Darshan all’Ashram Parte 1&2

Sydney (Australia)

Upload transcript or translation for this talk

Darshan[1] all’Ashram Parte 1&2

Sydney (Australia), 25 Marzo 1981


Parte 1

Madre: Ora sarebbe una buona idea fare qualche domanda.

Sahaja yogi: Madre, dicono che il Signore Buddha sia morto per aver mangiato troppa carne di maiale. È vero?

Madre: Chi l’ha detto?

Sahaja yogi: L’ho sentito dire, me lo chiedevo appunto.

Warren: Una delle sue discipline era il vegetarianismo.

Madre: Non mangiano carne di maiale i cinesi?

Warren: Sì, la mangiano.

Madre: Non dovrebbero. Le persone che trattano con questo centro, con il Void[2], hanno sempre avuto qualcosa contro la carne di maiale. Il motivo era che essa provoca molto calore. La carne di maiale genera molto calore, quindi non erano favorevoli perché nel Void c’è già il fuoco e, se lo si stimola…intendo dire che a chi ha problemi di fegato non fa molto bene mangiare carne di maiale; ma direi che lo stesso vale anche per il pesce, il pesce contiene molto fosforo che può creare problemi a chi soffre di fegato, allergie al pesce. Le proteine del maiale, possono causare una quantità di problemi.

Warren: Ha un’azione parassitica molto maggiore rispetto alla maggior parte delle carni.

Madre: Ma (Buddha) non sarebbe potuto morire (per questo) perché non ne era un grande consumatore. Queste sono tutte idee loro, perché lui non era una persona che non mangiava carne, come non lo era Maometto. Fu in seguito che la gente cominciò con tutta quest’assurdità del vegetarianismo.

Sahaja yogi: Madre, che tipo di carne dovremmo evitare di mangiare, oltre al maiale e al pesce? Dovremmo mangiare carne di manzo, per esempio?

Madre: Come ho detto, dovreste prima capire che tipo di personalità siete. Se siete personalità fegatose, il pollo è l’unica carne che potete mangiare, poiché ritengo che tutte le carni diano molto calore; quindi dovrebbero essere evitate le altre carni. Più verdure, succo di agrumi e cose del genere, perché depurano.

Vediamo ora cosa accade al fegato. Nel nostro organismo, il fegato è un organo che elimina tutti i veleni dentro di noi. Qualsiasi cibo inadatto si mangi, genera calore nel corpo. Ciò che provoca calore non fa bene al fegato perché (il fegato) espelle il veleno sotto forma di calore. Ma in che modo lo espelle, e dove va il calore? Esso va ai vasi sanguigni, e da qui il sangue è portato alla pelle. Da qui il sangue espelle il calore sotto forma di sudore, febbre e altro. Cosa avviene quando il fegato non è a posto, quando qualcosa non va nel fegato? H2O, l’acqua, è composta da una molecola di ossigeno e due di idrogeno – dove l’ossigeno è al centro e l’idrogeno ai lati – e questa è una composizione normale di ossigeno e idrogeno, giusto? Ma quando assumete alcool o qualcosa del genere, la struttura molecolare dell’acqua si trasforma.(……)[3]

Quando l’acqua, così trasformata, si avvicina al fegato, l’espulsione del calore diventa impossibile perché non vi è accesso (al fegato).  (Il calore) non può essere eliminato, e quindi rimane nel fegato. Inoltre, voi consumate alcool o cose simili e altre cose più pesanti, come il pesce che contiene fosforo, e il calore si accumula ulteriormente.

Con l’aggiunta dell’alcool, il fegato non ha la possibilità di eliminare questo calore. Di conseguenza, il fegato si danneggia a causa del calore eccessivo e continuo, e le cellule, a causa dell’aumento eccessivo di calore si alterano, si danneggiano e non riescono più a funzionare.

Si entra, così, in un circolo vizioso. Ad una persona colpita dal cancro accade la stessa cosa che accade all’acqua. L’elemento acqua si altera in questo stesso modo e non può più assorbire il calore; il calore non può essere trasferito all’acqua.

Non vi viene la febbre, potete essere colpiti da un tumore ma non avete la febbre. È molto sorprendente. Potete essere colpiti da qualche infezione, ma un tumore, quello vero, non vi dà febbre.

Lo stesso con l’alcool: se assumete alcool, vi accorgerete di cadere. Io non conosco tutti i sintomi ma, ho visto persone cadere a terra e altro, ma non avevano febbre, perché l’alcool vi porta, innanzi tutto, sul lato sinistro e in più rende inutile l’acqua che si rifiuta di assorbire calore, così non viene la febbre e, in assenza di febbre, penserete di essere perfettamente a posto, finché non avrete problemi molto seri.

Quando invece il fegato è a posto, in presenza di altre malattie, l’avrete (la febbre). Tutti sapranno che c’è un problema e chi ha la febbre verrà curato subito.

Chi ha un fegato in cattive condizioni può anche avere la febbre molto alta, in caso di un’infezione come per esempio il mal di gola, perché tutta l’acqua sarà disponibile diversamente; queste persone hanno una temperatura interna altissima ma il danno al fegato non risulta comunque (forse dalle analisi, ndt).

Riguardo al fegato è molto interessante che qualsiasi cosa calda, in qualunque modo la assorbiate, è dannosissima per il fegato. Il cancro però è causato anche dal lato sinistro. Il vostro fegato non svolge un gran ruolo in caso di tumore, non può risolvere i problemi di cancro, a meno che non sia in pericolo lui stesso. Soltanto quando avete un tumore al fegato, esso si mette a lavorarci sopra: perché non può svolgere la sua funzione di eliminazione.

La ragione è che il lato destro controlla tutti i cinque elementi. Il fegato può risolvere qualunque cosa provenga dai cinque elementi, ma non ciò che proviene dal sovrannaturale, dal subconscio; non può. Che cosa può contrastare tutto ciò? Soltanto la milza ma, se anche la milza è a rischio, non può combatterlo; pertanto, i rischi di contrarre il cancro, sono maggiori in coloro che hanno la milza in cattive condizioni, piuttosto che il fegato.

Ma un fegato malato danneggerà sempre il cuore; essi sono sempre abbinati.

Troverete che il Nabhi destro e l’Agnya destro vanno di pari passo, e questa è una delle combinazioni riscontrabili in un paziente.

Le persone orientate sull’ego hanno un pessimo fegato, saranno alte e magre. Devono diventare tolleranti. Avranno l’Agnya, (perché) sono orientate sull’ego, e il cuore bloccati. Muoiono più per disturbi cardiaci che di cancro, inoltre sono molto aggressive. Causano il cancro agli altri e problemi di cuore a se stesse. Ma le persone che, nei confronti della vita, hanno una tendenza di lato sinistro, contraggono più facilmente il cancro. Non mi sono ancora imbattuta in qualcuno che sia attaccato da destra. Generalmente, le persone di lato sinistro che praticano la magia nera, che frequentano certi (falsi) guru, contraggono il cancro del sangue dal lato sinistro.

Le persone di lato sinistro devono fare molta attenzione alla milza. È importantissimo. Non dovrebbero mai diventare frettolose. Non sono frettolose di costituzione, ma credo che sia una specie di bhut a renderle tali. Ho visto che se, per esempio, viaggiate in aereo, quando si avvicina l’ora della partenza all’improvviso il bhut entra in azione; improvvisamente, la persona si trasforma. “Che succede?” – “Devo andare, devo andare”. Questo è un bhut. Dovreste rendervi conto che, se dovete andare, sarebbe meglio farlo con calma. Non è necessario affrettarsi o fare il gioco del bhut.

Dopo un po’, però, anche le persone orientate sull’ego diventano possedute in modo molto grave. All’inizio sono possedute soltanto da entità con l’ego e diventano sempre più incentrate sull’ego. Il problema con l’ego è che, all’inizio, non avvertite niente di sbagliato perché esso non vi provoca dolore; vi sentite persone di grande successo, vi mettete in mostra, parlate, siete molto assertivi. Ma poi iniziate a vedere il vostro ego e vi spaventate. Inoltre siete posseduti da moltissime entità orientate sull’ego, poiché chi è pieno di ego consuma sempre alcool, droghe ed altro, nel tentativo di spostarsi sul lato sinistro.

Se qualche entità di questo tipo penetra in voi, vi potete scolare un’intera bottiglia di whisky liscio nello stomaco senza neppure rendervene conto.

Direte: “Che c’è di male? Posso farlo. Perché no? Posso fare qualsiasi cosa”. Quando iniziano a comportarsi così, anche loro possono contrarre un tumore; ma ci mettono del tempo per contrarre un tumore, è più facile che siano colpiti da paralisi. Li colpisce una paralisi e rimbambiscono. Le persone di lato sinistro, sorprendentemente, non rimbambiscono tanto quanto quelle di lato destro.

Sahaja yogi: Madre, proprio mentre Lei stava parlando del calore generato nel corpo, mi sono ricordato che a volte, nel dare vibrazioni alle persone, se le tocco, tutto il mio corpo si riscalda moltissimo e io inizio a sudare copiosamente. Questo accade se le persone sono in cattive condizioni, se le tocco con una mano e metto l’altra verso la Sua foto. È da considerare normale?

Madre: Significa che devi pulirti di più. Se c’è già una scintilla, si trasforma in fuoco, non è vero? Quindi è meglio che tu ti pulisca di più e, piuttosto, all’inizio tu chieda loro di tenere per un po’ le mani verso la fotografia: immunizzati, funzionerà. Se vi è una traspirazione eccessiva, significa che esiste un problema di cuore sinistro. Rivolgi la tua mano verso la foto e chiedi perdono: “Madre, non sono io ad agire, sei Tu che agisci”, e immediatamente passerà. Se c’è la benché minima consapevolezza di essere voi a fare tutto, è molto pericoloso. Le persone piene di ego impiegano più tempo a capirlo; esse dovrebbero continuare a ripetere appunto: “No, io non faccio niente, è Madre che fa tutto. Madre sei Tu che agisci”, e funzionerà. E ditelo anche alle persone: “Io non faccio nulla, è Madre che fa tutto”. In questo modo non avrete problemi.

Sahaja yogi: Quindi, se mi accade di sentire del calore nel corpo, so che sto facendo qualcosa di sbagliato. È così?

Madre: Quando dici: “Madre, Io non faccio niente, Tu fai tutto”, a quel punto, Io sono il tuo sudore!

Sahaja yogini: Madre, qualche volta quando medito – mi sarà capitato due o tre volte – ho la sensazione di essere in meditazione molto profonda e sebbene la mia consapevolezza sia molto alta, poi sembra andare ancora oltre…

Madre: Non va bene.

Sahaja yogini: È ciò che pensavo, mi stavo chiedendo se non fosse un bhut.

Madre: No, no, no. Si tratta di qualche strana esperienza, tutte sciocchezze da evitare.

Warren: Questo mi fa un po’ pensare ad un’esperienza del sopraconscio.

Madre: Assolutamente; sono preoccupata. Devi abbassare il tuo ego; con l’auto suggestione, puoi abbassare moltissimo il tuo ego. Quando l’ego si espande in questo modo, si può gonfiare come un pallone. Quindi non dovrebbe accadere, la consapevolezza non dovrebbe andare in alto, ma restare qui. Lo stato di consapevolezza è qui, solo che apre nuove dimensioni nel cervello. È questa la nostra consapevolezza. Perché dovreste essere lassù?

Sahaja yogini: È la sensazione che, pur sapendo di essere qui, l’esperienza sia molto più ampia.

Madre: No, no, sono tutte idee. Come chi mi dice di sentirsi dentro un albero, dentro un muro… È sbagliato. È importante comprendere che ora non dovete espandervi all’esterno. Dovete espandervi interiormente. L’espansione verso l’esterno è segno che vi state rivolgendo verso la materia. L’espansione deve avvenire assolutamente all’interno. Questo è sicuramente sopraconscio, stai attenta. Sono piuttosto preoccupata. Rivolgi le mani verso di Me. Alzale; più in alto; stanno tremando. È meglio che tu faccia shoe beat per te stessa ogni mattina.

Sahaja yogini: Lo faccio.

Madre: Fai Shoe beat. Fai attenzione, ho sempre una certa preoccupazione per te. Per una ragione o un’altra, è un grosso problema di ego. Il super ego è molto minore. Devi condizionare te stessa continuando a ripeterti: “Siediti ora, stai tranquilla e smetti di voler sapere questo e quello”. Nel progredire dovete avere equilibrio. Osserva anche la mano, questa è una piccola mano di donna mentre questa cosa così grossa (Probabilmente la mano sinistra è normale, mentre la destra ha un aspetto ingrossato che denuncia un movimento sul sopraconscio, ndt) è il sopraconscio, stai attenta!

È accaduto a Rajnesh. Egli sentiva che la sua consapevolezza era andata su un albero; vedeva se stesso sull’albero. E si pensa che questa sia l’illuminazione! Ha scritto queste idiozie nei suoi libri, sapete. Qualcuno dovrebbe scrivere che questo significa diventare dei bhut.

È meglio che non sia troppo in alto, così potrete riportarla in basso, in questo modo va bene. Fai qualcosa al riguardo, è molto importante. Il miglior modo per farlo, è diventare collettivi, aprirsi. Cerca di lavorare e fare cose per gli altri con molta umiltà.

Sahaja yogini: Sì, Madre.

Madre: Vedi, dovresti anche parlare meno e magari non in tedesco.

Warren: Ma non farti venire il Vishuddhi sinistro!

Madre: Questo è un punto. Ma per ora non le accadrà, per un po’ di tempo non le accadrà perché il lato sinistro è molto…

Sahaja yogini: A volte quando ho delle sensazioni, posso percepire questo lato (sinistro) più dell’altro (destro).

Madre: È così perché lo hai usato troppo (il lato destro) e si è intorpidito. Se l’ego è in eccesso non lo senti. Hai oltrepassato Buddha.

Questo è il punto in cui vedete Buddha; il seggio di Buddha è qui, vedete? Se arrivate fino a questo punto, fin qui va bene, ma talvolta potreste avere un ego tanto esagerato che potrebbe uscire da qui, da lì, da qualche parte, così, se è troppo. Ma questa parte (sinistra) non è ancora colpita, quindi qui ricevete le vibrazioni, mentre l’altra (destra) è molto danneggiata; perciò state attenti. È molto pericoloso scherzarci.

Sapete cos’è accaduto a Hitler? Proprio questo. Ha continuato ad andare avanti senza sosta. Era convinto di essere un uomo di successo, di essere chissà chi. In un certo senso non riuscì a scendere a compromessi con se stesso, allora divenne pazzo. Dovete comprendere che noi siamo qui per crescere, per diventare qualcosa di più elevato. Se avete troppo superego, cercate perciò di ridurlo; se avete ego, cercate di ridurlo. È soltanto per il nostro bene. Dobbiamo capire tutti che non vi è motivo di sentirsi feriti. Invece ho notato che se vi mettete a pensare di avere ego vi sentite feriti; mentre le persone con il superego, non so se lo notate, ne vanno molto fiere.

Sì, sì, le persone con il superego ne sono molto fiere. Dicono: “No, sono sempre la stessa persona, piango, mi lamento ancora”. Sì, dicono sempre così: “Oh, sono proprio sempre lo stesso”. E ne sono molto soddisfatte, sapete, come se tutti dovessero provare compassione e pietà per loro. E quei poveretti con l’ego, che ancora si chiedono come potranno ammetterlo, si sentono feriti. È buffo, sapete, che alcune di queste persone cieche (con il super ego) riscuotano pietà, mentre se qualcuno è sordo (con l’ego) viene deriso. Quindi, un sordo trova difficile ammettere di essere sordo, mentre ad un cieco non importa di dire di essere cieco, perché chiunque lo senta, gli dirà: “Dai, vieni, vieni”. Sapete, soltanto chi ha ego, chi sa di avere ego, soffre: “Oh, io ho ego, sono tanto cattivo”. E tutti gli dicono: “Ego, ego, ego”. Orribile.

Le persone con il superego però sono molto peggio. Sono come scorpioni. È orribile, orribile. E qualche volta mi fanno venire le vesciche. Gli individui con il superego sono terribili e talvolta si mettono a graffiarvi, sapete? Sono proprio come zanzare, orribili. E continuano: “Sono ancora molto infelice”. È molto difficile curare un superego, davvero. Trovate molte donne e molti uomini che si comportano così: “Oh, sono molto turbato, sono molto infelice, sono depresso”.

Si sentono orgogliosi nel dire queste cose, mentre dovrebbero vergognarsi. Accade questo e loro non se ne preoccupano. Non dovreste dimostrare partecipazione verso queste persone e loro cambieranno. Me se cominciate a dimostrare partecipazione sono finite. E anche voi diverrete uguali a chi sostenete.

Anche quelli con l’ego, sapete, a volte ottengono successo; alcuni tipi egoisti ottengono successo in Sahaja Yoga, in qualche modo. Possono affermarsi; gli altri li seguiranno, ma ciò non piace a nessuno. Potete notare che nessuna persona normale lo gradirà. Se vi perdete nell’ego, cercate di uscirne! Esso comporta collera e quant’altro; controllare troppo la collera non va bene, ma essa deriva da molte cose. Alcune frustrazioni della vita, alcuni problemi, possono essere curati.

Vedete, se siete posseduti, a volte potete incappare in queste cose.

Quindi state attenti, dovete essere persone normali. Non siete né il vostro ego né il vostro superego. Voi siete lo spirito; dovete diventarlo. Qualche volta, se assumete troppo una posizione di comando vi viene l’ego: “Oh, io capisco tutto, eccetera”. Allora Madre fa in modo che l’ego vada giù. Lei lo fora, sapete?

È meglio dimenticare tutto il nostro passato e diventare umili come bambini. Dovete essere come bambini per entrare nel regno di Dio. Proprio come bambini, senza ego né superego. Loro sono molto naturali ed equilibrati, quindi state attenti, d’accordo? Nessuno cerchi di essere eccezionale in Sahaja Yoga. Ve l’ho già detto. Avete portato con voi quel nastro sul fatto di essere eccezionali?

Warren: È il nastro del seminario, vero Madre?

Madre: A Londra.

Warren: Sì, lo abbiamo ascoltato.

Madre: Oh, bene. Se qualcuno dice: “Io sono molto migliore di…”. C’è sicuramente un ego di qualche genere. Nessuno è migliore di un altro in Sahaja Yoga. Siete tutti parti integranti dello stesso corpo. Se un dito dice: “Sono il migliore” inizierà a crescere di dimensioni, in modo incontrollato, come un tumore. Cercate di stare attenti, d’accordo?

Sahaja yogini: Grazie Madre.

Madre: Qual è l’altra domanda? E non prestate troppa attenzione a voi stessi: “Che cosa mi sta accadendo, dove mi sto bloccando, che mi succede?”. Anche se si tratta di un’ammissione, che ammissione è? Diverrete così concentrati su voi stessi che non crescerete. Dovete uscire, capire in che direzione espandervi, senza dare fastidio a nessuno. Iniziate a pensare a come nutrire gli altri con il vostro amore. Perché una persona orientata sull’ego diventa molto indulgente con se stessa, egoista; per esempio: “Questo è il mio bagno, questa è la mia casa, questo è mio, mio, mio, tutto mio”. Cercate di evitare tutte queste cose.

Se possedete una casa e ne siete orgogliosi, meglio lasciarla e andare a vivere in qualche cella, e poi tornare. È questo il vostro trattamento; è l’idea giusta. Ora avanti, cosa pensate di voi stessi? In questo modo l’ego può essere corretto. Ripetetevi in continuazione che fareste meglio ad essere a posto. Pensate che questo sia il vostro Ashram? Bene, andate a dormire per strada. Allora funzionerà. È facile insegnare agli altri, potete farlo in continuazione, ma insegnare a se stessi è molto difficile; mentre è questo che occorre alle persone con l’ego. Per quale motivo è assai difficile ascendere per le persone con l’ego? Perché non diranno così. Infatti, prima di poterlo fare occorre spostarsi sull’altro lato.

Sahaja yogi: Qualcuno mi ha fatto notare una cosa molto interessante: ogniqualvolta punti un dito verso qualcuno, tre dita si rivolgono verso di te, così.

Madre: Come?

Warren: Così. Quando un dito indica così, tre dita si rivolgono verso di te.

Madre: Così? Vedete, è come un movimento ad ellissi, qualsiasi cosa voi diate, vi torna indietro. Ogni cosa diate, vi torna indietro. Cercate di dare qualcosa di gioioso. È molto facile; è davvero molto facile rimproverare se stessi dopo Sahaja Yoga. Ho visto gente subire una fortissima trasformazione. Specialmente gli inglesi. Sapete quanto siano orientati sull’ego, eppure non se ne vergognano. Pensano che se non si ha ego, si ha una personalità debole. Ci pensate? Pensano proprio così. E per loro diventare personalità deboli è molto difficile, ma dopo Sahaja Yoga ci riusciranno, ci riusciranno. Allo stesso modo dovreste cercare di riuscirci anche voi.

Ma credo che il tuo (si riferisce alla Sahaja yogini di prima, ndt) sia un problema collegato alla Germania. Meglio dargli una bella shoebittata, a questi tedeschi!A Londra siete molto meglio, ma ora che siete migliorati, qualsiasi esperienza strana abbiate, abbandonatela; qualsiasi tipo di esperienza strana.

Sahaja yogi: Io avevo molti sospetti mentre accadeva.

Madre: Desta molti sospetti, ma ora è meglio che smettiate, è una cosa molto seria. Uno yogi che ha avuto la realizzazione all’inizio, dava la realizzazione e tutto funzionava, però continuava a far uso di tabacco. Lo conoscete? Non solo lui, anche quel tipo che ha contratto la leucemia; ne facevano uso tutti. E io so che lo usavano perché ovunque andassi, loro stavano sempre dietro. So che erano loro.

Dopo quattro o cinque mesi lui venne a dirmi: “Ora ho fatto una grandissima esperienza”. Chiesi quale. “Quando medito, divento come Hanumana”. Chiesi: “Che cosa è accaduto?”. “La mia bocca comincia a dilatarsi così. Se mi guardo allo specchio non lo vedo, ma sento che va di qua e di là come quella di Hanumana. Poi mi sento sollevare e tutto il corpo diventa molto grande, eccetera”. Io dissi: “Sappi che io so che fai ancora uso di tabacco”. Lui disse: “Sì, è vero”. Si vergognò moltissimo di se stesso. Gli dissi: “Vuoi promettermi, per favore, che non lo userai più? Me ne occuperò io, ma tu devi decidere di smettere.

Pensate di potere continuare ad agire senza subire conseguenze, quando c’è la mia attenzione, quando avete avuto la realizzazione? Dopo la realizzazione, dovete essere dotati di moltissima autodisciplina. Vi è stata data un’opportunità, una corda grossa e lunga, ma poi vi impiccate da soli. Lui ha chiesto: “Come liberarmi da questo stato?”. Prima pensava in grande, di diventare Hanumana; poi, quando gliel’ho detto, ha promesso e tutto è scomparso, completamente. È bello che anche i bhut dell’ego e del superego, quando sono davanti alla mia fotografia, escano allo scoperto e inizino a mostrare i loro effetti. In un certo senso è molto interessante vederli. A quel punto, la gente se ne rende conto: che cosa mi sta accadendo? Capita.

Ma cercate di rendervi conto che qualsiasi cosa debba avvenire, avverrà all’interno, non all’esterno. Anche durante il programma potreste vedere alcune persone compiere vari gesti. C’era una persona che stava seduta in un modo strano. Mi chiesi: “Qual è il problema di questo tizio?”. Alcune persone si alzeranno in piedi, altre abbasseranno la testa, cose di ogni genere, tanto per attrarre l’attenzione. Le persone con l’ego tendono a volere l’attenzione degli altri. Fanno qualcosa per attrarre l’attenzione degli altri; stanno a guardare come avvoltoi. Potete accorgervi che alcune persone con l’ego aspettano l’opportunità (di farsi notare), mentre quelle con il super ego sono l’opposto. Esistono persone di due tipi, mai soltanto di una tipologia pura; a volte sono un miscuglio: oscillano da uno all’altro. Vale la pena di assistere a tutta la commedia come Sahaja yogi, vi divertirete. Non fatevi mai coinvolgere. Occorre starci attenti. Qualche volta dovete adottare mezzi davvero drastici per migliorare. Perché siete ricercatori, non è vero? Altre domande?

Sahaja yogi: Madre, è vero che una dieta per il fegato aiuta l’attenzione? Che altro si può fare?

Madre: Tenete gli occhi rivolti il più possibile sulla Madre Terra. Anche al mattino, se potete camminare… non so, non fa molto freddo. La rugiada caduta sull’erba vi aiuterà. Rivolgete gli occhi anche sulla terra. Cercate di fissare i vostri occhi sulla Madre Terra il più possibile. Non guardate Me.

E non tentate di diventare personalità affascinanti, perché allora vi capita di osservare sempre chi vi guarda e questo è molto sbagliato. Ho visto gente flirtare, ho visto i bhut uscire dagli occhi di una persona per entrare in quelli di un’altra. Per esempio, una persona che sta in piedi in un certo modo ha un bhut negli occhi ed un altro le arriva alle spalle per cercare di attrarla. Sono vestiti entrambi molto bene per attrarre il mondo intero. È in corso una competizione.

E questa persona arriva e sta in piedi qui e un altro bhut le sta alle spalle. Così senza nemmeno guardare la persona il bhut dà informazioni: “Salve”, e gli altri bhut rispondono: “Salve” e la persona a sua volta si gira e si mette a guardare. E continuano così. Talvolta i bhut fanno amicizia, sapete, l’ho visto. Se, per esempio, c’è un gruppo, un party, un ricevimento, vedo che si divertono. Una persona starà in piedi come un falco e loro punteranno gli occhi addosso a qualcuno. A quel punto quella persona è avvistata e i bhut si divertono. E queste povere creature fanno tutto questo per niente, senza ricavarne gioia. È un’assurdità senza gioia che si protrae. E questi due non lo sanno, stanno semplicemente giocando. Proprio così, come falchi.

È una situazione proprio ridicola per una persona come me, non so come trattenere le risate! È sciocco, non è vero? E non è mai accaduto prima. Vi assicuro che cinquant’anni fa, nessuno praticava tutte queste sciocchezze fino a tal punto. Non conosco granché della società occidentale di cinquant’anni fa, (ma) non poteva essere a questi livelli. Soltanto una o due persone potevano essere così, ma oggi sono tutti diventati come quel re, sapete. Chi era quel re che uccise sette mogli? Al giorno d’oggi sono tutti Enrico VIII[4].

Con la democrazia sono diventati tutti demoni. La ragione è la demoniocrazia, non la democrazia, ma la demoniocrazia. Perché si sentono tutti come re. “Che c’è di male? Che c’è di male in noi? Siamo grandi; se lui è un re lo sono anch’io. Se lui aveva sette mogli, io posso averne otto, qual è il problema? Lui lo ha fatto. Se lui mangia l’immondizia, posso mangiarla anch’io. Come potrà fermarmi qualcuno?”. È così. È competitività, assurdità, stupidità e follia. Ecco com’è l’ego. L’ego vi rende soltanto dei poveri stupidi; è questo che fa. Assolutamente. L’ego è qualcosa che vi rende talmente stupidi che neppure ve ne accorgete. Avete sentito la storia di Narada? Devo raccontarvela.

Penso che prima prenderò un po’ di tè.

Narada era un uomo che una volta era stato punto dall’ego e si mise a parlare così: “Guardatemi, sono un dio così potente che niente può toccarmi. Persino Shiva ha ceduto alle lusinghe di Cupido e ha dovuto sposare Parvati, che in realtà era Sati, poiché era stato colpito da Cupido. Ma io sono un così grande asceta e Brahmachari[5], che nessuno può toccarmi”. Allora Vishnu, che gioca sempre scherzi, trucchi alla gente, inviò due Gandharva, due dei suoi cantori celesti ad occuparsi di Narada. Lo incontrarono proprio per caso – Sahaja – mentre lui si stava recando nella giungla.

Dissero: “Oh Narada, sei così grande, noi siamo stati inviati a cercarti; sei un uomo di così bell’aspetto, così stupendo…”. E il suo ego iniziò ad accettare tutto ciò: “Effettivamente…”, disse. “Ti stavamo cercando”. “Perché?”. “Una bellissima regina, una principessa, deve sposarsi e si celebra uno Swayamwara” – Swayam significa ‘da solo’ e wara significa ‘scegliere lo sposo’- “così andremo tutti allo Swayamwara” Anche Sita aveva celebrato lo Swayamwara. “Sono sicuro che sarai tu il prescelto, perché non può esistere al mondo un uomo più bello ed attraente”.

Narada fu punto dall’ego. Fu tanto stupido da dare credito a tutte le loro frottole, si recò là e loro gli dissero: “Devi vestirti con grande cura, devi avere questo e quello e noi ti procureremo tutti gli abiti, ogni cosa, e saremo al tuo servizio; ti abbiamo sempre ammirato…”. Sapete, (le persone con l’ego) adorano essere ammirate e adulate.

Egli disse: “Davvero? Allora devo vestirmi con eleganza. Sono tanto attraente?”. E loro: “Sei il più bello e lei si innamorerà di te. È una donna famosa per la sua bellezza, c’è gente accorsa da ogni parte del mondo e tu sarai il prescelto. Ti incoronerà con la ghirlanda e la sposerai”. Egli dimenticò la storia di Cupido ed il proprio ascetismo, tutto. Disse: “Bene, lo farò”. Allora lo vestirono molto elegantemente e lui andò a sedersi in mezzo a tutti gli altri grandi principi.

In realtà fu Vishnu a creare questa città della Maya, Mayanagari, un’illusione appunto. E una volta creata questa illusione, questa donna, anch’essa un’illusione, entrò con la ghirlanda: avanzò, lo guardò e sorrise. Ma non riuscì a controllare le risate, come se pensasse: “Che bello scherzo!”. Egli fu sorpreso a sua volta. Sapete, pensava che la ghirlanda fosse per lui…

Quando ella sorrise lui pensò che fosse di apprezzamento, ma quando lei non poté fare a meno di ridere forte, fu piuttosto sorpreso, dopodiché lei se ne andò ancora ridendo e ridacchiando di lui. Egli era sorpreso, così chiese: “Ma che succede? Perché non mi ha dato la ghirlanda? Avrebbe dovuto mettermela”. Loro risposero: “Non preoccuparti, tornerà indietro”. Ma lei non tornò più, e poi si seppe che aveva già incoronato qualcun altro e si era sposata.

Allora tornarono ai loro posti ed egli esclamò: “Oh, è orribile”. Sudava per la collera, era molto adirato e se ne andò. C’era un lago, così andò a lavarsi la faccia e la vide: sembrava la faccia di una scimmia, egli era del tutto simile ad una scimmia. Disse: “Oddio, ero simile ad una scimmia e non come dicevano loro”. Allora li maledisse. Esclamò: “Voi due vi siete presi gioco di me”, e li maledisse. In ogni caso, però, qualunque cosa fosse diventato, poi si rese conto: “Sono un povero stupido perché l’ego è penetrato in me”.

È stupido; voglio dire che la gente (con l’ego) è molto stupida ed è per questo che dobbiamo tirarci sempre le orecchie: “Oh, Madre, non renderci stupidi, fai qualsiasi cosa, ma non renderci stupidi”, è questo che si deve fare, perché con l’ego si diventa davvero stupidi. State attenti.

Quando questo vento soffia dalla mia bocca, porta via, mi secca la gola, vedete? Anche dal mio naso fluisce una brezza fresca; dalle orecchie, da ogni parte soffia una brezza fresca: pensate a quale deve essere la condizione interna.

Dopo la realizzazione, noi non possiamo commettere gli stessi errori che si facevano prima della realizzazione, non vi pare? Dovremmo fare almeno questo, perché ora siamo illuminati e abbiamo una nuova luce negli occhi, ed è più facile fare tutto, ora che l’intero Potere Divino è qui per aiutarvi. Se non fate ciò che è giusto per voi, vi opponete alla forza che sta tentando di aiutarvi. È una specie di doppia forza che vi viene in soccorso.

Warren: Madre, il Nabhi sinistro è un problema molto grosso in Australia, potrebbe parlarci un po’ del Nabhi sinistro?

Madre: Mi pare esista una registrazione sul Nabhi sinistro, sulla milza. Come vi ho detto, (la milza) è un controllore di velocità dentro di noi, che crea un’atmosfera equilibrata affinché si adotti la velocità adatta alle situazioni. Dovete rendervi conto che anche la Madre Terra si muove a velocità elevatissima; anche lei si muove.

Vi sono moltissimi pianeti che si muovono ad una velocità relativamente superiore o inferiore, e l’intero meccanismo è regolato così bene che nessuno di essi entra in collisione con l’altro. Non si pensa mai a come debba essere tutto predisposto e ben diretto affinché tutti questi pianeti, così numerosi, pur andando in ogni direzione ad una certa velocità, a velocità diverse, non urtino gli uni contro gli altri.

Dovete aver visto gli aerei dell’Air Force, quando si alzano in volo ed eseguono le acrobazie. Vi sono dieci aeroplani o magari ventuno o anche di più: volano tutti ad altissima velocità mantenendo sempre però una certa distanza, così non entrano in collisione. Perché, se non stanno all’erta, possono collidere in un attimo.

Allo stesso modo, la nostra milza regola, innanzi tutto, la velocità di tutti gli organi in relazione reciproca e, in secondo luogo, produce le cellule del sangue da fornire, in caso di emergenza, a qualsiasi parte di ogni altro organo. Abbiamo questo meccanismo per la produzione di cellule del sangue anche nelle ossa, nel midollo osseo. Vi sono quindi due punti che sopperiscono alle emergenze in modo che se uno viene a mancare, subentrerà l’altro ad occuparsi di certe funzioni. Questo problema della velocità può però danneggiarli entrambi.

Ora, perché (la milza) sta sul lato sinistro a svolgere questo compito? Perché con il calore sul lato destro Dio sa cosa accadrebbe, perciò il controllo della velocità è affidato ad un organo che sta sul lato sinistro. Che cosa accade mentre svolgiamo qualche attività come, ad esempio, mangiare? Scatta immediatamente un’emergenza. Una volta ogni tanto va bene, ma se ogni giorno, la sera a cena, ascoltate i notiziari ed anche la mattina presto quando fate colazione volete leggere il giornale, potete aspettarvi guai. Perché nel leggere il giornale voi reagite visto che dopotutto siete persone sensibili. Leggerete di gente che muore e così via, perché i giornali non vi danno mai le buone notizie, non sono fatti per questo, credo. Non si legge mai, per esempio, che “Oggi l’aereo è atterrato senza problemi”. Se invece c’è stato un incidente, allora lo annunceranno e diranno che sono morte tante persone.

Voi allora cominciate a dire: “Quali sono i loro nomi? C’è il mio amico, c’è quel mio amico? È partito ieri!”. E scatta l’emergenza.

In quel momento, magari, state facendo colazione, si sta facendo qualcosa di molto importante e vengono prodotte le cellule del sangue. La povera milza impazzisce letteralmente e non sa più cosa fare, produce alcune cellule per rifornire una parte, e poi ne produce altre per un’altra. Dà proprio i numeri, impazzisce proprio e, quando impazzisce, l’intero meccanismo impazzisce. Il cibo va allo stomaco, il controllore di velocità è fuori uso, allora il cibo non viene digerito dallo stomaco ma i succhi gastrici iniziano a fluire nella parte inferiore dell’intestino. Ma a quale scopo? I succhi gastrici devono essere secreti nello stomaco. Giacché però la velocità dell’intero meccanismo è alterata, non vi è un adeguato apporto di sangue a tutti i vari organi e chi si comporta così soffre di cattiva digestione, gas e altro, e di un temperamento molto agitato.

Quando parla, parla in maniera telegrafica. Pensa in continuazione, si preoccupa; è così veloce, così preoccupato che, come ho detto, si scatena qualsiasi cosa. Quando dico a qualcuno che deve andare a prendere l’aereo… dovreste vedere le persone quando devono prendere l’aereo: all’improvviso, proprio prima di partire, diventano così folli, così matte, che non sanno più cosa fare. Il loro povero controllore di velocità inizia a rilasciare alcune cellule impazzite e così loro impazziscono letteralmente. A volte arrivano molto in anticipo, altre volte dimenticano a casa il passaporto. Fanno cose di ogni genere.

Warren: A volte si diventa ansiosi a causa del traffico.

Madre: Il traffico! Accade così ma, d’altra parte, le persone dicono: “Se non lo fai tu chi lo farà?”. Io dico: “Ma che bisogno c’è di sconvolgersi per questo?”. Vi faccio un esempio semplicissimo, una storia molto buffa. Quando sono andata in Inghilterra, al ritorno volevo andare a Parigi, avevo un biglietto aperto e potevo atterrare a Parigi o dovunque volessi. Era un biglietto di questo tipo, capite? E non vi era alcun motivo di affrettarsi perché sapevo dove dovevo andare. Alloggiavo in un albergo e il signore incaricato, un membro dell’organizzazione marittima (l’ente dell’ONU presso il quale lavorava Sir C.P. ndt) con la fama di essere un tipo molto brillante e intelligente, intraprendente ecc., mi telefonò almeno quattro volte. Sapete, pensano che le donne non abbiano alcuna cognizione del tempo, mentre lo hanno, quindi dovettero dirmelo quattro volte. Mi disse: “La prego, mandi giù il suo bagaglio alle undici”. Ed io: “D’accordo!” “Per favore, mandi giù il suo bagaglio alle undici”. Poi di nuovo: “Per favore mandi giù il suo bagaglio alle undici”. Per quattro volte!

“D’accordo, lo farò, sarò lì alle undici in punto per incontrarla”.

Si suppone che mio marito sia il suo capo, sapete, invece il modo in cui lui mi dava ordini era sorprendente. Pensava che non sapessi l’ora, o non so che idee avesse. Dissi: “Sarò lì alle undici esatte”.

“Di che colore sono le sue valigie?”. “Bianche; tutte bianche”, risposi. “Bene, ci incontreremo. Ha compilato il cartellino? Ha scritto il suo nome?”. Dissi: “Sì, c’è tutto”. “Allora caricheremo il bagaglio in auto e Lei dovrebbe arrivare entro cinque minuti”. Dissi: “Va bene, ci sarò, non si preoccupi!”. “Le telefonerò da basso e poi Lei arriverà. Per prima cosa, caricherò il bagaglio in auto”.

Fece tutte queste congetture e io mandai giù le valigie. Aveva detto: “Le metta in quel punto”. Mi aveva detto tutte queste cose. Io avevo risposto: “Va bene!”. Portai là le valigie e tornai di sopra ad aspettare il suo arrivo. Arrivarono le undici, le undici e trenta, le dodici, e lui non c’era; non si vedeva. Arrivò trafelato verso mezzogiorno e un quarto. Gli chiesi: “Cos’è accaduto?”. E lui: “Mi dispiace Signora Srivastava, mi dispiace molto”. Ripetei: “Ma che cos’è successo?” “Sa, c’è stato un tale ingorgo che proprio non ho potuto raggiungerla. Mi dispiace”. Ed io: “Va bene, ma io ho mandato giù il bagaglio, l’ha trovato?” “No, si è perso”.  Esclamai: “Perso? Pazienza, che possiamo farci se si è perso”.

Scendemmo: non vi era nessun bagaglio, niente. Qualcuno l’aveva preso.

Dissi: “Va bene, non si preoccupi, troveremo le valigie, non si preoccupi, è tutto a posto”. E lui: “Ma perderemo l’aereo”. Risposi: “Non perderemo l’aereo, ci sono molti aerei in partenza per la stessa destinazione, perché si preoccupa?” – “No, no, no, no, dobbiamo prendere quell’aereo. Lei ha la prenotazione su quello e c’è un posto prenotato a suo nome”. Dissi: “Vado da Londra a Parigi. Che bisogno c’è di preoccuparsi tanto? Andrebbe bene un posto qualsiasi, che necessità c’è di prenotare un posto in prima classe? Non occorre preoccuparsi tanto. Posso sedermi davanti o dietro o da qualsiasi parte”. Ciò nonostante, era molto preoccupato e così dovemmo recarci all’aeroporto un’ora prima. Come al solito, l’aereo era in ritardo. Appena arrivati all’aeroporto, dove fermò l’auto per farmi scendere, trovammo la valigia! Un turista l’aveva presa e lasciata lì, affinché il proprietario se la riprendesse. Dissi: “Guardi! La valigia!” – “Come?”. Dissi: “Eccola! Ora andiamo a prendere l’aereo per Parigi”.

Allora prese i miei biglietti e tutto il resto e si avviò. E – ci credereste? – mi prenotò per Bombay. E questa è solo metà della storia; vi racconterò il resto. Mi prenotò per Bombay. Io non lo sapevo. Mi restituì il biglietto e mi diede il…come si chiama?

Warren: Lo scontrino del bagaglio.

Madre: Lo scontrino della valigia e…

Warren. La carta d’imbarco.

Madre: La carta d’imbarco, tutto quanto, e salii in aereo. Lui disse: “Grazie a Dio, l’aereo è in ritardo di un’ora”. “Ma – replicai – io ero pronta quando me lo ha detto”. “Ma che posso farci? C’è stato un ingorgo”. Dissi: “Sarebbe dovuto uscire di casa tre ore prima”. – “È vero, ma come potevo saperlo? C’è stato un ingorgo come non mai; è stato storico!”. Dissi: “Con me è tutto storico. Non si preoccupi”. E salii in aereo.

Atterrai a Parigi. Nessuno mi controllò; mi avviai verso l’uscita dove c’era un altro, un francese, la copia esatta del primo, ad aspettare. L’altro si comportava nello stesso modo di questo qui. Chiesi: “Che succede?” Rispose: “Niente. Oh! Lei è arrivata molto tardi, è arrivata tardissimo”. Dissi: “Mi dispiace, ma non è stato un mio errore”. “Non faccia il mio nome a suo marito ma, vede, il suo Nebi – lo chiamò Nebi – avrebbe dovuto informarmi. Non lo ha fatto. Ed è ritenuto molto efficiente ecc.”

“Non vi era altra possibilità, sa, perché al momento di partire la mia valigia si era persa. Lui non pensava a lei, pensava soltanto alla valigia, era più preoccupato per la valigia; siamo andati all’aeroporto e all’aeroporto lui mi ha accompagnato alla partenza. Gli ho suggerito che sarebbe stato meglio fare una telefonata, ma nel frattempo lei era arrivato all’aeroporto”. Rispose: “Sì, sono venuto qui mentre avrei dovuto chiedere a che ora l’aereo sarebbe arrivato. L’aereo era in ritardo, quindi sono arrivato parecchio prima”. Dissi: “Molto gentile”. Era seduto là già da due ore.

Questo era un altro agitato, così chiese: “Bene, e il suo bagaglio?” Gli diedi lo scontrino della valigia e aspetta, aspetta e aspetta, non arrivò nessuna valigia: era andata a Bombay! Così lui andò al banco a chiedere spiegazioni. L’addetto disse: “Oddio, è registrata per Bombay”. E lui: “Davvero?” “Sì, è registrata per Bombay, è andata a Bombay”. Gli venne una tale rabbia contro il tipo di Londra! Disse: “Guardi che cosa ha combinato con tutta la sua efficienza, non se n’è accorto, ne ha fatte di tutti i colori”. Dissi: “Ma perché si preoccupa? La mia valigia è partita. Perché si preoccupa? Devo rimanere qui per quattro giorni, va bene, mi arrangerò”. “In che modo si arrangerà?”. Io avevo il beauty-case e dissi: “Ho qualche cambio con me e non mi occorre nulla, sono a posto”. Disse: “Con un sari è a posto. Indosserà lo stesso sari per quattro o cinque giorni a Parigi, ma chi se ne accorgerà?” Capito? Qui la gente indossa lo stesso vestito anche per un anno, nessuno ci fa caso, soltanto in India è un problema; se si indossa lo stesso sari lo notano. Ma qui no, nessuno lo noterà.

Dissi: “Devo soltanto andare al museo, non deve preoccuparsi. Mi dica dove mi ha prenotato l’albergo”. Nell’albergo in cui alloggiavo mi organizzai benissimo. E il giorno della partenza egli venne ad accompagnarmi con sua moglie la quale disse: “Non ha fatto altro che criticare Nebi per questo, ricordando che non avrebbe dovuto fare questo e non avrebbe dovuto fare quello, tanto che ad un certo punto io ho detto: “Che ci si può fare?”. Allora lui ha detto: “Grazie a Dio è tutto sistemato. Ora Lei sta tornando, ma come farà senza la valigia?”. Io stavo andando a Teheran da mio fratello; dissi: “Va bene, non preoccupatevi, devo partire, perché vi preoccupate tanto per me?”. Lui rispose: “Bisogna preoccuparsi per chi non si preoccupa”. Dissi: “Se vuole trovare qualche scusa per preoccuparsi può farlo, può preoccuparsi di qualsiasi cosa, ma non c’è nessun bisogno di preoccuparsi per me”.

Appena arrivammo all’aeroporto, ritrovammo il mio bagaglio. La mia valigia era arrivata da Bombay fino a Parigi. Egli disse: “È sorprendente, la valigia è arrivata”. Il più bello fu quando gli dissi: “Ora vada a registrarmi”.

Lui aveva già fatto la prenotazione e, quando andò a ritirare il biglietto, gli dissero: “Non c’è nessun biglietto. Il biglietto è stato annullato perché la signora era stata prenotata per Bombay”. A quel punto era troppo. Sua moglie lo incalzava: “Dicevi questo e quello riguardo all’efficienza e a ciò che ha fatto quell’altro e tu allora, grand’uomo efficiente? Mi stordisci in continuazione: stai pronta, stai pronta, stai pronta”. Gli fece una gran paternale ed io dissi: “Non preoccupatevi, se devo andare andrò e se non devo andare non andrò, e non dovete pagare voi il conto dell’albergo, lo pagherò io, quindi non preoccupatevi”. Lui chiese: “Che devo fare?”. Io risposi: “Non si preoccupi, appunto”. Poi scoprimmo che l’aereo era in ritardo di due ore. Dissi: “Bene”, e feci un’interurbana a quelli dell’Air India. “È tutto a posto, datele un biglietto”. Presi il biglietto e partii. Non accadde nulla. Ma quei due erano veramente molto nervosi e sono sicura che il loro controllore di velocità fosse fuori uso. Questa è una storia semplicissima su come vanno le cose e su come ci preoccupiamo.

Dopo tutto, ci si deve rendere conto che non vi siete smarriti; vi siete forse smarriti? Tutto qui. Fintantoché non vi siete smarriti, ci siete. Ma se ogni volta pensate di esservi smarriti, nessuno può aiutarvi.

C’è una barzelletta su un ragazzino che andava in giro in un luogo dove si teneva una mostra. Fu chiamato il suo nome: “Ancora – disse – mi sono ancora perso?”.

È così, è sempre così: se qualcuno pensa che vi siate persi, è un loro errore. Il ragazzino in realtà non si era perso; ogni volta che i genitori lo facevano chiamare per nome (probabilmente da un altoparlante, ndt), diceva: “Oh Dio, mi sono ancora perso?”. Gli altri pensano che vi siate persi, mentre non è così, ma a volte vi mettete a pensare allo stesso modo. Che bisogno c’è di sentirsi turbati? Niente; niente è più pericoloso delle vostre stesse paure.

Warren: Qual è la qualità della Gruha Lakshmi del Nabhi sinistro?

Madre: Sapete, è chiamata Gruha Lakshmi perché nella famiglia è lei che regola la velocità, è lei che sa come controllarla, se è una Gruha Lakshmi, se è veramente una donna di casa. Ma una donna di casa che abbia interessi all’esterno non può rendersene conto. Lei deve occuparsi della casa, deve occuparsi dei figli; deve essere una brava donna di casa e dovrebbe rendersi conto della sua grande importanza come donna di casa. Soltanto quando capisce la sua importanza, il controllore di velocità andrà a posto. Non deve mettere fretta neppure ai bambini; è lei che organizza ogni cosa per i figli. Per esempio, domani i bambini devono andare a scuola: allora lei si alzerà la mattina presto, controllerà che i loro abiti siano a posto, che ogni cosa sia in ordine.

Quando sarà ora di svegliare i bambini, arriverà, canterà qualcosa di dolce o li bacerà facendoli alzare piano, piano, così non dovranno alzarsi in fretta. Lei lascerà loro il tempo sufficiente per prepararsi e poi, dopo, penserà al marito. La cosa principale in India, era l’usanza che le donne non mangiassero mai prima che avesse mangiato il marito. Vi sono due motivi per questo, uno dei quali è la Gruha Lakshmi. Esse si sedevano con il marito mentre mangiava; facevano vento al marito mentre lui mangiava. La gente può sostenere che sia schiavismo, ma non lo è.

È così che li controllate, che li rendete assolutamente dipendenti da voi. Chiedete a mio marito, ve lo confermerà. Quando sono completamente dipendenti, non vanno da nessun’altra parte; anche se tentano qualche trucco, il giorno stesso ritornano perché non possono lasciarle.

La velocità si controlla con il ventaglio. La persona mangia e la moglie dice a tutti: “Non disturbatelo adesso, lasciatelo mangiare”. Lui non deve leggere il giornale, vi è una lotta riguardo al giornale e lei lo getta via. “No, no, mangia, mangia lentamente, non preoccuparti di niente. È tutto a posto”.

Ma non è così. Ho visto molte donne che al tavolo della colazione litigheranno con il marito: “E i soldi? Non me li hai dati”. Allora il marito si irrita: “Bene, oggi non farò colazione”. Non è questo il modo. Non dico che non esistano mariti crudeli: ve ne sono, vi sono eccezioni. Ma anche le mogli possono essere crudeli. Se però sono persone normali e buone e desiderano capire come controllare la propria velocità e quella del marito, innanzitutto devono rendersi conto che dovrebbero essere molto equilibrate, donne molto equilibrate e solide. Non dovrebbero essere nervose. Se sono nervose possono rendere tutti nervosi. Pensate alla Madre Terra: se fosse nervosa, ci saremmo messi a saltellare dappertutto.

Dovete essere solide, non solo, ma dovreste essere in grado di tollerare molte cose tipiche degli uomini. Non ha senso pensare che se qualcuno vi domina, valga più di voi. Può sopportare soltanto chi è in grado di farlo. Per questo Madre Terra può sopportare il nostro peso. Per questo possiamo stare in piedi su di lei. Significa forse che, in qualche modo, vale meno di noi?

La donna ha una speciale capacità di sopportazione, perché è fatta così. È una personalità solida. Dentro di sé può assorbire molto e digerirlo, eliminarlo. Lei è una persona che non è disturbata dalle tante cose che il marito deve dire alla moglie.

Qualche volta lui è duro con lei perché, dopotutto, deve affrontare l’ambiente esterno, deve affrontare ogni cosa e poi torna a casa e scarica tutto sulla moglie. Ho notato che talvolta parlano anche alla sua fotografia: “Sei così, sei questo e quello, eccetera”. Scaricano ogni cosa sulla moglie, dopodiché sono soddisfatti perché sanno per certo che: “Mia moglie non sarà amareggiata, lei capisce, mi ama e capisce perché sto gridando contro di lei”. Ora però questo temperamento da Gruha Lakshmi è scomparso perché adesso le donne sono possedute dagli uomini e, quando sono possedute dagli uomini, sono anche peggiori degli uomini.

Pensate ad una donna posseduta da un uomo: l’uomo che la possiede deve essere un tipo orribile. Gli uomini diventano simili a donne e le donne diventano simili ad uomini. Non so cosa fare con questa gente perversa. Una donna deve essere una donna e un uomo deve essere un uomo, e non dovrebbero cercare di competere fra di loro ma essere complementari. Un uomo deve rendersi conto che non può vivere senza la moglie, e la moglie deve capire che non può vivere senza il marito. In ogni caso però nessuno dei due deve dominare l’altro.

Quando le persone sono possedute hanno metodi dominanti. Possono, ad esempio, diventare estremamente dolci, carine e affascinanti; possono diventare estremamente ragionevoli; vi daranno la risposta giusta a tutto. Ragioneranno, sembreranno molto logiche, ma tutta questa logica non è altro che una dannazione assoluta per voi. Perché esse stanno diventando così dominanti che voi neanche vi accorgete di essere spinti in una difficilissima situazione da cui non potete uscire.

La donna di casa deve essere una donna di casa e deve esserne fiera. Le Sahaja yogini, in particolare, dovrebbero rendersi conto che io sono una donna di casa. Se chiedete a mio marito vi dirà quanto io abbia sempre fatto per lui; e lui è stato un uomo così impegnato che chiunque altro pensa che mi abbia sempre trascurata e che con me sia stato spaventoso. Pensano che non si sia mai preoccupato di me e cose del genere. Ma non è questo il punto. Io capisco che è un uomo molto impegnato e sono davvero orgogliosa di lui, perché lavora molto. Il mio compito è di calmarlo, farlo rilassare, farlo sentire felice.

Ma qui il problema è che per le donne non è facile capire che gli uomini sono proprio come bambini. Davvero, sono proprio dei bambini – gli uomini non dovrebbero ascoltare questa parte del discorso – voi dovreste sapere come trattarli. Sapete, potete renderli contenti con piccole cose semplici, e loro possono essere molto dolci. Vi racconterò una cosa; un giorno che volevamo acquistare una casa, mio marito disse: “È troppo, è troppo cara, non so se possiamo permettercela”, e cose del genere. Dopo tutti quei discorsi, stavamo per addormentarci quando lui mi chiese: “Dimmi soltanto una cosa, quanto denaro pensi che ci servirà in India?”. Sapete, ritenni che fosse troppo e dissi: “Posso dirtelo domani dopo aver fatto i conti?”. E lui immediatamente sorrise e tutta la faccenda gli svanì dalla mente. Sapete, piccole cose qua e là, la capacità di una moglie di trasformare le cose. Il marito si calma e capisce che è troppo, che sta dando troppa importanza alla cosa, che dopo tutto si preoccupa troppo per nulla.

Lei è il suo complemento e anche lui è il complemento della sua (di lei) vita. Se le cose funzionano in questo modo è molto bello. Non dico che non dobbiate lavorare; se dovete lavorare, dovete farlo, ma non dovreste lavorare per andare dal parrucchiere, sprecando il vostro denaro per pensare solo a voi stesse. Non è questo il modo. Il lavoro è perché avete bisogno di denaro; se ne avete bisogno dovreste lavorare. Diversamente non è necessario che anche le donne lavorino. Molte donne non hanno alcuna necessità di lavorare perché se il marito guadagna a sufficienza, se è bravo e sa che il denaro appartiene ad entrambi, è meglio che le donne si occupino dei bambini e della famiglia e rendano la casa un nido accogliente per i figli. Ma nel caso sia necessario, dovrebbero lavorare; con la consapevolezza però che, se hanno dei bambini, la loro prima responsabilità è rappresentata dai figli. Devono occuparsi dei bambini, questa è davvero la cosa più importante. Diversamente non mettete al mondo dei figli; se avete dei bambini dovete averne cura. Ma ora in Occidente si è arrivati ad un punto tale che non si vogliono più avere figli, le donne non vogliono avere bambini.

Le donne non vogliono avere figli, non vogliono proprio averli, perché con i bambini nascono i problemi. Perché dunque avere figli?

E se anche nascono bambini, loro sono molto intolleranti con loro. In Inghilterra, ho visto madri istruite picchiare i figli. Ve lo immaginate? L’ho visto sui treni, le ho viste picchiare i loro bambini, il che per noi è fuori discussione. Sapete, i nostri bambini sono ugualmente disobbedienti, ci danno preoccupazioni, fanno cose di ogni genere ma per provocarci e noi non li puniamo troppo duramente. Se, durante l’infanzia, permettete loro di fare ciò che vogliono, quando cresceranno vi accorgerete che sono bellissimi bambini disciplinati. E se glielo permettete a casa, quando saranno fuori con noi saranno molto disciplinati e quieti. Avete visto i bambini indiani come sono tranquilli, ma a casa non sono così.

A casa faranno cose di ogni genere, ma quando escono si comportano molto bene. Dopo, al ritorno a casa impareranno. Non è che non dobbiate insegnare loro la disciplina, anzi fatelo. Se siete una persona ordinata, se siete una persona che crede nell’abbellimento della casa e in queste cose, nessun bambino la metterà in disordine. Se chiedete alle mie due figlie, io non ho mai detto ‘Non farlo!’, ma loro sanno che io sono dotata di un gran senso estetico e tenevo la mia casa molto bene. Se io lasciavo qualcosa in un certo posto, loro controllavano che fosse là e ce la tenevano. E portavano cose bellissime soltanto per farmi piacere. Hanno sviluppato un forte senso estetico rendendosi conto che io ne sono così dotata.

Ma vedete, noi abbiamo troppe debolezze. Diciamo bugie e i bambini se ne accorgono. Facciamo cose di ogni genere; loro lo vedono e poi faranno lo stesso. Marito e moglie litigano in presenza dei bambini, quindi i figli apprendono, imparano da noi e iniziano a commettere molti abusi; imparano da noi, sapete. Un marito pensa che litigando apertamente (con la moglie) non vi saranno barriere tra genitori e figli, così litigheranno, discuteranno. Oppure il marito non dirà nulla, diventerà scontroso e la moglie continuerà a parlare; oppure sarà il marito a dire qualcosa e la moglie resterà in silenzio.

Tutte queste cose non vanno bene in presenza dei bambini. Davanti ai vostri figli, dovete comportarvi in modo che essi assorbano i vostri lati positivi e non quelli negativi. Qualcuno potrebbe chiamarla ipocrisia, potrebbe dire che dovreste essere onesti con i bambini, ma non è necessario avere questo tipo di onestà con loro. In casa vi sono ambienti come lo studio, la sala da pranzo, il bagno. Voi non portate il bagno nello studio, non è vero? Siate onesti, lo fate? Questa presunta onestà in base alla quale si mescola tutto, non è onestà. Di fronte ai figli dovete comportarvi in modo che essi assorbano le qualità che voi apprezzate, che ritenete migliori e, un po’ alla volta, rimarrete sorpresi.

Rinuncerete a tante cose per il bene dei figli e apprenderete tante cose, quando sarete con i vostri bambini, perché loro dicono davvero tante cose e vi correggono con i loro modi dolci – specialmente le anime realizzate – troverete molto interessante il loro modo di parlare. Dovete ascoltarli e allora ci renderemo conto di quante cose assurde abbiamo fatto, che avremmo evitato se avessimo avuto questa saggezza. Loro sono così, ma noi dobbiamo interessarci dei nostri figli, dobbiamo averne cura, amarli. Credo che in Occidente il marito funga da baby-sitter e la moglie sia tutto in casa, quindi salta su: “Pulisci questo, spazza qui, ecc”. Io mi chiedevo quale fosse il problema di queste donne. Come se tutti gli uomini fossero diventati dei servi o non so cosa.

Mio marito è un uomo che non sa neppure spazzare. Mi disse: ”Guarda quelle persone! Che cosa penseranno? Diranno che sono uno scansafatiche che non lavora”. Io risposi: “Il tuo lavoro è in ufficio, perché dovresti lavorare a casa?” “No, no, devi insegnarmi a spazzare”. Dissi: “Non voglio che tu lo faccia perché tua sorella dirà che ti ho dato una scopa in casa tua e non me lo perdonerà. E lui: “Ma chi glielo dirà? Faresti meglio a dirmi come si fa”. Dissi: “D’accordo”. Così andammo nel giardino sul retro, nel giardino sul davanti, perché imparasse.

Lui prese una grandissima scopa, sapete quelle scope inglesi, e cominciò a spazzare tutta la sporcizia. C’erano foglie secche e altro; lui le spazzava e le spingeva di nuovo indietro, ancora le spazzava e le spingeva nuovamente indietro, e così via.

Dopo cinque minuti tornai e chiesi: “Che cosa stai facendo?”. Rispose: “Come fai a mettere la spazzatura da un lato? Vedi, quando metto la scopa di qua, torna indietro con la scopa. Che devo fare?”. Non aveva mai visto come si fa perché non aveva mai dovuto farlo. Dissi: “Ora, per favore, vuoi smettere? Non sai farlo, è molto difficile”. E lui: “Fammi fare pratica”. Non riusciva a farlo. Il colmo fu che per otto giorni dovetti massaggiargli la mano con una lozione per farla tornare a posto, perché gli doleva molto: così per me è stato un lavoro supplementare; pazienza. Vedete, è così che diventano completamente dipendenti da noi. Non esistono lavori umilianti per noi. Lavare o fare qualsiasi lavoro non è umiliante, ma dobbiamo svolgere il compito per il quale siamo destinate.

I vostri uomini sono diventati davvero molto gentili, ma i nostri uomini (indiani), se date loro qualcosa da lavare la romperanno sicuramente, siatene certe al cento per cento. Se volete vedere un toro in un negozio di porcellane, chiedete ad un uomo indiano di entrare in cucina! D’altra parte è molto interessante comprendere la loro vera natura, renderli uomini come, in effetti, sono.

Le donne sono le shakti dietro agli uomini e, se sono le shakti, devono agire in questo modo. Dobbiamo capire che siamo donne, siamo coloro che determinano la velocità degli uomini. Noi regoliamo il controllore di velocità degli uomini, pertanto, non dovremmo essere veloci, non dovremmo mettere loro fretta.

In India, soltanto gli uomini diranno: “Andiamo, ora si sta facendo tardi, si sta facendo tardi!”, soltanto loro. Ma qui trovo che lo dicono le donne: “Che cosa stai facendo? Oh! John, sbrigati!” e John si precipita: “Oh, sì!” e porta le valigie. Ho visto un film in cui, un pover’uomo che era andato in vacanza, doveva trasportare su e giù anche le valigie dell’amica.

Warren: La cena è pronta. Adesso Madre dovrebbe cenare. È stata una bellissima serata, passata a chiacchierare.

Madre: E come vi curate con Sahaja Yoga? È molto semplice. Rivolgete la mano sinistra verso la fotografia e appoggiate la destra sulla milza e fatela ruotare dicendo: “Madre, Tu sei Gruha Lakshmi”.

Gruha Lakshmi era Fatima Bi, la figlia di Maometto. Ella non uscì mai, non usciva mai. Rimaneva in casa e, in questo modo, rese grandi i suoi due figli, che combatterono – come anche il marito – e morirono nella grande guerra di Garbala[6]. E lei rimaneva a casa. Tutto il potere era all’interno. Lei non usciva mai, usava sempre il burqa, era sempre completamente coperta. Fra tutte le Lakshmi lei è la perfetta Gruha Lakshmi. Sita era Mahalakshmi, ma lei era Gruha Lakshmi. Era assolutamente riservata, nessuno sa molto di lei ma è lei che ha creato questa Shi’a[7]. Sorprendentemente, Sitaji è chiamata Shia nei villaggi; alcune persone che non sanno pronunciarlo dicono Shia. Fatima Bi è stata la pura Gruha Lakshmi.

Ma gli uomini non dovrebbero interpretarlo come un diritto a dominare le donne, assolutamente no. Essi hanno unicamente il diritto di amarle, non di dominarle. Se cercano di dominare le donne, il risultato sarà che si pesteranno i piedi a vicenda. Mentre sono necessari amore e amicizia.

La ruota destra di un carro deve stare a destra e la ruota sinistra deve stare a sinistra, ma devono essere tutte e due uguali. Se non sono uguali… non è sufficiente che siano simili, devono essere uguali perché, diversamente, tutto il carro continuerà a girare in tondo, in tondo, in tondo, tutto da una parte o tutto dall’altra, non andrà avanti. Occorre comprenderlo e gloriarsi di essere nate donne, per svolgere appieno il ruolo di una donna e non quello di un uomo. Se un’automobile decide di volare, può farlo? Solo un bhut può.

Sahaja yogi: Madre, ma allora nella nostra società come dovrebbe comportarsi l’uomo? Perché anche l’uomo ha perso l’abilità di svolgere bene il suo ruolo.

Madre: Qui gli uomini sono troppo buoni. Dovrò dirlo agli uomini indiani. Ciò che credo accada in Occidente – ciò che avete osservato negli occidentali – è che gli uomini non litigano e brontolano come facciamo noi donne, dovete capirlo. – Sto parlando solo per gli uomini occidentali non per gli indiani. Modi, chiudi gli occhi! – Gli uomini indiani sono molto diversi, ma vi sto parlando di come sono quelli occidentali, di come si comportano…. Loro non sanno come affrontare le donne, non capiscono, poiché loro sono uomini e voi siete donne.

Loro non litigheranno con voi, non discuteranno, niente del genere: “Perché hai fatto questo? Perché sei andata là?”. Loro dicono: “Bene, prendi questo”. Magari vi danno uno schiaffo, vi lanciano qualcosa o fanno qualcosa del genere; hanno solo metodi diretti di confrontarsi con voi. Anche se hanno una disputa (fra uomini, ndt) dicono: “Dai, su, prendi questo”. Faranno a pugni per qualcosa che (magari) non ha nemmeno niente a che vedere con il motivo (iniziale) della contesa; litigheranno, si picchieranno e poi si rimetteranno tranquilli: tutto finito, passato; fine della discussione. Le donne non sono così, quando litigano fra loro poi rimane loro tutto dentro… “Oh lei è molto cattiva, continuava con questo, questo era così, quello era così”.

Noi siamo fatte in un modo e loro in un altro. Che cosa accade se voi continuate a tormentare gli uomini tutto il tempo?: “Che cosa hai fatto della mia collana? L’hai portata? Hai ritirato il denaro? Vorrei vederlo”. Li inquisiamo e facciamo queste cose che li irritano molto. Lasciateli stare! Ma se li trattate proprio come dovrebbero essere trattati, come bambini, allora sono molto buoni, eccellenti. Il problema di come trattare gli uomini è molto importante. Anche se si dice ad un uomo come comportarsi, non lo farà, perché in realtà siete voi che lo controllate, non è lui che può gestire se stesso, siete voi a controllarlo. In un certo senso lui non ha alcun controllo su di voi. Ma in un certo senso le donne occidentali pensano che se non li dominano così, in realtà non ne avranno il controllo.

In effetti, voi gestite l’uomo in modo assoluto, completo, ma questo dovrebbe essere fatto in modo che non abbia questa percezione. Se lui se ne accorge, seguiterà a bere, farà uso di droghe. Certamente, un uomo che beve è, per lo più, un uomo dominato dalla propria moglie, oppure è un uomo molto gentile fuori casa (…). È molto carino con tutti: “Salve, come va?” poi va a casa e prende a schiaffi la moglie.

Ma voi dovete capire che deve farlo, deve schiaffeggiare qualcuno perché è nella loro natura schiaffeggiare la gente, devono fare a pugni con qualcuno. O fanno a pugni con gli altri, oppure schiaffeggeranno la moglie. È meglio la seconda soluzione: che tornino a casa. Potete prendere un cuscino rigonfio e divertirvi, far finta che sia un bambino che torna a casa si arrabbia con la mamma e continua a picchiarla: “Oh! Perché l’hai fatto? Perché l’hai fatto?” Così. Beh, perché pensano di averne il diritto. Se però negate loro questo diritto, impazziscono, si dedicano all’alcool, si dedicheranno a molte cose.

La maggior parte degli uomini prende tutti questi vizi perché la moglie non dà loro soddisfazione e amore. Siete voi a controllare gli uomini, non loro a controllare voi. È molto facile controllare gli uomini, molto semplice. Vi sono dei trucchi da usare, certamente, ma una donna è piuttosto scaltra, sa come fare; però dovrebbe farlo con dolcezza, con molta dolcezza, che sottintenda il vostro amore.

Mio marito era molto impegnato, insieme al primo ministro, con i piani quinquennali e i piani decennali e quindicinali e io dovevo fare alcune cose urgenti. Stavo costruendo una casa per lui, e non sapevo come fare a parlargli; se l’avessi fatto, sapevo che si sarebbe seccato con me: “Oh, per te questa è una cosa molto importante mentre per me è questa la cosa importante”. E mi avrebbe sgridata. Così, all’inizio discutevo del piano quinquennale e poi discutevamo di quelli biennali, e poi di quello annuale, e poi di quello familiare. E (quest’abitudine) si è sviluppata al punto che egli deve discutere con me, deve parlare con me di ogni cosa relativa all’ufficio.

Anche se lui si trovava in Inghilterra o altrove, se accadeva qualcosa, lui per prima cosa doveva parlare con me di tutto; doveva discutere con me se qualcosa fosse giusto oppure no. Chiunque penserebbe che io sia un grandissimo funzionario governativo visto che lui deve discutere con me, ma per lui era come avere una sorta di valvola di sfogo e sentiva che io gli davo il consiglio giusto; di qualsiasi cosa si trattasse, era sempre così, sempre. Anche Lal Bahadur Shastri, il Primo Ministro, aveva una tale fiducia in me che parlava con me come se io fossi una donna importante.

Un giorno venne a chiedermi: “Ora mi dica quali sono le sue priorità riguardo al Paese”. Risposi: “Perché lo chiede a me? Sono soltanto una donna di casa!”. Rispose: “Senta, lei è una donna di casa in gamba, una casalinga di successo. Mi piacerebbe conoscere le sue priorità”. Risposi: “La prima è il cibo; l’agricoltura è la priorità principale”. “E la seconda?”. Risposi: “Il vestiario, avere una casa, è importantissimo. Se non si hanno queste tre cose, a che serve tutto il resto? La quarta cosa è l’istruzione, quindi le priorità devono essere queste. A che serve avere qui industrie della plastica? State importando industrie produttrici di plastica, di gomma di cui non abbiamo bisogno. A che scopo crearci un’altra montagna di plastica?” Egli fu molto soddisfatto della mia risposta. Aggiunsi: “Non dedicatevi alle cose che hanno in Occidente. Questo non sarà adatto a noi. Loro stanno sprofondando e noi faremo altrettanto”. Qualsiasi cosa abbiamo, cerchiamo di usare soltanto prodotti puri, fatti a mano dall’uomo, non dalle macchine. Potete avere un solo piatto come averne dieci.

Una volta andammo in Inghilterra. In India, avevo sempre fatto in modo che in casa mia non si servissero alcolici di alcun genere. Invece, in Inghilterra dicevano: “Neppure un corvo inglese entrerà in casa vostra se non offrite bevande alcoliche, neppure una rana”. Allora dissi: “Se è così, meglio averli”. Potete immaginare quanto spendemmo, a quell’epoca, solo per organizzarlo. Non avevamo mai avuto un bar a casa, e solo per iniziare, per i tumbler (bicchieri cilindrici, senza stelo) in cristallo di Boemia, spendemmo novecento sterline. (Ci dicevano:) “Questo è per un liquore, questo per un altro, questo per un altro ancora. Risposi: “Ne basta un tipo”. È così che abbiamo esaurito la nostra Madre Terra. Questo è un altro errore che abbiamo commesso con il voler possedere, e perché?

È per lo sviluppo industriale, si può dire, che gli inglesi hanno soltanto whisky e cristallo. Dovevano vendere il loro cristallo, così si sono messi a dire che era necessario avere un bicchiere per una cosa, uno diverso per un’altra, perché il loro cristallo si deve vendere e il loro whisky si deve vendere. E come si fa? Adottando tutte queste permutazioni e combinazioni.

È così. Quando si inizia a spendere in questo modo, non si ha poi il denaro per le cose reali. E ciò di cui si ha bisogno è davvero poco; si può vivere davvero con poco. Certo, a me piace avere delle cose, mi piace comprarle, a che scopo? Per donarle, per fare regali, per avere intorno oggetti che abbelliscano la casa. Così la gente viene, guarda e si sente felice, ma quando a loro piace qualcosa io dico: “Bene, prendila”. Le espongo proprio come in una mostra, così la gente può apprezzarle ed io posso gioirne e regalarle.

Ho anche regalato grossi mobili a persone alle quali piacevano. E le mie figlie erano così preoccupate di questo che un giorno andarono ad aprire il mio armadietto con la chiave e spostarono tutti i miei gioielli altrove, perché io non dessi via tutto.

Ma a me fa piacere e, quando dono, ottengo di più. Per compiacere gli uomini, dunque, dovreste vivere in modo grandioso. Le donne dalla mentalità ristretta non possono mai interessare un uomo. Esse devono essere grandiose. Devono essere contente se a casa vengono degli ospiti, se gli amici del marito vengono ospiti a casa ecc. In pratica vi fondete completamente con lui e iniziate a gioirne e le persone vi rispettano. Diversamente, gli uomini non entrano in certe case. Ho chiesto: “Perché?” – “Sua moglie è orribile, mi guarda in modo minaccioso. Non voglio andare in quella casa”. Allora non siete Gruha Lakshmi. Occorre imparare molte qualità della Gruha Lakshmi.

Se la Gruha Lakshmi è a posto, il controllore di velocità può essere mantenuto in buono stato. Alcune donne hanno l’idea di tenere il broncio e comportarsi male e assumere qualche atteggiamento assurdo. Voi dovete essere presenti, dovete essere le sorgenti della gioia. Ma anche gli uomini devono fare molta attenzione al proprio controllore di velocità: è molto importante. Se non lo fanno, possono sfidare le proprie mogli, rovinarsi la salute e diventare completamente orientati sull’ego e possono essere completamente danneggiati, tanto da contrarre la leucemia.

Domani vi parlerò della leucemia.

Che Dio vi benedica.


Parte 2

 

Persino restando in silenzio potete fare molto. Voi non vi rendete conto dei vostri poteri. Non ve ne rendete proprio conto. Potete persino fermare il sole. Avete ricevuto tanti di quei poteri da non credere. Io vi ho creati ad immagine di Cristo, di Ganesha. Siete persone molto potenti. Sulle vostre mani si muove la Kundalini. Che altri poteri volete ancora? Quanti sono i santi che sono stati benedetti con poteri altrettanto grandi? Voi non avete, di voi stessi, la stima che dovreste avere. Se sviluppaste davvero l’autostima, vedreste che nel vostro spirito si creerebbe un totale equilibrio.

L’autostima è il solo modo in cui diverrete realmente realizzati. Ed allora non si farebbero reciproche osservazioni sarcastiche. Voi dovete portare rispetto; dovete rispettarvi tutti reciprocamente. “…Qualcuno è così…qualcun altro è così…”, a me non piace per niente fare osservazioni su chicchessia, non mi piace per niente. E neppure voi dovreste fare osservazioni.

Chiunque possa essere considerato egoista o qualcosa del genere, verrà scoperto. Sarà corretto. Lo scoprirò da sola, quindi non fate osservazioni. Lo facciamo anche in pubblico. È molto brutto. Nessuna cosa sgarbata, neanche un gesto, dovrebbe essere fatta in pubblico. In pubblico, siamo tutti una cosa sola.

Domanda: Quindi Madre, noi conquisteremo l’autostima proteggendo la collettività e rendendola più forte?

Madre: Sì, ed altrettanto da parte della collettività nei vostri confronti. Se dite: “Oh, sto tremando, ho paura, quella persona è venuta a parlarmi”, è finita. Che cosa siete? Quindi, neppure in mezzo a voi una persona dovrebbe dominarne un’altra; se qualcuno però ci prova, non dovreste farvi dominare ma risolvere la questione. Autostima significa questo. Se permettete a qualcuno di dominarvi, siete buoni a nulla, inutili. Domani dovrete impugnare la spada, dovete rendervene conto, e invece siete qui a tremare. Pensate agli spadaccini. L’unico loro timore è che la spada cada loro di mano, non di intraprendere qualsiasi impresa.

Domanda: È così, sa? Ha appena descritto il mio problema perché da un lato io vorrei davvero aiutare mio figlio maggiore, davvero, Madre. E Lei mi ha dato tutti gli strumenti e il resto. Ma un minuto dopo ho paura. Ma di che cosa? Che cosa può accadere? E ritorno al passato e penso alla confusione che c’era e penso di non farcela. No. Di che si tratta, dunque? È un bhut che arriva e mi insinua la paura, oppure….

Madre: Potrebbe dipendere completamente da te, perché il passato ti condiziona. Vedi, è morto, è finito, dimenticato. (Devi pensare): “ Ora sono diventato un frutto, non sono più un fiore, sono un frutto”. È questa l’autostima che si deve sviluppare. E in umiltà! “Io non sono più la persona arrogante che ero, non sono una persona dominante. Non godrò nel dominare gli altri. Non sono più quella persona indolente, non sono quella; io sono un’altra personalità, sono un santo. Sono un profeta ed ho il diritto di rendere profeti anche gli altri!” Che cosa volete di più? Ma se fate di un mendicante un re, all’inizio, qualche volta tenderà la mano per avere l’elemosina. Dimenticando di essere un re, chiede l’elemosina. È così.

Dimenticate il passato. Completamente! Voi siete assisi sul trono da personalità piene di dignità. Sedetevi sul trono e gioite della bellezza e della gloria. È questo. Si chiama assunzione, Viraj. In sanscrito il termine è Rajana; significa farsi pervadere dal regno che è in voi. Permettetegli di stabilizzarsi, di sostenere il regno, la regalità, dentro di voi. Virajiea significa questo: essere assisi sul trono ed emanare tutta la gloria e tutta l’eccellenza di questo trono e gioirne. Viraj è una parola molto importante.

Come una sposa che entra in casa, ed alla quale la suocera consegna le chiavi dicendo: “Questa è la tua casa, Virajiea, e tu ne sei la proprietaria, entra e sii felice”. Così lei a quel punto sente di essere la padrona. Come dovrebbe comportarsi? Quanto dovrebbe essere umile, e quanto dovrebbe essere gentile, rispettosa ed essere rispettata dagli altri: Viraj significa tutto questo. Noi dobbiamo essere così, e allora vi sorprenderà il modo in cui riuscirete a risolvere i problemi.

Pensate che siete davvero diventati re. Un re deve sapere quali poteri usare e quando. Un re non offende continuamente chi si inchina ai suoi piedi, né si inchina ai piedi di qualcun altro.

È così, sapete. Bene, qualche altra domanda?

[registrazione interrotta]

(…) Erano tutti seduti comodamente e non vi era alcuna competizione. Lui era strabiliato che non vi fosse competizione, poiché aveva sempre pensato che fosse insita nella natura umana. E non vi era altra competizione se non fare a gara a chi era più buono e gentile. Tutto qui. Lui, essendo molto intelligente, se n’è accorto ed ha notato anche che le signore erano molto eleganti, intendo dire che non erano vestite in modo informale ma in modo formale. E lo ha apprezzato!

Quando siamo formali siamo rispettati. Dobbiamo essere formali perché così veniamo rispettati. Noi siamo molto formali per quanto riguarda il whisky e il gin da offrire, ma non siamo formali, quando ci presentiamo agli altri.

Voi dovete essere formali, quando siete in pubblico. Molto formali. Sotto ogni profilo. E questo vi aiuta perché dimostra che voi rispettate le persone. Loro se ne rendono conto e vi rispettano. Si va in chiesa vestiti adeguatamente, perché si ha rispetto di Dio. In India le donne, quando vanno al tempio, indosseranno gli abiti migliori, i più bei sari, tutti gli ornamenti, in segno di rispetto. E, quando si va in chiesa ci si toglie il cappello, per rispetto. E le donne si mettono il cappello, per rispetto.

Allo stesso modo, in Sahaja Yoga, voi dovete rispettare il pubblico perché lì in mezzo possono esservi molti ricercatori. Parlate loro con grande rispetto. Rendetevi conto che sono ricercatori. A volte possono essere terribilmente strani, ma non siate duri con loro.

Dovreste dire: “Se siete ricercatori verrete. Se siete veri ricercatori, qui troverete. È inutile discutere con voi. Tanti di noi erano come voi. Perché discutete per nulla, in definitiva? Che cosa avete trovato finora? Per favore scopritelo. Non indugiate”. Dovreste rivolgervi loro così, in modo molto persuasivo, molto protettivo.

Dovrebbero sentire che ci si preoccupa del loro bene ed anche che li rispettiamo.

Il rispetto è la prima cosa che dobbiamo portare alle persone (nuove, ndt). Parlate loro con molto rispetto. Fateli accomodare, perché adesso voi siete molto più in alto. Sapete, vi è anche questa consapevolezza; quindi, quando siete così in alto, dovete essere più compassionevoli e amabili con loro. È questo il problema con tutti gli esseri umani: quando evolvono, manifestano tutti un totale disprezzo per gli altri. È accaduto con tutti i grandi santi che ho visto finora: quelli che lo sono, tirano pietre, feriscono, insultano, percuotono. Fanno cose di ogni genere, ci pensate? Questo perché (gli altri) non sono ancora evoluti. Ma voi dovete avere una comprensione molto maggiore, proprio perché non sono ancora evoluti, quindi dovete trattarli come bambini. E quando sono trattati in questo modo, vi accorgerete che staranno molto bene con voi, poiché vedranno il mutamento avvenuto in voi.

L’arroganza e tutto il resto sono cose orribili che non si dovrebbero assolutamente usare in Sahaja Yoga. Non dovreste mai unirvi per combattere. Se qualcuno lotta, dimenticatelo, dimenticatelo, dimenticatelo! Se qualcuno discute, dovreste dire: “No! No! Nessuna discussione sarà d’aiuto”. Non potete persuadere un fiore a diventare un frutto. Perdete il vostro tempo. È meglio non discutere. È così, sapete. Restate su un piedistallo più alto ed attirateli con molta delicatezza. Non respingeteli. Andranno ancora più giù.

Devono salire, sappiate che devono ascendere e, poiché occorre ascendere e voi avete questa conoscenza, siate molto delicati con loro. Fra voi è diverso, ma dovete capire come comportarvi con gli altri. Questo è il punto fondamentale, e il resto lo conoscete molto bene; ma non sapete come instaurare un rapporto.

Vorrei dire che questa yogini è molto brava a parlare con le persone. D’altra parte però, vorrei dire che è tendenzialmente più di lato sinistro, perciò dovrebbe essere un po’ più di lato destro. Diciamo che a volte si adottano tendenze un po’ di lato sinistro. Ma lei è più apprezzata di una persona aggressiva, poiché a volte la gente gradisce un po’ di dolcezza. Così, nella mia stanza le dirò: “Dovresti essere più di lato destro, non cacciarti in situazioni tali da essere dominata”. È assurdo; non si può mai essere dominati. Ma per quanto riguarda il rapporto con gli altri, è più apprezzata una persona così, che subisce l’aggressività degli altri. È così che dovrebbe essere. Ed è così che lei ha avuto molto successo nell’organizzare e nel parlare gentilmente alle persone.

Ciò che facciamo tra noi è diverso, ma con gli estranei dovete essere estremamente sottomessi, diventare molto umili. Da un santo non si aspettano neppure che parli. Si aspettano ciò che ha detto Cristo e cioè che se vi schiaffeggiano, dovete porgere l’altra guancia. Dimenticano però l’altra frase: “Non gettate le perle ai porci”, ed anche che egli prese una frusta in mano e si mise a percuotere tutti. Voi siete a quel livello, tuttavia adottate uno stile diverso.

Domanda: Madre, in Australia, a volte, (i Sahaja yogi) tendono a sottovalutare la loro conoscenza di Sahaja Yoga e dicono: “In effetti non ne so molto, ma, ma…”, iniziano a scusarsi e questo non è un buon sistema.

Madre: No, no. Occorre stare al centro. Scusarsi non lo è. È ciò che ho detto. Non ci si dovrebbe giustificare, in nessun caso. Scusarsi è molto diverso dall’essere umili. Le scuse sono di lato sinistro. No, non fate così. È il Vishuddhi. “Non avete idea. Mi piacerebbe mostrarvi…” Se parlate così non saranno a disagio. È meglio di: “Vi dico così e così”.

Il tono con cui parlate, non sia mai apologetico. Non sia mai di scusa. Qualunque cosa diciate, ditela con totale sicurezza. Con assoluta fiducia. Se manca la sicurezza, guai! Ma il modo in cui esprimere la vostra sicurezza è una questione diversa. Non dovrebbe esserci presunzione nell’asserirlo, ma dovrebbe esserci fiducia in voi stessi e in Sahaja Yoga.

Chi è negativo non dovrebbe avere niente a che fare con Sahaja Yoga. Non c’è niente di cui scusarsi in Sahaja Yoga. No. Nessuna scusa. È grandioso essere Sahaja yogi, essere davvero a questa altezza. Dovete possedere quella dignità e naturalezza. Si dice che più si sale e più si diventa umili.

In India si narra che una volta, mentre un santo, cieco, stava meditando, giunse un re che gli chiese con grande gentilezza e toccandogli i piedi: “Avete visto degli uomini passare di qui? Il santo rispose: “Sì, mio sire, per primo arrivò un vostro servo, poi il vostro ministro ed ora siete venuto voi”. E il re gli chiese: “Voi siete cieco, come avete potuto vederli?”. Ed egli rispose: “Da come si sono rivolti a me. Il servo arrivò dicendo: ‘Ehi, tu!’, ed io capii che era un servo. Poi arrivò il Ministro che parlò non come avete fatto voi, ma con modi migliori di quelli del servo. Quando siete arrivato voi, avete manifestato per me lo stesso rispetto che viene tributato a voi. Ed io ho capito che eravate il re”.

Chi riceve rispetto porterà anche rispetto, perché se non siete stati rispettati dai vostri genitori, non rispetterete gli altri. Se siete rispettati in famiglia, rispetterete gli altri. Il rispetto è diverso dalle scuse. Perché dovreste scusarvi? Perché dovreste parlare in quel modo?

Ora fatemi qualche domanda.

Sahaja yogi: Lei ha risposto a tutto, Madre.

Madre: Chiedete, chiedete!

Domanda: Madre, alcuni di noi sono un po’ preoccupati su che cosa fare domani[8] delle cordicelle del puja che portiamo al polso.

Madre: Dovrebbero essere tolte. Il secondo giorno potete toglierle; non è necessario tenerle. Sono cose materiali. Tenetele legate soltanto per un giorno; il giorno dopo gettatele in mare. Tutto qui. Non dovrebbero esserci lacci.

Domanda: E l’anello?

Madre: L’anello dovreste portarlo, va bene. Se volete, domani non è necessario indossarlo. Dipende. Ora non è necessario avere l’anello. Adesso non vi occorre alcuna protezione dalla gente esterna. Se volete potete mettervelo, ma alla gente non piace. Pensano che abbiate un marchio. Pensano che vi sia stata sottratta la libertà, mentre voi lo portate perché vi fa piacere. (Domani) è meglio non indossarlo. Toglietevelo.

Noi dobbiamo essere un Dipartimento per la Pubblicità. Un Dipartimento di Pubblicità, per Sahaja Yoga. Datevi da fare per attirarli, attirarli, attirarli! E allora verranno. Sapete, io devo ricorrere a tantissimi trucchi.

La prima volta che andammo a Bordi, arrivarono venticinque persone. E diedi la realizzazione, la prima, ad uno di loro. Certo, a casa ne avevo data una ad una signora. Ma il secondo di questi venticinque, ad averla, fu un signore. E tutti quelli del Maharashtra erano scontenti: “Madre, non lo meritano perché sono così e così”.

Nessuno me lo disse, ma sapevo che stava accadendo. La signora che iniziò a mormorare, ora non è più in Sahaja Yoga. Ma gli immaturi si unirono ed erano molto scontenti. Modi c’era. Lui fu uno dei primi.

E quel giorno simulai un attacco di collera – il primo dopo secoli; e anche dopo quella volta non ne ho mai più avuti – montai proprio su tutte le furie dicendo: “Siete degli incapaci, siete inutili. Non so che triste destino sia il mio per avere accolto gente tanto orribile. Se pensate a…e ai Marathi (originari del Maharashtra, ndt) e a tutte queste sciocchezze, è meglio che ve ne andiate. Non ho niente a che fare con voi”.

Ero davvero infuriata. Ero così infuriata che credo di non avere mai dato un simile spettacolo da nessuna parte. Ci ho provato, ma non fino a quel punto. Urlai a squarciagola per quasi un’ora, urlai veramente con loro. Tutti i bhut fuggirono da me terrorizzati e dodici dei presenti ebbero la realizzazione. Con questo primo trucco che provai, in dodici ricevettero la realizzazione. Uno è Modi. Quel giorno ebbero la realizzazione in dodici. Pensate. Prima urlai e gridai: tutti i bhut fuggirono e tutte quelle idee svanirono. Quando io mi adiro è anche contro i bhut, sapete. Però strillavo davvero: “Andatevene. Non voglio vedere le vostre facce. Andatevene. Non avrò niente a che fare con voi, non vi darò la realizzazione!”. Erano proprio spaventati. E un signore bisbigliò: “Madre, la prego, ci perdoni”. “NO!”. Non sapeva che cosa fare.

E li lavoravo da due anni, due anni! Li curavo. Ed ero così arrabbiata con loro che dissi: “Voi, sciagurati, non ve lo meritate”. E quella donna, quella che aveva dato inizio al pettegolezzo, uscì dalla circolazione. Arriva qualcuno che si mette a dire qualcosa del genere, e voi vi radunate. E poi, in seguito, lei ottenne proprio la prima classe: tutti quei dodici sono qui ad eccezione di uno, lei, che la ebbe a casa, per prima.

Domanda: Madre, quando si parla di Sahaja Yoga c’è spesso grande interesse e, a volte, la prima mossa da parte di coloro che decidono di prendere la realizzazione è spesso alquanto diretta. In seguito, dopo la realizzazione, trovo difficile capire bene che cosa fare. Alcune persone non si vedono più. Altre magari sì, sto pensando ad un’occasione in particolare nella quale una persona è tornata dopo due mesi ed è diventata abbastanza regolare. Dovrei lasciarla stare? Passare ad occuparmi di qualcun altro?

Madre: No. A queste persone è meglio spiegare che hanno dei blocchi. Alcuni semplicemente abbandonano. È per questo che Cristo ha detto che alcuni semi cadono sulla roccia. E poi in seguito tornano e scopriamo che restano indietro, quindi devono essere messi in guardia. È meglio che li avvisiate. È molto comune.

Sono molto numerosi quando Madre è presente, ma quando me ne vado può emergere un altro problema, quindi è meglio dirglielo. E io glielo dirò che iniziano a dubitare perché i bhut tornano indietro come monete false. E così, cominciano ad avere idee strane. Accade sempre. Appena me ne vado iniziano a dubitare.

Dieci persone si incontrano e dicono: “Sì, sì, ho sentito, ma ora non so, questa non è l’ultima parola, deve esserci qualcos’altro”. Così. Lo fanno per qualsiasi motivo, magari per motivi personali. Radunano gente intorno a sé e cominciano ad osteggiare Sahaja Yoga. Lo fanno; l’ho visto. E poi tornano. Ciò che accade è che sono dei falliti, dei grandi perdenti. Senza dubbio. Perciò dite loro che i dubbi nascono sempre. Ci sono sempre a causa dei bhut. Per esempio, di due amici, uno sente più vibrazioni e tutto il resto. Allora l’altro, che non le sente molto, ci ripensa e dice: “Oh, non so”. Sapete, nasce una specie di gelosia.

Esistono questi sentimenti umani, quindi occorre essere molto cauti: “Se un altro le ha sentite, perché io non dovrei sentirle?” In ogni altra situazione ci comportiamo così, ma in Sahaja Yoga persone del genere sono totalmente beffate. Se vogliono possono prendere la rincorsa e con due salti andare all’inferno molto più velocemente di quanto avrebbero mai potuto, poiché (Sahaja Yoga) vi sistema davvero molto velocemente.

Domanda: Madre, c’è il rischio di perdere il contatto con Sahaja Yoga se, per esempio, si è sposati con qualcuno e, a causa di un lavoro che vale la pena conservare, è necessario vivere ad una distanza considerevole dal centro principale di Sahaja Yoga? Supponiamo che io sia molto stabilizzato in Sahaja Yoga, ma fisicamente viva lontano dall’ashram: non lo perderei?

Madre: Va bene. Ma il mio suggerimento è che per circa due mesi o giù di lì, quando hai le vacanze, tu venga a stare con loro. È giusto, sapete, voi dovete avere un lavoro; nessuno deve essere disoccupato. Dovete svolgere il vostro lavoro. Nessuno deve rinunciare al lavoro, all’infuori di una o due persone che possono permetterselo. Coloro che sono impegnati con Sahaja Yoga possono farlo; ma non occorre che lo facciate tutti. Dovreste lavorare tutti; incontrare gente sul posto di lavoro e parlare loro di Sahaja Yoga, così svolgete il lavoro di Sahaja Yoga.

Domanda: Questo perché, in definitiva, è lì che risiede la forza?

Madre: Portate qualcuno da lì. Non è necessario vivere in ashram, ma dovete venirci qualche volta per esercitare la mente. Dovreste imparare a vivere con gli altri. È questo il motivo. Perché alla fine vivremo tutti insieme, non è vero? In India o in Australia.

Domanda: Ci fa sempre degli indovinelli, Madre?

Madre: Magari va bene sei mesi in Australia e sei mesi in India. Ma, e Londra? Laggiù piove sempre. Maggio è bello. Devo ammettere che vi sono persone ben istruite. Il loro contributo a Sahaja Yoga è molto rilevante.

Hanno letto tutti i libri, hanno rispettato tutto ciò che è il supporto a Sahaja Yoga.

Prendete il libro su Chindwara[9]. Loro hanno detto: “Non ho fatto molto, Madre, l’ho semplicemente visto qui”. Ma io so che Gavin e gli altri si sono dati molto da fare per trovare le citazioni e il resto. Sono molto istruiti, molto istruiti. La loro istruzione è stata molto utile.

La gente vuole sempre qualche supporto. Una persona chiedeva: “Qual è la Sua autorità?”. Avrei potuto rispondergli: “Qual è l’autorità della Bibbia? Perché mai dovreste accettare la Bibbia come fonte autorevole? Qual è l’autorità di Cristo? È dovuta al fatto che siete nati Cristiani e tutto il resto. Un indiano non può dire: “Perché lo afferma la Bibbia”, perché cos’è mai la Bibbia? Per capire se la Bibbia ha autorità, prendete le vibrazioni della Bibbia. Qual è l’autorità del Corano? Perché accettate il Corano?” Dovreste dire che non vi è menzione della Kundalini nella Bibbia, ma dove potreste arrivare?

È detto che io apparirò dinanzi a voi come lingue di fuoco. Nel senso che dovreste essere nati due volte, e se questo è il metodo allora deve essere fatto. È scritto in numerosi altri testi. Nelle scritture indiane è chiarissimo: il risveglio della Kundalini è l’unico modo per poter ottenere la realizzazione del sé, quindi dovete trarre le giuste conclusioni. Non potete avere una visione ristretta. Non potete giudicare tutto basandovi sui quattro anni della manifestazione di Cristo. È molto limitato.

Domanda: Madre, potrebbe spiegare ancora le lingue di fuoco?

Madre: Le lingue di fuoco non sono altro che i chakra. Una fiamma si accende: molte lingue si alzano proprio allo stesso modo. Le vedrete. In effetti, il Sahasrara è qualcosa di meraviglioso. È come un loto. Proprio come loti ardenti, e voi ne vedete la luce, è bellissimo.

Domanda: So che domani, molto probabilmente, verranno alcune persone che sono convinte di lavorare alla purificazione dei chakra pur senza avere avuto la realizzazione.

Warren: Non hanno ancora avuto la realizzazione, Madre, o l’hanno appena ricevuta e si definiscono, con molta arroganza, ‘terapeuti per la reintegrazione energetica’ e sciocchezze del genere. In particolare, la signora con la quale abbiamo parlato, è venuta per la realizzazione, ha avuto l’esperienza e, prontamente, è stata iniziata da un monaco buddista, dopodiché ha detto di averla ricevuta interamente dal monaco buddista. Ora ha intenzione di lavorare sui pazienti spiegando che è la Kundalini e così via. Insomma, io non ho tempo per questa gente.

Madre: La perderà. Avrà dei problemi. Io le dirò: “Faresti meglio a pensare a te stessa, non sei a posto”.

Sahaja yogi: I chakra non possono essere purificati da una persona non realizzata?

Warren: No! I chakra non possono essere purificati da una persona non realizzata.

Sahaja yogi: Madre, posso precisare ancora che neppure una persona realizzata, ad eccezione di Mataji, può purificare i propri chakra senza sadhana, senza meditazione, penitenza? Se io credo di poter purificare tutti i chakra, dovrei sapere che non posso farlo senza un’adeguata sadhana riguardante i chakra e ben precise benedizioni ai chakra stessi. Soltanto allora purificherò i chakra. L’elemento fondamentale è che senza la resa a Madre, niente funzionerà.

Madre: Occorre arrendersi a Madre; è il punto fondamentale. Sapete, qualsiasi cosa faccia, la signora avrà dei problemi, mi dispiace. Sì, avrà dei grandissimi problemi, problemi di ogni genere. Chi ci prova si romperà le mani, si romperà le gambe, gli accadrà di tutto.

Sapete, se state al riparo sotto il tetto, non sarete disturbati dalla pioggia. Ma se uscite lo sarete. La sola differenza è che se dopo esservi messi al riparo poi ve ne andate, lo sentirete di più; mentre se ci siete abituati, non ci farete caso.

Sapete, le persone impazziscono e l’accettano, diventano cieche e l’accettano, ma se ciò avviene dopo essere venute in Sahaja Yoga, ne risentono molto di più perché hanno sperimentato la bontà di Sahaja Yoga. Ne risentono molto di più, allora lo considerano molto assurdo, e dicono: “Oh, ho avuto la realizzazione, perché mi sono rotto la mano?” Perché non eravate sinceri, stavate soltanto giocando.

La sincerità del cuore è l’essenza, poiché il chakra del cuore è qui. Voi dovete mettermi nel vostro cuore ed io sono lì, dovete mettermi lì. A quel punto, non riuscirete a progredire soltanto se non sarete sinceri, non vi è dubbio. Devo dirvelo in tutta umiltà. Che fare?

È un dato di fatto, è ciò che ha detto Cristo: “Qualsiasi cosa contro di me sarà perdonata, ma non contro lo Spirito Santo”. Potete spiegare loro (alle persone nuove) che nelle Scritture indiane è scritto che soltanto lo Spirito Santo è in grado di risvegliare la Kundalini a livello di massa. Semplicemente con il suo Sankalpa[10], persino se Lei soltanto lo pensa e desidera, può funzionare. Anche con il suo Kataksha[11], con un solo sguardo può farlo. Questo è il significato di Kataksha. Anche senza Sankalpa, accade persino in sua presenza ed è un dato di fatto.

Dovreste dire: “Lei è lo Spirito Santo. Dovete scoprire che cos’è lo Spirito Santo. Non c’è niente sullo Spirito Santo nella Bibbia; che cos’è? Non si sa cosa sia lo Spirito Santo. Si dice che sia un uccello, ma è tutta immaginazione.”

Domanda: Madre, ritiene che ora sia corretto dire subito alla gente chi Lei è?

Madre. No. Dovete dire così soltanto se si entra in argomento. Se glielo dite, loro vi risponderanno che è molto difficile. Allora: “C’è qualcosa riguardo a Madre. Dovreste scoprire chi è. Io ho scoperto chi è. Dovete leggere altri libri per scoprirlo (Madre si riferisce probabilmente ai testi sacri come quelli di Shankaracharya, dove si parla della Madre, n.d.t) , potete scoprirlo rivolgendo le mani verso di lei”. Fanno queste domande, sapete.

Domanda. Madre, molte persone che verranno domani hanno una vasta conoscenza acquisita nel corso della loro ricerca, e potrebbero cercare di attirarci sul loro terreno.

Madre. Dovreste dire qualcosa di molto semplice, tipo: “Non avete ottenuto la realizzazione con questo. Quindi dimenticatelo, qualunque cosa sia. Noi abbiamo ottenuto la realizzazione. Come possiamo affermarlo? Perché noi possiamo rivelarvi lo stato dei nostri e dei vostri chakra, ma voi, potete fare altrettanto con noi? Non potete, nonostante tutta questa conoscenza. Dimenticatela.”

Warren. Una cosa sottintesa qui è che vediamo molte persone arrivare con i loro “ismi” limitati o le loro idee ristrette e cercano di dire a noi a che cosa dovremmo credere.

Madre: Ascoltateli, ma poi dite: “Abbiamo già sentito tutto questo; ci siamo passati, ne abbiamo avuto abbastanza e non ci toccano, ma io ne sono uscito poiché non dà nulla. Soltanto grazie a Sahaja Yoga ho scoperto che potevo sentire i miei chakra e i chakra degli altri. Non vi è altra via. Io voglio proprio tutte queste cose”. È il sistema migliore per parlare loro. Dite: “Non mi va di discutere, ma desidero chiederti soltanto una cosa”. Insomma, non permettete che vi dominino, neppure questo è il sistema, diversamente non sarete riusciti nell’intento.

Noi dobbiamo centrare l’obiettivo: questo è il punto fondamentale. Non c’è da dimostrare la nostra umiltà, non siamo qui per dare uno spettacolo di umiltà. Dobbiamo riuscire nell’intento. Vi ho insegnato i trucchi del mestiere. Ora, se vengono fuori con questi discorsi, voi dovreste dire: “Ho letto tutto questo, lo conosco ed è inutile entrare nei dettagli. Ti chiederò una cosa sola, un’unica cosa: che cosa hai ottenuto? Riesci a sentire i miei chakra? Sai dire se i miei chakra sono bloccati? Io invece so parlarti di te, e di molti altri, e noi (Sahaja yogi) diciamo sempre la stessa cosa”.

È questo il modo per farli smettere, però dovete riuscire nell’intento. La cosa più importante è che non dovete dare uno spettacolo di umiltà e di scuse e così via. No, no, questo no. Ma dovete trasmettere il messaggio, dovete inculcarglielo in testa; diversamente, qual è lo scopo? A che serve tutto questo spettacolo? A catturare altri nella vostra rete di amore.

Domanda. Madre, che succede se ci fanno una domanda e non siamo sicuri della risposta da dare?

Madre. È meglio che li mandiate da me, da Madre, sapete. Qualunque domanda vi pongano, metteteci semplicemente l’attenzione, quando vi sedete. E un’altra cosa è che non dovete darvi bandhan e tutto il resto davanti a loro, non dovete farlo. Niente del genere. State seduti con gran dignità. Queste cose danno molto fastidio alle persone nuove. Limitatevi a parlare loro come fa un professore agli studenti; proprio così.

Domanda. Madre, quando rivolgono domande sulle varie deità, con le quali, per la verità, non ho una grande familiarità, per esempio Vishnumaya e così via, se vogliono proprio saperlo, devo mandarli da Lei?

Sahaja yogi. A questo può rispondere un altro Sahaja yogi.

Madre. Va bene, va bene, dovreste soltanto dire che lo si può vedere nel grafico, se non avete con voi il libro. Potete vederlo dal grafico e aggiungere: “Per ora non è così importante, a poco a poco conoscerete tutto. Tutta la conoscenza, ogni cosa, ci è data da Madre gratuitamente, e voi potete riscontrarlo, verificarlo. Potete provarlo, potete vedere la pulsazione della Kundalini, potete verificarlo”. Dovete insistere su questo punto: è un processo vivente. Riuscite a vedere la Kundalini che sale, vedete la Kundalini salire in molte persone e vedete che la gente inizia a sentire la brezza fresca. Si tratta di un processo vivente; non vi sono dubbi in proposito. Tutto il resto è soltanto un insieme di argomentazioni e concetti morti, mentre questo è un processo vivente.

Domanda. Dare bandhan è una delle cose che dovremo insegnare loro. Giusto?

Madre. Dovreste insegnarlo più avanti, non all’inizio. Se lo chiedono. Può essere fatto in seguito, quando vengono a chiedercelo. È meglio essere molto discreti.

Domanda. Alcune persone chiedono che cosa si fa in un centro di Sahaja Yoga.

Madre. Dovreste dire: “Una cosa è la meditazione collettiva: ci sediamo a meditare e restiamo in consapevolezza senza pensieri. E le vibrazioni. Mettiamo le registrazioni dei discorsi di Madre, li ascoltiamo e capiamo ciò che lei ha da dire, poiché lei ha parlato di tutti i chakra. Vi sono trecento di queste registrazioni, e ciascuna di esse ci dà una grande conoscenza di noi stessi. Perché adesso noi abbiamo ottenuto i poteri, ma dobbiamo imparare a gestirli e a farci qualcosa.

Come, dopo avere avuto l’elettricità, occorre sapere come usarla, noi impariamo a controllare e a far funzionare tutte queste cose. E non si deve pagare nulla. E poi cantiamo e ci divertiamo. E quando vi avvicinerete maggiormente a noi vi faremo sapere ciò che facciamo.

Vi sono alcune cose che non diciamo alle persone perché diversamente non riuscirebbero a sopportare la verità riguardo a Madre. Allora scoprite voi chi è Madre, ciò che rappresenta la sua incarnazione e che cosa sta facendo. Ci arriverete gradualmente, poiché dovreste essere in grado di sopportare la verità.

Sapete, laddove non sono riusciti a sopportare la verità, ciò che era Cristo, lo hanno crocefisso; ma ora, se non riuscirete a sopportare la verità, voi crocifiggerete voi stessi, non Madre. È l’esatto contrario”.

Per prima cosa, li farò andare in consapevolezza senza pensieri, così non faranno domande a nessuno. Piccole api (ride), renderò molto facile il vostro compito (risate), voi però fate una bella presentazione. È sufficiente.

Warren. Dipartimento per la pubblicità.

Madre. È un grande scherzo, eh, il dipartimento per la pubblicità.

Warren. Presentiamoci bene e lasciamo fare a Madre.

Madre. Inoltre, è meglio sorridere, mai ridere. Sapete, voi ridete in mia presenza, ma se invece ridete degli altri, loro si sentono assolutamente ingannati. Non ridete di loro. Non dovrebbero avere l’impressione che vi siate messi d’accordo per prenderli in giro. Un’altra cosa che può capitare, è che potrà venire qualcuno con un complesso d’inferiorità. Sapete, vi sono persone che soffrono di uno stato d’animo del tipo: “Tutti sorridono e ridono di me, mi prendono in giro”. C’è gente così, quindi imparate ad essere gentili con loro, interessatevi di loro e non ridetene assolutamente, o cose del genere; non ridete, perché in quel caso queste risate possono essere fraintese. D’accordo?

Ritengo che si dovrebbe evitare di ridere per quanto possibile. Se vi sentite proprio felici, magari potete guardare il cielo e ridere, ma non prendetevi gioco di loro in alcun modo, perché sarebbe sadico. Per favore, stateci attenti. È accaduto anche in Inghilterra, è molto comune. Molta gente è scappata per questo motivo. È fuggita più a causa dei Sahaja yogi che di Sahaja Yoga. Questa per voi è una nuova regola: improvvisamente dovete essere addetti alle pubbliche relazioni.

Domanda. Madre, quando leggevo i poemi epici indiani, una cosa che mi sconcertava è che, talvolta, gli asura possono eseguire penitenze ad una deità ed ottenere da lei poteri che possono poi usare a fini malvagi.

Madre. È ciò che fanno anche i Sahaja yogi, e poi vanno in rovina. Vedete, Dio è un essere molto semplice. Alla minima…

Domanda. Madre, nel caso in cui alcune persone alle quali lei parla spiegando la consapevolezza collettiva ed il modo di connettersi, stiano già seguendo qualche dottrina prima di Sahaja Yoga e accettino ciò che Lei dice fino ad un certo punto ma non pienamente, dovremmo insistere con loro per alcuni giorni per aiutarle?

Madre. La prova del budino si fa mangiandolo. Indirizzate la loro attenzione sui loro chakra. Se non esce brezza fresca, avete un’ottima occasione per dire qualcosa. Se trovate qualche centro bloccato, dovreste dire: “Stai dubitando? Non dubitare”, e trovate il blocco.

Sapete, è così, se parlate dei chakra, loro non sapranno niente, ma tutti vogliono che i chakra siano purificati. Sapete, questa conoscenza è venuta così: quando andai in America ebbero inizio tutte queste cose collegate alla conoscenza dei chakra e delle vibrazioni. La parola “vibrazione” nacque così. Pensate un po’! Non sapevano nulla di questo né della Kundalini né di qualsiasi altra cosa, allora Muktananda (falso guru, ndt) prese l’imbeccata da lì e iniziò a parlarne. Prima, non ne avevano mai parlato.

Domanda. Ed anche se Lei non lo ha divulgato direttamente, si è comunque diffuso in tutto il mondo.

Madre. E sapevo che in seguito sarebbero venuti soltanto da me, poiché nessuno di loro (falsi guru, ndt) era in grado di farlo. Io ero molto fiduciosa e la gente diceva: “Dovrebbe avere un brevetto. Non dovrebbe permettere a nessuno di utilizzare le registrazioni; non dovrebbero registrare le sue parole”. Io rispondevo: “E sia, non ha importanza. Stanno facendo pubblicità gratuita, perché no?”. Diedero inizio a questo movimento dei ‘nati due volte’, ebbero inizio tutte queste cose con questo ‘nati due volte’, e non ci avevano mai pensato.

Domanda: Madre, l’altra sera, qualcuno mi ha chiesto se fosse pericoloso venire a prendere la realizzazione e poi smettere. Dopo averla ottenuta, è pericoloso smettere?

Madre: Come dite voi, sarebbe come chiedere se sia pericoloso restare in casa se fuori piove. Sapete? Non c’è…Se voi vi trovate in una stanza, godete della protezione di quella stanza. Se siete fuori, incorrete in tutti i problemi che sono fuori. Non vi è niente di pericoloso; andate avanti come preferite.

Ma quando poi uscite ne risentite maggiormente, perché dopo aver provato la sicurezza e la bellezza del vostro Sé, vi sentite male a farne a meno. È difficile per un ricco diventare povero, mentre per un povero non è difficile diventare ricco. Ma per un uomo ricco diventare povero è difficilissimo, non riesce a adattarsi. Allo stesso modo, quando siete diventati ricchi, trovate difficile vivere da poveri. È questo il punto.

Domanda. Madre, un comunissimo trucco dettato dall’ego è che, sebbene ottengano la realizzazione, alcuni poi se ne vanno pensando di poterla stabilizzare a modo loro, usando i loro vecchi metodi.

Madre. Dovreste dire: “Quando venite in Sahaja Yoga vi renderete conto di essere ancora ai piedi della collina. Assolutamente. Ora, questo è solo l’inizio, e in realtà voi non sapete come gestirlo. È un dato di fatto. Vi trovate ai piedi della collina. Ora, per imparare a progredire, dovete conoscerlo (Sahaja Yoga). Come con l’elettricità e il sole, o il fuoco: voi sapete anche come usarli. È meglio imparare dalle persone esperte a controllarli, cosa fare, poiché si commettono errori e questo insegnamento è a portata di mano. Ovviamente potete apprendere per gradi, ma con molta lentezza e regolarità. Intanto però si inizia, ci si può muovere”. È tutto.

Domanda. Riguardo al nostro sviluppo in Sahaja Yoga, ho notato che in due dei suoi recenti discorsi, Lei ha parlato delle fiamme dei chakra dicendo: “Potete vedere le fiamme”. Ora, se qualcuno me lo chiedesse, se volessero venire a vedere questo in Sahaja Yoga, che cosa dovrei dire?

Madre. Beh, non dite: in Sahaja Yoga. Dovreste dire che sono state viste da fuori; noi non vogliamo vedere le fiamme, vogliamo diventare fiamme noi stessi. Giusto?

Sahaja yogi. Giusto.

Madre. Dovreste dire che si vedono da fuori, che queste persone le vedevano da fuori. Non erano anime realizzate, tranne alcuni. E Cristo lo ha detto, poiché Lui era proprio lì. Vedete? Era nella condizione di poterlo dire. Ma a volte voi vedete fiamme, aure ed altro, attorno a me.

Domanda. Quando si dà la realizzazione a qualcuno… ad esempio, quando eravamo a Melbourne, abbiamo dato la realizzazione ad un’amica, ma non ci è stato possibile continuare a seguirla, ed ora lei è diventata molto confusa al riguardo. Dovremmo dare la realizzazione a chiunque, anche se non possiamo seguirli? Perché possono…

Warren. Se si dà la realizzazione a qualcuno, ma non è possibile seguirlo e, in questo caso, si crea confusione nella mente di quella persona, dovremmo dare la realizzazione, anche se poi non possiamo seguire le persone?

Madre. Ci penserò io, lasciate fare a me, è onnipervadente, pervade ogni cosa; nonostante tutto, molti la ottengono e molti la conservano, la sviluppano, tornano. Dobbiamo continuare a dare la realizzazione. È molto importante. Facciamola germogliare; stiamo a vedere. Va bene, anche se su dieci ne rimangono soltanto due, sapete. Cominciamo col dare la realizzazione. È molto importante, altrimenti non possono capire nulla. Alcuni sono lenti, altri sono rapidi, va tutto bene.

Fine della registrazione

in inglese continua però la trascrizione!!!

(da tradurre la seguente parte mancante:)

QUESTION: Mother, is it possible, just by our presence for some tiny piece of awakening to become awakened in a person who otherwise refuses to come and get Realisation, or come and see Mother, or whatever?

Shri Mataji: ……… everywhere and now the time has come for you to take new rules in life of becoming prophets and making others prophets.
For Australia I see as a whole not a separate thing. As a part of the whole universe and also as a whole as Australia. One should never get the idea that you try to be separate entities anyway. Once you even think of such a thing cancer is set in. I am always afraid that even in the name of Sahaja Yoga, people start organising.
Now to have an ashram is a very big thing. Very essential for Sahaja Yoga, like in previous lives you were in the ashrams, long time back, when we had the custom of chaturvar which is as the four periods of life. In the first period of life as children, the students have to live with the guru. From 5 to 25 and they keep very clean relationship among themselves and that (innocence) is called as gotra.
Luckily the land that we are going to get belongs to that era where the great rishi called Shandillya, who was my gotra, had his ashram. Perhaps you do not know of him. So, so much was purity maintained among the ashramites, that nobody could marry, even today nobody can marry, people of the same guru of the same university. So ashrams are like universities where you come not to make a convenience, but to educate yourself in Sahaja Yoga. All of you should make it a point to come and stay in an ashram but never, understand, that one ashram has anything another ashram (hasn’t, which is) coming up.
Now whatever is the mother ashram from where everything has started, all the other ashrams must understand the authority of that ashram which is the mother ashram. It is very important to understand this kind of matter.
I think this is the reason why the families also fail in western countries, because we don’t understand that we cannot have two heads. We have to have one head and one heart. So we have to have one head and that head has to be today this ashram where people are living here and what ever you may start today, now there will be an ashram, maybe in Sydney, maybe in Melbourne, maybe Tasmania, anywhere it is an ashram which has to take instructions from this main ashram.
So I want to make it very clear to you that when I go away there should be no quarrelling about it, no complaints about the ashrams must be made, the ashram is your Mothers temple. It is the place which is to be kept just like a temple.
Ashramites must look after it and others also who live here, for example you may bring your children but they should not be allowed to go to every room, must keep this place like a temple, and those who live here also should know they are living here because they are getting a training, not to make a convenience out of it.
I have had a good experience of the ashram we had in London, and in the beginning the first ashram, you know that I had to pay for everything to establish it. But it started, then the people lived there, they were just parasites on me. For everything they were demanding even an ironing board. Such a funny type of thing started (with) the ashram, then their discovered that this was really wrong what they were doing here.
Because your Mother is very lenient but that means she gives you a long rope. So you should not try to assert yourself on me but try to assert yourself on yourself.
I am not the one to say anything because I want you to use your, freedom. To use your freedom fully so that you benefit through your own discrimination power. You have to develop your discrimination power. Now how do you do it. If I keep you in my pouch all the time like a kangaroo does you’ll never grow. So you have to make a decision yourself. Whatever you say – agreeable, but you have to take that decision, discriminate into what is good and what is bad.
So first thing one has to remember that this ashram as it has started will remain, for the time being, the first one. Now as Warren and Terence came first time to India and they got a good training, they will remain here as heads of this place till I tell them that you are not, there should be no competition in this logic, now I tell you how this works out.
It is a very simple method if you try to understand it, very simple. Have you ever seen how the butter is brought out of the curd, first the butter is churned, like this, with a churner. Now when it is done they find the butter is spread all over the surface like the children of God all coming, then a little butter from outside is put into the butter. That butter gathers all the other butter around it because it’s a little more mature, it starts gathering all the butter around, but some of the particles of butter do not get into it, so the person who is churning tries to take out all that also when he takes out the butter.
But if you remain outside it is not possible. It goes with the butter milk and is thrown away. So like that Terence and Warren had to come and especially Warren I must say was very much given lots things to work out.
So as long as you say something, we will not like it sometimes maybe, he’s a human being, he may make mistakes. But somebody has to decide right or wrong, and you have to follow it because if you start individually asserting yourself we will have again cancer in Sahaja Yoga, because you people are very individualistic, just like our London Sahaja Yogis.
But you don’t have all these problems I hope, as they had. Like they would come and enter into the kitchen and polish off everything, no paying any money for it. And all sorts, they used to keep things very dirty and everybody had a problem, but as luck would have it, that I’ve seen that people are gathering round. The more you adhere together, together without challenging anybody’s authority the better it will be. Those who will be left out, will be left out, without progress.
So I’m warning you, it’s not to pamper the ego of Mr Warren in any way. Which I know how to control. Because I can control his ego. I can control him sitting down there. But you are to be controlled through him. I have to have somebody here who controls you. Because you know that in the beginning you need a controller and somebody has to tell you.
It may look dictatorial in the beginning but that’s how it works. Gradually when you grow, you form your Ashrams but you have to keep the decency.
Indians are very difficult for ashram life. Is practically impossible I think. It is going to be very difficult for us to have an ashram for Indians. Because they have never lived without their parents, without their family, without everything. But in any Indian family they have an upbringing while they live there, is very surprising.
See in my husbands family we have got about a hundred people or two hundred or three, and they become so alert when we are all gathered together, I mean they all go and analyse, my husband is out, and everybody is out, I mean even if it’s the fourth or fifth cousin they live together that’s Indian style of life, I mean togetherness is like that, and all of them eat together, live together but there is one head of the family. He has to sacrifice also quite a lot for the family – but there is only one head of the family, and his wife is the other side of it, or somebody who is maybe (cough) of the family, but there is only one head in the family and everyone has to obey.
Now there are systems and systems accordingly, we must accept the seniority of people in Sahaja Yoga. Like, see now we have here Rahul Bai who is a very senior person. In India people accept seniority. We have Modi who is very senior, so if Modi says something, that goes, people respect him and obey. You see, it must come obedience and all those things come because the authority flows from me to all of them, one by one. Unless and until you do like that, there is no other way out for us to be governed in the kingdom of God.
We are individuals, absolute individuals, great individuals, but the connection has to be properly understood. This is very important how to respect. Now first of all, I would ask Rahul Bai also to speak to you first of all. How to respect me. Is very important to begin with. Then how to respect the persons who are in charge to begin with. Because it’s not a question of giving up your freedom but to give up your ego.
It’s ego to be given up. It the ego that says “No, why should I listen to him. Why should he say to me.” Is the ego, nothing else but the ego. And try to understand that the more you love and work in harmony, always in any organisation, where one person becomes the head, it works out.
Every state has one person. Now if the person is not benevolent or if he’s cruel, he can ruin the whole thing. But you have got your Mother sitting on top of all of them. You understand that now. You have to love each other and respect each other. The elders have to sacrifice for the younger ones no doubt they have to, that doesn’t mean the younger people should laze out and should find out all means of labour saving devices, the complaining nature is called as murmuring souls in the bible, and that’s the worst thing. If your mind is in anyway complaining about anything tell it to shut up. Must ask your mind to shut up immediately, because in Sahaja Yoga there should be no complaints.
Now try to understand it this way. We’ve got our realisation for no payment. We have entered into the kingdom of God for no payment. We are there to do God’s work. He is going to look after us. He is going to give us joy and happiness. He is going to shower all the flowers, the choicest flowers upon us, and our life is going to be fragrant and we are going to be very happy people together all of us.
But we must learn the matters of respect. In the west people don’t know respect. This is what we have discovered. I have discovered as Mrs C.P. Srivastava also they have no method of respect. They will respect you if it is a protocol or some sort of written down law that if some if a king visits India or if a king visits England then the Queen must go and see, it’s all written down things but there’s no respect, no sense of respect, no sense of respect, very little.
While in India, because of traditions and because of upbringing people have an innate sense of respect. Now you have seen anybody in India, maybe anybody, but when he sees me he touches my feet, anybody. Yesterday you saw when I was with one Indian he came and touched my feet. To them even to say “Namaste” is too much, they touch my feet. In the crowds you saw, anywhere you go in India, I mean I have seen that even the president of India stands up for me, he won’t sit down, I have to force him to sit down. I am an Indian national … anyone like that will respect unless and until they are westernised, when they are westernised they think there should be no respect.
This is not individualism. People think if you do not respect others then you have been very individualist. You have to respect elders, those who are elder by age, you must serve them. They sacrificed for you, it’s very mutual.
Here the parents have to do a lot for there children, and the children have to do a lot for their parents. But if the parents do not do anything for the children they are not willing to sustain or give them complete love, then the children also become very irreverent and very, I should say, they don’t know, they don’t know what they are doing. They start saying what’s wrong and all sorts of things they start. They are no more children. They start giving instructions to their parents. Here it is very funny, you get your instructions from your children, is never done in India. If your parents are old it is for God to decide, you don’t go giving them instructions.
There are many parents in this country, who because of these kind of complications, have gone to the left or right side too much. They are horrid. No use quarrelling with them or fighting with them. Leave them to God. Because you see they are hard boiled people no use spoiling your relations with them, just tell them alright, it’s alright, and you’ll be surprised, gradually you can bring them around by telling your friends here “why don’t you give a bandhan to my father”, shoe beating, everything can be done by others and that is how you are going to help each other, actually what you need is the help of each other, it’s very important.
Now your left Nabis are catching, that means you are very speedy people, you are extremely speedy, you have to put down your speed, and some of you are lethargic, that’s an extreme. Two extreme work out, somebody is lethargic, somebody has to be speedy, so, some balance must be brought.
First of all the speediness must be brought under control by meditating more on my photograph, it will settle down the speed of it. Sit down before the photograph, not in a hurry but in a settled way, just take it easy, there is no need to speed up or do anything speedily.
There is one person you have to impress and please, is me, and I am the most pleased personality. You don’t have to hurry up, say something is not done, “Mother is coming, let’s do this then”. Is no need. There is no need to speed up at all, in anything what so ever.
Keep yourself calm, try to calm down yourself. Try to tell yourselves that speediness is not good, it causes cancer, it causes horrible diseases. So, this left Nabhi worried me too much, throughout the whole time I was inside I was working on your left Nabhi. I am tired.
For left Nabhi you have to know the mantra that is to be said. It is Gruha Lakshmi, but that shows that you also should understand that you must respect the Gruha Lakshmi, and the Gruha Lakshmi also has to be respected. There is a Sanskrit saying “Yatya naria pujyante, tatra bhramante Devata.” That where the women are respected and respectable, there resides the abode of (.. ……) there resides the Gods – Devata, all the Gods are Devata – deities. They reside where the women are respected and are respectable. So the women have to be respectable, for that one thing is definite. It is that dominating nature, if they are chatter boxes then they will never be respected. If they are selfish and conceited they will never be respected.
They have to be very much giving, dignified, sweet, good and (cough) see, women have to be left sided more than right sided, if they are right sided then there is a problem they are neither men nor woman. I am going to talk about this more in my next lecture, but for you Sahaja Yogis I have to tell you that women have to be women, out and out.
Sahaja Yogini’s should take to dressing that is more womanish. They should not dress up like men at all. Men should have that dignity of men, they should walk like men, they should change there ways, see some people make lots of gestures like women do and all that. All that should be given up, they should try to become men. Dress up like men, dress up like men, live like men and woman should be woman.
So gradually you will find, once you become absolutely what you are, you will be beautiful people. This differentiation must take place. This is also a problem at left Nabhi, is that you have not decided about your sex. Whether you want to be a man or a woman, this is a problem. So man has to be a man, and woman has to be a woman.
Now as I have told you in yesterday’s lecture, that a wife should not dictate to the husband. There is also the head, is the man, head, not the heart, and the head depends on the heart. If the heart stops, the head goes off. So it is a mutual dependence. But people see the manifestation of the head, not of the heart. This is a very powerful personality, she is potent inside, but she is kind, she is loving, she is giving.
There is no need to compete with men. They can never compete with woman. I can tell you, if you are really woman, in sweetness, in greatness in visionary you see you can do a lot (cough) and Sahaja Yogini’s can show such great dimensions to man. That they could aspire to achieve that.
But you have to develop your womanhood within yourself, of being a little more on the shy side, or we can say which are receding, that’s a receding type of thing. See I am your Mother, I am very dynamic otherwise, but you see how I behave, I am very receding type, before my husband or before other men who are not Sahaja Yogis, I just don’t say anything, they don’t know what I am. It’s a trick I know. But you should also understand that other men or other people should find you to be very sweet, good woman, not interested in nonsensical things, but dignified.
And then the men have a great responsibility also they must respect only such women. Actually, the mistake lies with men much more than with women.
To begin with I find that men respected first of all women who were frivolous, it’s their mistake, I will not blame woman for that. When we went to Bombay in 1953 or 54, at that time all the girls who were educated were of my age, quite young. Where we used to meet at parties this, and that, and we were simple, very simple. We used to dress up in an very simple manner, never tried to put up any pretensions, no funny dresses, nothing. They never took to smoking, drinking or anything. For about 3 or 4 years. I found very good relationships with the husbands wives.
And one girl cadet came from England, lady, so called, and she was a big flirt. She used to smoke and dominate people and like she would take the floor first, she would talk and talk, and jabber all the time.
The job of a woman is to listen and say one sentence, that’s sufficient. Her one sentence should be equal to the hundred sentences of men. So wise it should be. I mean women formerly have done all these sayings that we have. Like a stitch in time saves nine sort of thing. These have come all from women, never from men. And that shows that women were so wise, that they used to teach the right conclusion and the right point, to say the right thing. And it had to a meaning. All the time those who jabber they were never respected.
So I was telling you about this (what did I say … murmuring… from audience a prompt – about the woman who came from England) this woman who came from England she started smoking and drinking and flirting and talking to men in such an equal manner. And all the men liked her, they started turning to her and everybody used to try to be nice to her and be good to her and something. God knows what happened to her. She managed them very well. And they liked the women who flirted and this and that. So all the woman said why should we sit, we are no less than her. We are equally educated. They also started, you see, wearing funny dresses. She used to come in a very funny dress. They also went and bought funny dresses. She used to wear like men. They also started wearing like men dresses. Within ten years I found most of them were finished. They were just like that. Because it is the men who make the women as well as their attitudes are concerned. The men run after prostitutes the women become prostitutes. I would not blame woman here her. You see they do not have their own spine, the woman to decide. They take decision after the husbands, always so it is the husbands who make them like that.
If a husband wants, the woman should dress up like this, she will try to please him. In the sense that she doesn’t have her own spine is not a bad thing, means she doesn’t have her own assertion in the beginning.
But when you start doing too much like this and she says “Yes alright to please you I’ll become a prostitute” and she gives all that is prostitution with that.
And she knows her powers and the woman has been blessed by God. Because in case she has nothing in this world, she can earn her living. She can live without men. The man becomes useless after 60 years or so but the woman is alright until she dies.
So if woman takes to nonsense she can go to any extent. One has to respect her wisdom and her qualities. Otherwise the society goes to dogs. Because she can do whatever she likes. Once she becomes a shameless woman. Once the shine in her is disappeared she can do what she likes. She’ll dress like she likes, she’ll talk like what she wants, live like she wants. Who’s going to look after the society.
So it is necessary for Sahaja Yoginis, is to understand their responsibilities. They have to take to methods of women. See like looking they must learn, must learn how to please people who come in the house. Talk to them nicely, look after them, if they need anything.
And the men have to see the outside thing more. That doesn’t mean the women should not go, they should go.
And these women who are womanly only are appreciated. Any women are good organisers because they are womanly, if they become manly they can never organise. Because men can organise as men. But women have to organise as women.
So this is also very important, which is a very important point in this country and other countries of this kind, where the women are getting liberated. I don’t know if they know what they want. Cannot be happy without men. Men cannot be happy without women. There will be nonsensical things going on, its all perversion, this nonsense. But that’s nothing, these are adjustments ad-hock on day to day basis. There is no joy giving. The main thing is that you must behave like a woman.
Its nice to be a woman to dress up like a women, seem to be fond of children like a woman. Sweet like a women. It’s very nice to be like that. And men should be like men you see, and now if women do not become like women, then what happens, the Nabhi chakra goes out then the sense that they are responsible.
So the men also get very bad Nabis. They became speedy. The woman will determine the speed of the man. If the women are speedy, what will happen to men. The speedometer is speedy, what will happen to the man.
You see normally in a developing country, the men are like, they’ll say “Oh you are getting very late, come along now.” Two hours before time they’ll reach the airport. And the women take their time to get ready, dress up, this that. She says “wait for a while I’m just getting ready”, “Oh take too much time”, the men will all the time be saying woman will remain woman and men will remain men.
A very nice sweet little song, “Bindiya chamkegi, churi chankegi” the wife is teasing the husband. He says that when you sleep your bangles make a tingling sound. Then this thing, when it is rubbed against my shirt or something it makes a red mark. Or when you … so she said the bangles will have to make a tingling sound. This thing has to shine. And you are treat me as a woman. I cannot be a man. And she teases him. She says I cannot be like you, without any sound around you and nothing. I have to be like that.
You should learn that song, you’ll like it. It’s very nicely sung, I liked it very much. Little naughty girl, married and she teases her husband. That now you don’t tell me that. I am a woman with a man. And the women never hurries up. See they may have a watch, just for a decoration. They have such little, little watches, the husband will be there “What are you doing? Why don’t you get out its very late? Why don’t you get ready?” Like that, the man shouting at the woman. The woman says alright I’m just coming, just coming. But if the woman is the other way. “What you haven’t got a …………… we have to go”. Finished. Either the husband becomes a woman or there is a big clash. Its only possible when we remain what we are.
You see this is what is called as Swabhava “Swa” is self, and “bhava” is the expression and manifestation. Like a mango remains mango. Whether it goes to Australia or to America. If you put a mango, plant a mango tree, you will get mango out of it. You don’t get peach.
But in human beings we have got freedom. We are born as women and we want to become men. Why? Why did you take birth as a woman. Then what happens, you become unisex. Unisex means no sex at all. You come impotent, become horrid people. I mean all the sweetness of life is gone.
As it is God has not made one person like another person. So many people in this world. Even one leaf is not like another leaf. Just to create beautiful variety, so that you enjoy life. But here we are we are spoiling all his beautiful plans for us. By doing all these nonsensical things. Let us be one with Him.
And let us not assert ourselves, and try to think of our ego or these things. Just be one with Him. In complete surrender.
This surrender (cough) that’s the source of real joy and happiness. Nothing you have to loose. You just loose you horrible ego, or your super-ego. And that’s what one has to learn, that you do not surrender anything but your ego. That’s the sacrifice you make. You do not sacrifice anything, that’s very important, as your spirit is your spirit takes over.
And the spirit of a woman and the spirit of a man is just the same. But manifested through a, say there’s a lamp which has a blue colour and a lamp which has a red colour. So the colour is different. You’ll have to have two colours. How can you do with one colour only at least minimum two colours there should be there. Isn’t it, that why the permutations and combinations took place with these three gunas, that are within us. And all sorts of human beings were created.
Now if you have any questions you ask me. I will make some rules and regulations for Ashram, ! Hope you’ll obey them. Very important, without any rules and regulations one doesn’t profit. Abandonment should not be there. Then later on these rules and regulations will be a norm, and I’ll give you a very sweet example.
You see in India the custom is everybody touches my feet. Anybody. They know what it means touching my feet. So hundred times if they get the chance they’ll do it. Mr Modi wrote down all the rules and regulations and there was nobody should touch Mataji’s feet unless and until she calls for it. All sorts of rules and regulations he read and then he put that reading to one side and touched my feet.
We went to Rahuri and they were touching my feet, 5,000 of them. My feet got swollen up and so at the Puja he said, Dumal said that nobody is going to touch Mataji’s feet … (??unasked … ??unannounced) and he touched my feet. So everybody was very angry with him. They said you very nicely touched and you don’t want us to touch. (laugh) Is very sweet, watched it, is said because your Mother should not be troubled.
End .

H.H. Shri Mataji Nirmala Devi


[1] Termine sanscrito che significa visione del Divino.

[2] Forse si riferisce ai maestri, ai Guru.

[3] Nel testo originale inglese; Shri Mataji accenna agli atomi di idrogeno ed ossigeno che compongono la molecola di acqua, ma è difficile specificare precisamente che cosa accada loro perché la frase sembra non conclusa. Si intuisce comunque che al verificarsi del caso sopra descritto, si modifica la struttura molecolare interna dell’acqua in seguito, probabilmente, ad uno spostamento degli atomi di idrogeno rispetto alla posizione usuale.

[4] Re d’Inghilterra dal 1509 al 1547.

[5] Praticante il celibato.

[6] Città dell’attuale Iraq dove fu assassinato dagli oppositori Alì (marito di Fatima). Da allora questa città è ritenuta un luogo sacro dagli Sciiti e meta di pellegrinaggi (proibiti da Saddam Hussein durante tutto il periodo della sua dittatura).

[7] Nome della corrente islamica degli Sciiti.

[8] L’indomani ci sarebbe stato un programma pubblico in presenza di Shri Mataji.

[9] Luogo natale di Shri Mataji, in India.

[10] Decisione, pensiero.

[11] Sguardo.