Puja di Natale. Ganapatipule (India), 25 Dicembre 1996.
Oggi celebriamo la nascita di Gesù Cristo.
La nascita di Gesù Cristo è molto simbolica, perché neppure il più povero dei poveri sarebbe nato in una stalla; e lui fu deposto su un letto di erba secca.
Egli venne su questa terra per dimostrare a tutti che una incarnazione, o un’anima altamente evoluta, non si preoccupa delle comodità del corpo.
Il suo messaggio fu molto grande e profondo, ma i suoi discepoli non erano preparati alla battaglia che avrebbero dovuto sostenere.
È quel che succede, a volte, in Sahaja Yoga. Egli aveva solo 12 discepoli – anche noi abbiamo 12 tipi di sahaja yogi – e tutti loro, alcuni di loro, benché cercassero di dedicarsi a Cristo, caddero nella trappola delle aspirazioni mondane o delle proprie brame.
Il suo messaggio di amore e di perdono è lo stesso, anche oggi. È quello predicato da tutti: da tutti i santi, da tutte le Incarnazioni, da tutti i profeti. Hanno tutti parlato di amore e di perdono.
Che questo sia stato messo in dubbio, o percepito come qualcosa che non avrebbe funzionato, a loro fu chiesto di avere fede in quel che egli diceva. Ma, a quel tempo, erano gente semplice, e gli ubbidirono. Alcuni di loro erano decisamente validi, alcuni “tiepidi” e alcuni dubitavano.
Egli venne su questa terra per preparare per noi il nostro Agnya chakra e, malgrado tutti i suoi sforzi, risulta qualcosa di molto difficile. Chi, poi, segue il Cristianesimo ha la peggior specie di Agnya. La specie peggiore: estremamente aggressiva, estremamente pianificatrice, futuristica. Ossia, tutti i problemi del lato destro si riscontrano nei Paesi che si professano cristiani. Perfino i primi cristiani, i precursori, che erano gnostici – jna, jna, in sanscrito significa conoscere – nonostante avessero la conoscenza, anche loro furono soppressi e torturati da coloro che erano ritenuti i responsabili della religione cristiana.
E moltissimi cristiani furono massacrati dai cosiddetti preti cristiani e dalle chiese cristiane. E la storia continua.
Quel che trovate, in occidente, è una grande influenza di queste chiese sulla mente della gente. Sotto altri aspetti, sono considerati intellettuali, sono considerati analitici, sono ritenuti molto intelligenti, ma, quando si tratta di templi e di chiese, quando si tratta di religione, quando si tratta di Cristianesimo, penso che i loro cervelli siano bloccati, completamente bloccati da una specie di azione ipnotica. Non riescono proprio a credere che possa esservi qualcosa di molto sbagliato in quella gente.
Quel che ho visto e che mi ha fortemente colpito, vivendo in Italia, è il funzionamento di questa chiesa cattolica, e quel che facevano i preti, e gli scandali di ogni genere, molto più numerosi di quelli che abbiamo nel nostro paese: frodano denaro, molestano le donne e hanno figli.
Avevano ogni genere di abitudini sconcie, questi presunti preti. Erano chiamati padri, erano chiamate madri, erano chiamate sorelle, erano chiamati fratelli. E per me, fu veramente uno shock!
Non sapevo che avvenissero cose simili nel nome di Cristo. Quel che Cristo cercò di dimostrare, attraverso la Sua nascita, è che non è necessario avere una grande nascita, molto confortevole, in una grande clinica londinese, no!
La semplicità della Sua nascita avrebbe dovuto rendere tutti i cristiani estremamente semplici e assolutamente non orientati al denaro. (Invece) per i soldi sono andati dappertutto, hanno annientato tantissima gente, in tutto il mondo. Se andate in Brasile, o in Cile, o in Argentina, non trovate neanche una persona della popolazione indigena. E (i cristiani) sono molto crudeli con loro. È incredibile quanto sia aggressiva questa gente. Anche in Inghilterra, dove sono protestanti, tra loro trovo la stessa cosa. Dovete continuare a dire: “Grazie. Grazie!” Dalla mattina alla sera, altrimenti siete finiti. Razzismo! Qual era la razza di Cristo? Era biondo? No. Era un bianco? Niente affatto! Di che colore era? Aveva la pelle scura, come un indiano. Da dove provenga il razzismo degli occidentali, proprio non lo capisco. Non ha niente a vedere con Cristo, o con il vero Cristianesimo.
Ovunque andiate, vi soprenderà vedere come queste chiese abbiano abusato di gente fiduciosa dal cuore semplice. L’hanno sfruttata per il voto, sfruttata per il denaro, per tutto, e la chiesa stessa è giunta al punto di contraffare miliardi.
Detenevano una tale autocrazia, un tale controllo, una tale autorità che, qualunque cosa facessero era… Il papa è infallibile, qualunque cosa faccia è giusta! Nessuna idea del peccato, nessuna idea dell’inferno, nessuna idea di Cristo, il quale altro non era che purezza e innocenza.
Cristo aveva preso una frusta e colpito tutti coloro che commerciavano davanti al tempio, perché Dio non può essere venduto. Non vendevano Dio, vendevano solo mercanzia, ma egli ribadì il rispetto del tempio, parlò del rispetto del tempio
Un’altra cosa fantastica che fecero i Cristiani, fu quella di addossare agli ebrei la responsabilità dell’uccisione di Cristo. Splendido! Accusare gli altri. È questa la specialità dei cristiani, anche oggi: addossare agli altri la colpa dei loro errori. È normale! E questo è ciò che si osserva con grande chiarezza nei paesi che si definiscono cristiani.
Hanno incolpato gli ebrei. Innanzitutto, quelli che allora erano ebrei, potrebbero, in seguito, essere diventati indiani. Va bene, loro quindi non credono nella reincarnazione. Quel che voglio dire è che gli stessi ebrei di allora sono nati di nuovo.
In terzo luogo, gli ebrei non hanno mai ucciso Cristo. Mai. Perché, come si può decidere in massa? Fu il giudice a decidere e poi a dare l’ordine. Ed era romano.
L’impero romano non volle assumersi la responsabilità della sua morte e quindi dissero che lo avevano ucciso gli ebrei.
Così il signor Hitler li perseguitò e li torturò davvero. È veramente troppo. Non si riesce neppure a capire come abbia potuto… lui credeva nella religione cattolica: come ha potuto uccidere bambini, bimbi piccoli, nelle camere a gas?
Ora, però, lo stesso popolo che fu torturato é diventato molto aggressivo ed è nemico dei palestinesi; e i palestinesi, dal canto loro, sono musulmani, e i musulmani stanno seminando distruzione ovunque.
Se analizzate la storia, e considerate la vita di Cristo, quel che notate è l’aggressività di uno contro l’altro, di questo contro quello, che si trasmette dall’uno all’altro. Se qualcuno schiaffeggia un altro, quest’ultimo cercherà di ucciderlo. Questa religione, quindi, ha creato questa tendenza alla divisione. Si uccidono a vicenda, nel nome di Dio, nel nome della religione.
Perfino in Sahaja Yoga – ne sarete sorpresi – ho visto gente che trae vantaggio dal mio nome e cerca di formare qualche gruppo ipnotico usando il mio nome, usando la mia fotografia. È inconcepibile! State attenti che ciò non succeda anche a voi. Usando il nome di Cristo, l’Incarnazione dell’Amore Divino, commettono tutti questi atti di violenza, di odio, di inganno. È gente decisamente degradata. E questo si insinua da uno all’altro, e si trasmette ad un altro ancora!
La stessa cosa avviene in Sahaja Yoga. Se dico a qualcuno: “Non sei più leader, il leader, ora, è un altro”, subito quella persona si arrabbia. Dimentica tutto il bene che Sahaja Yoga le ha fatto. Semplicemente lo dimentica! Se gli dico: “Il ruolo di leader dovrebbe passare a qualcun altro”. È finita! Dimentica tutto il bene che gli è stato fatto, tutto quello che Sahaja Yoga ha fatto per lui, (dimentica) che è vivo soltanto perché Sahaja lo ha aiutato. Così, il fatto di essere un leader a qualcuno dà alla testa.
Sahaja Yoga non è qui per fare di voi dei leader. No, mai. È semplicemente per comodità che abbiamo dei leader. E se qualcuno si rivela inadatto, lo dobbiamo cambiare. È tutto così semplice!
Trovo ancora che questa idea di autorità sia qualcosa cui viene attribuita troppa importanza, e cominciano ad usarla a destra e a manca. Accade ovunque; praticamente è successo in ogni paese e continua a succedere. È una cosa molto triste. Ciò non porterà mai il mio lavoro a compimento!
Il mio lavoro mira a sintetizzare il tutto, non a dividere, assolutamente non a dividere. Solo che tutto quel che è sbagliato, tutto quel che è empio, va portato alla vostra attenzione. Vedete, é come una donna di casa, quando monda il riso. Vi sono alcuni sassolini bianchi: li togliamo. Non facciamo cuocere il riso con i sassi, no? E questi sassi devono essere eliminati. Alcuni sono proprio come sassi e non li potete cambiare. Namadeva ha spiegato che sono come mosche che, da vive, ci danno fastidio posandosi sul nostro cibo e provocandoci un senso di nausea; e se, per sbaglio, finiscono nello stomaco, muoiono, ma ci creano comunque problemi. (Certe persone) sono tutti rakshasa[i], devo dire. Non potranno mai capire Sahaja Yoga e tenteranno sempre di crearci problemi.
Ma la gente che ha raggiunto Sahaja Yoga, cosa dovrebbe fare? Dovrebbero anche loro seguire gli stessi metodi? Io non ho mai incolpato nessuno di niente. La gente dice: “Madre, lui non ha dato neanche un soldo a Sahaja Yoga, così ha perso tutto il suo denaro”. Io non ho mai detto che avrebbe dovuto donare del denaro. Non ho mai chiesto donazioni, non ho mai chiesto soldi. Dico sempre che è sufficiente. Non è necessario! Non ho mai chiesto a nessuno di darmi neanche un centesimo, anche quando ne avevo bisogno. Perché so di non avere questo problema.
Dalla vita di Cristo dobbiamo capire che lui non aveva problemi. Non aveva paura. Sapeva di essere il Figlio di Dio. Non aveva il benché minimo problema. Ha affrontato tutto, perfino la propria crocifissione. E penso che la gente volesse la sua crocifissione, diversamente perché avrebbero portato la croce?
Ovviamente, è il simbolo trasformato della svastica, tuttavia dovette sacrificare la propria vita. Sacrificò la propria vita per tutti gli esseri umani, non solo per i bianchi o per i neri, per quelli marroni o per quelli blu, ma ha sacrificato la propria vita per tutti noi, per farci superare l’Agnya. La condanna, non dovremmo esercitarla sugli altri, ma su noi stessi. Possiamo definirla la nostra crocifissione, con la quale, da sahaja yogi, possiamo vedere dove ci stiamo dirigendo.
Mi è stato detto che circa ottanta, novanta sahaja yogi sono venuti e sono stati plagiati da qualcuno. Come possono dei sahaja yogi venire ipnotizzati? Come è possibile? Probabilmente non hanno mai avuto cervello e non hanno mai meditato! Come possono esserci cascati? E ora chiedono perdono.
Io perdono, ma ciò non significa che loro saranno a posto. Non possiamo più rimetterli in sesto. Non mettiamo le mele guaste insieme a quelle sane, no? Non è saggio. Loro sono già rovinati e dovrebbero restare fuori finché lo dirò io. Non devono frequentare nessun centro, non devono partecipare a nessun puja. Devono purificarsi. Una mela guasta non può diventare sana, ma loro possono farlo.
Dovrebbero cercare di rendersi conto che non erano sahaja yogi. Se un sahaja yogi può essere plagiato, che senso ha praticare Sahaja Yoga? A che serve alzare la vostra Kundalini? Ciò significa che sono sahaja yogi di infimo livello.
Sorprendentemente, non ho mai assistito a fenomeni del genere in occidente. Davvero sorprendente. Devo ammettere che i sahaja yogi occidentali, qualunque cosa siano stati prima, sono grandi sahaja yogi, se si considera il numero di belle persone che lì ci sono (in Occidente, ndt). Loro hanno rinunciato al cosiddetto Cristianesimo; hanno rinunciato a tutte le sciocchezze come il bere, le droghe; correre dietro alle donne. Hanno abbandonato tutto. E non ne ho trovato neanche uno che abbia ripreso a bere o a fumare.
Come è potuto accadere in questa vostra Yoga Bhumi (terra dello yoga, ndt) che è l’India? Specialmente qui nel Maharashtra. Penso che in Maharashtra rinascano di continuo persone demoniache: altrimenti come è possibile che tutti i santi, qui, siano stati tormentati? Come mai?
Come mai si sono lasciati sedurre in quel modo da chi afferma qualcosa che io non ho mai detto? Questo denota persone di livello molto basso, estremamente basso. E devono aver continuato a nascere nel Maharashtra. Ne sono certa. E nascono ancora oggi.
Non ne ho mai voluto parlare in un momento di giubilo come quello della nascita di Cristo. Sì, è un momento di giubilo perché egli è venuto come Salvatore. Egli ha fatto in assoluto tutto quel che si poteva fare. Per noi va bene, ma: e Lui? Che cosa gli avete dato voi?
Allo stesso modo, molti sahaja yogi continuano a pretendere: “Madre non possiamo neppure incontrarti, non possiamo neanche darti la mano, non possiamo neppure gettarci ai tuoi piedi. Non possiamo fare questo, non possiamo fare quello”. Sono sorpresa: “Devi fare questo, devi fare quello!” Sempre a darmi lezioni.
Che cosa dovete fare, voi? Quel che dovete fare è meditare e credere che il Paramchaitanya è il mio potere, e che avete percepito il mio potere dentro di voi. Più vi distaccherete da voi stessi, più vi perfezionerete. Assolutamente. Non riesco a capire l’atteggiamento esigente di certi sahaja yogi. Hanno avuto il loro Jagruti (risveglio della Kundalini), il che non sarebbe mai dovuto succedere. Se Cristo avesse voluto, avrebbe ucciso tutti e sarebbe vissuto benissimo. Credo invece che debba essersi stancato della stupidità che lo circondava.
Ora, però, dobbiamo capire quale grande Incarnazione é venuta su questa terra. Ovviamente, Lui non ha potuto dare la realizzazione. Immaginate, come avrebbe potuto dare la realizzazione alla gente che stava per crocifiggerlo? Supponiamo che qualcuno mi venga incontro con un pugnale: potrei dargli la realizzazione? Va bene, nessuno lo ascoltò. Nessuno pensò niente di Lui, ma non voi!
Voi avete avuto la vostra realizzazione. Voi siete rinati. Siete grandi personalità. La vostra potenzialità esiste! E invece di utilizzarla, che fate? Quanta gente é veramente coinvolta in Sahaja Yoga? Fate introspezione. Hanno le loro attività, hanno le loro cose, hanno… Quanti sono realmente coinvolti in Sahaja Yoga?
Egli aveva soltanto dodici discepoli. Tutti devoti, eccetto uno, o due. Senza realizzazione. Completamente dediti al lavoro del Cristianesimo che hanno diffuso senza averne un’idea complessiva ben chiara, e per questo i cristiani che avevano erano solo dei convertiti, gente inutile. E direi che si può capire perché non abbiano reso giustizia alla nascita di Cristo.
Ma voi? Voi che siete nati due volte, che avete avuto la conoscenza del Sé, voi che siete così dotati di tutti i poteri, che siete connessi con tutto questo potere, come potete definire la forza dell’Amore Divino? Tutti i vostri poteri possono essere utilizzati, possono essere manifestati. È come un ingranaggio dinamico che è stato messo in moto: adesso poche ruote si muovono, ma le ruote (le potenzialità dei Sahaja yogi, ndt ?) sono tantissime e quindi voi potete fare moltissimo. Io non posso biasimare i cristiani per essere così stupidi poiché, dopo tutto, non hanno mai avuto il risveglio. Qualche prete, semplicemente versando sulla loro testa un po’ d’acqua, li avrebbe battezzati. Tutto qui! Ma voi?
Io vivo per voi, perché volevo assicurarmi che maturaste. È questa l’idea della Madre! Molti di voi sono maturi – non dico di no – ma molti devono ancora maturare. Ciò non significa che dovreste essere capaci di tenere grandi conferenze, o di scrivere libri o altro. Ma dovreste maturare interiormente! La vostra personalità dovrebbe sbocciare nella fragranza dell’amore della divinità.
È questa, direi, la differenza fra me e Cristo. Lui disse: “Baba, (Padre, ndt) ne ho abbastanza. No, no, no! Basta con questa gente stupida”.
Io no. Io sapevo come era fatto il mondo. Sapevo che cosa era successo a questo mondo. Oggi, il mondo è molto peggiorato. Innanzitutto, perché le religioni si combattono a vicenda. Tutti i politici sono sempre più corrotti; fanno a gara a chi è più corrotto. Si è perso completamente il senso della verità e dell’onestà. Sono tutti compromessi nella pubblicità, nella stampa, nei media, in questo, quello: in ciò che, oggi, esercita l’influenza più corrotta.
Nonostante tutto questo contesto, io so che, entro il 2000, Sahaja Yoga si manifesterà in tutto il mondo, come qualcosa di molto grande… (applauso) – non mi avete lasciato finire la frase – se voi diverrete veri sahaja yogi. Voi tutti. Tutti voi che siete qui, davanti a me – anche soltanto questo gruppo – se diventeranno veri sahaja yogi… Non ha importanza se non vi posso incontrare personalmente. Non importa se non posso venire nei vostri paesi… Non ha importanza. Niente ha importanza. I discepoli di Cristo lavorarono quando lui non c’era più.
Quindi non è importante. Quel che conta è che voi siete i responsabili dell’e-mancipazione del mondo, della sintesi del mondo; (responsabili) di portare pace, gioia e felicità alla gente.
Proprio ora, al mio arrivo, la gente ha steso per terra gli scialli. Mi ha ricordato quando, all’arrivo di Cristo, portarono foglie di palma per rendergli omaggio e stesero gli scialli per terra. E Lui dove va? Al patibolo. Va sulla croce, va a morire!
Quando esprimete il vostro amore per me, sappiate che dovete amare tutto il lavoro di Sahaja Yoga. Non è una qualche relazione personale con me, che farà funzionare le cose. Tutti i paesi occidentali, sotto l’influenza del Cristianesimo, affonderanno – vedrete – stanno già affondando, perché non c’è moralità. Vi è la recessione, problemi di ogni genere, i loro figli sono in crisi, bevono, fumano, ne fanno di tutti i colori!
La loro influenza giunge anche fino a noi, ci corrompe. È un’attività completamente anti-Cristo, se ci pensate. Altro non è che un’attività anti-Cristo. Chi è l’Anticristo? Loro dicono: “Quello è l’Anticristo, quel tizio è l’Anticristo”. Non è così! C’è un Anticristo, dentro di noi, che accetta tutto ciò che è contrario alla purezza e all’amore di Cristo. Innanzitutto, quindi, è dentro di voi.
(Shri Mataji si rivolge a qualcuno dell’assemblea) Dove va? Siediti. Dovete insegnare ai vostri bambini come ci si comporta. Se quella bambina è annegata, è perché l’avete trascurata. Suo padre, dov’era? Non lo so. Non riesco a capire come si possa lasciare così da solo un bambino. È importante disciplinare i vostri figli.
(Riprende il discorso)
Se avete un vicino, è fatta: cercherà di sapere dove andate, cosa fate. Avrà un binocolo per osservare, e se fate rumore è finita! Perfino se cantate, è finita. Gli indiani, in questo, sono migliori. Non hanno difficoltà per quanto riguarda i rumori. Noi non l’abbiamo. Gli indiani possono vivere nel rumore. Volevo capire perché gli indiani si adattano tanto facilmente al rumore. Loro non si preoccupano dei rumori. Ho scoperto il motivo: in occidente la gente è stressata e sotto tensione, per questo non lo può sopportare. In India, invece, la gente non sa cosa sia lo stress, o la tensione. Tutto ciò non si è ancora sviluppato fino a questo punto, non so come mai. È una malattia che non è arrivata fin qui.
Potrebbe essere questo (lo stress) il motivo per il quale hanno tanta paura dei rumori. Qui (invece) la gente arriverà dai villaggi, dormirà nelle stazioni e non succederà nulla. I treni vanno e vengono e loro dormono tranquilli. Immaginate (se ciò succedesse) in occidente. Grazie a Dio, in Italia abbiamo dei vicini che abitano un po’ lontani, abbiamo avuto pochi problemi. In Inghilterra, invece, dovevamo cambiare continuamente ashram, (spostandoci) da un luogo all’altro, correre da una parte all’altra per via dei vicini importanti: uno di loro si chiamava Mr. Peace (Pace). Non so chi gli abbia dato quel nome.
Sono le contraddizioni della vita: contraddizioni davvero orribili. Non so come faranno ad imparare ad amare il loro prossimo. Gli indiani, però, lo fanno. Non si sa perché, loro non hanno questo problema. A volte ce l’hanno, ma non così tanto. Se, supponiamo, fanno musica, tutti i vicini parteciperanno portando tè, portando questo e quello. Gioiranno tutti della musica.
Lì (in occidente), invece, la collettività è così ridotta che io penso… non riesco a capire come possano chiamarsi Cristiani. Vanno soltanto in chiesa ben vestiti, e il nostro sindaco (di Cabella. ndt) mi ha detto: “Noi non riusciamo a stare seduti più di un quarto d’ora. Dopo un quarto d’ora cominciamo a guardare l’orologio. E dopo mezz’ora scappiamo dalla prigione. Com’è possibile che questa gente stia seduta con lei per ore di seguito?” Io ho detto: “Probabilmente li ipnotizzo.”
Quel che voglio dire è che (i cristiani) non sono tanto collettivi. Se non bevono, non riescono ad essere collettivi. Se non sono ubriachi, non sono capaci di parlare fra loro. Sono sempre stanchi. E sarebbero cristiani! Sono sempre stanchi. Lo vedete nei film e ovunque. Arrivano, si siedono dicendo: “Ah!” Cosa è accaduto? Gente giovane. Non fanno altro che pensare, pensare e pensare, in continuazione. Questo ha origine dall’Agnya. Viene da attività anti-Cristo. Pensano, pensano, pensano: “Cosa dovremmo fare domani? Cosa bisogna fare?” e così via.
Dobbiamo sperare che questo tipo di religione finisca. Tutte queste religioni devono finire. Devono andarsene, ora. È troppo. Non possono più essere appoggiate! Sono così imbevute di anti religiosità da non poterle più sopportare. È meglio porre fine all’Islam, all’Induismo, al Cristianesimo, al Sikhismo, al Buddismo, al Giainismo e a tutti questi ismi, uno dopo l’altro. A quale religione apparteneva Cristo? Io non lo so!
Voi tutti appartenete ad una religione che è Sahaj, che è la religione universale; è la religione pura, la religione in voi innata. Voi non appartenete a nessun’altra religione, perché non c’è alcuna religione in esse.
Entro il 2000, spero che tutte queste religioni saranno scomparse dalla Terra. (applauso). Litigano tutte per niente, si ammazzano tra loro per niente. Vogliono, desiderano litigare, amano litigare. Perché criticare il Corano? Perché criticare la Bibbia? Perché biasimare il Cristo? Perché criticare chicchessia? Vogliono litigare. Sono separatisti per natura. Vogliono avere nazioni separate, comunità separate, tutto separato.
Quando vi mettete a separare siete anti-Cristo. In assoluto!
In Sahaja Yoga, sostengo anche che voi avete una sola identità. Non siete paesi divisi, organizzazioni separate e così via: non è questa la mia idea. Non esiste. Non ho mai pensato a una cosa del genere. Siamo tutti figli di un solo Padre e di un’unica Madre. Non c’è motivo di pensare di essere separati. Anche adesso, ho visto che si formano gruppi con gran facilità. Come mai? Si formano gruppi…si formano gruppi; ad esempio, scopro che la gente del Maharashtra si siede tutta insieme. (dice alcune frasi in marathi)
Poi vi sono i gruppi degli indiani del Nord. Gli indiani sono piuttosto separatisti, ve lo dico io. È dovuto, in qualche modo, al carattere. Gli indiani del Nord hanno anche separate .. idee separate.
“Lei deve venire a Indore”. Perché? Non fa forse parte dell’India? Non possono venire loro a Delhi? “Lei deve venire a Kanpur. Lei deve venire ad Allahabad, deve venire a Indore. Deve andare in tutti i paesini, dappertutto”. Perché? Oggi nascete a Delhi, domani nascerete in qualche luogo orribile. E poi: “Questo è il mio paese, questa è la mia casa. Deve venire a casa mia”.
Ecco un’altra seccatura. “Deve venire a casa mia!” ‘Mio, mio, mio, mio’. Se cominciate così, siete finiti, non appartenete più a Cristo, non più! È un’idea molto, molto comune. Anche oggi, se osservate le persone che vi stanno intorno, probabilmente sono del vostro Paese. Guardatevi attorno. Siete seduti accanto ad altra gente?
Chi è l’altro? In Sahaja Yoga chi è l’altro? Siamo tutti uno e, questa unità, dobbiamo impararla, se veramente amate me e Cristo.
La tendenza a formare gruppi e cose del genere deve finire fra i sahaja yogi. Deve finire! Abbiamo un’unica identità. Siamo un solo corpo. Siamo un unico organismo vivente. Non possiamo dire di essere separati. Può questa mano separarsi dal corpo? Può esistere? Quando smetterete di farlo, vi meraviglierete di come comincerete davvero a gioire. Ma finché avrete tutte queste idee di ‘mio, mio’ non potrete neppure godere di Sahaja Yoga, non potrete gioire di nulla; ‘mia moglie, i miei figli, la mia casa, il mio questo, il mio quello’… In voi, deve avvenire questo risveglio (che vi fa dire): “Io non appartengo a questa nazione”.
Vedete, molte ragazze e molti ragazzi hanno scritto di volere un matrimonio indiano. Solo che l’età delle donne è di 35 anni. Dove trovo un marito adatto a loro, in India? Deve essere un vedovo, o qualcosa del genere. Devono avere un matrimonio indiano: è sconcertante. È impossibile sposare gente del genere. Io vi do la possibilità di scegliere; sta bene, potete scegliere. Anch’io ho una possibilità di scelta: non posso sposarvi.
Questa è la mia scelta. Voi avete la libertà di dire dove volete sposarvi. Benissimo. Sposatevi. Però, per quanto mi riguarda, non posso sposarvi così. Vi dovete sposare ovunque vi sia un partito adatto a voi. Molte ragazze indiane si sono sposate con ragazzi indiani ed hanno sofferto molto, così tanto da non credere. Ciononostante, volete sposare un indiano! Se è così, fatelo! .. (parla in hindi) .
Non in Sahaja Yoga. Mai più! Non siamo riusciti a combinare neppure un matrimonio tra un indostano e una indostana. Non è possibile. Non è questo il desiderio del Divino. Perché non cercate nella vostra comunità, da qualche parte? È lo stesso.
In India, la situazione è molto particolare. Come quando doveva sposarsi mia figlia. Hanno detto:”No, lui non è uno Shrivastava! E se anche è uno Shrivastava, non è degli stessi Shrivastava. Anche se è degli stessi Shrivastava, è una cosa diversa.” Ho detto: “Si farà!” Perché i miei familiari più anziani erano ancora in vita e mi assillavano. Ho detto: “Che sia uno Shrivastava, oppure no, si sposeranno e basta!”. Mio marito era d’accordo. Lo stesso è successo con le mie nipoti. Se è uno Shrivastava va tutto bene, diversamente, scordatevelo. Anche la gente del Maharashtra è così. La gente del Maharashtra che si è convertita al Cristianesimo, è uguale. È sbalorditivo! cristiani! Ora dicono: “Siamo cristiani dalit”, ossia di casta inferiore, convertiti al Cristianesimo. Si forma quindi una nuova casta.
Una volta diventati cristiani, qual’è la vostra casta? Siete cristiani e niente altro. Loro, (invece) sono dalit e cristiani di livello superiore. Non sposeranno un dalit e un dalit non sposerà qualcuno di rango superiore.
Sono considerati cristiani, seguaci di Cristo, che vanno regolarmente in chiesa, ben vestiti. E se non hanno un completo adatto, devono indossare un completo all’inglese, prenderlo a prestito e andare in chiesa, perché, per i cristiani indiani, Cristo è nato in Inghilterra. Davvero, non ci crederete. Se non indossate giacca e cravatta non potete andare in chiesa. Riuscite ad immaginare qualcuno che va in chiesa indossando un dhoti? Una situazione impossibile!
Anche ai miei tempi. Grazie a Dio, non ho sposato un cristiano, ma le mie sorelle e tutte le altre erano obbligate a portare il velo e non il sari, l’abito e il velo. Riuscite ad immaginare l’abito da sposa? Noi, donne indiane non possiamo sposarci senza sari, ma loro erano costrette a farlo.
Molte donne indiane si sono sposate secondo lo stile inglese. Io ero strabiliata. Perfino le giapponesi cristiane che arrivano in Australia si vestono come le donne inglesi per sposarsi, perché sono cristiane. Dimostrano così di credere che Cristo sia nato in Inghilterra, o qualcosa del genere.
In effetti, per un cristiano, non é necessario preoccuparsi degli abiti. È dall’occidente che provengono tutte queste sciocchezze in base alle quali dovete vestirvi così, tenere il cucchiaio qui, la forchetta lì. Cristo mangiava forse con cucchiaio e forchetta? Egli nacque in una mangiatoia! È impossibile capire che queste persone tanto preoccupate per cucchiai e forchette, siano cristiani! Vengono a cena a casa vostra e girano il piatto per vedere dove lo avete comperato. Davvero importante! Persone così sciocche, vi dico, si definiscono cristiani. Cristo è nato in una mangiatoia. E loro sono così sofisticati per cose senza senso!
Vedete, bisogna capire la grandezza della Sua nascita. Ha manifestato la sua nascita dove erano legate le mucche e i vitelli. È nato in una mangiatoia.
Non solo i cristiani all’estero, ma sono così anche in India. Potete riconoscere subito un cristiano. Guardateli la domenica mattina. Per questo mio padre era contrario. Lui indossava il kurta, perché Cristo indossava il kurta. Non portava abiti completi, o no?
E sono assolutamente superficiali. Non c’è nulla da imparare da loro. Attaccheranno, sulla parte superiore dell’abito, l’etichetta “Savile Row”[ii]. Gente assolutamente stupida, vi dico. E gli indiani li seguono in tutto; non riesco a capire. Sono anti-Cristo. Non seguiteli in questo.
Per lo meno, gli indiani hanno un certo senso di dignità. Se voi l’aveste, perché dovreste indossare un completo, qui, in un giorno di maggio, con il caldo che fa?
Noi siamo sahaja yogi. Dobbiamo indossare abiti normali di persone normali. Chi abbiamo intenzione di impressionare, eccetto il Paramchaitanya? Sono estremamente superficiali, estremamente meticolosi, sofisticati per quanto riguarda l’abbigliamento, il modo di vivere. Ed è davvero orribile!
L’ho visto, e per questo penso di dovervi mettere in guardia: Non adottate quella cultura: è una cultura anti-Cristo. È assolutamente anti-Cristo, in ogni suo aspetto. Hanno insultato Cristo in ogni modo, completamente.
Voi non dovreste più insultare Cristo. Vivete in modo semplice. Ossia, guardate questo sari: mi hanno costretta ad indossarlo anche se, per me, è come un grosso sacco. Ma che fare? Anche ieri mi hanno costretta. E oggi pure. Si suppone che io debba portare tutto questo perché sono l’Adi Shakti, lo si suppone. Se fossi stata Cristo, per me sarebbe stato meglio: Lui era molto più libero di me!
Con tutto ciò, quel che dobbiamo sapere è: qual è il messaggio? Qual è il messaggio di Cristo? Che voi sviluppiate la vostra spiritualità, la vostra divinità con la quale saprete qual é la dignità di un sahaja yogi. Egli era il vostro fratello maggiore, direi. Dovreste seguire il suo stile di vita. Assolutamente, non aveva paura di niente e di nessuno. Non era preoccupato per il lavoro, per niente. Non era preoccupato per gli affari, per nulla. Assolutamente libero da ogni preoccupazione.
Vi sono tanti bellissimi esempi nella sua vita, ma quando vediamo i cristiani, cerchiamo di trovare un riflesso della vita di Cristo ed è lì che sbagliamo. Loro non sono affatto sostenitori di Cristo, non lo seguono in nessun modo.
Come sahaja yogi, noi abbiamo una cultura diversa. Abbiamo una cultura in cui la moralità é rispettata. Abbiamo dignità. Abbiamo una nostra personalità. Non abbiamo paura, non diciamo bugie, non imbrogliamo e non possiamo mai essere plagiati.
Dobbiamo avere quella che possiamo definire “la cultura della Madre”, che non significa affatto mettersi in mostra o dedicarsi a cose artificiose. Tutto cambierà, l’intera visione delle cose cambierà, tutto il modo di pensare cambierà quando avrete capito di essere, ora, nella cultura della Madre. Adesso mi hanno costretto e quindi l’ho indossato.Volete che io lo indossi, e va bene, lo indosso. Normalmente, però lasciate che sia io a decidere cosa indossare. Lo sapete. Il segreto ormai è svelato.
Se volete farmi regali, fatelo. Io non ho mai chiesto regali, nulla. Costringermi ad accettare regali, va bene. Se è per darvi gioia, va bene. Che fare? Una cosa, però, devo chiedere agli abitanti del Maharashtra: che non mi diano più, mai più, ripeto: mai più, quello che loro chiamano “othipate” (?). Il mio othi è strapieno. Assolutamente. Nessuno deve darmi più neanche un “othi”. Quando si sposano, quando hanno un figlio, quando hanno qualsiasi cosa, portano un othi. Non c’è nessun bisogno di darmi alcun othi. Potete andare al tempio e offrire lì il vostro othi, dove verrà venduto e rivenduto e ancora rivenduto fra i venditori che sono gujarati[iii], i brahmini che fungono da pujari e fanno soldi. Allora, basta con gli othi. Nessuno mi dia più alcun othi!
Nel giorno di Natale, devo chiedere una cosa: che cosa abbiamo dato a Cristo? E la seconda domanda è: che cosa daremo a Madre? È molto importante. Io non voglio nulla da voi, nulla, sono pienamente soddisfatta di me stessa.
Quello che voglio è che vi dedichiate a Sahaja Yoga, alla verità e all’amore. Allora sarò molto felice. E anche che non parliate come quelle che il Cristo ha definito “anime mormoranti” che chiacchierano qua e là e vanno dicendo questo e quello. Questo non mi piace per niente; non mi piace e non va fatto. Se vi comportate così cadrete, cadrete proprio malamente.
Questo è l’ultimo giudizio: andrete in paradiso o andrete all’inferno. È già in atto, così! Allora vediamo; dove siete? Per questo, in quanto vostra Madre, devo ripeterlo in continuazione, devo correggervi e ammonirvi ricordandovi che questo è l’ultimo giudizio e, per favore, non dedicatevi più ad attività anti-Cristo.
Potete giudicare, dentro di voi, se, qualsiasi cosa facciate non va bene, e per questo la cosa migliore è dedicarvi a Sahaja Yoga. Non ricavare soldi da Sahaja Yoga, non fare politica con Sahaja Yoga, ma rendere Sahaja Yoga simile ad un albero grande, grandissimo, enorme. E funzionerà. So che funzionerà. Avete il potenziale per farlo, per questo siete qui.
Che Dio vi benedica tutti.
…Loro credono nei sari più costosi. Guardate un po’ qual è la mia situazione (ridono).
[ii] Quartiere londinese delle sartorie di lusso, alle spalle di Piccadilly.