: “D’accordo, Mi piacerebbe molto incontrarlo”. Quando arrivò, mi guardò e disse: “Madre, io so che Lei è l’incarnazione di Dio in questi tempi moderni”. Ero davvero sorpresa che uno scienziato affermasse questo, ma i suoi occhi erano così puri e così colmi di devozione e umiltà…Poi disse: “Con il Suo aiuto vorrei fare qualcosa”. Ed Io: “Che cosa vuoi fare?” Lui rispose: “Io non posso misurare la Sua energia, non ci riesco – egli aveva uno strumento con cui misurare l’energia – e non posso nemmeno misurare l’energia delle Sue fotografie”. Mi disse un numero che non riuscii a capire: qualcosa come settecento elevato a una potenza (il cui risultato era) qualcosa come miliardi di miliardi.

Gli chiesi: “Che numero è mai questo? Non lo conosco”. Lui mi rispose che esso equivaleva alla mia fotografia. Gli domandai: “Bene, che cosa vuoi che Io faccia? Puoi prendere questa fotografia, se credi che sia tanto potente”. Allora lui prese la foto con grande rispetto, si inchinò di fronte a Me almeno quattro o cinque volte. Gli chiesi: “Che cosa vuoi farne?” E lui: “La metterò su un satellite”- Fate attenzione ora alla parte relativa alla proiezione: un satellite!- “E poi che cosa farai?” “Le applicherò una forza elettromagnetica; così, l’energia in essa contenuta, penetrerà dentro le cose. Poiché l’elettromagnete può penetrare, insieme ad esso penetreranno anche queste vibrazioni. Io andrò quindi sul satellite e, da lì, la proietterò e vedrò i problemi mondiali. Allora, ogniqualvolta la proietterò, i problemi si risolveranno. In questo modo, tenterò anzitutto di rendere fertile il terreno”.

Una mia fotografia, ve lo immaginate? Osservate il livello della sua proiezione. Ero meravigliata, sapete. Mi dissi: “Guarda quest’uomo, a che cosa ha pensato tutto il tempo”. E lui: “Non è difficile, non è difficile”. Io chiesi: “In che modo?” E lui me lo mostrò con una sorgente, qualcosa di simile ad una sorgente; le applicò dell’acqua che Io avevo vibrato e la sorgente iniziò a zampillare. Poi, con la sua apparecchiatura, dimostrò che tutto si stava movendo a gran velocità: “Madre, osservi soltanto l’acqua che Lei ha vibrato, che cosa grande”. Io dissi: “Non avevo mai sentito dire che tu sapessi trasformare questa energia in qualcosa che possa agire sulle cose materiali”. E lui: “Questo potere può agire su qualsiasi cosa, è il potere che ha creato tutto, quindi agirà su tutto”.

Rimasi davvero sorpresa, e lui disse: “Aspettavo soltanto di incontrarla e adesso mi metterò all’opera. Ho molto lavoro da fare”. Poi disse al suo amico: “Adesso andiamo, abbiamo molto lavoro da fare. Voglio realizzare tutto questo mentre Madre è ancora in vita. Lei dovrebbe vedere ciò che dobbiamo fare”.

Mi meravigliai e mi chiesi da dove fosse piovuto sulla terra questo signore. Un’esperienza del genere da parte di uno scienziato! In Occidente nessuno scienziato mi prenderà neppure in considerazione; nessuno penserà di poter fare qualcosa con queste vibrazioni. Invece lui ha già messo a punto un metodo con cui misurarle. Non so, non gli rivolsi altre domande perché pensai:  “Ha già approfondito fin troppo, lasciamogli fare ciò che vuole”. Trovo che in Russia le persone siano ad un livello molto elevato ed abbiano molte idee, ma la spiritualità è la cosa principale, così come la moralità.

C’era un altro signore, di appena trenta, trentadue anni, direi, molto brillante che venne da Me. Gli chiesi: “Che cosa vuoi che Io faccia?” E lui: “No, Lei ha già fatto fin troppo per noi, adesso faremo noi qualcosa per Lei”. “Che cosa volete fare dunque?” E lui: “Qui sono responsabile della spiritualità”. Ve lo immaginate? Noi non abbiamo un governo con un settore dedicato alla spiritualità, in cui qualcuno sia responsabile della spiritualità. Questa è la Russia. Gli chiesi: “Tu sei incaricato della spiritualità?” “Sì, e devo occuparmi di studenti da un’età molto giovane fino all’università. Madre, può dirmi a quale età i bambini sono più ricettivi alla spiritualità?” Ed Io: “Non esiste una regola assoluta al riguardo, ma con i bambini molto piccoli, poiché sono molto innocenti, funziona”.

Allora mi chiese: “Come fare per introdurli alla spiritualità?” Io risposi: “Potete risvegliare loro la Kundalini, potete alzargliela e diventeranno davvero persone con una attenzione tale che ne rimarrete stupiti”. Lui disse: “Sto riunendo tutte le persone di ogni fede e dirò loro che soltanto Sahaja Yoga è la via giusta”. Vi immaginate? Una persona così meravigliosa, di appena trentadue anni; pensai: “Uno meglio dell’altro. Davvero uno meglio dell’altro”. Poi mi consultò sui programmi (governativi): “Che cosa dovremmo fare per il patriottismo, che cosa dovremmo fare per questo…”. Era molto attento, e chiese: “Come possiamo migliorare la loro vita, la vita degli studenti, con la spiritualità?” Ora è responsabile di tutti gli studenti della Russia ed è anche membro del Parlamento. Disse: “Ci sono altri otto, nove membri nella stessa commissione e desiderano che la spiritualità cresca”.

Rimasi stupita. Che Paese è mai la Russia? Come sono riusciti ad avere persone simili? Poi è venuto il terzo, anche lui membro del parlamento, molto dinamico. Inizialmente era stato il braccio destro di Eltsin[4], in seguito l’aveva abbandonato. Disse: “Lui non è morale. Non voglio avere niente a che fare con una persona che non sia morale”. “Allora adesso che vuoi fare?” Rispose: “Adesso stiamo pensando di farci eleggere da un altro partito il cui nome è La mia Madrepatria”. Ed Io: “Ottima idea”. “In questo non avremo idee fisse quali ‘è una democrazia,’ oppure ‘è comunismo,’ ma opteremo per qualsiasi cosa si addica alla madrepatria.” È una cosa molto concreta, estremamente funzionale, scegliere qualsiasi cosa sia giusta per la madrepatria, e nient’altro. Dissi: “È davvero molto funzionale”. Ed un giorno potrebbe essere lui a sostituire questo Eltsin e tutto il resto. È molto dinamico, molto gentile, ma al momento era un po’ depresso perché ha detto: “Qui ci sono persone stupide”. Poi però ha ritrovato molta speranza, (perché) gli ho detto: “Ti aiuteremo in ogni modo”. Ma che uomo sincero! Ha anche detto: “Il fondamento della vita umana è la moralità.  Se non si ha moralità, tutto il resto è assurdo”. Ha studiato in Inghilterra e anche in America per un bel po’ di tempo, così come l’altro signore. Mi hanno raccontato che ne avevano assolutamente abbastanza dell’America: “Non vogliamo tornarci”.

La saggezza di queste persone mi ha davvero colpita. La terza cosa che ho scoperto è ancora più profonda. Quando mi recai in Ucraina, vidi alcuni bellissimi dipinti dai colori tipici degli aborigeni[5]. Mi dissero: “Madre, risalgono al periodo precedente l’arrivo dei cristiani”. Mi mostrarono una rivista in cui c’era una raffigurazione della Madre Primordiale, che chiamavano Aditi – un termine sanscrito: anche noi la chiamiamo Aditi – Ci pensate? Poi mi spiegarono come questa cultura esistesse già prima dell’aggressione cristiana. Vi erano dei dipinti che raffiguravano in diversi modi il Muladhara chakra e anche l’Agnya chakra. Rimasi davvero sorpresa del modo in cui parlavano di tutto questo, anche nella rivista. Dissero: “È stato tutto pubblicato, abbiamo libri che ne parlano, ma a causa della chiesa hanno affermato che sono tutte assurdità, che non esiste nessuna Aditi”. Ma la cosa migliore che ho visto è stata l’immagine di Aditi che aveva una Kundalini nello stomaco. Era raffigurata con un movimento ascensionale, in questo modo. Dissi: “Guardate che cultura avevano queste persone”. Poi mi hanno raccontato: “Abbiamo avuto legami con l’India; loro erano ariani, anche noi eravamo ariani ed eravamo soliti incontrarci”.

Allora pensai che Machindranath e tutte queste personalità (spirituali) che si erano recate nel nord dell’India potrebbero essere stati in Ucraina; mi hanno raccontato che il nome proviene da Kuru che è poi stato esteso fino ad ottenere ‘Ucraina’, e tutte queste cose sono rintracciabili in sanscrito. Mi stupì tutto: la cultura che avevano, la cultura in cui vivevano. È qualcosa di incredibile. Invece, in India molti neppure sanno cosa sia la Kundalini. Se parlate loro della Kundalini, pensano che equivalga all’oroscopo; specialmente nel nord non hanno idea della Kundalini. Ma qui vi sono persone (ucraini) che hanno davvero questa cultura millenaria e hanno raccontato come essa esistesse già tremila anni prima di Cristo. Tremila anni prima di Cristo, ve lo immaginate?

A quell’epoca, anche noi in India abbiamo avuto civiltà quali gli Harapa ecc. Ma loro sostenevano che è l’India la culla della spiritualità. Sono rimasta stupita da quella rivista (Ucraina) e di come fosse realizzata, di come fossero rappresentati il Muladhara e l’Agnya chakra e tutto il resto, fatti così bene. Forse potrebbero averli visti; magari non avranno avuto la realizzazione, ma parlavano della realizzazione e anche di realizzare il proprio Sé. Questo avvenne molti anni fa, ma poi hanno raccontato che, quando arrivò la religione cristiana, (i cristiani) dissero: “Sono tutte assurdità, non dovete avere niente a che fare con questo”. Anche in Grecia mi raccontarono di come avessero Atena, la Madre Primordiale e tutto il resto, ma poi dissero: “Nessuna Madre, niente. È meglio lasciar stare”. Così fu tutto cancellato e nessuno se ne occupò più. Ma pensate: già tanto tempo fa, in Ucraina esisteva questa meravigliosa cultura di spiritualità.

La prima volta che mi sono recata in Ucraina, laggiù avevamo delle persone. Sapete che a Chernobyl c’era stata una grande esplosione e tutti erano…qualcuno aveva le dita amputate oppure attaccate insieme. Alcuni avevano foruncoli su tutto il corpo, altri avevano il naso storto, tutti i partecipanti al programma avevano un aspetto orribile simile ai lebbrosi. Ma devo dirvi che questa volta c’era molta più gente, in Ucraina, molta di più. L’intera sala era piena, le tre file erano piene, i corridoi erano pieni e fuori c’era ancora altra gente in piedi. Hanno detto: “Abbiamo sofferto a causa di questo, ma ora guardateci, siamo completamente guariti”. Non ci crederete, Io non ho mai toccato nessuno, sono stata lì una volta sola, ma sono venuti al mio programma e sono stati curati. Avevano una tale sensibilità! Mi chiedevo: “Perché questi russi ed ucraini sono tanto sensibili alla spiritualità?” Poi mi resi conto che queste persone hanno la spiritualità fin dall’antichità; l’hanno praticata fin dai tempi antichi. Noi (in India) abbiamo avuto Machindranath, Gorakhnath e tutte queste personalità; ma nessuno praticava il risveglio della Kundalini al punto che in ogni villaggio si eseguissero (come in Ucraina) dipinti che raffiguravano molto chiaramente il Muladhara, l’Agnya chakra. E nell’Agnya chakra si vedevano lo Yin e lo Yang dei cinesi, vi immaginate?

Una volta scoperto questo, ho davvero sentito che nel mondo devono esservi molte persone così. Adesso ho visto che anche in Colombia hanno la stessa Kundalini, la Kumbha[6] e tutto il resto. Credo che sia anche più antica della loro (degli ucraini): tre o quattromila anni prima di Cristo. Scopriamo quindi che in tutti questi Paesi avevamo tutta questa conoscenza, e questa conoscenza sta ancora agendo nelle menti delle persone; esse sono molto introspettive e conoscono molte cose a proposito del sole. Questa sensibilità nasce, fondamentalmente, soltanto nelle radici di un Paese in cui vi sia un contatto con la spiritualità. Laggiù si è potuta osservare una specie di rivelazione miracolosa: come sapessero ogni cosa della Kundalini, della Madre Primordiale, di questo evento, della spiritualità e di ciò che accade ad una persona quando diventa un’anima realizzata.

La particolarità che ho notato in loro è che sono persone estremamente umili. Per loro Io sono davvero…non so, il modo in cui si inchinano di fronte a Me… talvolta non riesco proprio ad immaginare come queste persone possano avere un tale senso di spiritualità e di pace. Quando hanno subito il colpo di stato, ho chiesto loro: “Non siete preoccupati? Avviene questo colpo di stato e Io non so cosa accadrà al vostro Paese”. Hanno risposto: “Madre, perché dovremmo preoccuparci? Dopotutto siamo nel regno di Dio. Noi non viviamo in Russia, viviamo nel regno di Dio. Perché dunque dovremmo preoccuparci?” Laggiù ho incontrato persone così adorabili, così sensibili alla spiritualità; in pratica, hanno ripudiato tutti i falsi guru, tutti i falsi guru, e Mi hanno dimostrato enorme rispetto e sollecitudine; hanno tenuto una conferenza solo su di Me.

Il motivo per il quale vi sto dicendo tutto questo è che ora avete tutti ottenuto la realizzazione, adesso avete percepito il vostro spirito e siete entrati nel regno di Dio, senza dubbio. Ma ora dovete rendervi conto di ciò che questo potere che avete realizza per voi, di ciò che crea in voi. La cosa più importante è che con questo potere diventate consapevoli senza pensieri, entrate cioè nel presente. Raggiungere il presente è un’impresa impossibile. Quando siete in consapevolezza senza pensieri, ciò che accade è che nessun pensiero bombarda la vostra mente. Ovunque possiate essere – potreste essere in America, potreste essere in qualsiasi luogo – non siete bombardati dai pensieri.

Che cosa significa questo? Con un linguaggio molto semplice possiamo dire che significa che non siete reattivi, che non avete una mente riflettente. È questo il problema fondamentale dei Sahaja yogi di oggi che si dovrebbe tentare di vincere. Non dovete reagire, questo è l’unico modo per ottenere la stabilità. Ho visto persone, ad esempio, che si mettono a ridere per niente, per un nonnulla. Vedono qualcuno e subito reagiscono: “Questo era carino, ma non era poi tanto bravo”. Si mettono ad esprimere le proprie opinioni su tutto, specialmente in Occidente. Tutti sembrano avere una grande conoscenza e si mettono a dire ciò che è meglio e ciò che non lo è, che cosa non va bene. Quando si mettono a dire queste cose, la mente diventa reattiva Se la mente non è reattiva, siete in consapevolezza senza pensieri. Osservate qualsiasi cosa, limitatevi ad osservare, limitatevi a testimoniare, non dovreste reagire; se usate la vostra energia mentale, questo potere diminuisce.

Questo è un difetto molto comune nella gente, perché mi pare che pensiate di essere più intelligenti, Penso che forse siete molto istruiti, forse; non so, qualsiasi cosa pensiate, questa mente reattiva è molto pericolosa per la spiritualità. Non crescerete mai. Inoltre, con questa mente reattiva, provate diverse emozioni che proiettate su altri. Se si tratta di vostro figlio o di vostra figlia o qualcuno del genere, vi identificate. L’identificazione con qualcuno è artificiale, non è la realtà; ma la mente, poiché proietta, si identifica. Adesso avete abbandonato molte identificazioni; ad esempio i vostri pregiudizi riguardo alla religione, alle razze, magari alle nazionalità, li avete abbandonati. Eppure, direi che la mente reattiva ancora agisce ed è questo, oggi, l’ostacolo maggiore al progresso dei Sahaja yogi.

Ho pensato: “Perché la mente reattiva è così attiva nei Sahaja yogi di oggi?” Se riusciste a smettere di reagire, immediatamente vi stabilizzereste nell’oceano di pace. Osservate qualcosa, limitatevi ad osservare; (così) non si creeranno increspature di pensieri nella vostra mente. Allora diventate estremamente creativi, diventate estremamente dinamici, diventate estremamente compassionevoli, non avete timori. Alcuni pensano: “Se si è compassionevoli, quest’uomo potrebbe linciarmi”. Voi invece non avete paure. Potete gioire di tutte le virtù soltanto quando non reagite. Ciò significa che affidate tutto al Divino, che non siete responsabili, non ritenete di dover reagire.

È questo il potere maggiore che avete: non reagire, non osservare qualcuno con questo atteggiamento. Ho visto che questo (questa attitudine) ancora si trascina. Forse, un motivo può essere perché non ve ne ho mai parlato. Non dico che sia solo colpa vostra, forse è mia, perché io non riuscivo a scoprire esattamente che cosa non andasse: cioè le reazioni che avete riguardo agli altri.

Adesso vi ho detto di fare introspezione. Per fare introspezione può esserci anche riflessione, ma che almeno vi dia un’idea di dove vi troviate. Con questo, però, psicologicamente potete deprimervi molto. Potete condannare voi stessi. A quel punto potreste non considerarvi come le personalità che siete e, in un certo senso, continuerete a perdere le vibrazioni, a perdere il vostro potere, perché non avete il controllo di voi stessi.

Se l’introspezione vi provoca depressione e svilimento della personalità, la cosa migliore è non fare introspezione, perché ho notato che tutte queste attività mentali creano problemi. Ma nello stato in cui siete consapevoli senza pensieri, l’introspezione vi viene automaticamente, voi vedete automaticamente, comprendete automaticamente, non ci pensate: vi viene e basta. Vi arriva la visione completa e siete in pace con voi stessi. Non siete mai in subbuglio, mai in difficoltà. A quel punto non vi adirate, non polemizzate, non discutete, ma diventate come immersi nell’oceano di consapevolezza, e non dovete preoccuparvi di risolvere niente. Quando (non) riflettete, scoprite che questo potere funziona.

Adesso diventa molto contraddittorio affermare che dovete proiettare e non riflettere. Quando riflettiamo, assorbiamo. Quando riflettiamo su qualcosa, la assorbiamo. E la nostra attenzione si rivolge soprattutto ai difetti degli altri: “Questa persona non è brava; questa non è buona; lei non ha i capelli a posto, il sari non è a posto”, e tutte queste assurdità. Quindi ciò che facciamo è assorbire anche tutte le cose negative.

Quando vi mettete ad ammirare qualcosa, ciò che accade è che potreste non assorbirne le qualità positive, ma almeno siete su una linea migliore. Invece, l’ammirazione in consapevolezza senza pensieri è davvero molto profonda. L’ho visto negli occhi di questo grande scienziato: lui era assolutamente una cosa sola con Me, ed i suoi occhi erano come un oceano di pace. Mi ha soltanto osservata per un po’ di tempo, poi gli è venuto in mente e mi ha detto: “Questo è ciò che possiamo fare con la Sua fotografia”. La profondità in voi verrà soltanto quando non riflettete.

Ma, specialmente in Occidente, per gli esseri umani è molto comune dire: “Questo tappeto non va bene; questo non va bene; si sente questo odore”. Cercano sempre di giudicare gli altri, di giudicare le altre cose. Che c’è di tanto importante? Se siete seduti nel giardino dei Cieli, che importanza ha dove siete seduti, ciò che state facendo?

Questo innesca la reazione, scatena ondate di pensieri nella vostra mente. Una volta ho già spiegato, con un disegno, in che modo l’energia che ricade sul lato destro finisca sul sinistro, e l’energia che ricade sul sinistro si sposti sul destro. Si incrocia a causa di due tipi di cellule che abbiamo. Poi, da questa energia che va sul lato destro, l’energia che passa sul sinistro è assorbita parzialmente nel sistema nervoso simpatico. Qualsiasi cosa rimanga fuori è quella che ci fa reagire. È così che si continua a reagire. Se ora riuscite ad assorbire tutta questa energia e la immettete nel (sistema nervoso) simpatico, tutte le nostre energie saranno migliaia di volte maggiori. Non saremo stanchi, non saremo infelici, saremo in grado di sopportare molte assurdità. Ma non le considereremo assurdità, non le riterremo negative, così non avranno alcun effetto su di noi.

Dobbiamo sviluppare questa qualità. Direi con questo che oggi è una celebrazione speciale del Navaratri. Ieri avete visto anche le nove forme di Durga: una di esse – come si è detto – è Kushmanda,(Colei che assorbe). Voi assorbite tutta l’impurità in voi, nel vostro stomaco; ma questo deve farlo la Devi, non voi. Ciò che può fare una Devi, voi non dovreste farlo. Questo è il Suo compito, si suppone che Lei faccia queste cose, non voi. Ciò che voi dovete fare, è restare semplicemente in silenzio, in modo da assorbire tutto ciò che aumenterà questo silenzio, che aumenterà la vostra profondità. La Devi baderà a tutto il resto, alle altre cose; si occuperà di tutta l’impurità, di tutta la collera, di tutta l’irascibilità, di tutto ciò che accade in questo mondo. Assorbirà tutto questo, ma ciò che voi dovete fare è appunto gioire di tutto ciò che è puro.

La gioia è possibile soltanto quando trascendete la mente. Con la mente non potrete mai gioire. È come un pesante fardello, non agirà, non sarà di aiuto. La gioia arriva quando siete nel silenzio assoluto, in un lago privo di increspature. Il riflesso di tutta la gioia che si crea sulle sponde di questo lago, viene riflesso completamente, non viene deviato. Se vi fossero state increspature, sarebbe stata un’immagine completamente differente, e sarebbe stato qualcosa che neanche si avvicina all’immagine della realtà.

Occorre dunque avere una mente sottomessa alla realtà. Nella realtà, non esiste altro che pace e gioia. Il desiderio di una madre è sempre che i propri figli non provino altro che pace e gioia, nessuna sofferenza, niente fame, nessuna avversità, niente. Devono soltanto gioire. Adesso quei giorni (di sofferenza) sono passati, ma anche per gioire di questo, anche per vivere in questo stato di completa pace, voi non dovete reagire. Se ora osservate voi stessi, vi stupirete di quanto stiate reagendo, mentre è la Devi che sta compiendo tutto il lavoro per voi; mentre non so quante cose stia facendo il Paramchaitanya, che sta tentando di colmare l’intera atmosfera con la sua attività. Qual è la vostra attività? Dovrebbe essere fermare la vostra attività mentale.

Vi stupirete del fatto che crescerete soltanto in questo stato. Soltanto con questa crescita, diventerete come quello scienziato. Adesso la contraddizione è che quando raggiungete la vostra profondità, potete proiettare questa vostra profondità, non la vostra mente. A volte, quando dico ‘proiettare,’ la gente pensa che si tratti di una proiezione della mente; no, dovete proiettare questa profondità, questa realtà che è dentro di voi. Per questo non dovete pensare, non dovete pianificare, funzionerà e basta, ma voi sarete gli strumenti di questa proiezione. Non è niente di sottile, è molto semplice da comprendere. Io, ad esempio, sto parlando attraverso questo strumento (microfono). Ora, se questo strumento è assolutamente a posto, se non ha alcun problema, esso non subirà interferenze. Ma se è pieno di idee e pensieri come la nostra mente, tutto ciò che dico non corrisponderà a ciò che sarà trasmesso. Allo stesso modo, quando la nostra mente è invasa da agitazione e ragionamenti, e si può dire da commenti e riflessioni, le accade di entrare come in un vortice di interferenze e non può proiettarsi completamente, perché è disturbata. Non è una condizione normale. Quindi, ora comprenderete che non esiste contraddizione.

Potete proiettare voi stessi soltanto quando siete assolutamente in pace. Ed è questo che dobbiamo imparare, questi sono i grandi giorni del Navaratri e dovreste sapere che in realtà, nel mondo occidentale, iniziano il 21 settembre, dopo l’equinozio. Ci sono due Navaratri, uno inizia adesso e l’altro inizia dopo il secondo equinozio[7]. Adesso, in questo equinozio, cade il compleanno di Madre Maria, ed è per questo che la gente celebra il Suo compleanno. Non sanno perché Lei sia nata all’equinozio: è per l’equilibrio. Giacché nulla è stato spiegato a proposito della vita di queste grandi incarnazioni, la gente le usa come vuole. Poiché hanno visto che facevano miracoli, non cercano di capire perché esista l’equinozio e perché venga celebrato.

Mi è stato spiegato che in Iran questo è il periodo del loro Capodanno. Ciò significa che i musulmani lo osservano come un Capodanno, quindi l’inizio del Navaratri segna il Nuovo Anno. Indica che per loro è il dodicesimo mese, e molti elementi lo suggeriscono. Ecco perché devono esserci dodici mesi, ecco perché la Dea deve nascere a mezzogiorno; tutto questo ha un significato speciale che voi potete scoprire, ma ciò è possibile soltanto quando non riflettete. Questo è lo stato in cui siete davvero in connessione con il Potere Onnipervadente. Diversamente non ci siete, non siete una cosa sola con questa condizione. Per essere una cosa sola con questo stato, dovete essere assolutamente silenziosi interiormente; perché la Dea è silenzio. In battaglia, Lei è silenziosa, perché è molto sicura.

Lei conosce i Suoi poteri. Sa che né Mahishasura né qualsiasi altro asura possono infastidirla, non possono toccarla, Lei conosce i loro poteri e conosce anche tutti i propri, quindi non ha motivo di sentirsi turbata da niente. Lei non è turbata perché è davvero la personificazione di questo stato di pace, in cui Lei è così potente. A Lei non occorre rendersi conto dei propri poteri, non deve chiedere ai poteri di agire, essi agiscono automaticamente. Questo è lo stato in cui – vi stupirete – accadono molte cose, inconsapevolmente, senza che facciate niente. È ciò che chiamiamo coincidenza, ma in realtà non sono coincidenze. È lo stato in cui siamo in consapevolezza senza pensieri, e in cui il Paramchaitanya è connesso con noi, assolutamente connesso. Noi siamo lì, ed esso risolve tutto per noi.

In Sahaja Yoga, in questo periodo (storico), venite a conoscenza della Dea, di ciò che ha fatto: tanto lavoro per molti anni. Adesso siete diventati tutti anime realizzate e dovete comprendere questa totale fiducia in voi stessi, la completa consapevolezza di voi stessi, per non avere mai paura, non avere mai pensieri che bombardano la nostra mente. In questo stato siete le persone più potenti. Spero che in questo Navaratri, vi renderete conto di quale lavoro la Dea abbia svolto per voi, di quanto abbia lavorato duramente, di quanto abbia lottato, abbia combattuto contro questi orribili demoni e rakshasa. E talvolta sento che ora questi demoni sono dentro di noi, non fuori, e ciò avviene perché riflettiamo troppo.

Se parlate a qualsiasi occidentale, vi stupite: è come se avesse in testa tutti i media. Di ogni persona sa ciò che ha fatto, cos’è questo, cos’è quell’altro, ma non si preoccupa, non pensa a come poter migliorare, a come poter risolvere le cose.

Nello stato di consapevolezza senza pensieri, voi abbracciate l’intero universo e, in questo stato, questo potere funziona ovunque possa presentarsi un problema. Dobbiamo quindi renderci conto del nostro valore, poiché abbiamo in noi questo potere che deve essere rispettato e di cui occorre riconoscere il merito alla Dea che ha lavorato tanto per noi, affinché non senta che ora hanno ottenuto la realizzazione a buon mercato e non se ne curano, non sanno svilupparla. Lei non sarà ferita in alcun modo, ma il Suo lavoro, ciò che Lei ha fatto, noi dobbiamo vederlo, dobbiamo comprenderlo e dobbiamo sentire che, in qualche modo, poiché ora abbiamo ottenuto la realizzazione, dovremmo cercare di essere strumenti completi di questo potere. Ciò è possibile soltanto quando non avete le vostre idee, le vostre interferenze.

Strumenti completi, proprio come ho detto, e questi strumenti devono essere perfettamente a posto, diversamente non possono funzionare.  Molte grazie

Che Dio vi benedica

NOTE

[1] Penitenza.

[2] Asceti.

[3] Uno dei Rishi o saggi Vedici più celebrati.

[4] Presidente della Russia dal 1991 al 1999. Ancora in carica all’epoca di questo discorso.

[5] Riferito alle popolazioni native dell’Ucraina.

[6] Brocca; vaso dell’acqua.

[7] Il primo è il 21 marzo (equinozio di primavera), il secondo il 23 settembre (equinozio di autunno). L’equinozio è il periodo in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata.