Adi Shakti Puja

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Adi Shakti Puja

Cabella Ligure, 9 Giugno 1996


Oggi renderemo omaggio all’Adi Shakti, e il riflesso dell’Adi Shakti dentro di voi è la Kundalini. Si può dire che questa sia l’adorazione dell’Adi Shakti e dell’Adi Kundalini; se si comprende che tutto questo, ogni cosa creata in questo universo e in molti universi, è opera dell’Adi Shakti.

Ora, molte persone credono che ci sia un unico Dio; è vero, esiste un unico Dio, Dio Onnipotente. Egli però ha i propri poteri che può incarnare in qualcuno, per esprimere la Sua manifestazione.

La prima cosa che Egli ha fatto è stato creare il potere dell’Adi Shakti. Quando esso fu creato, ci fu un suono, un suono che chiamiamo OM, Logos o comunque vogliate chiamarlo, il Suono Primordiale; e da questo suono scaturirono questi tre poteri, A – U – M: OM.

L’Adi Shakti è Colei che incarna il desiderio di Dio Onnipotente. Il desiderio di Dio Onnipotente scaturisce dalla Sua (di Dio) compassione e come Sua espressione, come Sua manifestazione, come Suo riflesso.

Direi che Egli deve essersi sentito stanco della solitudine, quindi deve aver pensato di creare una compagna la quale manifestasse i Suoi (di Dio) desideri. Così, il potere di Dio Onnipotente si separò da Lui e formò una incarnazione della Sua compassione, del Suo desiderio di creare.

In sanscrito si usa il termine Chitvilas, che indica la gioia dell’Adi Shakti. Chit, come sapete, è Chitta, l’attenzione. L’attenzione ha la propria gioia e, per manifestare questa gioia della Sua (di Lei) attenzione, Ella creò tutti gli universi, creò questa Madre Terra, tutta la natura, tutti gli animali, creò tutti gli esseri umani e creò tutti i sahaja yogi. Ed è così che è avvenuta l’intera Creazione.

A questo punto si potrebbe chiedere: “Perché Lei non creò direttamente gli esseri umani?”. Era questa l’idea di Dio Onnipotente: creare gli esseri umani senza dir loro niente, delle specie di animali un po’ migliori degli altri animali.

Ma l’Adi Shakti, essendo la Madre, aveva un Suo modo di esprimersi, per cui pensò di dover creare gli specchi nei quali Dio Onnipotente potesse vedere (riflesso) il proprio volto, la propria immagine, il proprio carattere: ed è così che è avvenuto questo lungo processo evolutivo. L’evoluzione è dovuta procedere in questa maniera perché (gli esseri umani) dovevano conoscere la loro provenienza.

Noi dobbiamo renderci conto che proveniamo dalla natura. Anche la natura dovrebbe rendersi conto di provenire dalla Madre Terra, e la Madre Terra stessa ha la propria Kundalini. Ed anche (la Madre Terra) non è qualcosa di morto, bensì sa, pensa, capisce e regola.

Potete notare come nella natura ogni albero abbia i suoi limiti, come ogni frutto sia prodotto da un particolare albero: come accade? Che cosa fa agire questa specie di controllo?

Se questa Madre Terra si muovesse ad una velocità superiore a quella attuale, noi non saremmo nemmeno nati; e (anche) se la sua velocità fosse stata inferiore, le cose non avrebbero funzionato.

Osservate l’intero piano che è stato realizzato. È un piano meraviglioso quello secondo il quale la Madre Terra debba ruotare intorno al sole in modo da creare stagioni diverse.

Per questo motivo il potere, il Paramchaitanya, che è il potere dell’Adi Shakti, è anche chiamato Rithambara PrAgnya. Questo è il potere che compie tutto il lavoro vivente, tutta l’organizzazione, tutta la creazione.

Con il nostro ego umano noi ci mettiamo a pensare di fare qualcosa, di poter creare. Non possiamo. Non siamo in grado di creare nemmeno un granello di polvere, né tanto meno qualsiasi altra cosa.

Noi possiamo combinare e mettere insieme ciò che è già creato per ottenerne qualcosa. Ma, se osservate, tutto questo è completamente oltre ogni nostro potere.

Noi non possiamo creare nulla, ma ciò che creiamo sono i nostri miti, direi. Ad esempio, ciò che è d’oro rimane d’oro. Ciò che è di legno rimane di legno. Il principio è lo stesso in ogni cosa.

Quindi, qualunque possa essere la vostra nascita, qualunque possa essere il paese in cui siete nati, qualunque possa essere la vostra cultura, voi siete esseri umani; fondamentalmente siete tutti uguali. Ridete allo stesso modo, sorridete allo stesso modo e piangete anche allo stesso modo. Non ho visto nessuno piangere con le mani, con le lacrime che gli scendono dalle dita. Non è così? (Risate)

E per questo occorre rendersi conto che siamo tutti legati da qualche principio comune della vita.

E il principio comune della vita che ci lega, grazie all’Adi Shakti, è che abbiamo tutti la Kundalini dentro di noi, tutti gli esseri umani hanno dentro di sé la Kundalini.

Non che non esista anche negli animali, ma in loro non è così sviluppata; non è ancora – come dire – una forma completa della Kundalini tale da poter essere risvegliata.

Soltanto negli esseri umani si è evoluta come una connessione, come l’energia divina in noi che è il riflesso dell’Adi Kundalini, e che viene così facilmente risvegliata in questo Kali Yuga. Questo è il principio comune che abbiamo tutti. Pertanto dobbiamo rispettare tutte le persone, tutti gli esseri umani, da qualsiasi nazione provengano, a qualsiasi Paese appartengano e qualsiasi colore abbiano, poiché hanno tutti la Kundalini.

Ci sono poi persone come voi che sono risvegliate, che sono illuminate, che hanno ricevuto la realizzazione.

Quando comprendete che questa è la gioia dell’attenzione dell’Adi Ma, della Madre Primordiale – che è soltanto il (Suo) gioco e la gioia (che ne deriva) – allora, quando avete raggiunto la vostra piena crescita nella spiritualità, cosa dovrebbe accadervi? Che cosa dovremmo percepire? A quel punto, in che modo viviamo?

Questa è la domanda che mi avete rivolto molte volte. Ora, il fatto stesso di fare domande significa che non ci siete (arrivati), perché  quando siete lì, non fate domande.

La seconda cosa che vi accade è che diventate semplicemente l’Esistenza. Solo l’esistenza. E diventando questa esistenza, cominciate a riflettere il carattere della Divinità.

Questo carattere divino non si esprime soltanto oggi, bensì (si è espresso) anche molto prima; in ogni religione ci sono state persone con questo carattere divino molto ben sviluppato.

Ho scoperto, ad esempio, che persino le popolazioni vissute 3-4000 anni fa in Colombia, diciamo, raffiguravano nelle loro statue la Kundalini ed anche un kumbha, comunemente; in tutto ciò che si è scoperto era presente una Kundalini raffigurata in tre spire e mezzo.

Il fatto che abbiamo in noi questa Kundalini vi è ormai stato dimostrato. Sapete che esiste in noi questa energia.

Inoltre, siete venuti a conoscenza di cosa accada quando deviamo dal nostro sentiero centrale di ascesa. Anche qui, la stessa Kundalini, che è l’espressione della Madre Primordiale, vi dice sulla punta delle dita che cosa non va in voi, in cosa mancate, qual è il vostro problema.

Pertanto, oggi che siamo persone illuminate, che siamo diventati santi e siamo superiori a tutti gli altri, ciò che dobbiamo fare è comprendere perfettamente – non solo a livello mentale, ma con il cuore – che adesso possedete queste vibrazioni divine e queste vibrazioni divine possono dirvi a che punto siete, che cosa siete e dov’è il problema.

E inoltre vi diranno, ovunque andrete… Per esempio ho parlato con persone che sono state a Gerusalemme, che hanno detto: “Madre, l’intero posto vibrava proprio di vibrazioni spirituali”.

Qualcun altro è andato a Chindwara dicendo: “Troverò la casa di Madre, che c’è? Dopotutto non è difficile, la troverò con le vibrazioni”.

Poi ha raccontato: “Non appena scesi sul marciapiede, ebbi un sussulto. Mi chiesi, ‘Che fare adesso, dove andare? Se già da qui si sentono le vibrazioni, come troverò la casa di Madre?”. Allora si sedette e cominciò a domandarsi: “Come farò adesso a trovare il luogo in cui Madre è nata?”.

Era lì seduto quando vide la stella di Venere. Seguì la stella di Venere e poi andò ad informarsi, e fu così che trovò il posto.

Quindi l’intero piano, l’intero progetto non è fatto a caso, niente affatto. Se osservate gli alberi, ogni albero ha le foglie e ad ogni foglia è data la possibilità di ricevere i raggi del sole.

Se osservate, nella natura è tutto così armonioso e bello; siamo noi a rovinare la natura perché non capiamo che proveniamo da lei e che dobbiamo rispettarla.

Vi ho già parlato molte volte di come gli esseri umani siano stati formati da differenti elementi chimici, anch’essi provenienti… il carbonio è derivato dalla Madre Terra. Tutto questo ci porta a capire che noi abbiamo una grandissima responsabilità.

L’intera opera ha richiesto migliaia e migliaia e migliaia di anni, e adesso tutti voi avete raggiunto uno stato nel quale siete diventati il vostro Sé, conoscete il vostro Sé. Ritengo che questo sia, direi, un grandissimo, grandissimo salto nel processo evolutivo.

[Fallo muovere (forse un ventilatore, ndt)]

Il processo evolutivo ha avuto inizio molto, molto tempo fa. [Muovilo… mantienilo mobile, è meglio. No, no, non fissarlo. Fallo muovere. Qualcuno se ne occupi]

Credo quindi che sia molto importante per voi venerare l’Adi Shakti e l’Adi Kundalini. Se non lo capite, non potete assolutamente capire come siate diventati dei santi.

Quando vi renderete conto di avere in voi tutti questi centri, che essi devono essere risvegliati mediante il risveglio della Kundalini e che la Kundalini si esprime attraverso la punta delle vostre dita, se non vi identificherete totalmente con questa conoscenza, ci sarà sempre una possibilità di deviare dal sentiero della vostra perfezione.

Ho visto molte persone che si affacciano a Sahaja Yoga e incontrano dei sahaja yogi a metà; allora, essendo mentali, cominciano a  polemizzare: “Come mai questo è così, come mai quello è cosà? Come mai, se lui è un sahaja yogi, si comporta in questo modo?”.

Esistono molti modi in cui le persone si mettono in relazione con i poteri del Divino. Vi ho detto che all’inizio Dio si sentiva solo e per questo ha creato l’Adi Shakti, attraverso la quale l’intero universo è stato creato.

È però anche vero che, come voi ricercate, anche il Divino cerca voi. E la vostra ricerca è totalmente ricompensata se comprendete una semplice cosa riguardo al Divino: che è Lui che vi ha dato l’intelligenza, è Lui che vi ha dato la saggezza, è Lui che vi ha dato tutto quel che avete, come (la canzone che) avete cantato: “Tutto ciò che abbiamo è dato da Te”.

Se è così, se tutto quello che avete è dato dalla vostra Kundalini, da questa energia materna della vostra Kundalini, allora è molto importante capire la necessità di mantenerla felice e soddisfatta.

Dovete cercare di capire cos’è che la rende felice. Come ho detto, esiste una relazione fra le anime realizzate e il Divino: il Divino è felice quando voi siete felici. O meglio, quando il Divino vi rende felici e voi siete felici, anche il Divino è felice.

Esiste una tale relazione! Ed è così stretta, così stretta, si può dire, come il sole ha i suoi raggi solari, o la luna ha il suo chiaro di luna. È così stretta, così radicata, così innata, e questo dovrebbe darvi pieno controllo su voi stessi e sul vostro sviluppo.

Viene descritto in molti modi il fatto che ci si deve arrendere. Ora, ci si arrende, ovviamente, per paura. Se qualcuno arriva con una spada e vi intima di arrendervi, potete farlo. Ma appena se ne sarà andato, voi prenderete un’altra spada e gli taglierete la gola.

Questa resa non ha alcun significato. Questa è una resa che vi è imposta. E tutti questi tipi di resa hanno creato problemi, perché generano una reazione. Invece, arrendervi al Divino dà molta gioia.

Come il sale si dissolve nel mare, nell’acqua automaticamente, questa natura solubile dà realmente gioia. Se riuscirete proprio a percepire dentro di voi che siete una cosa sola con il Divino, che siete dissolti nell’oceano del Divino, a quel punto ciò che subentra alla vostra forma non è altro che immenso amore, (immensa) compassione e, di conseguenza, estrema gioia.

Molti mi dicono: “Madre, è molto difficile perdonare”. Ma io credo che sia veramente orribile non perdonare. C’è una grande gioia nel perdonare, una grandissima gioia nel perdonare. E non appena perdonate, il Divino assume il controllo e se ne occuperà Lui. Nessuno potrà disturbarvi. Ma prima dovete arrendervi al Divino, e questo è ciò che significa il perdono.

Non preoccupatevi affatto di punire qualcuno o di fare qualcosa contro qualcuno. È il Divino a subentrare a voi e a fare tutto ciò che è necessario, e in un modo così bello che vale la pena vedere come agisca.

Il potere dell’Adi Shakti, questo (potere) Divino è descritto in ogni religione: ad esempio nell’Islam è chiamato Ruh; nella Bibbia è chiamato Potere Onnipervadente; è detto (anche) alak, cioè che non può essere visto; Niranjana, che è al di là di ogni attaccamento. Tutte queste definizioni sono usate per questo potere Divino.

La gente ne ha sentito parlare, lo ha celebrato; sfortunatamente però in pochissimi lo hanno percepito, e (anche) quando l’hanno percepito non sapevano come darlo agli altri, come farlo percepire agli altri. Così, tutto ciò di cui parlavano divenne una sorta di storia o qualcosa di insensato.

Nessuno riusciva a credere che queste persone avessero percepito qualcosa del genere, né potevano immaginare che esistesse davvero un potere del genere. Ora, fortunatamente, è diventato un fatto davvero universale per tutti voi sapere dell’esistenza di questo Potere. Siete sicuri di questo Potere perché potete percepirlo dentro di voi. E quando lo percepite vi sentite molto gioiosi.

Potete scoprire se qualcuno vi sta dicendo la verità o no perché potete verificarlo con le vibrazioni, con questo potere dell’Adi Shakti, direi. Lei vi dice la verità.

Se qualcuno vi ha fatto del male… Ad esempio, ora potreste dire: “Madre, perdonare quell’individuo non corrisponde alla verità, perché mi ha veramente fatto del male e, se lo perdono, significa accettare che lui non mi abbia danneggiato”. Una obiezione di questo tipo è possibile.

Ma adesso vedrete, vi sorprenderete di perdonare quella persona, perché la verità è che, sia che perdoniate sia che non perdoniate, voi non fate nulla. Questa è la verità. Quindi, se perdonate qualcuno per compassione, la compassione diventa la verità. È la compassione a dirvi la verità. Quindi, tutta la verità assoluta che conoscete, deriva dalla compassione del Potere Divino.

Può darsi che a volte si dica: “Madre, abbiamo sentito le vibrazioni, le abbiamo sentite in un certo modo, eppure è successa questa cosa”. Non fa nessuna differenza. Qualsiasi cosa sia successa, è successa, non ha importanza. Voi avete sentito le vibrazioni, lo avete chiesto alle vibrazioni e avete agito in base alle vibrazioni, questo è tutto. Se poi le cose sono andate in quel modo oppure in un altro, è una cosa differente.  Infatti doveva andare in quell’altro modo. C’è  qualche commedia in atto.

È Chitvilas, è la gioia dell’attenzione (Chitta) del Divino. Si sta svolgendo un gioco. Se riuscite ad osservare quel gioco, non ne siete disturbati: è un gioco. Il modo in cui agisce, in cui viene organizzato non è un problema vostro. Voi dovete soltanto osservare come agisce il gioco del Divino.

Ormai avete visto tutti come siano accaduti quelli che chiamate miracoli: “Madre, è accaduto questo miracolo, è accaduto quel miracolo e io so che sono tutti miracoli del Divino”. Nonostante ciò, la nostra fede nel Divino non è una fede tanto illuminata. Quando avete la fede illuminata, non vi preoccupate di cose (considerate) molto importanti nella vita. Se funziona, bene; se non funziona, va bene ugualmente.

Non dovremmo aspettarci che, una volta diventati anime realizzate, tutto il mondo possa cadere ai vostri piedi. Non necessariamente. È un gioco, è un bellissimo divertimento dell’attenzione dell’Adi Shakti.

Se dunque riuscite a diventare testimoni, se davvero riuscite a diventare testimoni dell’intera cosa, ciò che accade è che crescete spiritualmente avvicinandovi molto, anzi dissolvendovi, nel Potere Divino. Questo dissolvimento deve avvenire.

Ecco perché il Puja di oggi è molto importante per voi: infatti, se l’Adi Shakti non si fosse incarnata, tutto questo lavoro non avrebbe potuto essere realizzato. Non avrebbe potuto, perché doveva essere qualcosa in grado di avvolgere tutte le angolosità di questa vita umana, tutti gli aspetti di questa vita umana.

Doveva essere una Incarnazione tale da riuscire assolutamente a vedere l’essere umano nella sua totalità, non solo il suo essere fisico, il suo essere mentale, il suo essere emozionale o le sue particolari ideologie o la sua particolare tendenza a dominare; no, nella sua totalità di essere umano. E, come vi ho detto, interiormente gli esseri umani sono tutti uguali. Alcuni sono più sensibili e ricercano in modo genuino; altri ricercano, ma non in modo sincero; ed altri non ricercano affatto. Ma anche la ricerca (il desiderio della ricerca) vi è data dall’Adi Shakti.

Ora, nel processo evolutivo è successo che un pesce sia nato dalla madre: è scaturito dal mare, che era come una madre per il pesce. Dopodiché ne sono emersi circa dieci o dodici pesci e poi, dopo un po’ di tempo, interi banchi di pesci ne sono scaturiti.

Allo stesso modo è avvenuta la vostra evoluzione. Di fatto, pensiamo di avere un numero parecchio cospicuo e abbiamo superato il numero citato nell’Apocalisse o, diciamo, di cui ha parlato San Giovanni; lo abbiamo già superato, non importa. Non ha importanza. Sapete, sembra che questo Kali Yuga sia un’area molto fertile, un periodo molto fertile, in cui ci sono così tante persone che si stanno rivolgendo alla Divinità. Intendo dire che è il momento giusto per farlo.

Ieri, quando ho visto il vostro spettacolo, io stessa avevo visto (accadere) tutte quelle cose e mi domandavo: “Che cosa accadrà a queste persone, come faranno a venire in Sahaja Yoga?”. Ma sono venute, vi si sono dedicate, si sono rivolte alla spiritualità.

Sapete, tutte le varie cose che vedete nei tempi moderni non dovrebbero disturbarvi granché, poiché deve andare così. È una commedia, è un gioco, e in questa rappresentazione dovreste rendervi conto che tutto si risolverà in un modo così bello che, dopo un po’ di tempo, si vedrà soltanto il Divino dissolvere tutte le cose inutili che abbiamo, come i nostri condizionamenti e il nostro ego.

Avremo tantissime persone in Sahaja Yoga. Entro l’anno Duemila avremo moltissimi sahaja yogi in tutto il mondo. Quando ci saranno tante persone, in molti ci si tufferanno.

Anche questo è tipico della natura umana. Sapete, non ci si avvicineranno finché non avremo tante persone, e quando ci sarà una moltitudine anche loro ci si tufferanno.

Alcuni si preoccupano sempre: “Madre, che cosa ne sarà degli altri? Noi ora siamo in paradiso, gioiamo della vita, ma che succederà agli altri?”. Tutto funzionerà, tutto si risolverà, ma la vostra attenzione dovrebbe essere su come riuscire a far dissolvere gli altri in questo oceano di gioia e di compassione.

Ebbene, vi sorprenderà che sarà solo la vostra compassione a darvi forza. Questa compassione in voi. Quando vedrete la gente che sta annegando, che viene completamente distrutta, la vostra stessa compassione vi renderà potenti e farete tutto ciò che è necessario.

Abbandonerete ogni attività insensata e vi dedicherete realmente all’emancipazione degli altri. E sorprendentemente, nel fare questo, il vostro livello di spiritualità si eleverà.

Come si vede, direi, che sciogliendo un po’ di sale nell’acqua il livello dell’acqua aumenta, allo stesso modo, quando più persone si uniranno a Sahaja Yoga, il Potere Divino si manifesterà con intensità molto maggiore. Si sta già manifestando; ma più persone ci saranno, molto maggiore sarà la manifestazione, perché saranno moltissimi i canali per realizzarlo.

Quindi, in questo frangente in cui tutti sappiamo dell’esistenza di questo Potere Divino, in cui avete ricevuto tutti la realizzazione e ormai siete tutti persone sante, dovremmo guardare alle persone che erano come voi. Ad esempio, abbiamo avuto i Sufi, i Nath Panthi, gli gnostici, persone di ogni genere in tutte le religioni.

Che cosa facevano? Facevano tutto il possibile per risvegliare negli altri la consapevolezza dell’esistenza di questo Potere Divino. Non erano in grado di dare la realizzazione vera e propria, non potevano darne una prova; però hanno lavorato per questo, ne hanno parlato, hanno cantato canzoni su questo. Ciò che dobbiamo comprendere è che niente dovrebbe impedire alla nostra compassione di manifestarsi.

Quando sapete che le persone stanno annegando, che sono in una confusione terribile, si tratta, direi, di un enorme, violento attacco del male agli esseri umani. E se avete in voi questa compassione, farete tutto il possibile per salvarli. Questo è il lavoro di questo Chitvilas, di questa gioia della vostra attenzione.

La vostra attenzione stessa gioirà, quando comincerete a far entrare più persone nel Potere della Divinità. Senza la Divinità non c’è salvezza per il genere umano, questo lo ammettono tutti, lo dicono tutti. Però non hanno idea di cosa sia la Divinità e di quale sia il modo per raggiungerla.

Mentre tutti voi possedete questo. Avete il potere di risvegliare la Kundalini, sapete tutto sui chakra, conoscete tutti i difetti dei chakra, potete scoprire con le vibrazioni la verità su ogni cosa.

Più utilizzerete questo Potere, meglio sarà. Dovete dunque recarvi in zone in cui non vi siete inoltrati finora. Penso, per esempio, che non ci siano molte persone di colore, dall’Africa, quindi credo che l’anno prossimo andrò in Africa per lavorarci.

Inoltre, ci sono molte altre zone in cui trovo che dobbiamo farlo agire poiché, se questa compassione è in voi, vi obbligherà anche a svolgere un lavoro che rechi conforto a chi non sta nemmeno ricercando.

Io sono già impegnata a creare delle organizzazioni non governative, sapete, che possano creare realmente bellissime istituzioni per gente che non ha nulla, che muore di fame, che è in difficoltà e sta affrontando prove durissime. Soltanto voi potete fare questo poiché, venendo in Sahaja Yoga, avete abbandonato la vostra avidità, avete abbandonato la vostra lussuria, tutto ciò è finito, e adesso siete molto liberi e indipendenti.

Con questo, la compassione non può assumere nessun’altra forma: ho visto infatti che molte persone iniziano opere di questo genere e poi cominciano a diventare dei leader o ad arricchirsi o a depredare gli altri. (Ma) questo voi non lo farete.

Voi siete davvero, come ha detto Cristo, il sale, il sale che è completamente disciolto nella Divinità e questo sale farà dissolvere molti altri quando inizieremo ad espanderci in questo modo. Non dico che dovremmo essere come i missionari o qualcuno del genere, e convertire a forza le persone a Sahaja Yoga, no. Dobbiamo innanzitutto occuparci di ciò di cui hanno bisogno.

In realtà ci sono pochissime persone in questo mondo che siano oneste e prive di avidità. Ho conosciuto persone che non erano mai state avide, ma che non appena hanno avuto qualche  potere hanno iniziato a dimostrare una avidità così terribile da sorprendere; (infatti) non si riesce a crederci, quando si conosce qualcuno che non ha mai fatto una cosa simile e improvvisamente si scopre che è diventato così avido.

Ma non i sahaja yogi, i sahaja yogi non si comporteranno così. Essi gioiranno della loro compassione e di niente altro: non della lussuria, non dell’avidità e nemmeno di altre cosiddette deviazioni come assumere droghe, bere ed altre assurdità. Infatti loro sanno di che cosa gioiscono e dove risiede la gioia.

Quando sapete dove risiede la gioia, cercherete di averne sempre di più, sempre di più, è così facile ormai per voi farlo.

Direi che, come si impegnano gli uomini, così dovrebbero fare le donne, perché le donne hanno un maggiore senso della compassione, un maggiore senso di compassione e di perdono. Parlo di donne normali, non di donne anormali, sapete, parlo di quelle normali (risate).

Dovrebbe essere così perché loro sono madri, hanno figli, hanno imparato che cos’è l’amore per i figli.

Una madre non si aspetta nulla: vuole solo che il figlio sia a posto e felice. Gioisce di suo figlio, tutto qui. Se siete una donna, questa compassione è innata in voi. Ho visto anche delle ragazzine che quando vedono un bambino piccolo corrono da lui, vorrebbero prenderlo. Hanno delle bambole e se ne prendono cura proprio come fossero loro figli. Per le donne dovrebbe dunque essere molto più semplice mostrare compassione, esprimerla e manifestarla. Dovrebbe essere così.

E inoltre, poiché siete tutte sposate, i vostri mariti si sentiranno molto più rafforzati dalla vostra natura divina.

Che cosa sacrificate? Alcune dicono: “Io sacrifico questo per Dio, io sacrifico quest’altro per Dio”. Cosa c’è da sacrificare per Dio? Di che cosa ha mai bisogno Dio? Egli non ha bisogno di nulla, che cosa c’è da sacrificare?

L’unica cosa è che avete sacrificato il vostro cervello, è tutto ciò che posso dire, non c’è nessuna saggezza. Non c’è niente da sacrificare. E se una cosa va fatta, va fatta.

Ho visto alcune signore venire da me: “Madre, dobbiamo cucinare, poi dobbiamo badare ai bambini, alla casa, a questo e quello”.

E allora? Diversamente che cosa farete? Che cosa farete tutto il giorno? Avete intenzione di stare appese come stanno appesi tutto il giorno i pipistrelli?

Dovete fare qualcosa. E farlo non è nulla di grandioso, sapete. E poi, sacrificare… io non so che cosa sacrificherete.

In realtà ciò che state sacrificando è la vostra gioia, la vostra felicità. Se raggiungerete questo stato in cui gioirete del vostro Sé, non sarete mai stanche. Non vi lamenterete mai. Direte sempre: “Madre, noi gioiamo di tutto”.

Questo è un punto molto importante di cui dovremmo renderci conto: sia gli uomini che le donne hanno una cosa in comune che chiamiamo Kundalini. Ma, come sapete, di fatto una donna è per lo più di lato sinistro, ha un maggiore potere di compassione. Allo stesso modo l’uomo ha più potere di azione. Pertanto la compassione deve diventare attiva. Con questa combinazione tutto funzionerà in modo meraviglioso. Ma se questo equilibrio manca, sarà difficile.

Ho visto che la maggior parte dei matrimoni che abbiamo celebrato (in Sahaja Yoga) ha avuto successo, ma alcuni no, perché penso alcune donne si siano comportate da uomini e alcuni uomini si siano comportati da donne.

E a volte sono davvero molto triste, soffro nel vedere che creano inutilmente problemi, e sono entrambi sahaja yogi. Se non fossero sahaja yogi potrei capire, se si tratta di un sahaja yogi sposato con un non sahaja yogi potrei capire; ma sono tutti e due sahaja yogi!

Adesso qui dovreste capire la relazione fra Dio Onnipotente e l’Adi Shakti. È di perfetta armonia e completa comprensione. Dio Onnipotente è lo spettatore ed osserva l’opera dell’Adi Shakti.

Lei è compassione, ovviamente. Lei non dice che qualcosa dovrebbe essere distrutto o annientato, bene, Lei è compassione.

Ma Lui è quello che assume il controllo. Se qualcuno fa qualcosa contro l’Adi Shakti, è Lui che assume il controllo e trasforma tutta la scena in modo tale che non capiamo come sia accaduto, come abbia funzionato.

Ciò che voi dovete fare è gioire del gioco.

Allo stesso modo, voi sahaja yogi dovreste avere armonia, comprensione, gioia fra di voi. Se non sa gioire un sahaja yogi, chi gioirà della vita?

Non riesco a capire come, chi ha la Kundalini pienamente risvegliata, chi ha percepito il Potere Onnipervadente di amore, chi conosce la Verità ed è in completa unione con il Divino, come possa, una persona così, avere in qualche modo dei problemi.

Va compreso che voi vi trovate nel Regno di Dio Onnipotente. Siete entrati nel suo Regno e siete sotto l’attenzione e la compassione dell’Adi Shakti.

Ma è così: se fate sedere su un trono un mendicante che ha mendicato per tutta la vita, continuerà a mendicare anche seduto sul trono. Questa a volte è la situazione con i sahaja yogi: talvolta ricevo alcune strane lettere e comincio a chiedermi se chi scrive sia ancora allo stato del limbo, se non sia ancora né un sahaja yogi né un essere umano, sospeso da qualche parte in mezzo (Shri Mataji ride).

Almeno questo stato dovrebbe essere superato da tutti voi, perché fa anche una pessima impressione agli altri e per la vostra vita. Per la vostra vita è molto importante che sviluppiate la comprensione totale dei poteri che avete e dell’amore che ha vostra Madre. Quando dite che dovete arrendervi a Madre, che cosa significa? Che cosa dovete arrendere? Pensateci.

Ciò che arrendete è tutto ciò che vi induce alla perversione, tutto ciò che in voi è distruttivo, tutto ciò che vi svia, tutto ciò che è il vostro ego e condizionamenti.

Questo è tutto ciò che arrendete, al fine di purificare voi stessi, gioire di voi stessi e conoscere Dio Onnipotente. Se non conoscete voi stessi, come conoscerete Dio? È impossibile.

Ebbene, per conoscere voi stessi dovete evolvere. So che ci sono alcuni sahaja yogi straordinari ed anche alcune sahaja yogini. Ce ne sono molti, tuttavia direi che ci sono molte altre zone in cui tutti questi sahaja yogi altamente evoluti devono entrare ed operare. Potete farlo.

Vedete, quando venni qui per la prima volta, a Roma, fui sorpresa che seppure avessimo fatto pubblicità, nella sala (del programma pubblico) non ci fosse nemmeno una persona. Allora dissi: “Cosa succederà in questo paese?”. Ed ora ci sono così tanti sahaja yogi, è incredibile. Ma così come si sviluppa orizzontalmente dovrebbe anche svilupparsi verso l’alto.

Come cresce in quantità, dovrebbe anche crescere in qualità. E quando voi crescerete in qualità, sempre più persone arriveranno.

Infatti so che voi siete così collettivi che avete sempre questo pensiero: “Madre, mio zio non è ancora un sahaja yogi. Madre, sa, mio fratello non è ancora un sahaja yogi”. So che voi pensate: “Mio padre non è ancora un sahaja yogi”.

Ebbene, dimenticatevi di loro, avvicinate invece quelli che sono ricercatori: sono loro i vostri veri parenti.

Una volta che tutti loro saranno arrivati, anche vostro padre, madre, fratelli, sorelle e figli entreranno. Loro sono così.

Aspetteranno, aspetteranno e aspetteranno. Non sono ricercatori. Ma i ricercatori dovreste cercarli, dovreste scoprire dove si trovano. Ovviamente la mia attenzione è con voi e, ogni volta che penserete a me, io sarò completamente a vostra disposizione. Qualsiasi cosa voi desideriate, io sarò lì ad aiutarvi in qualunque modo possibile.

Qualsiasi cosa vi sembri difficile, non lo è. (Lo è) perché volete occuparvene voi, ma se lo affidate a questo Potere Onnipervadente di amore divino, a questo Potere dell’Adi Shakti, il Paramchaitanya, niente è difficile e niente è così cattivo da non poter essere gestito.

Non so, se devo parlare dell’Adi Shakti ci vorranno almeno dieci ore come minimo, quindi è meglio che ora mi fermi per tenerci qualcosa da dire per il prossimo Adi Shakti Puja.

Qualcuno mi ha chiesto se sia necessario celebrare questo Puja. Io credo che se c’è un Puja che dovreste celebrare è proprio questo, all’Adi Shakti.

È molto importante celebrare questo Puja perché è così che crescete, che il vostro riflesso migliora e vi sviluppate sempre più interiormente mediante il potere dell’Adi Shakti o il potere della Kundalini.

Come sapete, l’Adi Shakti ha la propria Kundalini che è l’Adi Kundalini, e il Suo riflesso dentro di voi è la Kundalini.

Quindi dovete venerarla, ed è questo il modo migliore per compiacere la vostra Kundalini, la vostra Madre che vi ha dato questa (seconda) nascita.

Che Dio vi benedica tutti.

Dopo questa conferenza, penso che dovreste tutti acquistarne una registrazione e riascoltarla, sarebbe una buona idea poiché quando siete qui siete, credo, in consapevolezza senza pensieri e non so se vi entri qualcosa in testa o no.

Ma una cosa che dovete ricordare è che avete una compassione che agisce, la compassione che agisce. Voi siete speciali. Vedete, qualcun (altro) può avere compassione ma essa può non agire.

Quindi, per favore, spero che almeno i leader prendano una copia di questo discorso e lo riascoltino tutti, capito?