Sahasrara Puja, “Ottenete lo stato sahaja”

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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(05/2020 SOTTOTITOLI, traduzione verificata)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Sahasrara Puja

“Ottenete lo stato Sahaja”

 Cabella Ligure, 7 Maggio 2000


Trent’anni fa – trent’anni fa, quando fu aperto il Sahasrara, trovai oscurità ovunque. La gente era molto ignorante, non aveva nessuna consapevolezza di cosa dovesse trovare. Certo, notai che desiderava scoprire qualcosa che era sconosciuto; però non sapeva cosa fosse questo ignoto, (non sapeva) cosa dover trovare.

Ed erano persone estremamente ignoranti di se stesse, di ciò che le circondava e dello scopo della propria vita. Io non sapevo come affrontare l’argomento con loro.

Quando il Sahasrara fu aperto, pensai di provare (a dare) la realizzazione del Sé soltanto ad una signora. Era una signora anziana. Poi ci fu anche un’altra che iniziò a venire. La signora anziana ebbe la realizzazione e l’altra, che era molto più giovane, mi disse di avere le convulsioni, di essere posseduta. “Oh, mio Dio – dissi – come farò a darle la realizzazione?”. Però, in qualche modo, guarì molto velocemente ed anche lei la ottenne.

Si tratta di una conoscenza del tutto sconosciuta. Inoltre, gli esseri umani, nel loro ego, non vogliono accettare di non essere ancora completi, di dover avere la realizzazione.

Per giunta, il loro stile di vita era tale che non avevano tempo per se stessi. Ho trovato molto difficile convincere le persone che occorre ricevere la realizzazione del Sé, perché pensavano si trattasse di qualcosa di immaginario, di molto remoto. E credevano soltanto in quei ‘guru’ che dicevano: “Bene, esegui tutti questi rituali, karmakand”. Tutto qui. E così praticavano rituali di ogni tipo sotto la “premurosa guida” dei loro guru, senza sapere che, innanzitutto, occorre conoscere se stessi, come è stato detto esplicitamente da tutte le grandi incarnazioni, da tutti i santi.

Che la gente debba ricevere la realizzazione del Sé non è stata soltanto una mia idea, bensì l’idea di tutte queste personalità. Esse hanno ripetuto, una dopo l’altra, per secoli: “Cerca te stesso”. Anche Cristo ha detto: “Conosci te stesso”. Maometto affermò la stessa cosa, Nanak disse lo stesso. Nessuno però ha cercato di capire che questi rituali non sono il fine ultimo dell’esistenza, non serviranno allo scopo, e che occorre ottenere la realizzazione.

Dunque, soltanto quelle due signore ricevettero la realizzazione e, così, pensai di andare su una spiaggia e circa trenta persone vennero con me.

E costoro discutevano in modo molto strano su come poter ricevere la realizzazione del Sé; (dicevano di) non esserne degni, di non essere stati molto buoni, cose di ogni genere, condannando se stessi. E, di questo gruppo, ebbi circa dodici persone in tutto, incluse quelle due signore, che ottennero la realizzazione.

Questo è un segno di come il movimento della conoscenza di sé sia molto, molto lento e di come la gente non comprenda perché si debba conoscere se stessi.

Ero alquanto delusa, perché nessuno mi capiva. Un giorno, però, durante un programma, arrivò una signora: era posseduta e cominciò a parlare in sanscrito. Era una semplice cameriera, e ne furono tutti sorpresi.

Disse: “Voi non sapete chi è Lei!”. E poi si mise a fare la mia descrizione citando il “Saundarya Lahari”.

Io mi chiedevo che cosa avesse questa donna: parlava come un uomo, la sua voce era come quella di un uomo.

Si può crederlo o no, ma era veramente posseduta. Allora (i presenti) cominciarono a farle domande e poi vennero a chiedermi: “Madre, quello che dice quella donna è vero?”.

Io risposi: “Dovreste scoprirlo da soli”, poiché, a quel tempo, le persone erano siffatte che, se si fosse fatta una simile affermazione, se ne sarebbero andate. Soltanto con quei falsi guru che dicevano: “Bene, dammi cinque rupie”, sarebbero state molto soddisfatte, poiché si può comprare il guru e poi non ci si deve occupare di niente, non si deve fare niente.

Così, gradualmente, ha iniziato a funzionare.

E ricordo che queste persone che avevano ricevuto la realizzazione mi chiesero: “Madre, ci permetta di celebrare un Puja a Durga”.

Il Puja a Durga era considerato qualcosa di molto difficile e i bramini, di solito, non erano preparati a farlo poiché, non essendo anime realizzate, avevano convulsioni e problemi di ogni tipo. Così chiamarono sette bramini dicendo loro: “Non preoccupatevi, non vi accadrà nulla perché adesso siete di fronte alla realtà. Non si tratta di un qualche murti puja (puja celebrato ad una statua o forma simbolica, ndt) o qualcosa di simile, bensì (è celebrato) ad un essere umano”.

Arrivarono piuttosto spaventati.

Ma accadde loro qualcosa: si misero a recitare tutti i mantra, ogni cosa, con grande fiducia e le vibrazioni cominciarono a fluire ovunque. Inoltre, eravamo molto vicini al mare e mi accorsi che il mare mugghiava. Ma i presenti non capirono. Ad eccezione di quei sette (bramini), che dissero: “Non ci è accaduto niente, abbiamo fatto tutto perfettamente”. Ritengo che quello sia stato il primo miracolo di Sahaja Yoga.

Vedete, il problema della mente umana, a questo livello e di questi tempi, è che la gente si sente troppo importante, si considera chissà chi, e pensa: “Siamo già grandi, a che ci serve conoscere noi stessi? Ci conosciamo alla perfezione”.

Ebbene, il potere fondamentale della ricerca è l’umiltà. Se pensate di sapere tutto, non potete essere umili e non potete ricercare. Anche quelli che cercano, non vogliono seguire il sentiero di nessuno e dicono: “Abbiamo la nostra strada, seguiremo la nostra strada, faremo tutto quel che ci pare”.

E così, in diversi paesi, mi sono trovata di fronte a persone venute semplicemente ad ascoltare la mia conferenza, e basta, ma non hanno voluto ricevere la realizzazione. Alcune, poi, ottennero la realizzazione, lo fecero; la ottennero ma la persero.

In qualche modo questa era per me una situazione davvero strana. Io davo la realizzazione, non prendevo soldi, niente, viaggiavo a mie spese; ma perché, nonostante ciò, la gente non capiva il valore della realizzazione del Sé?

Poi, un signore che aveva ricevuto la realizzazione con il primo gruppo, mi disse: “Questa di oggi è una società dei consumi, come la chiamano, o comunque sia; pertanto, se Lei non si farà pagare, la gente non l’apprezzerà mai. Faccia loro credere che noi abbiamo pagato per la realizzazione. Proprio all’entrata dovrebbe mettere qualcuno che prenda i soldi. Diversamente non l’accetteranno”.

Io replicai: “Ma non si può vendere, è una falsità. Non si può vendere la realizzazione del Sé alla gente”. E lui: “Allora non ci riuscirà”.

Con gli altri guru è questa la cosa principale: loro accettano il denaro e dicono addirittura alla gente: “Porta questa somma, fai questo”, c’è un onorario. Ed è proprio così che l’ego è gratificato e le persone seguono gli impostori.

In seguito potrebbero rendersi conto di questo inganno, perché soffrono molto di problemi fisici e mentali di ogni tipo; ma, a quel punto, saranno dei casi disperati.

Ora, il Sahasrara non è ancora mai stato descritto in nessun libro, sebbene se ne sia parlato. Anche nei nostri antichi testi indiani, si è parlato del Sahasrara però nessuno lo ha descritto, salvo (dire) che ha mille petali.

Se ne avessero parlato almeno un po’, per me sarebbe stato più facile dimostrarlo: “Guardate, è scritto in quel libro”.

Infatti, la gente è così: le cose devono essere scritte in qualche libro ed accettano soltanto quelle. È una situazione molto difficile.

Questo perché nessuno aveva mai dato la realizzazione collettiva, pertanto nessuno ne aveva mai scritto molto, ad eccezione di uno o due autori che hanno parlato chiaramente della Kundalini. Però non direi che fosse tanto chiaro in quanto era tutto in forma poetica, e la gente intonava i canti senza capire.

Ma io pensavo: “Che cosa accadrà a queste persone smarrite qua e là, dietro qualche ricerca? E come riuscirò a dare loro la realizzazione del Sé?”.

Le esperienze sono state orribili, ma non ha importanza; sono andata avanti, avanti, avanti, e ci sono riuscita.

Certo, abbiamo incontrato anche gente molto crudele e sgradevole, che ha creato problemi a me e ai sahaja yogi. Tutti questi fatti avrebbero dovuto davvero soffocare il mio entusiasmo, ma, al contrario, ho cominciato a chiedermi: “Perché? Perché la gente è così?”.

Allora ho capito una cosa: che non possiamo far sì che tutto il mondo abbia la realizzazione del Sé.

Questo è l’Ultimo Giudizio. In questo tempo, la gente deve decidere quale sia la cosa più importante. Deve conoscere se stessa e capire ciò che ha ottenuto.

Non è avere un gran numero che ci aiuterà, bensì dei sahaja yogi davvero solidi.

Poi ho visto persone che sono guarite da tante malattie, ma la maggior parte di esse si è perduta. Alcuni, che erano tossicodipendenti, hanno smesso di assumere droghe. Hanno smesso di bere, hanno smesso di fumare. Io non ho mai detto una parola sul fatto di dover rinunciare ad una cosa o ad un’altra.

Sapevo che, quando la Kundalini si fosse risvegliata, avrebbero smesso automaticamente, ed è accaduto. Ed è così che le persone sono diventate tanto pure e belle ed hanno cominciato a gioire della propria vita.

Nessuno però credeva loro. Quando andavano in giro a parlarne, gli altri rispondevano: “Oh, siete impazziti”.

Non riuscivano a credere che loro avessero smesso di bere, che non fumassero.

Dicevano: “Noi vogliamo bere! Che roba è questa?”, sapete. Notai quindi che questa gente si identificava per lo più con divertimenti molto spregiudicati, si divertiva con cose molto spregiudicate che non avevano niente a che vedere con lo Spirito.

Certo, gradualmente, le cose hanno cominciato a funzionare. Tuttavia devo dire che non possiamo aspettarci, in questo Kali Yuga, di avere miliardi e miliardi di persone in Sahaja Yoga, sebbene questo sia il mio desiderio ed anche il vostro, e (sebbene) vogliate che ricevano la realizzazione del Sé, grazie alla quale possono accadere tante cose belle.

Per prima cosa il vostro fisico migliora; molta gente è stata curata. Cristo curò soltanto ventuno persone, ma non so quante migliaia ne siano state curate con Sahaja Yoga.

Inoltre esiste un altro grosso problema degli esseri umani: essi leggono libri di ogni genere senza avere una idea chiara di cosa debbano trovare, di cos’è che cercano. È un problema enorme. E qualsiasi cosa sia scritta in un libro, cercheranno di seguirla. Insomma, si tratta di individui incostanti, che passano da una cosa all’altra. Allora il progresso in Sahaja Yoga è molto più difficile, molto difficile. Infatti, se si segue un sentiero e si comincia a passare da uno all’altro, si può retrocedere. Ma la gente pensa che la libertà consista in questo.

In realtà, senza realizzazione, non si ha libertà in niente. La libertà è quella in cui sapete chi siete, sapete di cosa siete capaci.

Nella libertà dovreste ricevere tutte le benedizioni. Se queste benedizioni non ci sono, non siete liberi, c’è qualcosa che non va da qualche parte nella vostra intera esistenza. Infatti, una volta ricevuta la realizzazione, diventate assolutamente liberi.

‘Libero’ significa che il vostro Spirito vi guida.

Lo Spirito, come sapete, è il riflesso del Divino, di Dio Onnipotente.

Se tutti hanno lo stesso riflesso ed esso viene risvegliato, agisce sulla consapevolezza, e sanno ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è costruttivo e ciò che è distruttivo.

Non si tratta di una qualche falsa soddisfazione che avete, bensì lo riscontrate nella realtà, percepite la realtà. E questo è ciò che deve accadere.

La prima cosa in Sahaja Yoga è che ottenete l’esperienza, l’esperienza di sentire lo spanda, la brezza fresca sulla punta delle dita.

Senza l’esperienza non dovreste credere a nulla. Essa indica che nei vostri nervi è ormai subentrata una nuova dimensione, per cui potete sentire quel sistema che per voi era sconosciuto. Il sistema nervoso simpatico era lì, però non ne avevate mai conosciuto il funzionamento, la conoscenza di voi stessi era molto carente.

Invece, dopo la realizzazione, improvvisamente tutto si è illuminato; all’improvviso avete iniziato a sentire l’elemento nuovo fra voi.

A volte dovete ancora combattere il vostro ego, dovete superare la vostra ignoranza delle cose. Infatti, la realizzazione vi dà una conoscenza assoluta, una conoscenza indiscutibile, che non può essere messa in dubbio. È unica, si chiama ekameva satya (l’unica verità). E, quando ottenete questa conoscenza, potete anche verificarla, potete rendervi conto se è giusta o sbagliata. È qualcosa che è accaduto a tutti voi ed avete già ricevuto le vibrazioni attraverso le quali potete sentire tutto questo.

Per esempio, può esserci qualche anima insoddisfatta di Sahaja Yoga ma, attraverso le vibrazioni, potete scoprire chi sono queste persone e cosa fanno. Attraverso le vibrazioni potete scoprire se hanno raggiunto lo stato di realtà oppure no. Potete scoprire a che punto sono queste persone che cercano di opporsi a voi o di parlarvi d’altro. Lo sapete sulla punta delle dita.

Questo è il Qiyama[1] di cui ha parlato Maometto.

Vi devo raccontare un episodio accaduto l’altro giorno. È venuto un personaggio della televisione, una celebrità, che ha cominciato a farmi delle domande molto strane, irrilevanti.

Il suo nome era Abbas. Allora gli ho detto: “Abbas bhaiya, lei sta sprecando il suo tempo e il mio, vuole farmi delle domande sensate?”. E lui ha risposto: “Io sono contro tutti i fondamentalismi”.

“Ma io non sono una fondamentalista, come fa lei a sapere se lo sono o no?”. Lui ha risposto: “Sto cercando di scoprirlo”. “Bene – gli dissi –  rivolga le mani verso di me. Ora, Maometto ha detto che al tempo di Qiyama le mani parleranno”. E, ne sarete sorpresi, immediatamente cominciò a percepire una brezza fresca sulle mani e disse: “Cosa mi sta succedendo?”.

Ed io: “È questo! (Risate). Non serve discuterne, non serve parlarne, non serve fare domande; ne faccia semplicemente l’esperienza lei stesso”. Rimase sbalordito. Dopodiché, non pubblicò mai ciò che mi aveva detto.

Quello che sto dicendo è che, se le persone raggiungono la verità e sanno che si tratta della verità, niente potrà cambiarle; se l’hanno raggiunta, intendo.

Potete vedere, dalla vita di tutte le grandi personalità, come esse credano che questa sia la Verità. Non è soltanto in base ad una lettura o ad un credo, bensì in base all’esperienza: una volta che si sia percepita la verità sul sistema nervoso centrale, è impossibile cambiarle.

Ad esempio, si può vedere un seme diventare un albero, ma non si può trasformare un albero in un seme. Un seme è un seme. Quando però diventa albero, non è possibile farlo ritornare seme. (L’albero) può creare altri semi, è diverso.

Quindi, allo stesso modo, una volta ricevuta la realizzazione e divenuti un tutt’uno con il Divino, è fuori questione andare giù, a meno che non siate voi stessi a volerlo.

È davvero, davvero notevole il modo in cui ottenete questa proprietà, questa abilità e capacità e, una volta avuta, non la perdete. Ovviamente, prima dovete crescere e, per questo, dovete meditare. Ma quando meditate, tutto il vostro essere diventa così illuminato e bello che non volete cambiarlo. Volete rimanere in quello stato e gioirne per sempre.

Però, naturalmente, desiderate trasmetterlo agli altri perché ne gioite tanto, sapete.

Come quando vedete per strada qualcuno che muore di fame, mentre voi siete completamente sazi e per questo volete dargli del cibo; allo stesso modo, (quando) si vede per il mondo la gente ricercare in modo folle, correndo su e giù e facendo cose di ogni genere, si ha il desiderio di dirglielo.

Potrà crederci o non crederci, magari cercherà di smentirvi completamente, di sfidarvi, anche di infangarvi, potrà fare di tutto.

Voi però sapete con certezza di essere sul sentiero giusto, nel giusto stato mentale che è lo stato sahaja. In sanscrito si chiama Sahaja Avastha, Sahaja Avastha.

In Sahaja Avastha voi non reagite, non reagite. Semplicemente osservate e apprezzate. Ora, sapete, arrivando ho visto questa bellissima rappresentazione del Sahasrara. Hanno incrociato tutti i chakra, fin lassù e da lì lo hanno fatto (teli di diversi colori dal soffitto dell’hangar con i quali è stato creato un grande Sahasrara che sovrastava il palco, ndt): una rappresentazione bellissima.

Ma qualcun altro direbbe: “Oh, questa combinazione di colori non va bene (risate, Shri Mataji ride). Perché hanno usato questa? Perché non hanno usato qualcos’altro?”. Così, sapete, trovando difetti negli altri.

Questo fatto di trovare difetti, in realtà, viene dal cervello non ancora illuminato. Non potete gioire di nulla perché reagite, continuate a reagire in ogni momento. Anche se qualcuno dice qualcosa di gentile, reagite. Se qualcuno dice qualcosa di brutto ovviamente reagite (risate), non ci sono dubbi! (Risate, Shri Mataji ride).

Dobbiamo capire che non siamo liberi di reagire, non siamo ad un così basso livello da reagire. Siamo stati posti su un piedistallo molto elevato. Il nostro compito è quello di gioire, gioire di tutto; e questa gioia è la benedizione del Divino.

Potete anche gioire dei tumulti, delle torture; potete gioire di qualsiasi cosa, se cogliete il punto, ossia che niente può accadere al vostro Spirito che è la vera luce.

Di qualsiasi cosa possiate soffrire, qualunque cosa pensiate vi molesti, in realtà questa luce silente dello Spirito vi rende assolutamente, perfettamente gioiosi. E trasmettete gioia agli altri. Non progettate né pianificate di dare gioia, ma la date automaticamente.

E questa capacità di dare gioia è anche priva di sforzo, sahaj, perché siete nello stato sahaja. Nello stato sahaj osservate semplicemente le cose. Sentite che è tutta una commedia, ci sono stili e tipi diversi e voi guardate, osservate e ne ricavate gioia.

Non è importante dire: “Mi piace questo, mi piace quello”. No! Quell’io che (dice) “mi piace” non è altro che l’ego e vi tiene lontani da quella gioia che è la realtà, che è vera.

Qualsiasi cosa, a questo mondo, vi sembri difficile, se la osservate da un diversa angolatura, da una posizione (sthiti) sahaja, non vi disturberà. Però questa vita più elevata dovrebbe esserci, questo livello più elevato dovrebbe essere costruito in voi.

L’altro giorno ho avuto un incontro con dei burocrati e ho detto loro: “So che gli stipendi sono scarsi, magari pensate che altri prendano molto di più, che abbiano possibilità molto maggiori. Ma c’è un solo modo per poter gioire veramente del vostro lavoro: avere patriottismo, desha bhakti”.

Se avete patriottismo per il vostro Paese nessun sacrificio sarà abbastanza per voi, vorrete dare qualsiasi cosa. Allora potrete superare qualsiasi situazione di cosiddetta povertà e depressione senza esserne neppure toccati. E, allo stesso tempo, i vostri sentimenti diverranno molto profondi.

Se, ad esempio, siete in viaggio e improvvisamente notate che c’è una persona malata, potete sentire dalle vibrazioni che quella persona sta male. Allora, immediatamente, la vostra solidarietà e il vostro amore vanno verso quella persona. Cercate di aiutarla e, se possibile, cercate anche di curarla.

Proprio così, sapete, il vostro intero essere diventa come un oceano che assorbe tutti i fiumi e tutte le acque nel suo bacino, diciamo. Assorbe semplicemente tutto quello che c’è, senza soffrirne, senza riceverne alcun danno. (Una persona così) è travolgente con il suo amore. Non esibisce il suo potere, non si preoccupa di ostentare la propria importanza. Se qualcuno cerca di insultarvi, d’accordo, che importanza ha?

E le persone che hanno raggiunto questo Sahaja Avastha sono i più straordinari creatori di arte, di musica, di pensieri elevati; ed ecco perché durano nel tempo.

Molti scrivono, ma tramontano. Molti creano, però nessuno se ne interessa.

Ma qualsiasi cosa creata da anime realizzate è di natura eterna, poiché esse ormai sono nell’oceano dell’eternità. Sono nell’oceano della purezza, dove neppure esiste l’idea di danneggiare o creare problemi a qualcuno. Esse godono di una grande protezione.

Non possono essere danneggiate. Dopo tutto, infatti, siete entrati nel regno di Dio: chi può osare danneggiarvi o darvi problemi?

Ho visto una grande prosperità, fra i sahaja yogi, generosità e capacità di comprensione delle cose. Non devo tenere discorsi: “Ora non fate questo e non fate quello”: no, non più.

E coloro che non sono ancora maturi in Sahaja Yoga, dovrebbero cercare di maturare.

E non preoccupatevi delle persone immature e che creano problemi, cosa possono… Dovreste provare pietà, dovreste davvero avere pietà per queste persone che sono così immature.

Oggi sento che è un gran giorno, perché da trent’anni corro su e giù, ovunque, e sono riuscita a radunare così tante persone.

Ci sono tanti sahaja yogi (qui), vedete, ed anche in tutto il mondo. Qui ce n’è solo una piccolissima rappresentanza. Questo è qualcosa che doveva accadere; era già stato descritto, profetizzato che tutto questo sarebbe accaduto, che tanta gente avrebbe ricevuto la realizzazione del Sé.

Era incredibile, certo, ma adesso vedete come è dolce questa sensazione di essere tutti una cosa sola. Non ci sono conflitti, lotte, idee nocive e nessuno ama cose di basso livello. Vogliono avere qualcosa di piacevole e che abbia la qualità della comprensione.

Insomma, ho visto alcuni diventare poeti e scrivere bellissime poesie; ho visto altri diventare oratori ed altri ancora diventare ottimi organizzatori.

Ma una cosa importantissima è l’umiltà.

L’ho detto all’inizio, e vorrei ripeterlo, che ciò che attrarrà la gente sarà la vostra umiltà. Dovreste essere umili e non pensare di essere qualcosa di speciale, non ritenervi importanti.

Se pensate di essere importanti, non siete parte integrante del tutto. Se una delle mie mani si mette a pensare di essere importante, è stupida. Come può una mano essere importante?

Tutte e due le mani sono necessarie, ogni cosa è necessaria (Shri Mataji indica il Suo volto), le gambe sono necessarie: come può essere importante una singola parte? Se cominciate a pensare così, in qualsiasi momento del vostro cammino in Sahaja Yoga, devo dire che non siete nel Sahaja Avastha.

Il mio sforzo è stato quello di portarvi in questa bellissima arena di Sahaja, dove sarete in completa unione con il vostro Sé, con la natura, con tutte le persone che vi circondano, con il vostro paese e (con gli altri) paesi.

Ovunque l’intera l’atmosfera, come si dice, tutto il Brahmanda (l’universo), diventa parte integrante di voi e voi non ne siete separati.

A quel punto si possono percepire facilmente gli echi – chiamati ninaad – gli echi del vostro essere, della vostra vita; non nel progresso materiale o in qualcos’altro, ma nel campo spirituale, che è il più elevato.

Ovunque, in ogni paese, sono esistite persone di questo livello e, ancora oggi, vengono tutte ricordate. Allo stesso modo, voi tutti manifesterete una straordinaria conoscenza della realtà: nella vostra vita, nelle vostre creazioni, nelle vostre attività. Potete farlo in qualsiasi modo.

Adesso, l’unica cosa che dobbiamo ormai fare è decidere a quante persone daremo la realizzazione, cosa possiamo e dovremmo fare per dare la realizzazione. Questa è l’unica cosa che, se perseguirete la vostra completa emancipazione, sarà realizzata.

Sarete sorpresi: è come scalare un’alta montagna, diciamo. Ma, quando avete raggiunto la vetta, potete vedere ogni cosa molto chiaramente e vi sentite tanto soddisfatti di essere in cima.

Ebbene, anche se alcuni di voi devono ancora fare questa scalata, va bene, non c’è alcun problema, potete farlo. Dovete avere rispetto per voi stessi, amare voi stessi e capire che dovete raggiungere la vetta, la cima della montagna. E, una volta raggiunta, saprete di esserci. E a quel punto inizierete a riversare tutto il vostro amore, affetto ed ogni cosa che fluisce giù dalla montagna.

Questa è la vita per voi, ed è la vita più grandiosa. Dimenticate tutti gli altri individui come i politici, o altra gente considerata importante: dimenticateli. Voi siete molto più elevati perché siete già cesellati come diamanti, grazie allo stile di vita sahaj, che procura grande soddisfazione e pace assoluta.

Vi dà gioia, via dà pace, vi dà capacità, vi dà così tante cose da non poterle contare.

Come i mille petali illuminati del vostro Sahasrara, solo Dio sa quante cose potete ottenere con questo. È un’area straordinaria nella quale vi trovate, quella dei mille petali.

Ed è da lì che si è ottenuta tutta la conoscenza scientifica e di tutte le grandi scoperte.

Ciò che occorre realizzare è l’autostima. L’autostima è diversa dal darsi importanza: si dovrebbe avere autostima. Con essa diventerete umili, diventerete molto amorevoli, in quanto siete capaci di amore.

E non vi viene imposto.

Sono d’accordo che le nuvole salgono dall’oceano e poi producono la pioggia e tutto il resto; ma questo avviene all’interno del ciclo della vita, esse non ne hanno coscienza. Non hanno l’idea di fare qualcosa di grande, in quanto esse sono inserite nel ciclo.

Voi siete fuori da questo ciclo, eppure eseguite il lavoro senza pensare di essere importanti.

Lo fate perché dovete farlo.

È un altro ciclo, non quello naturale, ma un altro ciclo, di consapevolezza, in cui siete coscienti di ciò che state facendo e, allo stesso tempo, siete molto umili, molto amorevoli, molto gentili. Non alzate la voce, non picchiate nessuno, non dite niente di duro a nessuno e riuscite a gestire anche la persona più difficile.

Se qualcuno cerca di comportarsi in modo strano, potete sempre alzargli la Kundalini ed esserne soddisfatti. Se in segreto gli alzate la Kundalini, quel tale è neutralizzato. Ma se non riuscite ad alzargliela dimenticatelo, dimenticatelo: è una persona difficile, sapete, una pietra. Che si può fare con una pietra? Non si può far fluire amore e dignità, tutte queste qualità, non è possibile da una persona con il cuore di pietra; quindi dimenticatela, non è vostro compito, non è affatto compito vostro.

Vi chiederei dunque di esaminare, prima di tutto, quanto siamo umili. Dobbiamo essere molto umili, questo è il vostro ornamento, la vostra bellezza.

Avete il vostro amore che è puro, privo di lussuria o avidità. Amate gli altri solo perché siete colmi di amore. E poi, in secondo luogo, siete benedetti con la pace, siete assolutamente in pace con voi stessi; e vi sorprenderà come, con la pace, subentrerà in voi la saggezza. Sarete considerati gli uomini e le donne più saggi, perché siete in pace con voi stessi.

Solo nella pace potete scoprire la verità, potete scoprire tutte le soluzioni che volete.

Diventate molto, molto saggi e assennati, notevolmente più elevati degli altri. Non siete come la gente comune, ordinaria.

Poi avete la gioia. La gioia è qualcosa che non si può esprimere a parole, ma, come vi ho detto molte volte, la gioia non ha dualità, non è felicità o infelicità, è solo gioia. Semplicemente gioite. Gioite di ogni cosa, di ogni compagnia, di ogni eventualità, di ogni scena, di ogni avvenimento della vostra vita. Sapete come gioire. Vedete, la gioia ha proprio una grande capacità.

Ricordo che una volta mi recai con mio genero e (mia) figlia a visitare un luogo storico e, insomma, dovemmo salire parecchio. Siamo saliti per circa tre ore dopodiché, naturalmente, eravamo tutti stanchi. Lì c’era un piccolo rifugio fatto di marmo, così dicemmo: “Sdraiamoci qui”. Dopo che mi fui sdraiata, gli altri si misero a lamentarsi parecchio: “Ma perché, di tutti i luoghi, siamo dovuti venire proprio qui?”. Brontolavano così (Shri Mataji ride).

Poi, d’improvviso – questo è l’aspetto gioioso –  d’improvviso, vidi delle sculture di elefanti e dissi: “Riuscite a vedere questi elefanti? Ognuno ha la coda fatta in modo diverso”.

Risposero: “Mamma, come hai fatto a vedere le code degli elefanti? (Shri Mataji ride) Noi siamo così stanchi!” (Risate, Shri Mataji ride).

Insistetti: “Ma guardate, guardate anche voi”.

Infatti, ciò che (fa) la gioia è spostare, distogliere la mente da ciò che non ha senso. Vedete, dite semplicemente che sono tutte sciocchezze, spostate la mente. È così che ottenete la gioia. Allora essa si dirige verso ciò che le procurerà gioia.

Supponiamo che ci sia una persona veramente noiosa: che cosa accade? Che voi vedete il lato umoristico al di là della noia: quanto vi sta annoiando, sapete (risate, Shri Mataji ride). E ciò che imparate è: mai annoiare qualcuno! (Risate, Shri Mataji ride).

Questa gioia ha dunque una caratteristica: vi insegna a sentire l’essenza gioiosa di ogni cosa. Se per esempio c’è un brutto film, bene, vi divertite lo stesso pensando a quanto è brutto (risate). Se invece è bello, potete guardarlo sempre.

Ma voi non continuate a criticare con la mente. Questa tendenza alla critica scompare dalla vostra mente. Allora, ciò che accade è che la vostra mente si sposta di colpo da un aspetto ridicolo ad un aspetto interessante della stessa situazione.

Così non criticate e non ci state male. A volte accade che qualcuno rimanga sconcertato per il modo in cui io tollero certa gente. Ma io non li tollero: non presto nessuna attenzione, qualsiasi cosa possano fare. Se si è di questa natura, quella è la dimensione chiamata stato assoluto di turya (la quarta dimensione, ndt).

Kabir ha detto: “Jab mast hua phir kya bole?”: “Una volta entrato in quello stato di gioia, perché dovrei parlare?”

È così, è un temperamento che dovete comprendere e rispettare. È dentro di voi, ma rispettatelo. E non paragonatelo agli altri: non sono al vostro livello. Voi siete a un livello diverso, e cercate di gioirne.

(Ma) non pensate mai di essere superiori o migliori degli altri, no, non pensatelo mai.

Quello che dovreste sentire è gratitudine per non essere immischiati in tutte quelle strane idee e quello strano stile di vita in cui non si fa che criticare: “Questo non va bene, questo non mi piace, non mi piace”. (Ma) chi siete voi? Non conoscete voi stessi. Quando dite: “Non mi piace”, non conoscete voi stessi.

Come fate a sapere cosa non vi piace?

Ed ho notato che chi ha una conoscenza molto limitata, che sa giusto qualcosa qua e là, è molto critico con gli altri. Non so perché sia così, forse ha una grande opinione di sé, ma è molto comune.

Se invece avete una conoscenza assoluta diventate veramente umili, assolutamente umili e dolci, gentili e garbati.

Per il resto, oggi è un grande giorno anche per me. Non sapevo se sarei vissuta abbastanza per vedere questo giorno meraviglioso.

Infatti, dopotutto, secondo altri standard, la mia è stata una vita molto dura. Ma la cosa che mi ha dato più gioia è stata creare i sahaja yogi, ascoltarli, parlare loro e vedere come sono dolci, gentili e rispettosi.

Tutto questo mi ha aiutato tantissimo e devo ringraziarvi per questo. Con il vostro supporto, con il vostro aiuto, con la vostra comprensione, ho potuto concretizzarlo. Se avessi potuto farlo tutto da sola non avrei mai chiesto il vostro aiuto. Ma voi siete proprio come le mie mani, come i miei occhi, e ho molto bisogno di voi poiché, senza di voi, io non potrei farlo. È come creare dei canali. Se voi non foste i canali, a cosa servirebbe essere l’Adi Shakti o altro? In che modo si incanalerebbe tutto? Se c’è passaggio di elettricità, occorre incanalarla, altrimenti è una cosa statica.

Allo stesso modo, anch’io ho sempre sentito di aver bisogno di canali sempre più numerosi, e quando ha funzionato sono stata davvero molto felice.

Vi ringrazio quindi tanto di nuovo per l’avvento di questo giorno. E vi benedico dal profondo del cuore, affinché adesso vi assumiate la responsabilità: siete sahaja yogi, quindi avete anche la responsabilità di dare la realizzazione agli altri. Non tenetevela per voi, deve essere data agli altri. Potete spiegare, parlare alla gente, potete comprenderla davvero molto bene. Cercate di comprenderla e parlarle. E dovete dare la realizzazione agli altri, diversamente non vi sentirete completi. Per sentirvi completi, dovete farlo.

Che Dio vi benedica tutti.

[Ha inizio il Puja]

Yogi: Bambini dai tredici ai sedici anni.

Yogi 2: Trenta bambini dai tredici ai sedici anni. (Traduce in italiano). Fino a diciotto anni. (Traduce in italiano).

[Shri Mataji: “Possono venire altri due”. Antonio Scialò: “Possono venire altri due”. Poi c’è una conversazione fra Shri Mataji e Antonio ma non si sente chiaramente]

Antonio Scialò: Ganesha Atharva Shirsha.

[Shri Mataji, a lato: “No. No, no, no… (non udibile chiaramente)”. Recitazione del Ganesha Atharva Shirsha. Poi Shri Mataji sembra dire: “Ganesha Sthuti”. Viene cantato il “Ganesha Sthuti”]

Yogi: Questi sono 108 nomi di Shri Raja Rajeshwari, che è… 108 nomi di Shri Raja Rajeshwari. (sono 78 nomi in realtà)

Adesso adoreremo la nostra Param Puja Shri Sahasrara Swamini Shri Mataji nella Sua forma di Shri Raja Rajeshwari, colei che governa il Sahasrara. Sono tutti nomi di nostra Madre nella forma di Colei che apre il Sahasrara.

Leggerò il significato in inglese e il nome e poi possiamo dire “Om Twameva sakshat”.

Il primo nome è Energia Primordiale o Shri Adi Shakti. Quindi:

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Adi Shakti namoh namaha.

2) Il potere supremo. Shri Para-Shakti.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Para-Shakti namoh namaha.

3) La Regina – Lei è la regina del Sahasrara. Sahasrara Swamini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sahasrara Swamini namoh namaha.

4) Lei è la regina di tutti i chakra. Sarva Chakra Swamini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva Chakra Swamini namoh namaha.

5) Lei è la regina della creazione. Lei è la Creatrice. Brahmanda Swamini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Brahmanda Swamini namoh namaha.

6) Suo figlio è Shri Ganesha il quale risiede in tutti i chakra. Sarva-Chakra Putra-Ganesha Sthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva-Chakra Putra-Ganesha Sthita namoh namaha.

7) Lei è al di sopra di tutti i sette chakra. Sata-chakro-padi saoṅsthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sata-chakro-padi saoṅsthita namoh namaha.

8) Lei è al di sopra dei cinque Brahma, espressione dello stato supremo della realtà. Pancha-Brahmasana sthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Pancha-Brahmasana sthita namoh namaha.

9) È Lei che concede il Nirvichara Samadhi, il potere del silenzio a tutti noi, all’universo intero. Nirvichara-Samadhi-Vishwa vyapini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirvichara-Samadhi-Vishwa vyapini namoh namaha.

10) Il Suo potere è Parabrahma. Parabrahma Swamini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Parabrahma Swamini namoh namaha.

11) Lei risiede laddove tutte le azioni si sciolgono nella pura conoscenza. Turiya-Sthiti Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Turiya-Sthiti Dayini namoh namaha.

12) È Lei, che nella Sua posizione di regina del Sahasrara, riversa la pioggia torrenziale di Chaitanya. Paramchaitanya Varshini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Paramchaitanya Varshini namoh namaha.

13) Lei è la causa prima dei tutta la creazione. Pratham Karanam.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Pratham Karanam namoh namaha.

14) La si può avvicinare soltanto con pura emozione. Sattvik-Bhavana Gamya.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sattvik-Bhavana Gamya namoh namaha.

15) Lei è la grandiosa Energia di Shri Sadashiva. Maha-Shakti.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Maha-Shakti namoh namaha.

16) Lei riversa la dolce essenza del nettare. Shuddha-Surabhi Varshini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shuddha-Surabhi Varshini namoh namaha.

17) Lei ci rivela la verità attraverso le vibrazioni fresche. Satya-Spanda Harsha-Darshini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Satya-Spanda Harsha-Darshini namoh namaha.

18) Tutte le deità risiedono ai suoi divini Piedi di Loto. Sarva-Devata padma-buja-sthité.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva-Devata padma-buja-sthité namoh namaha.

19) Lei è la regina di Sarva, ossia il Signore Sadashiva. Shri Sarva-Radnyi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva- Radnyi namoh namaha.

20) Lei è la regina di Shankara. Lei è Shankari.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shankari namoh namaha.

21) Lei è la regina di Shambhu, che è ugualmente il signore Shiva. Lei è Shambhavi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shambhavi namoh namaha.

22) Lei risiede nello spazio tra due pensieri. Vilamba Sthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Vilamba Sthita namoh namaha.

23) Lei risiede nel Sahasrara, il loto dai mille petali. Sahastra-dala-padma sthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sahastra-dala-padma sthita namoh namaha.

24) I nati due volte trovano la propria dimora naturale nella foresta fiorita del Sahasrara. Ananda-prathula-vanavasi-dwija.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Ananda-prathula-vanavasi-dwija namoh namaha.

25) Lei è Hakikat, la realtà, l’energia della beata verità. Satya-Asthitva.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Satya-Asthitva namoh namaha.

26) Lei è la corona, la luce della corona, il vaso purissimo del popolo ebreo. Shuddha Pavitrata Danapatra.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shuddha Pavitrata Danapatra namoh namaha.

27) Lei adempie le antiche testimonianze e le profezie. Porta sulla testa la leggiadra e gloriosa corona che concede ai ricercatori. Mukuta-mani Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Mukuta-mani Dayini namoh namaha.

28) Lei incarna il Divino principio femminino ebraico e annuncia l’emanazione finale di Dio onnipotente. Sampurna Pravahini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sampurna Pravahini namoh namaha.

29) Regina del Cielo. La Sua testa è circondata di stelle. Nakshatra-tika mandita-shubha-vastra tarini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nakshatra-tika mandita-shubha-vastra tarini namoh namaha.

30) Lei è la Margherita del cielo. I Suoi petali calmanti colmano la nostra mente di vibrazioni e sensazioni fresche. Swargiya pushpa madhuri.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Swargiya pushpa madhuri namoh namaha.

31) Le antiche pergamene riportano che Lei, con Suo figlio Gesù, aprì il settimo sigillo dei cieli. Yeshu-Mata.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Yeshu-Mata namoh namaha.

32) Lei concede la pace dei Cieli, il silenzio di tutte le ere. Swarga Radhini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Swarga Radhini namoh namaha.

33) Lei regna sugli esseri angelici del cielo, i Cherubini e i Serafini, tutte le persone celesti che cantano costantemente le Sue lodi. Sarva Vishwa Samradhini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva Vishwa Samradhini namoh namaha.

34) Il Suo dominio è l’Omega, il punto conclusivo dell’evoluzione menzionato dal Signore Gesù Cristo. Utkranti antim-sthiti Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Utkranti antim-sthiti Dayini namoh namaha.

35) Il sacro bandhan è il Suo simbolo per la protezione dei sahaja yogi. Suraksha-bandhana Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Suraksha-bandhana Dayini namoh namaha.

36) Splendente come una perla, tutti i colori delle pietre più rare sono integrati nella luce luminosa che attornia il Suo trono. Swarna ratna jadita-simhasina-sthita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Swarna ratna jadita-simhasina-sthita namoh namaha.

37) Soltanto dal Suo trono è rivelata l’unica religione. Vishwa Nirmala-dharma Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Vishwa Nirmala-dharma Dayini namoh namaha.

38) Lei concede il Gurupada (stato di guru) ai Suoi devoti. Gurupada Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Gurupada Dayini namoh namaha.

39) Lei è la testimone eterna di Qiyama (il tempo del Giudizio). Kiyama Sakshini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Kiyama Sakshini namoh namaha.

40) Lei è la dimora regale di Ruh, le vibrazioni divine. Divya-pavana Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Divya-pavana Dayini namoh namaha.

41) Lei è la rosa mistica e maestosa che non sfiorisce mai. Nitya-maha pushpa.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nitya-maha pushpa namoh namaha.

42) Lei è lo splendore luminoso nella corona dei sette cieli dell’Islam. Sapta-swarga-nur jahan.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sapta-swarga-nur jahan namoh namaha.

43) Lei è il trono sul quale è fondato l’Islam. Islam Simhasini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Islam Simhasini namoh namaha.

44) Lei è il loto finale menzionato dal Profeta. Paigambari Sahasrara Kamala.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Paigambari Sahasrara Kamala namoh namaha.

45) Sidrat-al-muntaha. Questo è il chakra del settimo cielo dell’Islam. Sidrat-al-muntaha.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sidrat-al-muntaha namoh namaha.

46) Lei unisce tutte le razze nella luce aurea del Suo Sahasrara. Sarva jati swarna prakashini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sarva jati swarna prakashini namoh namaha.

47) L’eterno Shiva risiede nella di Lei dimora. Ananta-Shiva nivasa.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Ananta-Shiva nivasa namoh namaha.

48) Lei è il grande potere che conferisce la vittoria a Shri Kalki. Shri Maha-Kalki Vijaya-Shakti.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Maha-Kalki Vijaya-Shakti namoh namaha.

49) Lei è il giardino che nutre gli yogi. Shri Chitrakutha Suhasini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Chitrakutha Suhasini namoh namaha.

50) Lei detiene gli undici poteri distruttivi di Shri Kalki quando Egli è nel Sahasrara. Shri Kalki-ekadasha-shakti Sahasrara-Swarupini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shri Kalki-ekadasha-shakti Sahasrara-Swarupini namoh namaha.

51) Il Suo vahana, il Suo veicolo è il cavallo bianco di Shri Kalki, anche noto come Buraq[2] nell’Islam. Shri Kalki Ashwa-vahana-maha-radni.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Kalki Ashwa-vahana-maha-radni namoh namaha.

52) Lei è l’Energia dell’ascesa di Shri Kalki. Shri Kalki Mahalakshmi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Kalki Mahalakshmi namoh namaha.

53) A livello del Sahasrara concede la liberazione a tutti i ricercatori. Shri Moksha Pradayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Moksha Pradayini namoh namaha.

54) Permette ad ogni yogi di venerare i Suoi Piedi di Loto con il Sahasrara. Shri Adi Shakti kamala charana-yogi-Sahasrara-sharana dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Adi Shakti kamala charana-yogi-Sahasrara-sharana dayini namoh namaha.

55) Ancorché splendente come mille soli, elargisce la luce rinfrescante, la luce calmante delle vibrazioni divine. Sahastra-bhanu shitala-prakasha dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sahastra-bhanu shitala-prakasha dayini namoh namaha.

56) Lei fonde la mente, il cuore, l’attenzione, nelle fiamme rinfrescanti del Sahasrara. Shri Shitala-agni mana-hrudaya-chitta sangama karini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Shitala-agni mana-hrudaya-chitta sangama karini namoh namaha.

57) Eleva l’esperienza umana all’esperienza Divina. Shri Divya Anubhava Dayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Divya Anubhava Dayini namoh namaha.

58) Lei è la straordinaria Energia che induce la danza divina della natura. Shri Prakruti Nritya Maha-Shakti.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Prakruti Nritya Maha-Shakti namoh namaha.

59) Lei è il centro dell’universo. Shri Brahmanda-Madhyastha-Nivasini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Brahmanda Madhyastha Nivasini namoh namaha.

60) Lei risveglia i sette chakra nel cervello dei ricercatori. Shri Medha-sapta-chakra-jagruti pradayini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Medha-sapta-chakra-jagruti pradayini namoh namaha.

61) Lei accorda la vittoria. Lei è il Potere della vittoria su tutte le sfide all’ascesa. Shri Vijaya Lakshmi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Vijaya Lakshmi namoh namaha.

62) Lei è venerata – Lei illumina l’area limbica che è concretizzata sulla terra come Sapta Shringa[3]. Sapta-shringi pujini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sapta-shringi pujini namoh namaha.

63) Lei è l’origine di Paramchaitanya essendo il Gange – essendo la sorgente del fiume divino. Shri Paramchaitanya gangotri.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Parama-chaitanya gangotri namoh namaha.

64) Lei è la Dea dal fuoco divino che illumina l’intera umanità. Lei è Devi jwala-mukhi atma-sakshat karini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Devi jwala-mukhi atma-sakshat karini namoh namaha.

65) Lei controlla tutti i pianeti e, usando i loro poteri, trasforma l’umanità. Navagraha swamini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Navagraha swamini namoh namaha.

66) Lei è la protezione da tutte le sfide alla nostra ascesa. Raksha karini.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Raksha karini namoh namaha.

67) Lei è la Madre delle acque divine. Shri Nirmala Mata.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirmala Mata namoh namaha.

68) Lei è il fulcro dell’oceano di nettare. Shri Sudha-sagara madhyastha.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Sudha-sagara madhyastha namoh namaha.

69) Lei è al centro del Sahasrara come il globo della luna. Chandra-mandala madhyaya.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Chandra-mandala madhyaya namoh namaha.

70) Lei è luminosa come la luna. Chandra-nibha.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Chandra-nibha namoh namaha.

71) È Lei in verità la consapevolezza senza dubbi che porta pace e redenzione complete. Shri Nirvikalpa Samadhi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirvikalpa Samadhi namoh namaha.[4]

72) Tutte le azioni dal Suo dominio sono pure, dharmiche. Dharm’atita, Shri Dharm’atita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Dharm’atita namoh namaha.

73) Lei è oltre il tempo. Shri Kal’atita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Kal’atita namoh namaha.

74) Lei trascende e controlla i tre Guna. Shri Gun’atita.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Gun’atita namoh namaha.

75) Lei è la gioia e il buon auspicio sulla sommità del Sahasrara, nella forma di Shri Mahakali. Shri Mahakali.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Mahakali namoh namaha.

76) Lei è il potere e concede agli yogi il potere della pura attenzione e della pura creatività di Shri Mahasaraswati, illuminato nel Sahasrara.

Shri Mahasaraswati.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Mahasaraswati namoh namaha.

77) Lei è il potere, e concede il potere dell’eterno presente di Shri Mahalakshmi che ci procura la verità e la realizzazione del Sé a livello del Sahasrara. Shri Mahalakshmi.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Mahalakshmi namoh namaha.

78) Lei è la Grande Illusione, Colei che elargisce il bene all’umanità e distrugge il male. Shri Mahamaya.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Mahamaya namoh namaha.

Sakshat Shri Adi Shakti Mataji Shri Nirmala Devi namoh namaha.

[Shri Mataji sembra dire: “Wah wah”. Yogi: “Mahamaya”. Viene cantato il bhajan “Mahamaya Mahakali”. Shri Mataji: “…Tujhya Pujani… Tujhya Pujani”. Viene cantato il bhajan “Tujhya Pujani”. Poi “Vishwa Vandita”. Viene poi offerta la ghirlanda. Dopo l’offerta della ghirlanda, breve conversazione fra un leader indiano e Shri Mataji, che poi fa un bandhan e gli dice: “Dio ti benedica”. Dopo chiama di nuovo Guido e indica qualcuno, forse nel pubblico. Seguono l’Aarti e i Mahamantra.]

Yogi: Bolo Shri Adi Shakti Mataji Shri Sahasrara Swamini Moksha Pradayini ki!

Yogi, gli yogi: Jai! Ki! Jai! Ki! Jai!

Shri Mataji: Che Dio vi benedica tutti. Che Dio vi benedica tutti …

Gregoire: Non alzatevi, non alzatevi la Kundalini, no. Non occorre. Non fatelo meccanicamente. Non occorre alzarsi la Kundalini e darsi i bandhan in presenza di Shri Mataji.

[La cerimonia continua con l’offerta simbolica di ventuno istituzioni umane ai Piedi di Loto di Shri Mataji, seguita da un ringraziamento di Gregoire a nome di tutti i sahaja yogi in occasione del trentesimo anniversario del Sahasrara, ed un discorso di Shri Mataji in risposta all’offerta.]

Philip Zeiss: … in centocinquant’anni possiamo vedere come la civiltà umana abbia accelerato ad un ritmo straordinario e, in un lasso di tempo così breve, siamo passati dall’era dell’agricoltura, attraverso quella dell’industria, a quella che adesso chiamiamo l’era dell’informazione e della globalizzazione.

E, mentre molti affermerebbero che abbiano raggiunto l’epitome della civiltà, troviamo ancora che la maggior parte degli aspetti di questa civiltà, e delle istituzioni umane, è in realtà contaminata dall’adharma; è completamente priva di valori morali; è concentrata esclusivamente sul guadagnare denaro, trarre profitti ed è finalizzata al potere.

Ed ogni cosa è stata consegnata ad un mercato globale che è totalmente materialistico e nessuno sa dove andrà il futuro, nessuno ha una visione; e, a questo punto, la civiltà è priva di prospettive e soprattutto senza una guida, Shri Mataji.

Per questo abbiamo ritenuto opportuno presentarle una selezione di ventuno istituzioni umane, rappresentanti complessivamente la moderna civiltà umana, e vorremmo offrirle tutte ai Suoi sacri piedi di loto.

Questo affinché, all’alba di un nuovo millennio, all’apice di un nuovo Satya Yuga, dell’Età dell’oro, Lei metta la Sua attenzione su queste istituzioni per benedirle, per purificarle e per governare la civiltà con la Sua grazia divina, Shri Mataji.

E Le chiediamo umilmente di condurre la civiltà dal caos, dall’ignoranza, alla nuova Età dell’oro, Shri Mataji.

Adesso vorremmo pertanto chiamare le ventuno attività principali, le ventuno principali istituzioni umane affinché siano portate e offerte ai Suoi sacri piedi di loto, Shri Mataji.

Grazie infinite (Applausi).

[Alcune ragazze della Yuva Shakti portano sul palco dei cesti con offerte simboliche per Shri Mataji].

Philip Zeiss: La prima istituzione è quella della natura e l’ambiente. Offriremo a Lei, Shri Mataji, tutto ciò che attiene alla natura – prego, venite avanti – perché lo benedica e lo purifichi.

[Una alla volta, no, una alla volta, vi chiamo io una alla volta]. (Applausi)

La seconda istituzione è quella dell’agricoltura e dell’allevamento, Shri Mataji. (Applausi)

La terza istituzione è l’artigianato e l’abilità artigianale. (Applausi)

Veniamo poi dalla natura alla società e Le offriamo l’istituzione del matrimonio e della famiglia, Shri Mataji. (Applausi)

Istruzione e formazione. (Applausi)

Professione e carriera. (Applausi)

Dalla società passiamo all’economia e Le offriamo l’economia e l’industria. (Applausi)

Commercio e servizi. (Applausi). Commercio – commercio e servizi.

La prossima è quella dei trasporti e della distribuzione. (Applausi)

Passiamo poi alle questioni di governo: politica e diplomazia. (Applausi). Questo era politica e diplomazia, Shri Mataji.

(Risate e applausi)

La prossima è l’esercito e la polizia. (Applausi)

Poi abbiamo la legge ed il servizio civile. (Applausi)

Poi passiamo alle sfere della cultura e Le offriamo arte ed intrattenimento. (Applausi)

Affidiamo a Lei letteratura e cinema. (Applausi)

E chiediamo le Sue benedizioni e la purificazione dei media e internet. (Applausi generali)

Il sesto gruppo è il progresso, e Le offriamo l’istituzione della ricerca e dell’invenzione. (Applausi) Ricerca e invenzione.

La prossima è scienza e tecnologia. (Applausi)

Medicina e farmacia. (Applausi)

Le offriamo l’ultimo gruppo, quello del Dharma – sapendo naturalmente che tutto si fonderà in Vishwa Nirmala Dharma – Le offriamo religione e filosofia. (Applausi)

Le affidiamo gli aiuti allo sviluppo e le attività delle Nazioni Unite.

E l’ultima, Shri Mataji, è quella della beneficenza e degli aiuti sociali.

Gregoire: Bolo Shri Jagan Mata Adi Shakti Shri Nirmala Devi ki!

Gli yogi: Jai!

Gregoire: Shri Nirmala Devi ki!

Gli yogi: Jai!

Gregoire: Shri Nirmala Devi ki!

Gli yogi: Jai!

Yogi: Vuoi dire qualcosa? Gregoire?

Gregoire: OK. Penso – penso che adesso ciascuna di voi possa riprendere le proprie offerte e scendere (Altro yogi: “Qualsiasi”); prendetene una (Altro yogi: “Una qualsiasi”), prendetene una qualsiasi e scendete dalla scala, le sistemeremo fuori (le offerte).

Yogi: Sì, sì.

Gregoire: Shri Mataji, non c’è niente da dire per il Suo trentesimo anniversario dell’apertura del Sahasrara, dopo le lodi di questo Puja, Shri Mataji. L’unica cosa che viene in mente è che Lei ha spesso detto che in inglese si dice ‘grazie’ in continuazione e troppo spesso, ma questa è davvero un’occasione nella quale vorremmo tutti ringraziarla, Shri Mataji, perché a questo punto è davvero l’unica cosa che possiamo dire.

Lei è Trigunatmika, pertanto, dopo trent’anni, possiamo immaginare che per dieci anni Lei abbia purificato il labirinto del nostro subconscio collettivo che, probabilmente, era strettamente connesso con l’inferno; e che poi, per altri dieci anni, Lei abbia cercato di idratare un po’ il nostro lato destro inaridito che adesso sta riscaldando il pianeta con cambiamenti climatici, innalzamento dei livelli del mare e desertificazione, poiché la natura segue il nostro calore. Così abbiamo abbassato la nostra temperatura almeno (al punto in cui) gli esseri umani stanno iniziando a rinfrescarsi. E poi, Shri Mataji, dieci anni dedicati al canale centrale, in cui Lei finalmente ci ha insegnato (Shri Mataji ride) a meditare e a fare introspezione, che è l’unico modo di crescere.

Ora, quindi, siamo colmi di enorme gratitudine ma anche di gioiose aspettative.

Mentre tutti questi movimenti continueranno, sappiamo che non c’è fine alla Sua visione, non c’è fine alla Sua Divina immaginazione.

E la nostra preghiera, Shri Mataji, è di accoglierci, per favore, nel Suo sogno, di accoglierci nella Sua visione affinché possiamo risplendere come la luce del sole attraverso le nuvole; e, per favore, Shri Mataji, nella Sua magnifica, artistica, creativa compassione, ci conduca ovunque Lei desideri condurci, Shri Mataji.

Ci renda degni di questo viaggio per il quale abbiamo ancora una grandiosa aspettativa, Shri Mataji, poiché sappiamo che Lei ha già concesso il successo a Sahaja Yoga. E noi preghiamo ai Suoi Piedi di Loto di poter rendere giustizia a Sahaja Yoga. Jai Shri Mataji (applausi).

 

Shri Mataji: (Le viene porto il microfono) Grazie.

È stata davvero un’idea meravigliosa quella di sottoporre alla mia attenzione tutti questi aspetti della vita, che sono molto importanti. E, di fatto, io ho già l’attenzione su tutti loro e me ne prendo cura.

Però adesso direi a tutti voi di rivolgervi l’attenzione, perché siete voi che potete fare qualcosa al riguardo. Potete cominciare dalla natura: come hanno detto loro, dobbiamo essere gentili con la natura. Vi sono gravi problemi.

Si abbattono alberi, si fanno cose di ogni genere senza nemmeno pensare che è destinata alle generazioni future, (mentre così) diventerà un deserto.

Lo stesso vale per ogni cosa, per i frutti, per l’agricoltura: le vibrazioni possono portare realmente grandi cambiamenti.

Nel nostro giardino avevamo – non ci crederete – delle peonie grandi così (Shri Mataji mostra la mano aperta), anche di più, molto più grandi.

Non avevamo mai visto simili fiori. Avevamo anche dei tulipani grandi così, non avevo mai visto simili tulipani in vita mia. Con le vibrazioni si può migliorare qualsiasi cosa.

Se, per esempio, diciamo, andate ad incontrare un politico, o un partito politico, usate le mani e date loro bandhan in continuazione. Potete sedervi dall’altra parte del tavolo e dare continuamente bandhan sotto il tavolo (risate). Voi avete poteri, ma se non li usate è inutile.

Se continuate a pensare soltanto a crescere voi, a prendervi cura solo di voi stessi…

Quei giorni ormai sono passati.

Adesso dovete occuparvi di altre cose; e sono stata molto, molto felice di tutto ciò (istituzioni, ndt) che hanno mostrato, e tutta la mia attenzione è già lì. Ma se anche voi ponete la vostra attenzione…

Come sapete, ho già acquistato sette grandi, ampi terreni – circa cinquanta, sessanta acri di terra – in Maharashtra per differenti progetti, che sono già partiti.

Ora a Delhi abbiamo un grande, enorme progetto per accogliere le donne bisognose. Ho pensato che prima dobbiamo fare qualcosa a livello sociale. Pertanto è tutto fatto: adesso abbiamo aperto una scuola, abbiamo aperto nuovamente un’accademia e ne avremo un’altra, inoltre prepareremo i giovani con conoscenza professionale e via dicendo.

L’India non è così progredita quanto voi in queste cose, però in India c’è una qualità straordinaria: forse grazie alla nostra cultura, grazie al nostro stile di vita indiano improntato al rispetto, sono diventati molto esperti nel software e in queste cose, sapete.

Loro sono molto intelligenti nel software, perché la loro attenzione è penetrante. Quindi, se anche voi farete penetrare la vostra attenzione, insomma, potrete raggiungere gli stessi loro livelli. Voi siete più avanzati di loro.

Ma loro, essendo stati cresciuti in quella cultura, sono molto intelligenti e la loro attenzione non si disperde. No, non lo fa. Essa si rivolge solo in un punto e penetra perfettamente.

E adesso stanno andando così bene che verrà un giorno in cui l’India diventerà uno dei Paesi più prosperi.

Questo è dunque ciò che deve accadere: in primo luogo la nostra cultura deve essere trasformata in modo tale che i bambini ricevano tutte le idee positive, un buon carattere ed una corretta educazione, con amore e affetto; ma senza viziarli, senza viziarli. Dovrebbero essere educati in modo da acquisire una visione corretta di tutto ed anche avere un’attenzione penetrante.

Se invece spostate in continuazione la vostra attenzione, l’interiorità è rovinata, poiché insomma, l’attenzione diventa – come si dice – frammentata.

Occorre dunque considerare questa penetrazione dell’attenzione. Per esempio, se guardate un albero, guardatelo con amore. Osservate ciò che l’albero vi comunica, ciò che vi dice. Se guardate una montagna, parlatele e ascoltate ciò che la montagna vi dice.

Rivolgete la vostra attenzione completamente ad una cosa e osservate da soli. Ciò vi aiuterà molto.

Se invece avete un’attenzione che sta sempre a guardare una cosa, un’altra e un’altra ancora… Criticare, poi, è un altro modo in cui dissipate l’attenzione; molta attenzione va su questo.

Terza cosa, come ho detto, potrebbe essere la presunzione: è la cosa peggiore. In quel caso non date importanza a nulla, vi preoccupate sempre e soltanto (Shri Mataji ride) della vostra importanza.

Esistono tanti modi, ma il migliore è imparare a controllare la propria attenzione e a trattare con gli altri: ciò è molto importante.

Il modo in cui trattate con la gente è fondamentale per un sahaja yogi.

Vedete, se vi comportate in modo corretto, decoroso, congeniale, di apprezzamento, troverete tanti amici; e loro cercheranno di scoprire come facciate ad essere così, come riusciate ad essere così pacifici, così gentili, perché non siate agitati come gli altri.

Voi quindi potete stabilizzare ciò nel vostro stile di vita, ma, per quanto riguarda il rapporto con gli altri, ciò che sto dicendo è che le relazioni sociali sono molto importanti.

Ora, non posso dire a quale livello dovreste iniziare, dipende dal vostro temperamento e attitudine. Però, in qualsiasi ambito fra questi (istituzioni ed ambiti della vita elencati all’inizio, ndt) che voi consideriate importante, potete cercare di scoprire qual è la soluzione, in che modo potete dare aiuto, in che modo potete agire.

Potete farlo tutti. Non si tratta di dover fondare una specie di partito per combattere qualcosa; bensì, con la vostra attenzione, scoprirete la soluzione di molti problemi. Tante difficoltà possono essere risolte se individuate la soluzione; e la soluzione potete trovarla con la concentrazione della mente. Questo è molto importante.

E se realmente riuscirete a farlo, tutti i problemi che vi trovate ad affrontare oggi in questi diversi ambiti della vita, possono essere facilmente risolti. Non è così difficile. (Le questioni della) vita familiare, che avete citato, possono essere risolte, dipende dalla moglie, dal marito e dalla loro relazione. È molto semplice.

Ma per qualche motivo penso che, a causa del nostro retroterra culturale, non capiamo le cose semplici, capiamo solo quelle complicate.

Se vi occuperete della gente in modo semplice, a diversi livelli, in questi diversi aspetti della vita, vi sorprenderà il fatto che diverrete molto popolari e la gente vorrà sapere di che cosa si tratta.

Vi parlerò di un signore che si chiamava Sig. Dhumal. Ora non c’è più, loro sanno chi è. Lui viveva in un villaggio, si occupava dei suoi campi e via dicendo, era un agricoltore. E in qualche modo ricevette la realizzazione a Puna.

Dopo aver ricevuto la realizzazione a Puna, tornò a casa e cominciò lì Sahaja Yoga.

E si mise a dare la realizzazione e via dicendo.

E fu sorprendente perché non venne mai da me, non venne mai a Puna, ma d’improvviso sviluppò questa concentrazione della mente.

E la gente mi diceva: “Madre, lui ha creato così sahaja yogi”.

L’aveva sviluppata con grande capacità di comprensione e, quando andai a trovarlo, mi meravigliai che da lui ci fossero più sahaja yogi di quanti non ce ne fossero a Puna.

A Puna c’erano dei sahaja yogi che svolgevano questo lavoro, ma quest’uomo, da solo, aveva trasformato l’intero modo di pensare della gente di Ahmadnagar e Rahuri.

Era davvero sorprendente poiché, insomma, lui era un uomo semplice, un agricoltore; e poi cominciò ad usare le vibrazioni per le sue attività e il resto.

Ed era davvero notevole, poiché in realtà lui, come ho detto, non era molto erudito o altro; ma andavamo sempre a casa sua ed eravamo davvero affascinati dal modo in cui cercava di esprimere la sua spiritualità agli altri.

Tutti voi potete fare lo stesso.

Ora, ciò che ho visto è che noi siamo molto timidi, schivi a proposito di Sahaja Yoga. Una volta stavo viaggiando in aereo e vicino a me era seduta una signora, che emanava molto calore. Allora le chiesi chi fosse il suo guru, e lei entrò in tutta un’altra dimensione descrivendolo: “Il (mio) guru è così”. Io so che quel guru è orribilmente falso, insomma, un orribile impostore. Orribile. Eppure lei lo lodava tantissimo. Senza sapere chi io fossi, continuava e continuava, ed io (mi) dissi: “Guarda questa donna, quanto parla del suo guru”. Noi, invece, siamo un po’ timidi di parlare di Sahaja Yoga.

Cominciate a parlare di Sahaja Yoga prima agli alberi, magari (risate) fate pratica in questo modo, e poi potrete cominciare a parlare (Shri Mataji ride) di Sahaja Yoga ad altri.

Potete riuscirci, dovete farlo.

Chiunque vi incontri dovrebbe vedervi, farvi domande, perché sarà del tutto evidente dal vostro volto, dal vostro comportamento che siete persone diverse. A quel punto, però, dovreste cominciare a parlarne apertamente.

Se io fossi stata timida come voi, Sahaja Yoga non si sarebbe diffuso (risate). Insomma non c’è nulla di cui essere timidi. Dovreste solo rendervi conto di essere sahaja yogi, di essere tutti Sufi e che potete parlare apertamente alla gente, a tutta la gente che incontrate.

Gradualmente, vi sorprenderà, si renderanno conto del vostro carattere, della vostra natura, e cambieranno. Come questo Dhumal, che una volta andò in un ufficio per farsi fare un lavoro. E lì cominciò a dire agli addetti cosa voleva fare. Era così colmo di pace e gioioso che gli chiesero: “Lei da quale mulino compra il suo cibo?”. (Shri Mataji ride) Sapete, non riuscivano a capire come potesse essere così calmo, onesto e così penetrante.

E ciò gli conferì grande popolarità in quell’ufficio – era l’ufficio di un esattore – e tante persone andarono da lui per fargli domande. Lui rispose: “Io sono un seguace di Shri Mataji, sono un sahaja yogi e tutti voi potete diventare sahaja yogi”. E loro: “Va bene, lo diverremo anche noi”.

Così. Non ci si dovrebbe sentire timidi riguardo a Sahaja Yoga, altrimenti ciò che accade è che tutto si disperde con voi.

Quindi, tutto questo l’ho ripetuto e, di nuovo, è molto bello tutto ciò che avete detto; la mia attenzione è su queste cose e io devo essere l’unica donna al mondo che legge tutti i giornali (Shri Mataji ride).

Le donne in genere non leggono i giornali in quanto sono un grattacapo. Io invece li leggo, cerco di seguire (gli avvenimenti), colgo il punto esatto e, insomma, ho davvero presenti nella mia mente tutte queste cose. Però una sola persona non può risolverle, no? Occorre avere altri che possano fungere da canali.

Dunque, vorrei esortarvi a non sentirvi timidi. Dovreste parlare (di Sahaja Yoga). Indossate la spilla (con l’immagine di Shri Mataji): grazie alla spilla la gente vi chiederà chi sia quella persona, allora voi parlate loro. Dovreste esporvi nel modo che preferite e funzionerà meglio.

Tutti questi problemi (che mi avete presentato) possono essere risolti da voi, siete già un bel numero qui, e ne rappresentate tanti altri dietro di voi.

Così potete capire la vostra personalità e quanto possiate impressionare la gente.

D’accordo?

Grazie.

(Fragoroso applauso. Shri Mataji sembra dire a lato: “Bello”)

Yogi: Sì. Adesso, i nostri senior, i leader mondiali, a nome di tutto il mondo Sahaj, offrono il regalo internazionale a Shri Mataji. (Applauso)

Gregoire: E adesso i doni nazionali da parte dei paesi ospitanti: Austria, Germania, Ungheria… chi?

Guido: Cecoslovacchia. (Repubblica) Ceca.

Gregoire: Cecoslovacchia.

Guido: Slovenia.

Gregoire: Slovenia. Germania. Germania?


[1] Nella tradizione islamica l’imam nascosto è identificato con l’imam Mahdi, il 12° imam che verrà alla fine dei tempi per guidare l’intera umanità con il Suo potere e i suoi insegnamenti benefici a livello spirituale. Secondo i calcoli del calendario islamico, sarebbero proprio questi i tempi in cui il 12° imam potrebbe e dovrebbe manifestarsi al mondo.

Una cosa è sicuramente possibile dire: la parola Mahdi deriva dal termine indù Ma e Adi che letteralmente significa Madre (Ma) Primordiale (Adi) ed è quindi ragionevole supporre che il 12° Imam sia una figura femminile.

Anche nella tradizione Buddista è prevista una figura divina femminile che sarà una guida spirituale per l’intera popolazione terrestre ed è identificata con il termine Maitreya, cioè le tre Madri (Ma= Madre e tre, trey = tre) che secondo la tradizione indù si incarnano in un unico corpo fisico.

Tornando all’ islamismo è predetto che quando ci sarà il “risveglio”, il tempo di Qiyama il tempo della resurrezione dallo Spirito, le mani dei fedeli “parleranno”, nel senso che potranno percepire la presenza della Ruh (l’energia dello Spirito Santo) sulle proprie mani e, in maniera minore, anche sui piedi.

Corano Sura Ya Sin 36:65: “In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno invece le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza delle loro azioni”.

[2] Burāq o Burak è, secondo la tradizione islamica, un destriero mistico venuto dal paradiso islamico, la cui funzione è stata quella di essere la cavalcatura dei vari profeti, e di Maometto in particolare. Secondo la tradizione islamica, nel VII secolo Burāq fu destinato dall’angelo Gabriele a portare il profeta dell’Islam da Mecca a Gerusalemme – con un miracoloso tragitto avvenuto di notte (isrāʾ) – prima che egli intraprendesse l’ascesa attraverso i 7 cieli (miʿrāj).

Burāq avrebbe portato in precedenza anche Ibrāhīm (Abramo) quando il Patriarca si recò in visita al figlio Ismāʿīl (Ismaele), a Mecca. È un soggetto iconografico frequente nell’arte musulmana, dove questo essere è generalmente rappresentato, col passare del tempo, come un quadrupede con una testa di donna, ali e una coda da pavone.

[3] Famoso tempio a Vani, nel distretto di Nasik, dedicato alla Dea.

[4] Dopo questo ci sarebbe in realtà un altro nome: Shri Sahasrar’ambuja madhya, ossia “Colei che risiede nel Sahasrara come moksha (liberazione)”. Il Libro dei Mantra riporta anche il fatto che questi 79 nomi di Shri Raja Rajeshwari sono stati creati da Shri Mataji stessa e poi letti durante la cerimonia del Puja del Sahasrara del 2000.