(06/2017 SOTTOTITOLI) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Shri Adi Shakti Puja “Rispettate la Madre Terra” Cabella Ligure, 25 Maggio 1997 Oggi celebreremo il Puja all’Adi Shakti. Parlare dell’Adi Shakti è un argomento difficile, infatti non è facile comprendere che l’Adi Shakti è l’energia di Sadashiva. Sadashiva è Dio Onnipotente e Lei è il Suo respiro, come dicono alcuni. Altri dicono che Lei sia il desiderio, altri ancora dicono che sia la totale Energia di Sadashiva e che Sadashiva non possa fare nulla senza i di Lei poteri. Questo tema è stato trattato da molti autori in svariati libri e con approcci diversi. Ma in realtà non è necessario risalire all’origine della creazione dell’Adi Shakti: per questo occorrerebbero almeno sette conferenze (Shri Mataji sorride). Ma arriveremo direttamente al punto in cui l’Adi Shakti iniziò ad operare su questa Madre Terra. La prima cosa che dobbiamo sapere che Lei creò una Kundalini nella Madre Terra e che dalla Madre Terra creò Shri Ganesha; è molto interessante. Madre Terra diventa dunque per noi una cosa molto importante. Se non sappiamo rispettare la Madre Terra, non sappiamo rispettare noi stessi. L’espressione dell’Adi Shakti in voi è la Kundalini, indubbiamente. Quello è il riflesso dell’Adi Shakti in voi. Ma questo riflesso nella Madre Terra si esprime anche, come sapete tutti, in diversi luoghi, diversi paesi, diverse città che sono la manifestazione dei chakra e delle creazioni dell’Adi Shakti. È stato fondamentale creare innanzitutto una Madre Terra molto santa affinché gli esseri umani vi nascessero. Il primo riflesso dell’Adi Shakti come Kundalini si ebbe dunque sulla Madre Terra. La Kundalini è, diciamo, una minuscola parte dell’Adi Shakti, o meglio, essa rappresenta il desiderio, il puro desiderio dell’Adi Shakti. Dunque l’Adi Shakti è il desiderio, il desiderio assoluto di Sadashiva; e la Kundalini, l’Adi Kundalini, è il desiderio, il desiderio completo dell’Adi Shakti. Essa dunque si espresse per la prima volta nella Madre Terra, all’interno della Madre Terra. All’interno della Madre Terra la Kundalini si presentò in modo tale da rinfrescare il più possibile la parte interna della Madre Terra, dopodiché si manifestò sulla superficie della terra nella forma di diversi chakra. C’è dunque una straordinaria somiglianza tra il Virata, la Madre Terra e gli esseri umani: se tutti e tre sono riflessi dall’Adi Kundalini, tra di loro deve esistere una connessione molto profonda. Gli esseri umani non comprendono quanto siano connessi con la Madre Terra. La Kundalini passò attraverso i diversi centri che via via creava all’interno di Madre Terra, e infine scaturì dal Kailash. Non so quanti di voi ci siano stati, ma si sentono vibrazioni fortissime fluire dal Kailash. Dunque, per come insultiamo la nostra Madre Terra, ciò che facciamo è insultare 1’Adi Shakti. Ci sono tanti modi in cui dovremmo rispettare la Madre Terra. Insomma, una usanza indiana, per cominciare, era che, al momento di alzarsi dal letto e toccare con i piedi la Madre Terra, si deve dire: “O Madre Terra, per favore perdonami perché ti tocco con i miei piedi”. Tutti i movimenti della Madre Terra sono controllati da questa Kundalini interna che è il riflesso dell’Adi Shakti. Anche la sua (forza di) gravità è la manifestazione della Kundalini della Madre Terra. Perché noi soffriamo su questo bellissimo pianeta? Perché non rispettiamo quel che dobbiamo rispettare al massimo. Madre Terra deve essere rispettata. Che cosa significa? Che tutto ciò che è creato su questa terra dal suo movimento, dal mare, da tutti gli elementi, deve essere rispettato. Il problema attuale è l’inquinamento, si discute di tutte queste cose. Il motivo di ciò è che la gente non ha mai capito l’importanza di tutti i cinque elementi i quali sono il sostegno della nostra vita. Per esprimere il proprio rispetto per la Madre terra, la gente celebra puja a Bhumi. Molti, quando costruiscono una casa, celebrano il Bhumi puja in segno di rispetto per la Madre Terra; infatti, se essa non viene rispettata potrebbe verificarsi un terremoto, il che significa che la Madre Terra comprende, sa e agisce. Agisce in modo tale che gli esseri umani non capiscono perché accadano certe cose. Ad esempio, c’è un luogo chiamato Latur dove si celebrava il quattordicesimo giorno di Shri Ganesha[1] e dovevano immergere le statue nel mare o nel fiume, così uscirono tutti cantando e danzando. Al ritorno si misero tutti a bere, e il bere non piace affatto a Madre Terra: se si è ubriachi e si cammina per strada, si cade. Così, a causa di tutte quelle libagioni, ci fu un forte terremoto e tutte le persone che stavano danzando e bevendo furono inghiottite dal terremoto dentro Madre Terra. (Invece) il nostro centro (di Sahaja Yoga, ndt) che è in quella zona fu soltanto circondato da un grande squarcio ma non gli accadde nulla, e nessun sahaja yogi riportò danni. Essendo sahaja yogi, possiamo comprendere come Madre Terra abbia agito per salvare i sahaja yogi. Infatti la capacità di Madre Terra di riconoscere i santi è immensa. Lei riconosce un santo, riconosce i piedi di un santo ed è per questo che si sono verificati molti eventi, come quando Mosè giunse al mare e la Madre Terra emerse per farli passare. Se fossero stati solo degli ebrei a dover passare non sarebbe successo, ma fu per Mosè e la sua santità che la Madre Terra stessa emerse per aiutarli. Allo stesso modo, quando Rama stava costruendo un enorme ponte fra Lanka e l’India, Madre Terra emerse come un ponte. Pertanto non dovremmo cercare di prendercela con Madre Terra per ogni calamità: chi è santo sarà sempre protetto da lei, che cercherà sempre di dargli tutto ciò che desidera. Potete vederlo nelle piccole cose, come ad esempio qui nella nostra Cabella ci sono rose così grandi, rose di dimensioni così grandi come non si troveranno in nessun luogo al mondo. Ma qui le abbiamo, grosse così. A Pratishthan abbiamo avuto girasoli grossi così, tanto che un uomo non riusciva a sollevarli da solo. Come mai queste cose accadono in luoghi particolari? È Madre Terra che sa chi vive qui, chi sta camminando sul suo dorso, diciamo, o sul suo suolo, perché comprende le vibrazioni. Ci sono alcuni luoghi considerati molto sacri: come si è scoperto che sono sacri? A causa delle forze magnetiche. Sono rimasta sorpresa quando, in Inghilterra, ho scoperto che nel luogo dove abitavamo, Oxted[2], si incrociavano delle forze magnetiche. Esse si incrociavano in quel punto già da lungo tempo ma noi siamo andati a viverci molto tempo dopo: la Madre Terra quindi oltretutto organizza e predispone le cose per i santi. È molto interessante vedere come la Madre Terra vi guidi correttamente. Insomma, non so quanti altri esempi potrei farvi, ma noi non comprendiamo il valore della comprensione che ha questa Madre Terra e la sua amorevole protezione di tutti i santi. Allo stesso modo noi dobbiamo comprendere come l’intera atmosfera… La pioggia arriva nel momento giusto; la luna, il sole, tutti funzionano in modo così bello in quanto riconoscono la presenza di santi. (Gli elementi) sanno che lì si trovano persone sante. Sanno che lì vi sono persone pure, che sono l’essenza della vita e dovrebbero essere accudite, curate; pertanto devono occuparsi di loro. Essi non si curano della gente inutile. Ad esempio, adesso molte persone si sono recate in pellegrinaggio alla Mecca (Haj) e in tante sono rimaste uccise. Altre erano andate ad Amarnath[3], e sono rimaste uccise perché non erano persone sante ma solo ritualiste, andavano lì solo per un rituale e questo, secondo la discriminazione di Madre Terra, non era di alcuna utilità e vantaggio per loro. Ma nessuno impara da questo, nessuno apprende la lezione. Quando tutta quella gente che stava andando ad Amarnath è stata uccisa, il Pakistan ha detto: “Guardate, non sarebbero dovuti andare ad Amarnath, è un luogo fasullo, perché ci sono andati? E ciò che è accaduto ha provato che non è un luogo santo”. Quando però ebbe luogo il pellegrinaggio alla Mecca non ebbero nulla da dire, non sapevano spiegare questa faccenda del pellegrinaggio alla Mecca e la morte di tanta gente. Il motivo è che la gente è sempre andata a fare il pellegrinaggio alla Mecca. Una volta ci fu una fuga precipitosa con trentaduemila persone che rimasero ferite, contuse o uccise. È così. Ebbene, che cosa suggerisce Madre Terra? Che andando in questi luoghi, luoghi sacri – sono realmente, indubbiamente sacri – non si ottiene nessuna ascesa spirituale. Non si acquisisce nulla, recandosi in questi luoghi, anche se sono realmente santi. È inconfutabile che siano luoghi sacri. Saprete che io sono nata a Chindwara e la Mecca e Chindwara sono sulla stessa linea del Tropico del Cancro: come mai? Che cosa è la Mecca? Mecca è Makkeshwarashiv, è uno (swayambhu di) Shiva. Per quale motivo Maometto avrebbe detto di venerare una pietra? Egli non credeva in idoli di pietra, era contrario all’adorazione di qualunque idolo. Allora perché disse che questa pietra nera che si trova lì doveva essere adorata ed essere mèta di pellegrinaggi? Per quale ragione? Lo disse perché Egli poteva percepire le vibrazioni e poteva sentire che quella pietra era uno swayambhu. E così tutti i musulmani vanno laggiù come dei pazzi. Nessuno però è migliorato andandoci, non ho visto nessuno migliorare andando alla Mecca: è solo un rituale. Loro pensano che andandoci, un domani, quando moriranno, diranno a Dio: “Guarda, noi abbiamo un attestato, siamo stati alla Mecca”. Come il “nostro” papa, che una volta era solito concedere certificati così che, una volta in paradiso, poteste esibirli per dimostrare di essere stati dei veri cristiani. In questo modo sono nate tutte queste cose artificiali, ma dietro c’è la realtà. La differenza è che la realtà è per la gente vera e non per quella falsa. Ma questo ritualismo è cresciuto troppo. In India, ad esempio, abbiamo molti swayambhu – creati ancora dalla Kundalini, direi – che sono oggetto di grande venerazione. Io li ho visitati quasi tutti e mi ha sorpreso che la maggior parte dei pujari soffrissero di malattie gravi. Uno di loro era paralizzato. Mi ha chiesto: “Noi qui serviamo questo Dio e Lei ha detto che questo è uno swayambhu: perché allora, Madre, abbiamo questa malattia?”. Io ho risposto: “Perché voi siete qui solo per far soldi. Non potete arricchirvi nel nome di Dio. Se non volete servirlo non state qui; se invece volete servirlo restate, ma senza ricavarne soldi”. Ho notato che è molto comune che quelle persone che ne ricavano denaro rimangano paralizzate; l’ho visto. È molto profonda la comprensione che tutti gli elementi, la Madre Terra e via dicendo, hanno di ogni cosa. Infatti, la loro Kundalini non è come la vostra che, sebbene in se stessa sia pura, a causa dei vostri tentativi umani, dei vostri errori umani, dell’ego e del superego e di insensatezze di ogni genere, non è così sensibile e non vi comunica ciò che accade. Deve esserci in voi una spiritualità molto attenta e sensibile tramite la quale possiate esprimere immediatamente ciò che pensate, ciò che sapete, ciò che comprendete di ogni cosa. I1 problema è che tutto questo non c’è. Perché non dovreste essere così sensibili? Al contrario, mi sono accorta che se la mente si attiva contro qualcuno, immediatamente si comincia a dire che quella persona ha un blocco qui, uno lì, uno là. Ma in realtà è proprio chi dice queste cose ad avere blocchi. Con tutto questo occorre capire che, se siamo il vero riflesso dell’Adi Shakti, dovremmo essere puri, completamente puri, come la candida neve: se anche una sola goccia nera cade sul bianco – per questo oggi ho indossato un sari bianco – si vede. Voi dovreste essere così candidi da poter vedere qualsiasi cosa, anche la più piccola macchia nera, e percepirla anche negli altri. Se si raggiunge questo livello, con una vita pura, con pensieri puri, con un cuore puro, non occorre manipolare nulla, no, non è assolutamente necessario. È tutto naturale, come la Madre Terra: lei manipola forse qualcosa? Niente. Osservate quanto è spontanea. Mettete un seme nella Madre Terra e osservate come germoglia. (Madre Terra) è così spontanea, la sua attività è così spontanea, (ma) noi non ci pensiamo mai. Guardate le varietà di fiori, di fragranze, di forme, le varietà di arbusti e di alberi e con quanto equilibrio essa faccia crescere tutto in ogni luogo! In ogni piccolo atomo e in ogni minuscola molecola di questa Madre Terra c’è saggezza. Ebbene, dinanzi a noi abbiamo il più bel riflesso dell’Adi Shakti, ed è questa Madre Terra. Come prima cosa, quindi, dobbiamo rispettare Madre Terra. Sono contenta di voi perché siete seduti per terra; è un’ottima cosa. Se per la meditazione riuscite a stare seduti sulla Madre Terra sarà estremamente utile, perché la speciale qualità della Madre Terra, che sfortunatamente ho anch’io, è quella di assorbire i vostri problemi. Anche lei assorbe i vostri problemi e, quando lo fa, voi ve ne liberate senza difficoltà. Quindi, se non potete, diciamo, sedervi per terra prendete una pietra, è meglio, oppure del marmo o qualcosa di naturale sul quale dovreste cercare di sedervi. Ma se meditate seduti sulla plastica non so in che modo questa potrà aiutarvi! Ecco perché vi chiedo sempre di usare cose naturali, perché esse possono assorbire molto bene i vostri problemi. Anche sotto altri aspetti si vive in modo innaturale, si nota sia a livello fisico che mentale. A livello mentale ciò che si fa è stare sempre a discutere, a dare spiegazioni, andate avanti all’infinito! Non c’è fine. Ci si fa venire veramente il mal di testa in questo modo. Se invece siete spontanei, se siete molto spontanei, saprete immediatamente ciò che l’altra persona sta cercando di fare, di dire o di comunicare. Non dovete pensarci molto, poiché potete assorbire persino il pensiero della persona con cui parlate. Assorbire non significa prendersi i difetti di un altro, ma è come passarle al setaccio. Ascoltate ciò che un altro dice e lo vagliate. Ora, il problema di questa Adi Shakti è che io ho deciso che vi avrei fatto entrare tutti, vi avrei assorbiti tutti nel mio corpo. È un gioco molto pericoloso, lo so, ma l’ho fatto perché in questa epoca il mio compito è quello di assorbirvi tutti nel mio corpo. Così, insieme a voi, ho assorbito in me anche tutti i vostri problemi, tutte le vostre difficoltà. In questo modo è come mettervi dentro ad un oceano: voi venite puliti, ma che succede all’oceano? L’oceano continua ad avere i vostri problemi che persistono e questi sono molto fastidiosi. Pertanto la cosa migliore da fare sarebbe che purificaste voi stessi. È molto importante la pulizia fatta attraverso l’introspezione. Questo però non significa pensare, non significa mai pensare. Introspezione significa meditazione e dovreste meditare tutti. Devo dirvi che c’è stato un incontro con i leader che sono venuti nel salone. Appena si sono riuniti, io ho avuto forti dolori allo stomaco e anche una diarrea così terribile da non credere. Non so chi avesse questi problemi. Non so chi sia stato a portare questi problemi ma, come Madre, essendo una Madre, non mi importa di nulla (dei malesseri fisici, ndt) purché andiate tutti a posto e vi purifichiate. Proprio come Madre Terra si cura di voi, anche io mi curo di voi. E così come la Madre Terra vi ama, anch’io vi amo, che siate buoni o cattivi, non è questo il punto. Ma, per riguardo nei miei confronti, se poteste cercare di essere dei sahaja yogi veramente bravi, non persone che si mettono in mostra, che fanno affari, che stanno solo a pensare, a discutere o a criticare gli altri; se cercherete di meditare dieci o quindici minuti ogni giorno, vi assicuro che la mia salute sarà eccellente. Infatti ho assorbito le vostre “iniezioni” ed esse mi tormentano la vita assolutamente senza motivo. Sapete, è un rischio che ho corso, ma sono sicura che voi siete tutti molto assennati e capirete che vostra Madre non dovrebbe soffrire. Sapete, a volte per me è una crocifissione quotidiana, e non so che dire. Per esempio, l’altro giorno a Delhi è venuto a trovarmi un signore che è un leader ed un mio piede ha cominciato a torcersi in questo modo (Shri Mataji lo mostra con la mano, ndt) e a farmi molto male. Insomma, non sapevo come dirgli di uscire perché non volevo ferirlo, sapete. Ma gli ho chiesto: “Che cosa c’è? Che cosa hai fatto? Dove sei stato?”. Allora lui ha capito ed è uscito, e (il piede) è davvero migliorato. Penso che anche la vicinanza abbia un effetto: infatti, se un uomo o una donna pieni di problemi arrivano molto vicini alla mia attenzione, io devo prendere la croce; è così. Si dovrebbe comprendere una cosa semplicissima: perché siamo in Sahaja Yoga? Siamo in Sahaja Yoga per ascendere sempre più in alto, come avete cantato ieri. Ieri è stato molto piacevole il modo in cui avete parlato della vostra ambizione di elevarvi sempre più. Davvero, ha dato indubbiamente molta gioia. Ma dovremmo valutare che cosa stiamo facendo al riguardo, che cosa stiamo cercando di fare. Dobbiamo chiederci seriamente se meditiamo, se stiamo facendo tutti qualcosa per elevare anche gli altri, per dar loro la realizzazione. Ho visto che soprattutto le donne non fanno molto e questo è molto sbagliato, in quanto voi siete le madri. Dovete fare di tutto per dare la realizzazione agli altri. Invece, in questo senso, sono più attivi gli uomini ma non le donne. Così tutto funziona al contrario: da un lato ci sono gli uomini che ritengo attivi ma non meditano. Le donne meditano e gli uomini svolgono il lavoro all’esterno. È una specie di part-time o, diciamo, una bella divisione dei compiti: “Voi state a casa a meditare, e noi ci impegneremo fuori (per diffondere Sahaja Yoga, ndt)”. Così non funzionerà. Si deve meditare ed anche andare fuori a diffondere Sahaja Yoga; si devono fare entrambe le cose. Se meditate ma non diffondete Sahaja Yoga, non crescerete mai. Infatti, dopotutto, la Kundalini è una donna saggia, molto saggia e pensa: “Perché dovrei rendere santa questa persona? A che serve?”. Sahaja Yoga non è qualcosa di individuale, non è fatto perché una persona diventi santa standosene seduta da qualche parte; non è così. Non è riservato al singolo, non è solo per se stessi, non è individualistico: è un avvenimento collettivo. Così, se non siete di aiuto alla collettività la Kundalini dirà: “Bene, rimani pure così”. Proprio come il nostro corpo. Se nel nostro corpo un organo decidesse: “Bene, ora sto bene, non lavorerò più”, o una cellula dicesse: “Ora non ho più intenzione di crescere, va bene così. Perché dovrei preoccuparmi del resto del corpo?”, non funzionerà. Si tratta di un organismo vivo, vivente, ve l’ho detto centinaia di volte, e questo organismo deve crescere, deve svilupparsi ed anche assorbire. Per avere energia dovete meditare e dovete crescere; se non crescete siete finiti, non siete più dei sahaja yogi. Non definirei un sahaja yogi qualcuno che non abbia dato la realizzazione neppure ad una persona. Non può essere un sahaja yogi, un sahaja yogi deve dare la realizzazione agli altri. Oltre ad altre attività, la principale attività dovrebbe essere: come dare la realizzazione agli altri? Finché non ci prenderemo veramente cura di questo aspetto della vita non potremo mai, mai crescere in Sahaja Yoga. Ad esempio, prendete la mia posizione: io sono a posto, sono completa, non ho alcun problema. Perché allora ho lavorato così duramente e ho voluto tutti questi sahaja yogi? Perché? Che motivo c’era? Io non devo nemmeno crescere, sono già fin troppo cresciuta. Non devo farlo, ma allora perché? Che bisogno c’è? I1 bisogno è dovuto all’amore: ho così tanto amore che devo incanalarlo. Se non lo faccio, soffocherò. Non posso amare me stessa. Questo amore deve diffondersi. Per questo devo avere voi che siete in grado di portare questo amore agli altri e renderli felici. Questo è il tipo di visione che ho ed in questa particolare epoca era stato promesso da molte persone, da molti santi. Ed è del tutto evidente che voi siete stati tutti scelti appositamente per questo tipo di lavoro. Fino a che punto comprendiate la vostra importanza, è un altro discorso. Voi lo fate, meditate per la vostra emancipazione, certo; ma se non incanalate l’amore, l’amore divino, a che serve? Ora, se io riparo molto bene qualcosa, ad esempio riparo per bene questo microfono, lo aggiusto, faccio tutto, ma non lo uso per parlare: che senso ha averlo? Allo stesso modo (Shri Mataji ride) se lavorate molto… conosco gente che si alza alle quattro, fa il bagno, medita, la sera di nuovo si mette a meditare, che però non esce mai, non parla mai con gli altri, non diffonde mai Sahaja Yoga. Non dà l’amore divino agli altri. Come si potrà allora risolvere questo grande problema del mondo che è la mancanza di amore, il fatto di non aver mai conosciuto l’amore divino? Esso deve essere dato, le persone devono sentire questo amore divino, questo potere dell’Adi Shakti. Devono conoscerlo. Diversamente, direi che sarete stati egoisti, poiché voi avrete avuto tutto questo e sarete stati bene ma non lo avrete dato agli altri. Questo è il motivo per cui a volte Sahaja Yoga non riesce a creare una corretta personalità equilibrata in un essere umano. Certa gente è così: supponiamo che due sahaja yogi si siano sposati – facciamo questo esempio – ora, il mio desiderio è che essi sviluppino una totale comprensione reciproca, un amore reciproco ma anche amore per Sahaja Yoga e per gli altri. Solo a queste condizioni è giustificato un matrimonio in Sahaja Yoga, diversamente perché dovrebbero sposarsi? Questo però non succede. Quel che succede è che, una volta sposati, i due cominceranno a litigare e chiederanno il divorzio; se questo fortunatamente non accade – perché in Sahaja Yoga è molto facile rimanere sposati, sapete – se non accade, si chiudono nell’ambito della loro famiglia, della loro casa, e diventano di nuovo così ristretti, molto, molto chiusi, molto limitati. Siete venuti in Sahaja Yoga per questo? Dovete rendervi conto delle vostre responsabilità. Guardate come Madre Terra conosce le sue responsabilità. Lei è fatta solo di terra, di fango, ma guardate come è consapevole, come è scrupolosa, come fa funzionare ogni cosa, come è attenta, come è accurata. Mentre voi, che pure siete stati benedetti così tanto con tutto ciò che avete, pensate a darlo agli altri? Qualunque fosse il problema del Cristianesimo… insomma, devo dire che non è stato affatto un bel lavoro, eppure si è diffuso partendo da dodici discepoli. Neppure l’Islam è stato un gran bel lavoro ma si è diffuso. Tutti questi lavori sbagliati si sono diffusi moltissimo; perché allora non il giusto lavoro di Sahaja Yoga? Esso deve diffondersi, deve arrivare in vari luoghi. Cercate di scoprire dove poter andare a parlarne per fare qualcosa di buono per gli altri e aiutarli in qualche modo ad innalzarsi al di sopra di questa esistenza comune fatta di tristezza, infelicità e distruzione. I1 tempo è veramente poco. E penso che, se si considera il tempo, la velocità con la quale ci muoviamo non è adeguata. Dobbiamo accelerare molto, procedere molto e creare molti più sahaja yogi attraverso uno sforzo molto intenso e assiduo da parte nostra. Invece per noi Sahaja Yoga è una questione secondaria, marginale, qualcosa di collaterale. Ed è qui che veniamo meno alle nostre responsabilità. Dobbiamo imparare dalla Madre Terra. Voi potreste dirmi: “Mataji, come possiamo essere come Lei? Dopotutto Lei è l’Adi Shakti” – molti lo dicono – “Lei è l’Adi Shakti, con un solo dito può muovere qualsiasi cosa in un attimo”. Ma perché dovrei farlo? Perché dovrei? Che bisogno c’è? Con quel riflesso di me che siete voi, con quel riflesso di me che è la Madre Terra, con quella bellissima creazione dentro di voi, dovete diventare molto sensibili ai bisogni del mondo. Quali sono i bisogni del mondo? Se oggi fallite, sarà tutto fallito per sempre e solo pochissimi si salveranno. Perciò è necessario che diffondiate Sahaja Yoga, perché questo amore non è solo per voi, non dovete gioirne (solo) voi bensì il maggior numero possibile di persone in tutto il mondo. Pertanto, oggi dobbiamo decidere che, in quanto figli dell’Adi Shakti, dobbiamo fare di tutto, recarci ovunque, in ogni angolo e dobbiamo gridarlo, parlare ad alta voce del periodo in cui stiamo vivendo e della responsabilità da adempiere come sahaja yogi. Deve esserci qualche motivo per cui siete qui. All’inizio i sahaja yogi mi chiedevano: “Madre, chi ero nella vita precedente? Ero forse Shivaji?”. Io dicevo: “A che serve saperlo? Potreste essere stati chiunque, ma quello che siete oggi è molto più elevato”. Cercate di capire. Potreste essere stati Napoleone o qualche re o regina, diciamo. E allora? Che cosa hanno fatto loro? Hanno forse mai risvegliato la Kundalini a qualcuno? Avevano forse dei poteri? Anche i discepoli di Cristo o di Maometto o di altri, lo hanno mai fatto? Capivano forse qualcosa della Kundalini? Avevano amore per gli altri tanto da poter dar loro la realizzazione? Ci sono stati alcuni Sufi: non hanno mai dato la realizzazione a nessuno. Ci sono stati tantissimi santi che non hanno mai dato la realizzazione a nessuno. Maometto non diede mai la realizzazione a nessuno. Gautama Buddha non diede mai la realizzazione a nessuno; pensateci. Cristo non diede mai la realizzazione a nessuno. Nessuno. Non lo fece Krishna, non lo fece Rama. Nessuno; ma voi potete farlo! Voi potete farlo e sapete tutto della Kundalini: è una cosa veramente grandiosa, perché voi siete figli dell’Adi Shakti. Voi siete qui e vostra Madre è qui. È una grandissima fortuna per me che voi siate qui. Sono molto orgogliosa di voi, ma devo ripetervi che il lavoro deve andare più veloce, dobbiamo muoverci più rapidamente e portare altra gente in Sahaja Yoga. È piuttosto difficile per me dirvi qualcosa in maniera forte, non è la mia natura, lo sapete. Io non posso andare in collera né adirarmi né posso parlarvi in modo duro; ma se fallirete, l’unico effetto sarà che avrete mancato completamente nei miei confronti. Significa questo, niente meno che questo; e se non volete che ciò accada, la mia richiesta è che oggi facciate tutti la promessa che diffonderete Sahaja Yoga, parlerete di Sahaja Yoga e conoscerete Sahaja Yoga. Ce ne sono molti che non sanno nulla. È veramente sorprendente: sono sahaja yogi ma non sanno nulla. Inoltre, non createmi problemi come i matrimoni (dicendo che) non potete più vivere con vostra moglie o con vostro marito. La gente in Sahaja Yoga mi crea problemi assurdi di ogni genere. Siete qui per creare problemi o per rimuovere i problemi della gente? Nel complesso siamo andati bene, devo dire, ma non è finita: dobbiamo lavorare più velocemente, con maggiore entusiasmo e con gioia. Non immaginate la gioia che si prova quando si dà la realizzazione a qualcuno. È il momento più gioioso, quando si dà la realizzazione agli altri. Provate, dovete provare una volta; ne gioirete, allora vorrete farlo sempre di più. Dopo (essere entrati in) Sahaja Yoga, ogni desiderio si dissolve realmente in questo desiderio: “Mio Dio, dovrei chiamare questo uomo che passa per dargli la realizzazione?”. Per la strada vorrete chiamarlo: “Venga, venga, voglio darle qualcosa”; poi fatelo sedere e dategli la realizzazione. Dovrà essere questo il vostro stile, dire come matti: “Oh, no, no! Guarda, questo signore è senza la realizzazione, diamogliela”. Dovrete andare nelle chiese, nelle università, dovete andare in tutte queste comunità dove non hanno idea di quel che possono raggiungere, e parlare con loro senza paura, senza malizia. Potete parlare loro dicendo: “Siamo qui per aiutarvi, per il vostro bene. Non siamo venuti per il nostro bene ma per il vostro, adesso ascoltateci”. E sono sicura, assolutamente sicura che la Kundalini dentro di voi sarà molto felice. Lei non è contenta, sapete, non è contenta delle persone che non la utilizzano in modo completo. Quindi sarà molto felice di aiutarvi a fare tutto ciò che è necessario per l’emancipazione del mondo intero. Che Dio vi benedica. [Ha inizio il puja. Recitazione del Ganesha Atharva Shirsha. Poi i leader salgono sul palco] Yogi: Hindi 63. [Bhajan: “Jago Savera”. Le signore salgono sul palco per il puja alla Devi. Bhajan: “Vandana Karuya Matajila”. “Jogawa”] Yogi: Hindi 67. “Vishwa Vandita” [Viene eseguito l’Aarti. Seguono i tre Mahamantra.] (Dopo il Namaskar collettivo) Shri Mataji: Dio vi benedica tutti. Dio vi benedica tutti.
[Fine della registrazione video] [1]Nell’India del sud, si festeggia un’importante festività in onore di Ganesha. Anche se è particolarmente popolare nello stato del Maharashtra, la si esegue in tutta l’India. [2] Una cittadina della contea del Surrey, in Inghilterra, a ca. 30 km da Londra. [3] Ogni estate centinaia di migliaia di induisti vanno in pellegrinaggio alla grotta sacra di Amarnath, che si trova nello stato del Kashmir a circa 3880 metri di altezza sul livello del mare. Nella grotta si trova uno dei più importanti templi dedicati al Dio Shiva nel quale si trova uno Shiva lingam. |
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