Dassehra – decimo giorno di Navaratri

Sydney (Australia)

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(10/2021 NUOVI SOTTOTITOLI, traduzione verificata)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Dassehra[1]: decimo giorno di Navaratri

 Sydney (Australia), 21 Ottobre 2007


[Offerta di doni. Shri Mataji guarda le yogini che si inchinano a Lei per offrire la ghirlanda]

Shri Mataji: Che belle rose. Hanno profumo o no?

Yogini: Sì, Madre…

Yogi: Sì. Dovrebbe arrivare.

Shri Mataji: (Mentre le yogini dispongono la ghirlanda intorno ai Suoi piedi) Oh, molte grazie. Da dove vengono?

Yogini: Australia, Madre. Australia.

Shri Mataji: I fiori, fino qui?

Yogini: Dall’Australia, sì, Madre.

Shri Mataji: Davvero?

Yogini: Sì, Madre. È bellissima (presumibilmente la ghirlanda).

Shri Mataji: Siete notevoli.

(Altre offerte da alcune yogini. Due yogini indiane di Puna e Jaipur, ed una yogini slovacca che dice: “Slovacchia”.)

Shri Mataji: Slovacchia!

CP: Slovacchia.

Shri Mataji: Ah!

Yogini indiana: Nasik, Jai Shri Mataji. Nasik.

Shri Mataji: Nasik. Wa. Bellissimo… Grazie. Bellissimo.

Grazie, grazie infinite. Questo cos’è?

Yogini: Dagli yuva shakti.

Shri Mataji: Di dove?

Yogini: Da tutti gli yuva shakti australiani ed europei.

Yogi indiano: Australia ed Europa.

Shri Mataji: Europa.

Yogi indiano: L’hanno fatto insieme. (Lo yogi indiano sfoglia un album di foto) Australia, Europa, India, insieme da diversi paesi.

(Uno yogi si inchina a Shri Mataji per offrire dei doni)

Shri Mataji: Australia… che cos’hai?

Yogi (offrendo dei gioielli): Questo è per Lei, Shri Mataji.

Yogi 2: Dal consiglio australiano, Shri Mataji.

 

Shri Mataji: Wa! Bellissimi! Belli, eh?

Yogi 2: Anche uno scialle per Lei, Shri Mataji, dal consiglio australiano, ed uno per Sir CP.

Shri Mataji: Cos’è questo?

Yogi 2: Uno scialle per Lei, Shri Mataji, ed uno per Sir CP.

Yogi indiano: Da dove proviene?

Yogi 2: Italia.

Shri Mataji: Dove l’avete comprato?

Yogi 2: Italia.

Yogi indiano: Italia, Italia.

Shri Mataji: Ah. Sembra un disegno italiano. Bellissimo, grazie.

I due yogi: Grazie a Lei, Shri Mataji.

Shri Mataji: È bellissimo incontrarvi tutti.

(Conversazione a lato con lo yogi indiano, poi un altro yogi, probabilmente australiano, Le porge un foglio di carta)

Shri Mataji: Questo cos’è?

Yogi: Shri Mataji, questi sono i nomi dei membri del consiglio australiano. Questi sono i nomi di alcuni yogi del consiglio australiano che sono qui. E vorrebbero chiederle le Sue benedizioni per il consiglio.

Shri Mataji: Questo cos’è?

Yogi: Questi sono i nomi di tutti i membri del consiglio australiano, alcuni dei quali sono qui, per aiutarla …

Shri Mataji: Per cosa?

Yogi: Per aiutare a diffondere Sahaja Yoga per Lei, Shri Mataji. Questi sono i nomi di quindici yogi australiani che compongono il consiglio australiano per l’avanzamento di Sahaja Yoga.

Shri Mataji: Sono leader… (Hindi)

Yogi: Sono tutti coordinatori, Shri Mataji.

Shri Mataji: Siete tutti leader.

Yogi: In effetti tutti coordinatori, Shri Mataji.

Shri Mataji: Chi altro?

Yogi: Il Dottor Bogdan è il segretario…

(Lo yogi indiano spiega a Shri Mataji in Hindi riguardo all’esistenza di una leadership collettiva in Australia, e alla fine dice la parola “consiglieri”. Shri Mataji ride, risate degli yogi)

Shri Mataji (legge): Consiglio di Victoria.

Yogi: Sono Robert e Colin, da Victoria.

Shri Mataji: Chi? Bene. Sono di luoghi diversi.

Yogi: Da tutta l’Australia, Shri Mataji.

Shri Mataji: È una buona idea. Ma datemela (la lista di nomi).

Yogi: Jai Shri Mataji.

Shri Mataji: D’accordo? Vorrei prenderla (interruzione video).

 

[(Parte non sul video) Shri Mataji guarda alcune yogini, sorride e dice ‘Molto felice’].

 

Prego, sedetevi comodamente.

 

[(Parte non sul video) Oggi è il grande giorno di Dassehra, vero?

(Gli yogi vanno a prendere un microfono per Shri Mataji)

Arriva? Funziona?]

 

Oggi dunque è Dassehra, è un giorno molto importante in India. Si dice che in questo giorno sia stato ucciso Ravana. Egli era il peggior nemico degli esseri umani e fu ucciso. Comunque sia, in questo giorno si celebra Dassehra in memoria di quel grande uomo che fu Shri Rama. E si dice che in questo giorno, i dushta, ossia le persone malvagie o negative, vengono uccise. Riuscite ad immaginare? (Ride).

Questo giorno, dunque, è considerato molto importante in India e si costruisce una grande effigie di Ravana. Sapete tutti chi era Ravana?

Gli yogi: Sì, Shri Mataji.

Shri Mataji: Quello che fu ucciso da Shri Rama. Era un individuo orribile e rapì la sposa di Shri Rama, Sita, con la forza. Ma Lei era una donna così casta che lui non poté toccarla.

Ci provò, ma non riuscì a toccarla. Non poté esercitare alcun potere su di Lei. Al contrario, Lei era molto potente.

A quel tempo, la matrigna di Shri Rama, che era la moglie di Dasharatha e una grande sadhuni (persona pia, molto religiosa, ndt), disse: “Da oggi non sono permessi due matrimoni, ma uno soltanto”. Pertanto tra gli indù è permesso un solo matrimonio. Non hanno due matrimoni e anzi, secondo la cultura indiana, è considerato un grande peccato avere un’altra donna.

Ci sono alcuni che lo fanno, ma è sbagliato.

Non appartiene alla cultura indiana.

Il padre (Dasharatha) approvò la legge perché aveva sofferto… aveva due mogli ed una di esse (Kaikeyi) tentò di esiliare Shri Rama nella giungla. Lei era così crudele perché voleva che diventasse re suo figlio.

E l’errore del padre fu di averle promesso di concederle una grazia per averlo salvato in guerra, e così lei gli chiese di mandare Shri Rama nel vanavas, nella giungla.

Come seconda cosa gli chiese di assegnare il regno a suo figlio Lakshmana (Bharata, ndt), ma Lakshmana, quando arrivò, rifiutò. Disse: “Non voglio prendere il trono di Shri Rama perché gli appartiene di diritto”.

Così andò nella giungla da Shri Rama a chiedergli: “Devi venire, devi venire ad Ayodhya – la capitale – e dovresti essere incoronato tu”. Shri Rama rispose: “Non posso farlo, devo adempiere il volere di mio padre”. Ma in quel momento il padre disse che in India nessuno avrebbe dovuto contrarre un secondo matrimonio, perché con due mogli aveva sofferto tutta la famiglia; così affermò che si poteva avere soltanto una moglie, e non due. È davvero sorprendente come ancora oggi in India si creda nel dover avere soltanto una moglie. Invece, in altri paesi, si nota che magari non hanno un’altra moglie, ma hanno delle relazioni e non rispettano la propria moglie.

Tutto questo è molto triste e fa soffrire la nazione, perché se le donne sono trattate in questo modo soffrono; e se la madre soffre, i figli soffrono. Così egli promulgò una legge in base alla quale nessuno doveva sposarsi due volte.

Soltanto Maometto disse: “Va bene, è permesso sposarsi quattro volte”, perché c’erano state numerose uccisioni ed erano rimasti pochissimi uomini. Molte donne e pochissimi uomini. Così disse: “Va bene, potete avere quattro mogli per ciascuno, per risolvere il problema!”. (Shri Mataji ride).

Ma non è così, questo non risolve il problema. Ora anche i musulmani hanno questo problema. Si sposano quattro volte, certo, ma se guardate la loro vita familiare sono molto tristi.

Noi indiani non dovremmo imparare niente da loro. Al contrario, dobbiamo dire a tutto il mondo: “Non correte dietro alle donne, prendetevi cura di voi stessi”. In Occidente la gente manca di buon senso. Hanno una moglie, certo, non ne hanno due, ma hanno relazioni con altre donne.

In Sahaja Yoga è proibito fare queste cose, e se lo fanno io dico di divorziare e poi combino io i loro matrimoni. Ma è molto triste; infatti, per quale motivo dovrebbero, sotto l’influenza della vita occidentale, cercare di avere un’altra moglie e rendere tutto così corrotto?

Sono soprattutto i figli a soffrirne. Se la moralità del luogo non è a posto, la nuova generazione, i figli soffrono. E che cosa otteniamo? Una nazione malata. Gli inglesi una volta erano molto fieri e assennati ma, adesso, sono diventati molto infelici perché non credono nel dover avere una sola moglie. Avranno una moglie a casa e un’altra da qualche altra parte, il che è molto triste.

In Sahaja Yoga non tolleriamo questo. Dovete avere una moglie e dovete vivere con una sola moglie. Alcune donne sono ostinate, d’accordo, io dico che possono lasciare Sahaja Yoga. Anche certi uomini sono molto problematici, quindi dico loro di lasciare Sahaja Yoga. Se volete avere il vantaggio di essere sahaja yogi, non potete sposare un’altra donna o un altro uomo. Dovete condurre una vita felice insieme. Se non potete farlo, allora uscite da Sahaja Yoga.

Ma ci sono alcune persone che hanno avuto esperienze orribili con le proprie mogli o mariti; per questo ho detto che, d’accordo, coloro i quali hanno flirt e non hanno una personalità irreprensibile non possono restare in Sahaja Yoga. Noi dobbiamo creare una società molto pura. Il nostro compito è far vedere che sappiamo vivere felici, senza lottare, e i sahaja yogi sono noti per essere dei mariti molto assennati. Sono molto felice di vedervi tutti qui. Conosco alcuni di loro, li ho sposati io, e sono molto felici.

Perciò devo dire a tutti voi, uomini e donne, che dobbiamo condurre una vita devota. Se il marito fa il cascamorto che vada all’inferno, o se la moglie è una civetta che vada all’inferno.

Noi siamo sahaja yogi e dobbiamo avere personalità rette. Se avrete un carattere retto gioirete della vostra vita. Se condurrete una vita frivola, non potrete mai gioire, ma continuerete a correre dietro a questo e quello.

Gente di questo genere non riesce mai ad essere felice e commette assurdità di ogni tipo sprecando la propria vita. E quando muoiono la loro condizione è molto brutta, molto brutta, soffrono moltissimo. Ho visto che soffrono, soffrono moltissimo.

Noi siamo marito e moglie per gioire l’uno dell’altro e per condurre una vita felice, non per diventare infelici. Di tutti voi, ora sposati in Sahaja Yoga, forse alcuni non hanno avuto una vita matrimoniale felice, ma che fare? Questo non è un errore di Sahaja Yoga, è un errore vostro e di vostra moglie.

Tutti quindi devono schierarsi dalla parte di ciò che è giusto e condurre una vita retta, invece di sprecare energia in liti e bisticci. Cercate di scoprire perché litigate e perché bisticciate, su quali punti vi sono differenze.

Le differenze devono esserci, non fa nulla. Dopo tutto siete due persone, devono esserci differenze. Ma la differenza non dovrebbe creare problemi. Al contrario, dovete gioire della differenza. Se non siete mogli devote e mariti devoti, non potrete mai gioire della vita. Sarete sempre preoccupati e scombussolati.

Vi ringrazio tutti moltissimo per essere venuti in questo giorno di ottimo auspicio. E avete tutti un’aria molto felice.

Molte grazie.

 

Gli yogi: Jai Shri Mataji.


[1] Dassehra o Vijaya Dashami: nel giorno del Puja si celebra il trionfo della Devi su tutte le forze negative.