Discorso precedente il Diwali Puja

Lisbon (Portugal)

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12/2023 TRADUZIONE VERIFICATA 

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Discorso precedente il Diwali Puja

Sintra, Lisbona (Portogallo), 1 Novembre 1997

[Dopo la rappresentazione dei sahaja yogi]

Shri Mataji: In realtà Gyaneshwara mi fa venire sempre le lacrime agli occhi, perché ha sofferto molto. E lui ha parlato di Sahaja Yoga.

Il suo sogno non era altro che Sahaja Yoga ed è meglio comprenderne il significato. E, dato che era in marathi, vorrei tradurlo.

[Shri Mataji traduce dal marathi il Pasaydan, l’epilogo del Gyaneshwari scritto dal santo Gyaneshwara]

Egli dice: “Oh, Spirito dell’intero universo, per Te ho composto questo mio sogno. Dopo averlo udito, spero Tu sia soddisfatto” – è più che soddisfazione – “e che pertanto tu mi conceda le benedizioni delle vibrazioni”. Pasaydan sono le vibrazioni.

Qui dice che tutte le persone crudeli dovrebbero eliminare la propria crudeltà e dovrebbe esistere amore fra tutti. Notate come descriva Sahaja Yoga.

Dice: “L’oscurità di coloro che sono lontani dalla Verità, estranei alla Verità dovrebbe dissiparsi” – è questo che egli richiede – “e tutto il mondo dovrebbe vedere il sole della realizzazione del Sé” – ci pensate? – “e allora si otterrà tutto ciò che si desidera”.

Prosegue: “Ovunque scorrerà il flusso del buon auspicio e vi saranno grandi santi”.

Questi siete tutti voi, lui descrive voi.

“Queste persone saranno molto numerose e  rispettate. E sarà impossibile controllare (la gioia) quando incontrerete tutte le persone che avete plasmato”. Vedete, tutto Sahaja Yoga, lui descrive Sahaja Yoga.

Tzala kalpataru…” – Ah, questo è per i sahaja yogi – “Tzala kalpatarunche aarewar chaitana chintamanitzegao..

Dice: “Voi” – che siete i sahaja yogi – “siete la foresta degli alberi che offrono in dono tutto ciò che si desidera”. Kalpataru è l’albero che concede la grazia di tutto ciò che chiedete.

Ha detto: “Quelli siete voi! Quelli siete voi, venite! Siete come la foresta di quegli alberi che elargiscono grazie”.

Chaitana chintamanitzegao”. Wah, wah! “Siete il villaggio o, diciamo, la comunità con la mente interiore risvegliata”.

“Siete oceani parlanti” – così vi ha definito – “colmi di ambrosia”, colmi di ambrosia.

“Siete gli oceani di ambrosia che possono parlare, che parlano”. Sentite che cosa dice di voi. È ciò che siete.

Chandrame je alamchana martanda te tapahina”. “Siete come la luna che è senza macchie, perfettamente pura. Siete la luna che è perfettamente pura e siete il sole senza alcun calore al suo interno”.

Te sarvaanchi sadaa sajjana

“Queste persone sono sempre molto benevole, sono molto benevole e si imparentano tra loro”.

Non allude alle vostre vecchie parentele, ma diventate parenti fra voi sahaja yogi. È un dato di fatto. Vedete, è ciò che lui ha detto.

Kimbahunaa sarva sukhi, purna houni tinhi loki.”

Dice: “In ogni caso, tutti voi sarete molto felici, molto felici sotto ogni punto di vista e, nei tre mondi, sarete persone complete, perfette”.

“Bhajijo aadipurukhi, akhamḍita”

“Quando adorerete l’Essere primordiale” – qui hanno scritto ‘il Padre’ – “diverrete eterni”.

“Aaṇi graṁthopajiviye, vishesi lokim iye, dṛṣṭaadṛṣṭa vijaye, hoaave jī”.

Dice: “Sarete come libri di eterna conoscenza e in tutto il mondo lo vedranno. I vostri occhi guarderanno gli occhi e conquisterete la gente con i vostri occhi pieni di amore. E a queste persone si dovrebbe fare l’aarti”.

“Yetha mhaṇe shrī vishvesharāo, hā hoīla dāna pasāvo, yeṇeṁ vareṁ jñānadevo, sukhiyā jālā”

“Lei sarà chiamata Adi Shakti e vi concederà pasaydan”. Pasaydan significa vibrazioni.

E continua: “Oh, Dio. Concedici pasaydan (vibrazioni) e tutto ciò accadrà. Con questo il mondo intero diverrà estremamente felice”.

Sapete, non riesco a leggere i caratteri occidentali.

Non ne sono capace. Posso conoscere una lingua ma non la sua traduzione. Non conosco neppure questa lingua latina, l’inglese, che la gente usa per scrivere qualcosa da dire in marathi. Ma non è facile perché non rende il senso, credo.

E non riesco a leggere, insomma, vedete, non sono in grado di leggerlo.

Specialmente in India, in chiesa usavano questi caratteri latini e io non sono mai riuscita a cantare, non riuscivo a capire cosa fosse.

Ma ciò che lui (Gyaneshwara) ha detto è che voi siete tutto questo. Intendo dire che vi ha definito kalpataru, ossia gli alberi che possono accordare qualsiasi grazia desideriate.

E ne esistono foreste, infatti siete molto numerosi. E – ‘chintanmanitze’ – voi siete coloro che possono rimuovere tutte le afflizioni della gente.

Pensate che descrizione accurata ha fatto!

Penso però che ancora i sahaja yogi non credano in se stessi, nel fatto di avere tutti questi poteri e in ciò che possono fare. È stato Gyaneshwara a descrivervi. Ma mi chiedo se voi sappiate descrivere voi stessi allo stesso modo perché, non so per quale motivo, sono molto umili, i sahaja yogi sono molto umili, pertanto non credono di poter essere così.

Pensate a tutti quei falsi guru che non hanno nulla, la loro Kundalini è completamente dissolta interiormente, ma quanto parlano, quanto raccontano! E anche i loro discepoli sono delle stesso stile, non ci crederete.

Ho incontrato una signora, discepola di un guru, che ha cominciato a parlarmi così tanto del suo guru che mi sono alzata e ho cambiato posto, ho chiesto di darmi un altro posto.

E voi che avete tutto non parlate. Non ne parlerete neppure a vostra madre, a vostro padre, ai vostri vicini.

E siete così tanti ovunque.

I discepoli di Cristo erano soltanto dodici e diffusero il Suo messaggio. Certamente, tutto ciò che hanno fatto non è riuscito molto bene; voi però potete, perché avete ricevuto la realizzazione, avete ottenuto tutti i poteri e conoscete, avete la vera conoscenza. E non solo è vera, ma è la conoscenza del Divino, una conoscenza segreta. Voi avete tutto, ma non parlate. Vorrei chiedere a tutti voi di iniziare a parlare con chiunque incontriate. In aereo, ovunque.

La cosa migliore è indossare la mia spilla, così vi domanderanno: “Chi è?”, e allora rispondete spiegando chi io sia. È questo il miglior modo per diffondere Sahaja Yoga: dovreste parlare tutti di Sahaja Yoga alla gente, ogni volta che incontrate qualcuno.

Potete promettermelo? Bene.

Molte grazie. Questo è ciò che Gyaneshwara ha detto di voi. Quindi dovete provare che ciò che lui ha affermato è vero.

Molte grazie.

[Applausi]

[Dopo il concerto di sitar]

Shri Mataji: Che spettacolo è stato! E, nonostante il vento terribile, lui è andato avanti senza curarsene. E in effetti ho avuto la sensazione che fosse così ritmato che danzava persino il vento.

Adesso non so, insomma, non so cosa dire, la sola cosa è che non ho mai ascoltato un simile raga Malkauns. Mai. In vita mia ho ascoltato molti musicisti, ma nessuno ha suonato altrettanto bene. Questi sono i segni di una nuova era, in cui questo grande talento si evidenzierà.

Anche tutto il resto è stato meraviglioso e ottimo. Non so come ringraziarli per questa meravigliosa esecuzione (applausi).

Anche i francesi hanno organizzato una serata davvero splendida per tutti noi. Ed è stato in un certo senso un vero Diwali, ma oggi è il giorno dei fratelli e delle sorelle. Specialmente in questo giorno i fratelli sono onorati dalle sorelle e i ragazzi devono offrire loro un dono.

Quest’anno non occorre farlo, lasciate stare, non importa. Ma penso che questo Diwali sia davvero bello e dia molta energia, perché le vibrazioni fluivano. Moltissime vibrazioni.

Ed il vostro apprezzamento per questa musica – molto diversa dalla vostra – in cui siete tutti assorbiti…

Spero che anche tutte le persone dall’Africa abbiano apprezzato questa musica e vogliano anche andare all’Accademia che porta il nome di mio padre.

Non sapevo niente della Spagna, gli spagnoli sono inclusi in questo gruppo? No.

Però so che lui, lo spagnolo, è un bravissimo suonatore di tabla, straordinario. Bravissimo. Osservava tutto e sono sicura che, semplicemente osservando, imparerà la vostra tabla. È molto scrupoloso, molto bravo.

E sono felice di vedere qui persone di ogni parte del mondo, e domani desiderano celebrare un havan.

Non so a che ora possiate farlo e c’è ancora questo signor vento. C’è stato questo vento anche in Italia e, non so, dicevano che arrivava dal sud. Ed ha congelato completamente il sud Italia, cosa mai accaduta prima. Non il nord, ma il sud. È tutto… non so cosa stia accadendo all’Italia adesso.

Ma questo vento non ci ha disturbato molto, perché danzava al ritmo della vostra musica.

Molte grazie a tutti voi per averne gioito, perché io posso essere innamorata della musica indiana, ma non so cosa ne pensiate voi.

In ogni caso il programma sarà domani. Non so quando vogliano celebrare un piccolo havan. È importante fare l’havan. E dopo, se sono pronti, il puja inizierà intorno alle sei. Ma mi pare che non siano mai pronti a quell’ora, giusto? (Shri Mataji ride).

Ed è un puja molto breve, non un puja lungo, non è un puja molto lungo. Ma più tardi, dopo il puja, trascorriamo più tempo. Di fatto, domani abbiamo due programmi. Quelli che vogliono unirsi all’havan possono farlo. Non so dove farete l’havan, qui o là fuori? Qui?

Fuori. Ah, questo vento non dovrebbe esserci più. Va bene, stiamo a vedere.

Auguro dunque a tutti voi un felicissimo Diwali per l’anno prossimo e penso che il Portogallo sia il luogo per il Diwali puja, non v’è dubbio.

Dei portoghesi sapevo che Vasco de Gama, quando arrivò in India, era un uomo molto semplice e cortese.

E, quando tornò in Portogallo, riferì al re che gli indiani erano cristiani. Il re gli chiese come facesse a dire che erano cristiani. Lui rispose: “Perché venerano la Madre! Non venerano il Padre come fanno i musulmani. Quindi sono cristiani oppure, se sono indù, sono indù cristiani”. Era un uomo molto semplice. Ed è stata fatta una grande ricerca sull’influenza portoghese in India.

Ma nonostante siano vissuti lì per parecchio tempo, non hanno mai ascoltato la nostra musica, questa è una cosa. E non ne hanno nemmeno mai capito nulla.

Di fatto, avere questa musica adesso in Portogallo è di per sé una grande, grandissima avventura, direi. Infatti queste persone non l’avevano mai conosciuta, pensavano che noi facessimo solo chiasso, tutto qui. Neppure gli inglesi hanno mai imparato la nostra musica o altro. Comunque sia, adesso questa musica è arrivata a voi.

Quando si conosce la musica classica indiana si può cantare qualsiasi tipo di musica. Può essere spagnola, moderna, di qualsiasi tipo, poiché la voce viene esercitata molto bene.

Direi, quindi, che chi può permetterselo dovrebbe andare a Nagpur (all’Accademia Sahaja di musica).

E quanti non possono dovrebbero scrivermi, troveremo qualche soluzione per loro.

Molte grazie quindi a tutti voi, gioite della vostra notte del Diwali.

Che Dio vi benedica.