Discorso precedente il Sahasrara, “La musica procurerà gloria a Sahaja Yoga”

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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(05/2019 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Discorso precedente il Sahasrara

“La musica procurerà gloria a Sahaja Yoga”

Cabella Ligure, 8 Maggio 1999


[Al termine dello spettacolo musicale e del “Flauto Magico”]

A volte le parole non riescono ad esprimere i sentimenti di profonda gratitudine per tutti voi, per aver profuso questo sforzo collettivo ed aver realizzato un così splendido lavoro concentrato, una vera opera d’arte.

Avevo visto “Il Flauto Magico” molto tempo fa quando mi trovavo a Berlino e, a quel tempo -naturalmente non capivo il tedesco, ma fui totalmente rapita dal ritmo, dalla musica, dalla sintonia e da ogni cosa. Quindi, per il modo in cui avete fatto vivere questa meravigliosa opera d’arte, mi sento davvero molto grata a voi poiché siete tutti sahaja yogi; e per come i sahaja yogi hanno interpretato questa magnifica, straordinaria opera d’arte, non so davvero chi ringraziare.

Infatti adesso posso vedere il nostro futuro: andremo in tutto il mondo a portare questa musica. E magari non questa, magari un’altra, ma siete tutti un gruppo così straordinario che potete superare davvero chiunque altro rappresenti tutte queste opere liriche, ovunque.

In effetti direi che a Londra è molto facile avere la sala che è usata soprattutto per l’opera, la Royal Albert Hall. Quindi possiamo riservarla per voi e realizzeremo il tutto.

Insomma, non avrei mai potuto immaginare che foste dei tali maestri. Non direi professionisti, ma proprio dei maestri. E il modo in cui eravate tutti concentrati! Questo è il punto principale dell’esecuzione collettiva: dovrebbe esserci una concentrazione completa.

Ho voluto mettervi alla prova, così ho detto di cantare anche Binati Suniye. Ciò nonostante siete tornati alla vostra rappresentazione e avete fatto tutto così bene, persino dopo questo. Non so come congratularmi con voi e con tutti voi che vi ci siete dedicati, che avete lavorato insieme con tale armonia e tale chiarezza.

Devo dire – direi che è stato anche migliore di quello che avevo visto, molto meglio, sapete, perché lì non potevo neppure capire la lingua; ma a prescindere da questo, sentivo che gli interpreti erano un po’ confusi al vostro confronto, mentre voi non avete avuto esitazioni, riuscivate a capire perfettamente ciò che stavate facendo, interpretando e ciò che stavate dando.

Ora vedo il vostro futuro, il futuro di Sahaja Yoga: attraverso di voi la gloria di Sahaja Yoga si diffonderà.

Ma quando ci sarà la rappresentazione indosseremo tutti abiti formali, avremo tutte le formalità e sono certa – vi benedico dal profondo del mio cuore – che rappresenteremo per intero questa particolare opera di Mozart. Completa. E lo faremo molto bene, lo so, e la gente saprà ciò che Sahaja Yoga può fare per la vostra collettività e che con esso la si può acquisire. Infatti non è possibile avere questa collettività in nessun’altra forma di rappresentazione. Dovete esserci tutti voi, attori, cantanti, poi i dialoghi ed ogni cosa devono essere in armonia.

In Maharasthra, in marathi, abbiamo rappresentazioni di questo genere che possono essere definite opere liriche, ma oltre a ciò ci sono moltissimi di quelli che si possono chiamare dialoghi che non sono in forma melodica o musicale; così parlano anche e vi dicono qualcosa fra un atto e l’altro.

Tuttavia anche quelle sono molto piacevoli e in Maharasthra stanno pensando di fare dell’opera lirica. Però adesso, quando vi vedranno, penso che abbandoneranno l’idea; non possono fare altrettanto bene, ne sono certa (Shri Mataji ride, risate).

In ogni caso l’Austria è il luogo… penso sia l’origine, la diffusione, l’intero firmamento della musica classica occidentale, non vi è dubbio. E voi tutti avete realmente le basi in questo.

Il modo in cui avete suonato e cantato è davvero notevole e ha toccato il mio cuore.

Vorrei che aveste avuto a disposizione tutti i settantacinque minuti del programma; ma il problema è che, se si ha un giorno per questo, allora va bene. Di fatto, invece, abbiamo soltanto due giorni e non può essere espresso pienamente.

Ma organizzeremo un programma, organizzeremo sicuramente un programma all’Albert Hall penso, è facile averla (la sala, ndt). Insomma, la prendiamo sempre e l’avremo anche questa volta. E sono certa che il pubblico sarà molto colpito. Infatti non conosce la musica che avete nel vostro paese, quanto la gente la conosca e come sappia cantare bene.

È qualcosa di davvero raro, voi non capite, io lo sento perché devo dire che non sono una grande frequentatrice delle opere liriche ma, di ogni opera che ho visto, questa è mille volte meglio. Sono dunque davvero impressionata dal vostro risultato. Non so se sia Sahaja Yoga che vi ha aiutato, ma questo coro collettivo è la cosa più grandiosa. Collettivo, in armonia con tutti gli altri musicisti, è davvero, davvero straordinario. E se questo unisono, questa unione è dovuta a Sahaja Yoga, ne sono felicissima.

Siamo tutti più che soddisfatti e posso vedere il vostro futuro: sarà un grande futuro per tutti voi. Non dovremmo preoccuparci troppo di come farlo e di come funzionerà. Funzionerà, funzionerà. Il vostro desiderio è molto più intenso del desiderio di qualsiasi altro artista. Quindi, desiderate semplicemente e tutto funzionerà; e mostreremo come Sahaja Yoga possa creare una musica così bella.

Quindi molte grazie anche a nome di tutti per il modo in cui ci avete intrattenuti con questa musica meravigliosa e con tali grandi speranze delle future espressioni della vostra arte.

Dio vi benedica.

[Applausi]

 

Poi anche gli slovacchi sono altri grandissimi geni; ieri abbiamo assistito alla loro rappresentazione, l’abbiamo rivista oggi e sono rimasta assolutamente stupefatta.

È stato Sahaja Yoga a renderli così provetti nell’arte? La creatività è stata straordinaria e la loro recita, la loro rappresentazione è stata bellissima. Eseguita meravigliosamente ieri ed anche oggi. Intendo dire che sono dei grandi drammaturghi; non sapevo, insomma, come facessero ad essere così sicuri della loro recitazione e tutto il resto. È davvero notevole.

Quando ero giovane recitavo anch’io nelle commedie e vincevo quasi sempre il primo premio. Forse (ride) mi camuffavo alquanto da qualcos’altro; ma sapete, l’arte, l’arte di recitare è stata straordinaria anche con loro. Mi sono sorpresa di come sapessero recitare con disinvoltura e così bene.

Direi ancora che, se è (merito di) Sahaja Yoga, continuate, continuate con Sahaja Yoga.

E sono sicura che la creatività, le benedizioni di Saraswati saranno su di voi; e avremo rappresentazioni ancora più importanti e, diciamo, esibizioni più importanti da qualche parte. Magari in seguito possiamo farle in India oppure in America, ovunque.

Vedo dunque tutto questo davanti a me, e sarete artisti molto noti, tutti voi. Anche gli slovacchi hanno un grande talento, devo dire. Un grandissimo talento. Questo talento è un dono speciale di Dio, indubbiamente. Ma combinarlo, esprimerlo, farlo agire in maniera così collettiva è qualcosa di molto diverso e bellissimo; e mi ha fatto sentire davvero molto sicura di voi, del fatto che un giorno, attraverso di voi, Sahaja Yoga si diffonderà in tutto il mondo e la gente comincerà a conoscere questa orchestra sahaja e gli artisti sahaja. È davvero straordinario, davvero straordinario e per questo vi benedico dal profondo del mio cuore.

Poi abbiamo avuto qualche altra esibizione come la danza Kathak, e sono anche sorpresa che una ragazza tedesca riesca a danzare così bene questo Kathak. Non è facile, è difficilissimo. E il senso del ritmo, tutte le espressioni e tutto il resto, lo ha eseguito con grande delicatezza, ne sono rimasta sorpresa. Non avrei mai pensato che le ragazze tedesche potessero essere tanto delicate, invece sono davvero molto delicate ed hanno espresso in modo splendido tutte le delicatezze della danza di una donna.

Non voglio prendervi tempo per parlare di tutti, ma ogni esibizione, una dopo l’altra, è stata fantastica. E il modo in cui ormai rappresentate questi grandi musicisti è qualcosa di molto lodevole. Infatti il mondo li ha dimenticati. La gente vuole la musica pop, musica dozzinale, musica facile. Quando però comincerete ad affermarla, le vibrazioni fluiranno e la gente si renderà conto della grandiosità di questa musica che era andata perduta. Così, questa tendenza esistente in tutto il mondo a diventare dozzinali e molto, molto superficiali, sarà frenata dalla vostra dedizione e dalle vostre espressioni che faranno sicuramente fluire le vibrazioni verso il pubblico, il quale ne gioirà intensamente.

Infatti ormai voi siete persone divine, pertanto la vostra interpretazione è molto diversa da quella degli altri, almeno io ho avuto questa sensazione.

Ho sentito – mi ha dato una tale gioia, una gioia così grande come non ho ricevuto da tutte le altre opere liriche a cui ho assistito, e che in qualche modo non riuscivo a capire, poiché avevo la sensazione che fossero parecchio confusi, non così bene organizzati come voi.

Quindi le mie benedizioni ancora e ancora a tutti voi e, per il modo in cui il programma è stato organizzato da queste nazioni, sono grata ai loro leader e a tutti loro poiché hanno fatto un ottimo lavoro.

Moltissime persone sono arrivate qui anche da altri paesi; dovrebbero anche loro apprendere una lezione e cercare di sviluppare questo stile di mettere insieme la musica e rappresentare i grandissimi artisti che hanno nei loro paesi.

Sto cercando di portare qui una delle nostre rappresentazioni indiane di stile operistico, ma è molto difficile fare arrivare così tante persone (Shri Mataji ride). Però vi piacerebbe davvero. Quindi vediamo se, una volta o l’altra, riuscirò ad organizzare un gruppo di persone che vengano a rappresentare un tipo di opera come l’avete voi.

Molte grazie.