Shri Krishna Puja, La libertà senza la saggezza è pericolosa

New York City (Stati Uniti d'America)

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk
(08/2022 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE INEDITA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Shri Krishna Puja

“La libertà senza la saggezza è pericolosa”

New York (USA), 8 Giugno 1997





Oggi abbiamo deciso di celebrare il puja a Shri Krishna nella terra di Shri Krishna.

Mi si chiede perché, pur essendo questa la terra di Shri Krishna, le persone non siano spirituali; perché rimangano invischiate in diversi tipi di ricerca che non conducono alla verità; perché in America non siano così pronte a riconoscere la verità e ciò che devono trovare.

L’epoca di Shri Krishna, come sapete, risale ad almeno duemila anni dopo Shri Rama. E Shri Rama aveva creato per gli esseri umani una quantità di regole da seguire nel percorso della loro ascesa.

Ogni cosa funziona in base all’epoca.

Così la gente divenne estremamente rigida, disciplinata, perdendo così il contatto con la realtà. Abbandonavano le mogli, le maltrattavano, facevano cose di ogni genere nel nome di Shri Rama, perché gli esseri umani fanno sempre qualcosa che non va bene.

Non hanno mai conosciuto l’altra parte della storia, di come Rama fosse andato a cercare Sitaji e avesse combattuto contro l’orribile rakshasa Ravana per riprendersi la sua sposa.

Non vedono mai l’altro aspetto. Hanno visto soltanto la parte in cui Lui era molto rigido con sua moglie e se Lei partecipava a qualche funzione si adirava, la sgridava e la allontanava, e via dicendo.

Fu così che arrivò Shri Krishna. Le incarnazioni si avvicendano sempre unicamente allo scopo di aggiustare il tiro. Shri Krishna trovò che gli uomini erano sull’altro lato, quello dell’ego, per cui pensavano di essere molto potenti, di poter fare tutto ciò che volevano e di avere tutto il potere di giudicare le proprie mogli. Shri Krishna venne, quindi, con un nuovo indirizzo, o meglio, con una nuova idea della vita.

Egli parlò di libertà, parlò di lasciarsi andare e disse che la vita va goduta.

Radha era la fonte di gioia. Ra è l’energia e dha significa Colei che sostiene l’energia. Lei era la sorgente di gioia e l’idea di Shri Krishna era che il miglior modo di vivere è gioire della vita.

Ecco perché ha detto che si dovrebbe celebrare Holi1, ci si dovrebbe divertire, che occorre avere raas con cui gioire delle danze di gruppo e della libertà.

Così la gente pensò che fosse questo il modo in cui vivere, che si dovesse essere assolutamente liberi di vivere come si vuole, specialmente in America. Si pensò che gioire della vita equivalesse ad un totale lassismo: nessuna disciplina, nessun impegno, si può divorziare dalla moglie otto volte e dal marito dieci volte.

Questo stile di vita ebbe inizio molto tempo fa, ma in America è proprio dilagato. Il dilagare di questa cultura è arrivato ad un livello tale che adesso non si sa cosa accadrà al sistema familiare in merito alla gioia.

Anche qui si è dimenticato l’altro aspetto. L’Adi Shakti ha creato per primo Shri Ganesha. Shri Ganesha è la sorgente della saggezza, l’origine del buon auspicio. Grazie a Lui comprendiamo il buon auspicio. Ed Egli è un bambino, è un eterno bambino.

Il comportamento improntato al permissivismo è molto distruttivo se manca la saggezza. La prima cosa fu dunque creare in noi la saggezza.

Noi invece promuoviamo teorie o stili di vita senza renderci conto se abbiamo o no la saggezza. Siamo capaci di seguire quello stile di vita senza aver sviluppato la saggezza?

Ma il peggio è stato che, quando la libertà è diventata la linea di condotta nella vita, la gente è diventata estremamente dominante ed egoista.

La prima risposta che riceverete sarà sempre: “Che c’è di sbagliato?”.

Se chiedete: “Perché ti comporti così?”, (risponderanno:) “Che c’è di sbagliato?”.

“Insomma, è sbagliato perché non è di buon auspicio”. “E cosa sarebbe il buon auspicio?!”. Potete definirli persone senza cervello, scervellate. Scervellato significa senza saggezza.

Il potere del cervello è la saggezza.

La vita ha iniziato così ad andare alla deriva in uno stagno distruttivo senza ritorno. E si è accettato come una benedizione ogni genere di sporcizia senza che nessuno pensasse che fosse sbagliato, che non fosse degno della vita umana. Neppure gli animali si comportano così.

Per di più subentrò la stupidità di bere alcolici.

Io non so come abbiano scoperto l’alcool molto, molto tempo fa. Ma si dice sia scaturito dal manthana, dal frullamento dell’oceano da parte di sura e asura, rakshasa e Deva.

Dev’essere stato qualche trucco per far ubriacare i rakshasa e riuscire in qualche modo a prendere il kumbha, il vaso dell’amruta, dell’ambrosia. I rakshasa, bevendolo, avrebbero perso la lucidità e così i Deva avrebbero ottenuto ciò che spettava loro, cioè l’amruta, l’ambrosia.

Potrebbe essere questo uno dei motivi per cui l’alcol fu creato dall’oceano, fra tutte le quattordici cose2 che ne emersero. Così furono creati gli opposti, le qualità opposte delle cose.

Un’altra cosa che crearono furono le prostitute. Ci si può chiedere perché da questo manthana siano venute fuori le prostitute: è perché ora avete la libertà. Vi è data la libertà di scegliere e pertanto dovete avere una visione completa per scegliere tra una vita propizia, santa, divina, o una vita distruttiva.

Questo contrasto subentrò in quanto era fondamentale che la vostra libertà fosse rispettata. Nella crescita della consapevolezza umana è stato fondamentale rispettare la libertà degli esseri umani.

Gli animali, se ci pensate, non hanno libertà: un serpente sarà un serpente, uno scorpione sarà uno scorpione, un leone sarà un leone. Essi vivono secondo le loro caratteristiche, guna. Non è possibile farli comportare come un animale diverso.

Noi siamo passati attraverso tutti questi diversi stadi animali fino a diventare esseri umani e adesso abbiamo la libertà.

Ora qualcuno potrebbe chiedere il perché della libertà, dato che al giorno d’oggi fanno domande su tutto ciò che si dice. Perché è necessaria la libertà?

Come vi ho sempre detto, a scuola insegnano che due più due fa quattro e dovete ricordarlo. Quando però si cresce e si va all’università, ci si aspetta che si abbia la libertà di capire ogni cosa da soli.

Allo stesso modo la vostra consapevolezza doveva essere portata al livello in cui foste in grado di usare la vostra libertà con saggezza.

Si devono avere le tentazioni. Come potete giudicare se una persona è cieca oppure no?

Se chiedete ad un cieco se questo è un fiore, potrebbe toccarlo e dire: “No, no, è un’ape”. Deve avere gli occhi per vedere, e quando gli si danno gli occhi va in confusione. Non sa cosa fare, cosa sia giusto per lui. Così lui (l’essere umano) ha scelto tutto ciò che non era affatto giusto, che non era propizio per lui, tutto ciò che era dannoso per la sua crescita.

Così è iniziata l’abitudine di bere e, con il consumo di alcolici, non vi rendete conto di come si diventi senza freni. Ho sentito di gente che, se è ubriaca, perde il senso del rapporto con fratelli, sorelle, madri e via dicendo. Me lo hanno detto molti bevitori. Ecco perché in questo paese abbiamo strane relazioni. Non si riesce a capire come sia possibile, ma è così. Con il consumo di alcolici sono accadute tutte queste cose per cui non capiscono più chi sia la sorella, la moglie, la madre.

Anche in India abbiamo un problema, ma è diverso: maltratteranno la madre, maltratteranno la sorella, maltratteranno la moglie; è l’opposto.

Qui, invece, non le maltrattano, le amano, ma in modo del tutto snaturato.

Osservate la reazione nei due paesi.

Insomma, tutto ciò è aumentato considerevolmente e oggi vediamo un paese come l’America nel caos totale.

E questa libertà completamente priva di saggezza tende a produrre un terribile ego.

Quando si abbandona il buon auspicio, Shri Ganesha si addormenta e neppure Cristo, che è l’incarnazione di Shri Ganesha, se ne interessa. Così il dominio di Cristo si estingue. Ciò che domina è l’ego, questo ego che pensa di essere libero: non si rende conto di essere vincolato da orribili nemici di ogni tipo.

Shri Krishna ai suoi tempi disse che il peggior nemico degli esseri umani è la collera, ma io penso che nei tempi moderni i peggiori nemici degli esseri umani siano l’avidità e la gelosia. L’avidità non ha senso al giorno d’oggi. Insomma, che si dice ad una persona che ha tremila paia di scarpe? Che deve essere matta!

Sapete, oggi si vedono cose di ogni genere dettate dall’avidità. Non si capisce proprio il comportamento della gente. Nessuno sa spiegarlo. So di una donna che ha cinquemila cani. Cosa ci faccia con quei cani non lo so, ma li ha.

Rispetto a tutti gli altri paesi penso che in America sia molto, molto peggio.

Potete darne la colpa a qualsiasi cosa, al consumismo o qualcosa di simile, o al vostro sistema economico che ritengo molto difettoso in quanto non capisce gli esseri umani; qualunque cosa sia, non potrà mai portare benessere né a chi pensa di essere ricco né a chi viene sfruttato. In tema di spiritualità sono tutti lontani dal regno della Divinità.

Allora la mente inizia a funzionare con l’ego. L’ego prende il controllo come un computer e inizia a suggerire modi e metodi per poter guadagnare molto denaro. Quando poi iniziate a guadagnare denaro, sempre lo stesso signor ego vi suggerisce come distruggervi con questo denaro.

La gente fa cose di ogni genere quando ha denaro. Intendo dire che quel denaro non è Lakshmi prasad (benedizione di Lakshmi), ma diventa come un rakshasa o un demone e vi divora.

Vi conduce in situazioni orribili di ogni tipo. Vi fa accettare teorie così orribili che nessuno accetterebbe mai. L’ego vi fa sentire che sì, siete perfetti, sapete tutto, tutto ciò che fate voi è il meglio possibile.

Ma facendo tutto ciò che cosa accade? Diventate inquieti, non riuscite a dormire. Adesso il problema qui è che la gente è in tensione, sotto stress.

Quando eravamo giovani noi non sentivamo mai questa parola, non sapevamo cosa fosse la tensione, lo stress. Persino adesso in India lo sanno pochissime persone.

Voi vi state distruggendo con le vostre mani. Con questo denaro, ad esempio, volete attirare qualche donna, prendiamo questa cosa di infimo livello. Poi le farete la corte, le regalerete qualsiasi cosa e spenderete tutto il vostro denaro fino a rovinarvi. E allora inizierete a disperarvi. È una storia comune.

Non so perché non facciano dei film per mostrare effettivamente cosa accade a chi corre dietro al denaro e continua a spenderlo. Non sa cosa farne, sapete, penso che il denaro lo divori.

Sull’altro fronte abbiamo gente estremamente avara. E costoro, con tutto il denaro che hanno, diventano talmente avidi che tengono le loro ricchezze chiuse a chiave con sette lucchetti.

Vedono che al mondo ci sono persone che soffrono enormemente, che hanno tanti problemi. Perché non spendere un po’ di denaro per loro? Poi saltano fuori agenzie come la Banca svizzera. La Banca svizzera è la conseguenza della nostra avidità, completamente della nostra avidità. Dato che abbiamo tanto denaro non sappiamo cosa farne e così lo depositiamo nelle banche svizzere. La Banca svizzera dice: “Bene, ce ne occuperemo noi”.

Infatti siamo avidi oltre che avari. Direi che gli avari sono altri pazzoidi per come vivono. Ma anche quelli che hanno denaro sono veramente folli. Non hanno alcun senso di dignità e autostima.

Immaginate donne di ottanta, novant’anni che vanno a ballare lo shake, come vi ho raccontato. Dato che hanno denaro pensano di doverlo fare, di dover competere con i giovani.

Se hanno denaro, se lo hanno senza avere truffato o frodato, se è denaro veramente pulito, dovrebbero donarlo per qualche buona causa e cercare di diffondere la bontà.

Invece il denaro sembra essere di per sé qualcosa di molto nocivo, come un veleno, perché vi fa impazzire per come spenderlo o per come risparmiarlo. Diventate come schiavi di queste attività monetarie e, in questo stato di schiavitù, continuate ad andare sempre più alla deriva.

Ho visto gente che non si capisce perché parli in un certo modo. Poi si scopre che ha un conto in banca e per questo parla così.

Se non aveste un conto in banca non parlereste così.

Inoltre c’è di più. Questo paese sovrabbonda di denaro, con transazioni monetarie di ogni genere, permutazioni e combinazioni e tutto ciò che si può fare con questo denaro, perché Shri Krishna è Kubera, è la deità, o meglio, è il dio della ricchezza. Ma, allo stesso tempo, è un dio molto dispettoso.

Potete vederlo chiaramente: questo è considerato il paese di Shri Krishna e trabocca di denaro. Allo stesso tempo, però, si trova che accadono cose orribili, le peggiori al mondo. Insomma, si dice che nessuno possa battere gli americani in stupidità, volgarità, indecenza e sfruttamento.

Questa è la maledizione del denaro sugli esseri umani e si deve capire che l’uso della libertà senza saggezza è la cosa più pericolosa.

È meglio non essere liberi se non si è dotati di saggezza, perché solo Dio sa cosa farete se avete libertà e nessuna saggezza. Qui ho visto, ho sentito di donne che uccidono i figli. Da nessun’altra parte troverete comportamenti come uccidere bambini piccoli. Questo denaro vi rende tanto aridi che non avete amore, nessun sentimento. Qui la gente uccide per il piacere di uccidere.

C’è poi un altro problema derivante dal denaro: crea disparità. Alcuni sono molto ricchi ed altri molto poveri.

Così quelli molto poveri sono contro quelli molto ricchi. Non riescono a capire perché certa gente abbia tanto denaro, e pensano sia una questione di diritto sottrarglielo tutto e usarlo per sé.

Ma quello stesso denaro può distruggere anche loro, pertanto sottrarre o strappare denaro con violenza non vi procurerà nessuna benedizione.

Qual è allora la finalità della ricchezza? Per chi venera Shri Krishna è fondamentale capirlo.

Shri Krishna aveva visto che le donne che facevano latticello e burro li portavano fino a Mathura, dove regnava il terribile re Kamsa, e lo davano a tutti i soldati che erano lì.

Shri Krishna non voleva che lo facessero perché ci guadagnavano molto, si facevano pagare molto ed erano diventate avide. Invece di darlo ai loro figli, alle loro famiglie, lo raccoglievano tutto e lo portavano a Mathura.

Fin dalla più tenera infanzia Shri Krishna soleva tirare pietre per rompere i vasi di quelle donne, perché non voleva che andassero a Mathura a nutrire quegli orribili soldati.

Questo è ciò che dobbiamo imparare: che se si ha un eccesso di denaro o di altro, si deve pensare a cosa poterne fare e alla gioia che può procurare condividendolo con le persone giuste.

Non nei pub, no di certo, non intendo questo, ma condividerlo per le necessità e le esigenze delle persone giuste.

In effetti i discepoli di Shri Krishna dovrebbero essere persone soddisfatte. Guardate alla sua vita, a come era soddisfatto in se stesso. Ogni episodio che lo riguarda parla della sua totale unione con se stesso.

Quando, ad esempio, Arjuna gli chiese: “Perché non ti unisci a noi Pandava e combatti con noi?”.

Se osservate le gare nella vita competitiva di questi tempi moderni, sono tutti ansiosi di vincere, di conquistare le posizioni più elevate. Inoltre, tutti i grossi politici cercano di abbattere gli altri politici, di conquistare il potere. Invece, Shri Krishna disse: “Sarò il tuo cocchiere, condurrò il tuo carro ma non alzerò le mie armi contro nessuno”.

Al giorno d’oggi è impossibile concepire qualcuno del genere. La gente non dirà mai: “Bene, io starò giù e tu starai sul trono”. Molto difficile anche solo trovare una persona che possa comportarsi come Shri Krishna.

Lui, infatti, che fosse un cocchiere, che fosse Arjuna o il comandante supremo, era consapevole di ciò che era; che bisogno aveva di diventare una cosa o un’altra?

Invece oggi è in atto una lotta continua per diventare qualcosa. Qualcuno vuole diventare il primo ministro – credo sia la carica più alta, non so – ma poi qualcun altro vuole rimuovere il primo ministro. Allora, a cominciare dai braccianti in su, tutti vogliono sempre e sempre di meglio.

Questo è un altro tipo di avidità molto sottile che lavora nelle nostre menti.

Persino in Sahaja Yoga ho visto che i leader – adesso si sono calmati, certo, sono molto migliorati, ma prima c’erano scontri terribili per la leadership. La leadership è proprio un mito, una vera e propria illusione, ma loro si azzuffavano. E scrivevano lettere su lettere. C’erano dei gruppi e un gruppo scriveva contro un altro, un altro gruppo scriveva contro un altro ancora, ed io ridevo (risate) perché non c’è niente di reale in tutto ciò.

La leadership non è reale, è solo un gioco.

Ma anche se dicevo che è uno scherzo non volevano capire che è un gioco, che non va preso troppo sul serio e che non si deve bisticciare. Gradualmente la situazione si è normalizzata: va meglio, molto meglio, non va così male.

C’è però questa avidità. Penso che l’errore di Shri Krishna sia stato di avere indicato come la cosa peggiore la collera invece dell’avidità.

In effetti, vedete, queste incarnazioni non sanno molto degli esseri umani e non sapevano fin dove essi si sarebbero spinti. Lo stesso accade a me. Ma loro sono assolutamente ignari di cosa siano gli esseri umani, di cosa ricaveranno da tutto ciò che si dice loro.

I cervelli degli esseri umani sono così “acuti” che accoglieranno tutto ciò che è sbagliato senza vedere mai ciò che è giusto per loro.

Shri Rama provò qualcosa e fu inutile. Shri Krishna provò qualcos’altro, e non servì a nulla. Arriviamo così a Shri Gesù Cristo.

Al giorno d’oggi, un altro genere di individui sono (certi) ferventi discepoli di Cristo. Non hanno nessuna saggezza. Si comportano come folli.

Leggendo delle loro organizzazioni, delle cose che fanno, ci si stupisce che possano essere discepoli di Cristo.

Intanto non hanno alcun diritto su Cristo perché non sanno nulla di Cristo. Innanzitutto conoscere e poi assorbire le sue qualità sono concetti davvero impossibili al giorno d’oggi.

Qualcuno dirà: “Perché è nato in una famiglia povera? È nato in un famiglia povera. Sarebbe potuto nascere dal signor Ford”. Altri dicono…. Insomma, trovare difetti e criticare è ormai l’unica cosa che ci è rimasta perché non sapete fare nient’altro, ecco perché.

Poi diranno: “Perché si è lasciato crocifiggere?”. Egli non ha crocifisso voi. Avrebbe dovuto crocifiggere voi ma in realtà crocifisse Se stesso: fu questo il suo errore.

È anche molto difficile per gli esseri umani comprendere le incarnazioni perché esse sono agli antipodi, sono molto diverse, pertanto gli esseri umani non possono capirle. Loro sono qui per guidarli, per insegnare loro cosa occorre fare, ma ciò che gli esseri umani capiscono è proprio assurdo.

Un esempio: sapete che a Chicago ho incontrato il capo degli Hare Rama. Lui per me è stato davvero un altro rompicapo. Infatti arrivò con un dhoti molto leggero, faceva molto freddo e lui tremava davanti a me.

Allora gli dissi: “Signore, perché indossa questo dhoti così leggero? Sta tremando, mi dispiace molto”. E lui: “Perché? Il mio guru mi ha detto che devo indossare un dhoti leggero”.

“E perché?”.

“Per andare in cielo, per ottenere l’ascesa”.

“Davvero le ha detto così? Ma Shri Krishna non ha mai indossato un dhoti leggero”.

“Ma io non sono Shri Krishna”, rispose. Notate come la mente umana cerchi di svicolare. Inoltre aveva la testa rasata e una lunga coda di cavallo dietro. Gli chiesi perché si fosse rasato la testa e lui mi rispose che il suo guru gli aveva detto di rasarsi la testa se doveva andare in paradiso.

Io replicai che Shri Krishna non si era rasato la testa.

“No, no, ma Lui era una incarnazione. Io devo rasarmi la testa per andare in paradiso”.

Allora gli dissi: “Vede, Kabir ha detto che le pecore vengono tosate due volte all’anno. E se vanno tutte in paradiso dove ci sarà posto per lei?”. Non capì. Si irritò molto con me e mi disse: “Madre, Lei sta parlando male del mio guru”.

Gli risposi: “No, non ne sto parlando male. Sono tua Madre e mi domando che senso abbia indossare questo dhoti leggero, tutto qui. Una Madre ha il diritto di chiederlo”. Lui era molto arrabbiato e se ne andò. Ed è il capo di questi Hare Rama.

Insomma, per capire le incarnazioni occorre essere anime realizzate, altrimenti non è possibile perché sembrano assurde.

Se riuscite a diventare anime realizzate senza fare domande – se fate domande è un voto di meno – se ottenete la realizzazione senza fare domande avrete i voti più alti.

Ma dopo aver fatto tante domande avrete voti inferiori, perché la vostra mente è molto attiva e chi ha una mente molto attiva non riesce ad arrivare a ciò che è oltre la mente. Dovete arrivarci trascendendo la mente.

Se almeno tutti voi capirete questa cosa, penso che avrò svolto il mio lavoro.

Tutti gli espedienti messi in campo da Shri Krishna, tutte le discipline imposte da Shri Rama, tutti i guru che hanno fatto del loro meglio per dirvi cosa fare, servono soltanto a farvi diventare yogi portandovi oltre la mente.

E allora cosa accade? A quel punto siete connessi con questo potere onnipervadente che si prende cura di voi, che vi protegge, che vi aiuta; in ogni circostanza siete totalmente sotto la responsabilità di questo Paramachaitanya.

Se io ad esempio non prendessi la cittadinanza americana – ovviamente non potrei mai prenderla, ma facciamo l’ipotesi – questo governo non sarebbe responsabile di me. Se invece la prendessi, ovviamente mi tasserà, farà ogni cosa, non importa, ma almeno sarà responsabile.

Ma quando prende il sopravvento questo Paramchaitanya, è amore, amore assoluto: amore che pensa, comprende, coordina, coopera, lavora ed è estremamente sensibile. Agisce – a volte mi sorprende il modo in cui agisce senza sbagliare, senza commettere errori. Non dovete neppure chiedergli niente, perché siete in questa dimensione.

Tuttavia anche credere che siamo lì è un compito difficile. Con tutte le esperienze che avete avuto dovreste credere che ci siete, ma anche questo è difficile.

Quando diciamo che ci sono sahaja yogi stabilizzati, ciò che intendiamo è che sono completamente un tutt’uno (con il Paramchaitanya), sotto la completa responsabilità del Paramchaitanya. Ed è così che dobbiamo essere.

Se volete salvare questo paese, dovete essere così. Niente discussioni, spiegazioni, niente. Niente lotte, scioperi, niente.

Non sono necessari manifesti. Sarete voi a fare pubblicità a Sahaja Yoga. Ciascuno di voi dovrebbe capire che la vostra vita è molto importante in questo periodo storico, e dovete diventare quelle persone speciali che riflettano la realtà attraverso l’amore divino.

Dio vi benedica.





1 L’Holi è una festa religiosa durante la quale è usanza tirarsi polveri colorate per omaggiare un rito di origine indiana che simboleggia la rinascita e la reincarnazione.

2Uno dei miti più interessanti dell’induismo è quello del “frullamento dell’oceano cosmico”, in sanscrito il Samudra manthan. Gli dèi e gli asura, terribili demoni, sempre in lotta fra loro, decisero per una volta di allearsi per frullare le infinite acque dell’oceano cosmico per far emergere l’Amrita, cioè il nettare dell’immortalità. Per realizzare l’impresa utilizzarono come bastone il monte Mandara e lo immersero nell’oceano appoggiandolo su Kurma, la tartaruga nella quale si era trasformato Vishnu nel suo secondo Avatar. Una volta appoggiato il monte sulla tartaruga, vi avvolsero intorno a mo’ di fune il serpente Vasuki Nagaraja, cioè il Re dei serpenti. I demoni lo afferrarono dalla parte delle molteplici bocche e gli dèi dalla parte della coda e cominciarono a tirarlo da una parte e dall’altra, facendo ruotare il monte su se stesso e frullando in questo modo l’oceano cosmico dal quale si levarono gigantesche onde. Ma a forza di frullare, dall’oceano scaturì il terribile veleno halahala. Per altre tradizioni il veleno non emerse dalle acque, ma venne vomitato dalla bocca del serpente. Comunque andarono le cose, il terribile veleno cominciò a distruggere tutto ciò che esisteva, finché non intervenne Shiva che lo ingoiò e salvò l’esistente. Il veleno non recò alcun danno al grande dio, salvo colorargli la gola di blu, motivo per cui Shiva è anche chiamato Nilakantha, cioè “dalla gola blu”. Alcune gocce di veleno caddero sulla terra e per questo esistono varie specie di piante e animali velenosi. Scampato il pericolo, gli dèi e gli asura ripresero a frullare l’oceano e dopo mille anni dalle acque immense mosse da quell’inusuale strumento emersero quattordici cose: • Amrita, cioè il nettare dell’immortalità: • Lakshmi, la dea della fortuna sposa di Vishnu; • Dhanvantari, il medico degli dèi che reca la coppa con il nettare; • Sura, la dea della bevanda inebriante; • Chandra, la luna; • Rambha l’apsara; • Uchchihsravas, il cavallo bianco; • Airvata, l’elefante bianco vahana, veicolo di Indra; • Parijata, l’albero del paradiso; • Kaustubha, il gioiello che porta Vishnu; • Surabhi o Kamadhenu, la mucca dell’abbondanza; • Sankha, la conchiglia che Vishnu tiene in mano; • Dhanu, l’arco di Rama; • Visha, un veleno, ma anche un farmaco miracoloso.