Puja di Pasqua Istanbul (Turkey)

(4/2020 SOTTOTITOLI, traduzione verificata) S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I Puja di Pasqua “Dobbiamo stabilizzare la nostra meditazione” Istanbul (Turchia), 25 Aprile 1999 Oggi siamo tutti riuniti qui in Turchia, ad Istanbul, per celebrare la resurrezione di Cristo, e con essa anche la vostra resurrezione. La resurrezione di Cristo ha rappresentato per noi un grande messaggio. Egli ha vinto la morte ed è uscito dal Suo corpo morto con un corpo nuovo, vivo. Il corpo era lo stesso, ma il primo era un corpo morto, mentre l’altro un corpo vivo. (La Sua resurrezione) non è soltanto simbolica, si è effettivamente verificata. Dopotutto era un Figlio divino, una personalità divina, quindi è realmente accaduto. Che Lui sia morto e risorto in un’altra persona, o possiamo dire in una persona viva, non è dunque un fatto semplicemente simbolico. Che cos’è la morte, per Lui? Per gli esseri eterni la morte non esiste, per un essere eterno non esiste la morte: può per qualche tempo sembrare morto, ma in realtà non può mai morire. Cristo era così: una incarnazione molto, molto speciale che si è manifestata su questa terra per rinascere dalla morte. Anche noi, quando non siamo ancora anime realizzate, quando non siamo ancora illuminati, siamo morti, nel senso che la nostra consapevolezza è molto, molto offuscata, direi, assolutamente morta. Possiamo vedere i fiori, possiamo vedere i volti della gente, i palazzi, le città e tutte queste Read More …