Sahasrara Puja, Aprire il Sahasrara

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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(06/2022 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE VERIFICATA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Sahasrara Puja

Aprire il Sahasrara”

Cabella Ligure (Italia), 6 Maggio 2001





Oggi mi inchino a tutti i sahaja yogi che hanno trovato la verità.

La ricerca della verità esiste da secoli. E, quando la gente scoprì che non esisteva altro modo per trovarla se non arrendersi al Divino, non sapeva come fare, come riuscirci.

Ci sono stati ricercatori in tutto il mondo. Sono stata in Turchia e mi ha sorpreso che, pur essendovi stati molti Sufi, i loro discepoli non fossero anime realizzate. Questo perché neanche i Sufi sapevano come avessero ottenuto la realizzazione. Una profonda oscurità circondava i ricercatori.

Da bambina mi resi conto che, in tutto il mondo, (i ricercatori) ignoravano completamente come trovare la verità. Molti si erano persi in tutta una serie di cosiddette religioni e rituali.

Eseguivano rituali di ogni tipo; da mattina a sera eseguivano qualche rito.

Che fossero indù, cristiani o musulmani, credevano tutti che, praticando tutti quei rituali, avrebbero ottenuto qualcosa, avrebbero conosciuto la verità, avrebbero ottenuto la realizzazione del Sé.

Tutti questi ricercatori si rivolsero a persone sbagliate, imboccando direzioni sbagliate poiché ricercavano sinceramente, con tutto il cuore. E (quegli individui) erano molto ingannevoli, fuorvianti, e (i ricercatori) furono sviati verso aree così orribili ed oscure da non sapere cosa stessero cercando, cosa dovessero cercare, cosa dovessero ricevere.

È stato profetizzato che con l’avvento del Kali Yuga le persone avrebbero trovato se stesse. C’è una storia su Nala e Kali. Kali aveva rapito Damayanti, la moglie di Nala. Quando Nala catturò Kali gli disse: “Adesso ti ucciderò poiché sei molto malvagio e mi hai causato molto dolore”.

Kali rispose: “Tu puoi uccidermi, ma prima dovresti conoscere la mia importanza, il mio mahatmya1. La mia importanza è dovuta al fatto che, quando verrà il mio momento, quando arriverà il Kali Yuga, tutti coloro che stanno cercando la verità nelle giungle, per monti e per valli, sull’Himalaya, diverranno comuni capifamiglia; saranno delle persone normali con famiglia, non saranno sanyasi (asceti) itineranti; saranno persone normali e troveranno la verità”.

Questo è stato profetizzato molto tempo fa, e c’è anche un libro molto voluminoso (Nala Purana) che ne parla. Dovreste aver letto il punto che recita: “È venuto il momento che la gente conosca se stessa”.

Ogni religione ha affermato la stessa cosa: “Dovete conoscere voi stessi”. Lo dice l’Islam, lo dice Buddha, lo dicono i cristiani e gli indù. E per questo continuano a fare acrobazie di ogni genere ma (alla fine) si rendono conto di non aver trovato la verità.

Questo era il mio destino: fin dall’infanzia sapevo di doverlo fare. Ma quando guardai gli esseri umani, (vidi) la profonda oscurità in cui si trovavano riguardo a se stessi, quanto fossero aggressivi e peccatori. Tutto il loro modo di agire era così crudele da essere incredibile. Era anche il tempo in cui vidi Hitler salire al potere. Inoltre il nostro paese si trovava in completa schiavitù.

La prima cosa da fare era dunque liberare la nostra nazione – era molto importante – e fu questo il motivo per cui assunsi un ruolo decisamente molto attivo nel movimento per la liberazione del nostro paese, così come mio padre e mia madre. Tuttavia, dopo aver conquistato la libertà, per qualche motivo, dopo un po’ di tempo ci smarrimmo. La gente cominciò ad adottare modernità errate di ogni genere, che erano considerate divertenti.

Con tutto ciò, mi accorsi che in tutto il mondo c’era un grande movimento di ricerca e alcuni individui fasulli se ne approfittavano completamente.

Si sono fatti conoscere, hanno accumulato enormi ricchezze e, con le loro falsità, hanno maledetto i ricercatori, non so cosa abbiano fatto loro. E, in questo modo, tanti ricercatori si sono persi. Nonostante ciò, andai in America e rimasi colpita da come andavano le cose. Ma non potevo farci niente, perché erano così malmessi mentalmente che non riuscivano a comprendere cosa dovessero ottenere e che non si può pagare per la verità.

Poi accadde che, dopo l’apertura del Sahasrara, iniziai il mio lavoro. Voi conoscete la storia di come ho aperto il Sahasrara e di come, da una sola persona, abbia cominciato a dare la realizzazione. Ma ero molto delusa dell’America. Pensavo: “Come potrà svilupparsi? Come potrà funzionare?”.

In India avevamo allora circa venticinque persone che erano anime realizzate, ma si rendevano conto di ciò che avevano ottenuto grazie alla realizzazione. Si rendevano conto di essere diventate persone molto rette.

Avevano abbandonato tutte le cattive abitudini e volevano venerarmi. Io dicevo: “No, no, non veneratemi, perché la gente non capirebbe”.

Ma un giorno mi costrinsero. Vennero a venerarmi sulla terrazza di casa, poiché qualcuno aveva detto loro: “Lei è la Dea”.

Era accaduto che, dopo il programma, fosse spuntata fuori una cameriera che era posseduta. Arrivò e cominciò a chiamarmi ‘Dea’.

La gente chiese: “Cosa stai dicendo?”. Era una donna, ma parlava con la voce da uomo. E continuò: “Vi sto dicendo la verità, Lei è la Dea venuta a salvarci”.

Il suo linguaggio non era quello di una cameriera, ma quello di un bramino perfettamente istruito che recitava tutti gli stotra di Adi Shankaracharya.

Era davvero sorprendente! Le fecero molte domande e, alla fine, svenne. Dissi: “Non ascoltatela, è inutile”. Ma loro non furono d’accordo e ribatterono: “Madre, noi dobbiamo venerarla”.

In qualche modo acconsentii e loro riuscirono a trovare sette bramini per la cerimonia. Quelli erano spaventati, poiché celebrare quel puja è molto pericoloso e avrebbe potuto nuocere se non fosse stata la verità. Invece, mentre celebravano il puja, ottennero la realizzazione e dissero: “Questa è la verità”. Sentirono la brezza fresca sulle mani e cominciarono ad avere tutte le manifestazioni di un’anima realizzata. Ma io non volli raccontare tutto,a quel tempo, poiché c’erano molti altri che dichiaravano di essere questo o quello. Quindi non volli rivelare la verità interamente.

Ma notai che, gradualmente, la gente fu attratta e cominciò a venire ai miei programmi. E poi Sahaja Yoga iniziò a diffondersi dappertutto, in un modo molto interessante.

Questo giorno del Sahasrara o, diciamo, il giorno dell’apertura del Sahasrara, è molto importante, è molto sottile. Sappiamo che la Kundalini è avvolta in tre spire e mezzo e si trova nell’osso triangolare chiamato sacro. Ma non sappiamo su cosa lavori, come lavori, che cosa ci accada.

Essa sale attraverso sei centri fino ad aprire il settimo. Anzi, dovrei dire che apre il sesto, poiché il centro di Ganesha non è coinvolto. Quando, dunque, apre il sesto centro, il Sahasrara, essa vi connette con il Potere onnipervadente dell’Amore divino.

Ma cos’è questo Amore divino? Che cosa fa? È l’energia della Madre, possiamo dire l’energia dell’Adi Shakti, che è ovunque e agisce attraverso le vibrazioni. Ma cosa sono queste vibrazioni? Esse sono un’energia molto sottile che comincia a fluire attraverso il vostro Sahasrara.

Tutti i mille petali del Sahasrara si illuminano lentamente e l’energia inizia a fluire nel vostro corpo, nelle mani, nei piedi, in tutto il vostro corpo. E, quanto più la vostra attenzione è sul Sahasrara, tanto più velocemente funziona.

Ho letto che in campo scientifico hanno scoperto un’energia che chiamano – come si chiama? Non lo so, perché lo hanno (detto) gli scienziati. Ho dimenticato, è… [Dal pubblico: “Quantica”] Quale energia? Quantica, energia quantica. Quantica, non so perché la chiamino così, poiché ‘quanto’ sta per quattro, quindi potrebbe indicare l’energia di Ganesha, forse, non so. Infatti gli scienziati sono ciechi ed io non so perché diano certi nomi alle cose.

Dicono dunque che esista questa energia quantica che, secondo loro, fluisce in modo molto sottile, normalmente non è visibile, ma contiene una luce.

Voi avete visto che, in molte delle mie fotografie, ci sono luci di ogni genere. Questa energia si muove sotto forma di luce. Questa penso sia l’energia quantica, ripeto, non ne sono molto sicura, perché ho sempre trovato gli scienziati un po’ vaghi.

Ma questa energia quantica di cui parlano è qualcosa di simile all’energia spirituale, o l’energia dell’amore che fluisce ovunque. (Gli scienziati) non sanno cosa faccia questa energia quantica, ma hanno visto che ha una luce. La chiamano quantica perché, secondo loro, fluisce in pacchetti ed ogni pacchetto è un quanto.

Avete visto che questa energia, quando scorre, agisce. Agisce in ogni direzione e dimensione. Per esempio, agisce a livello fisico.

Se qualcuno ha un disturbo fisico, avete visto come molte persone siano guarite in mia presenza, semplicemente in mia presenza.

Io non devo fare nulla. Oppure, appena vedo qualcuno, so di cosa soffre.

Dovrei dire che anche questo è dovuto alla mia connessione col Divino che mi dice cosa non va in una persona e cosa si dovrebbe fare. E può essere curato in un attimo perché tutto questo mi viene spontaneo. Intendo dire che non faccio domande, non cerco di indagare, non analizzo, ma mi suggerisce: “Fai così”.

Anzi, non lo dice nemmeno, agisce. Funziona automaticamente. È molto difficile spiegare il funzionamento di questa energia.

Ma anche tutti voi che avete ottenuto la realizzazione potete far agire la vostra energia. Come? Liberandola, sentendola, donandola agli altri, sperimentando. Certamente, Sahaja Yoga si è diffuso soltanto grazie a voi.

Siete voi che avete portato gente in Sahaja Yoga. Ma non è finita. Dobbiamo salvare questo mondo. Per questo sento che almeno il 40% delle persone dovrebbe ottenere la realizzazione. Di qualsiasi nazionalità siano, qualunque sia la loro istruzione, qualsiasi cosa, devono ricevere la realizzazione del Sé.

Nelle nostre Scritture indiane si dice chiaramente: “Senza Atma Sakshatkar (realizzazione del Sé) la vita è inutile”. Ma cosa è Atma Sakshatkar? È la conoscenza di se stessi.

E come si può avere questa conoscenza se non si diventa tutt’uno con il Potere onnipervadente?

Sentii che era stato un avvenimento davvero grandioso aver potuto aprire il Sahasrara nel 1970. Mi resi conto di esserne sopraffatta, perché sapevo che era questo l’unico problema, l’unico ostacolo che gli esseri umani incontravano. Poiché il loro Sahasrara non era aperto brancolavano nell’oscurità, avevano le guerre, avevano problemi di ogni genere.

Ma se il loro Sahasrara si fosse aperto, se fossero diventati un tutt’uno con il Potere divino, tutti i loro problemi si sarebbero risolti, problemi di ogni tipo si sarebbero risolti e loro sarebbero stati molto felici.

Rendendomi conto di ciò fui felicissima, colma di gioia, ma nessuno mi comprendeva. Non so, pensavano stessi parlando di qualcosa di assurdo. Nessuno capiva di cosa si trattasse, perché nemmeno negli shastra si parla della Kundalini molto chiaramente. Solo un grande santo chiamato Gyaneshwara parlò, nel sesto capitolo del suo libro, della Kundalini. Non è molto chiaro, egli disse solo che con la Kundalini si può ottenere il proprio risveglio.

Ho anche sentito che cantate sempre quel canto (“Jogawa”, ndt) che dice: “O Madre Kundalini, ti prego, risvegliati!”. Ma nessuno sa cosa sia questa Kundalini e perché cantiate questa canzone. Nel nostro paese la cantavano tutti nei villaggi. Il significato era così chiaro, ma nessuno lo comprendeva. La cantavano come una specie di bhajan o forse come musica da concerto. Ma nessuno sapeva di cosa parlasse. Era tutto un malinteso.

Ci sono stati anche molti poeti che hanno scritto chiaramente di questo risveglio, della realizzazione, ma tutto ciò rimaneva soltanto nei libri. Qualcuno leggeva un verso del libro e si fermava lì; qualcun altro cominciava a leggere un altro verso e si fermava in un altro punto; e, così, leggevano soltanto. La stessa cosa è accaduta con tutte le Scritture.

Si creò un enorme malinteso che venne usato da individui che agivano nel proprio interesse personale. Ecco perché non si riusciva ad avere persone che comprendessero cosa fosse la realizzazione del Sé.

Certi individui crearono grandi, estese organizzazioni, grandissime organizzazioni religiose soltanto per denaro o per ottenere qualche posizione. Non so come definirli, ma nessuno di loro era un’anima realizzata.

Ci fu, per esempio, un grande santo chiamato Viditama che si recò in Giappone e fondò una religione chiamata Zen. Zen significa dhyana (meditazione). E voleva introdurre lo Zen affinché la gente diventasse senza pensieri.

Fece una grande cisterna, la riempì di sabbia, la decorò con disegni, vi mise delle pietre e disse: “Sedetevi sulla sponda di questo stagno e guardate, ma non pensate”. Ma la gente non capì cosa fosse.

Di solito qualcuno andava lì e diceva: “Oh, sembra una nave sul mare”, o qualcosa di simile. Ma nessuno cercava di raggiungere la consapevolezza senza pensieri. A qualcuno di loro ho detto che questo serve a raggiungere la consapevolezza senza pensieri ma non sono riusciti a capire.

Poi abbiamo anche il Tao, in Cina. Parlava dell’energia onnipervadente che è il Tao. E Lao-Tse (il fondatore) ci ha parlato dei santi, di come sono, di come si comportano, di come parlano, del loro stile, di ogni cosa. Ma nessuno ha mai detto come si diventa santi.

Credo che non ci sia mai stata una descrizione di come trasformare un individuo in un santo.

Anche Gyaneshwara, che visse nel XIII secolo, ne parlò e spiegò ogni cosa nel suo libro.

Infatti prima vigeva una specie di usanza secondo la quale un guru doveva avere un solo discepolo a cui dare la realizzazione, non a molti; non so perché, né chi abbia introdotto questa regola o legge.

E poi, nel XIII secolo, molti santi cantarono le lodi della realizzazione.

Tutti loro ritenevano inutili i rituali, per cui li eliminarono. Ma nessuno era a conoscenza di ciò che doveva accadere.

Ho letto tutte le loro vite, ho anche letto di molti santi venuti dopo, ma sembra che nessuno sapesse come risvegliare la Kundalini.

Questo era il problema di fondo, nessuno sapeva come risvegliare la Kundalini. Credo non ne avessero il potere o forse non ne avevano la conoscenza. Parlavano della Kundalini, certo, ma non sapevano come risvegliarla.

Questo è un potere molto speciale della spiritualità. Nessuno è stato in grado di dire o spiegare come risvegliare la Kundalini. Adesso tutti voi avete ottenuto questo potere e questa è una cosa rarissima; lo avete ottenuto tutti. Non vedo nessuno di voi che non abbia il potere di risvegliare la Kundalini. Potreste non (usarlo), potreste limitarvi ad essere soddisfatti di voi stessi, ma non è una gran bella cosa.

Se il vostro Sahasrara è stato aperto e sapete come risvegliare la Kundalini, dovete fare di tutto per dare la realizzazione alla gente.

Niente più della realizzazione del Sé può dare beneficio alla gente. È inutile fare altri tipi di beneficenza, donare soldi e altro. È inutile. La cosa migliore è fare di tutto per incontrare le persone che desiderano la realizzazione e dargliela.

Sono stata molto felice di vedere che hanno iniziato a lavorare con i gitani2.

Io nutro un sentimento particolare per i gitani. Senza averne colpa, conducono una vita molto misera. E, da come hanno ottenuto la realizzazione, potete vedere che siete in grado di darla a chiunque la desideri. Però c’è una cosa: non potete forzare nessuno. Si può ottenere la realizzazione del Sé (soltanto) se si ha il desiderio, un desiderio puro.

Oggi devo dire che ormai sono passati molti anni, ho lavorato molto duramente, giorno e notte, ed il mio solo desiderio era che voi prendeste tutto questo seriamente e lo concretizzaste. Non tenete per voi la realizzazione. A quante più persone riuscirete a dare la realizzazione, tanto maggiore sarà la gratitudine che avrete da parte mia e di Dio Onnipotente.

Dovreste soltanto cercare di dare la realizzazione agli altri. Non sbaglierete mai. Non potrete mai sbagliare perché la Kundalini sa, vi conosce, sa che siete anime realizzate. Vi rispetterà. Ed anche se farete degli errori li correggerà e vi aiuterà in ogni modo.

Io sono solo una donna di casa, direi, che non ha avuto l’aiuto di nessuno, ma ero certa che fosse mio compito trovare il modo di aprire il Sahasrara. Comunque sia l’aspetto esteriore non ha importanza, il mio compito era trovare il modo di aprire il Sahasrara e l’ho realizzato. Anche voi adesso lo sapete, quindi questo è il vostro compito.

Adesso gli scienziati arriveranno a farvi delle domande, poiché non sanno che ciò di cui parlano noi lo stiamo già facendo. Siete tutti molto potenti. Ma il punto è: quanti di voi stanno realmente svolgendo questo lavoro?

Oggi è un giorno molto importante. Voglio dirvi che voi dovete potenziare le mie mani. Si dice che la Dea abbia mille mani, ma anche quelle mille mani vi chiedono di unirvi a loro con le vostre due mani, e lavorare. È molto importante ciò che dovete fare.

Tutti i problemi di questo mondo vengono dall’ignoranza, sia quelli politici, sia quelli di altro tipo. E la loro risoluzione dipende anche dal vostro potere connesso con il Divino.

Vi farò un esempio molto semplice. I turchi sono venuti da me pregandomi: “Madre, deve venire, non dovrebbe rimandare (la visita)”. C’era un problema col mio passaporto. Dissi: “Il mio passaporto non è pronto, come posso venire?”. Poi però ho pensato: “Perché no? Avremo il passaporto”. E il passaporto è stato pronto.

Volevano che andassi in Turchia poiché mi dicevano: “La situazione economica è precipitata, l’economia è completamente andata a picco, siamo rovinati”. Ci sono andata, non ho fatto assolutamente nulla al riguardo, ma nel giro di due giorni hanno ricevuto un aiuto di dieci milioni di dollari dalla Banca Mondiale. Io non ho parlato con la Banca Mondiale, non ho nulla a che fare con loro, non li conosco. Quindi ho detto: “Sapete, forse vi stanno aiutando perché vi trovate in gravi difficoltà”. Mi risposero: “Ma tanti paesi sono in difficoltà, perché hanno aiutato solo noi?”. Ho risposto: “Questo è il punto!”.

Sono rimasta sorpresa poiché in Turchia ci sono soprattutto donne leader, che hanno svolto un così grande lavoro. Adesso voglio vedere cosa state facendo voi nel vostro paese.

Potreste dire: “Nel mio paese la gente è irrimediabilmente cattiva”, può essere, non dico di no. Ma ci sono ancora posti, ci sono ancora aree dove potete andare a parlare di questo, diffonderlo. Dovete trattare specialmente con i media.

È qualcosa che dovete fare; e scoprite perché non ci riuscite. Io, ad esempio, non sono stata sostenuta da nessuno, non sono stata aiutata da nessuno e, come io sono riuscita ad aprire il Sahasrara, anche voi potete aprire il Sahasrara degli altri.

Non è difficile, perché la mia visione è che, in questo mondo, dovrebbe esserci almeno il 40% di anime realizzate che praticano Sahaja Yoga e che danno la realizzazione agli altri cercando di trasformarli.

Potete andare a parlarne a tutti, a tutti. Non c’è bisogno di fare distinzioni, di indagare o mettersi a… intendo dire che a volte richiedono una copia del diploma o altro; questo non è necessario, di chiunque si tratti. Non sto dicendo di dare la realizzazione ai cani o ad altri animali, ma agli esseri umani, ovunque siano (ride). Possono essere chiunque: inglesi, tedeschi, italiani, ovunque.

Mi è stato anche detto che alcuni stanno organizzando molti seminari e lavorano molto duramente a tutti i livelli, e sta funzionando. Abbiamo cominciato questo lavoro anche tra i musulmani. E persino in India ha funzionato. Voi non lo sapete ma la gente non ha perso del tutto la testa, dunque può funzionare. Non sentitevi troppo delusi e turbati per questo. Gradualmente (la situazione) migliorerà.

Ritengo che il maggior nemico della realizzazione del Sé sia il bere. Se la gente comincia a bere, diventa talmente schiava che non avrà il cervello a posto.

Ritengo che il Sahasrara debba essere rovinato anche dall’alcool. Credo che il bere sia il peggior nemico. Se trovate qualcuno che beve, se riuscite ad aiutarlo a smettere, funzionerà.

Certo, abbiamo anche altri nemici come i falsi guru. Abbiamo anche altri nemici che stanno attuando delle manipolazioni in campo religioso, ma non è così importante.

Se potete mettervi in contatto con quelli che bevono, vi assicuro che la situazione cambierà.

E comprenderanno che ciò che hanno fatto finora bevendo, fuggendo… ora scenderanno in campo e faranno funzionare Sahaja Yoga.

Voi dunque siete come gentilissimi soldati dell’amore, ed è questo che dovete divulgare e spiegare agli altri, (dovete) donare agli altri la gioia che avete voi. Non sentitevi soddisfatti di averla solo voi, o in pochi.

Dovete diffonderla con grande rapidità e potete farlo. Infatti non occorre denaro, non occorre inscenare alcuno spettacolo, è interiormente che agisce; è già lì, è presente, l’hanno tutti.

Io sapevo tutto. Ovviamente lo sapevo. Ma adesso lo sapete anche voi: quindi dovreste farlo funzionare e farlo in modo che un giorno, ne sono sicura, questo mondo sarà un luogo trasformato.

Molte grazie.





1 Grandezza.

2 Il venerdì precedente era stato proiettato un video su dei sahaja yogi slovacchi che davano la realizzazione a dei gitani della Slovacchia dell’est.