Shri Mahalakshmi Puja: È molto difficile innescare le cose se lo strumento non è perfetto

Auckland (New Zealand)

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(12/2022 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE INEDITA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Shri Mahalakshmi Puja

È molto difficile innescare le cose se lo strumento non è perfetto

Auckland (Nuova Zelanda), 12 Marzo 1990





[Bellissimi.

Si sono aperti tutti per il puja di oggi.

Lo sanno anche loro, non è così?]

Sono molto felice di essere qui con voi dopo tanto tempo, e mi siete mancati tutti moltissimo. So che siete molto lontani da tutti gli altri, ma siete sempre nel mio cuore e non dovreste preoccuparvi della distanza. Dobbiamo renderci conto che siamo entrati in un nuovo…

[“Dovreste tenere le mani così (aperte con il palmo rivolto verso l’alto), non così (verso il basso), per stare seduti correttamente”.]

Dovete capire che ormai siamo entrati nel regno di Dio e la nostra cultura deve cambiare, il nostro stile deve cambiare, la nostra capacità di comprensione deve cambiare. Se non cambiamo, nessuno ci prenderà seriamente.

Oltretutto è molto difficile avviare le cose se lo strumento non è perfetto. Come sapete sono stata in Russia una seconda volta per il seminario di Yoga, al quale hanno partecipato persone di tutto il Blocco Orientale. Era stata una mia idea di radunarle lì. C’erano soltanto due o tre persone per nazione ma molto forti, molto profonde, con una grande capacità di comprensione.

Ho parlato a malapena per trenta minuti e, miracolosamente, in quindici minuti ho dato la realizzazione – in circa dieci minuti, poi sono rimasta lì per altri cinque – e praticamente tutti hanno ricevuto la realizzazione, tutti. Davvero sorprendente.

Ed erano così profondi che quando sono uscita dalla sala mi hanno seguito tutti. Nei paesi occidentali non si vede mai una cosa del genere.

Tutti mi seguivano, mi correvano dietro, volevano lasciare il loro indirizzo e che andassi nei loro paesi.

Dissi: “Va bene, verrò”. Abbiamo preso i loro indirizzi, anche dalla Romania, da ogni posto. E poi sono rientrati nei loro paesi. E nel giro di otto giorni si è potuto innescare il processo. Ha funzionato perché erano molto profondi, molto dotati per innescare l’evento. È così che hanno messo in moto il loro paese e hanno fatto funzionare le cose.

Se si vive ad un livello superficiale di Sahaja Yoga, non si può fare molto per se stessi e neppure per il proprio paese, ed è una vita sprecata: né qui, né lì. È come un seme che è germogliato ma non è poi diventato un albero. Quindi, prima di tutto, dobbiamo imparare che è necessario diventare molto profondi, molto profondi, dobbiamo raggiungere la nostra profondità.

Ho sentito di gente che viene ai puja e il cui interesse principale è il cibo. Appena il puja termina, si corre a mangiare. Come si può? Dopo il puja, dopo la meditazione si entra in uno stato meditativo, rimanete seduti e non riuscite ad uscirne perché è come essere sprofondati in un pozzo, accade qualcosa del genere.

Come potete alzarvi e andare a prendere dolci o altro? Non si riesce neppure a pensarci. Quindi giudicate voi stessi, come siete, a che livello siete.

Voi dovete far funzionare le vostre vibrazioni, perché sarete voi a creare quella splendida visione in questo paese, per i vostri figli, per voi stessi, per l’intera nazione e, infine, per tutto il mondo. Se però non lo prendete con serietà ma tanto per fare, se Sahaja Yoga è qualcosa di secondario, non funziona. Deve essere un modo di vivere e, in ogni cosa che fate, deve essere presente una cultura sahaj. E, nella cultura sahaj, si devono comprendere moltissime cose e cioè che è naturale, è reale e dobbiamo accettarlo com’è.

Stanno accadendo così tante cose in Occidente che ritengo proprio distruttive, assolutamente distruttive per la società. Qui non ci si cura minimamente della società. Forse rimprovererei per questo le donne dell’Australia e della Nuova Zelanda, che non comprendono la loro responsabilità e non comprendono la loro gloria e, inoltre, mancano di autostima.

L’altro giorno viaggiavo in aereo e quasi tutte le donne fumavano mentre gli uomini no. Gli uomini si occupavano dei bambini mentre le donne erano impegnate a fumare come uomini, sapete, sembravano mezzi uomini e mezze donne. È sorprendente, è molto distruttivo.

Infatti, come ho già detto, gli uomini e le donne sono come le due ruote di un carro, una a sinistra ed una a destra. Quella di sinistra non può stare a destra e la destra non può stare a sinistra.

Dobbiamo dunque capire che il nostro ruolo è molto più importante dell’altro.

Se gli uomini hanno un ruolo importante, le donne hanno un ruolo ancora più importante. Essere una madre è di per sé una cosa straordinaria. Per quale motivo Dio ha affidato a voi la maternità? Perché Dio pensa che siate come la Madre Terra, in quanto accudite, nutrite i bambini, nutrite la famiglia, fate tutto questo. Non cercate di imitare gli atteggiamenti degli uomini come fumare, bere, comportandovi come loro.

Guardate come si sta diffondendo questa tendenza, l’autostima è bassissima.

Per quanto riguarda le donne, l’altro giorno vi dicevo di come si parli delle donne sexy. Insomma, ci si dovrebbe vergognare di fare apprezzamenti del genere nei confronti delle donne. Esse infatti dovrebbero obiettare: “Non siamo prostitute per cui ogni uomo debba guardarci e provarne piacere. Perché? Siamo forse in vendita o qualcosa da esibire?”.

Le donne mancano di autostima, si battono per cose sbagliate, non per cose giuste.

La cosa giusta è essere rispettate e non trattate come qualcosa in vetrina cosicché ogni uomo possa guardarvi, perché pensate che se gli uomini vi guardano avete un valore.

È assurdo. Non è questa la via per creare grandi nazioni, grandi figli e grandi famiglie. La società di una nazione dipende dalle donne ed è un compito molto concreto, privato, esse non desiderano mettersi in mostra.

In ogni paese dove esistano donne valide, esse creano una bella società, e devo dire che in India il merito va alle donne. Loro non si sono mai curate di queste cose, sapete, non si preoccupano del loro aspetto e dell’assurdità di apparire sexy.

Se qualcuno dice loro che sono sexy lo schiaffeggeranno, si sentiranno molto offese: “Che significa? Per chi ci prendi?”.

E dovete essere orgogliose del lavoro che svolgete. Certamente, dovete lavorare fuori casa e fare qualcos’altro; ma occorre capire chi si occuperà dei figli, chi gestirà la famiglia, chi manterrà la pace della casa.

Nella cultura sahaj si deve comprendere che le donne devono essere donne e gli uomini devono essere uomini. Ma gli uomini devono imparare a rispettare le donne come donne di casa. Gli australiani le rispettano moltissimo. Se non rispettano le proprie donne esse reagiranno, si ribelleranno e infatti è iniziato tutto questo movimento femminista.

L’errore non è tanto delle donne quanto degli uomini, i quali hanno sfidato talmente la personalità delle donne che adesso esse hanno iniziato a comportarsi così.

In Sahaja Yoga le donne sono rispettate, si rispetta la loro libertà, si crede in loro e sono trattate alla pari. Esse devono essere uguali.

Possono non essere simili, ma sono uguali. Le due ruote devono essere uguali, altrimenti, se una è più piccola e l’altra è più grande, il carro non andrà mai avanti, continuerà a girare su se stesso.

Quindi occorre comprendere che ciò è molto importante al giorno d’oggi in Occidente, perché trovo che si stia deragliando lentamente verso l’inferno.

Tutte queste idee non porteranno da nessuna parte perché nessuno si assume la responsabilità di creare una morale, dei valori morali per i bambini. Dovete impartire loro un’educazione corretta. Oggigiorno trovo che qui i bambini siano molto indisciplinati perché si ha timore di affrontarli. Dovete affrontarli e dire loro: “Non si fa così. Siete sahaja yogi e dovete comportarvi da sahaja yogi”. Devono essere modesti, devono essere umili. Dovrebbe esserci una forma di soggezione nei confronti dei genitori. Se non hanno soggezione dei genitori, come possono averne nei confronti miei o di Dio? Non possono. Qualsiasi cosa possiate dire, loro non ascolteranno.

Se non provano soggezione nei confronti dei genitori che sono sahaja yogi, significa che questi bambini diverranno ribelli come gli altri; e questo è un rischio enorme che correte, perché io dipendo dai bambini nati realizzati e non voglio che diventino ribelli perché i genitori non hanno badato a loro e non li hanno affrontati.

In linea generale occorre dunque comprendere il ruolo degli uomini e delle donne e il rispetto reciproco che dobbiamo avere. Se il marito non rispetta la moglie, i figli non la rispetteranno e tutto andrà in rovina.

Ed è per questo che nessuno domina l’altro, non dovrebbe esserci nessuna predominanza, ma ciascuno ha un proprio ruolo e la moglie dovrebbe decidere per ciò che le compete e l’uomo dovrebbe decidere per ciò che compete a lui. E le decisioni di entrambi vanno rispettate poiché l’uomo e la donna devono vivere in due contesti diversi.

Ovunque si perda questo equilibrio… devo dire che è andato perso anche nel nostro paese, in India, dove ora accadono cose strane di cui dobbiamo ringraziare i musulmani che vivevano lì, e che hanno avuto un tale impatto per cui abbiamo il sistema della dote e quant’altro.

Esistono però anche società che stanno cercando di far funzionare le cose. Non sono sahaja yogi ma le fanno funzionare, stanno migliorando e cercano di cambiare modi e metodi; e ciò avviene in maniera evidente affinché la gente si accorga che le cose dovrebbero essere corrette.

Ma se le donne avessero afferrato qualche arma mettendosi a picchiare tutti gli uomini, che cosa sarebbe accaduto?

Vedete, voi siete complementari.

Quindi occorre capire, prima di tutto, il nostro ruolo in Sahaja Yoga, nel senso che dobbiamo consolidare la nostra autostima e rispettare noi stessi e gli altri.

Infatti voi siete tutti santi e i santi devono rispettarsi a vicenda [Shri Mataji tossisce e parla a lato, dopodiché le viene offerto un bicchier d’acqua: “Ho parlato in continuazione”].

Quindi dovete rispettare i santi perché voi siete santi e lo sono anche gli altri.

Faccio sempre l’esempio di Namadeva.

Namadeva, il grande poeta e grande santo, era un sarto. Un giorno andò a trovare un altro santo, Gora Khumbar, che era un vasaio. E quando arrivò, vide Gora Khumbar impegnato a lavorare l’argilla per fare i vasi, lavorava l’argilla con i piedi.

Egli lo guardò e, nel guardarlo, rimase senza pensieri. E allora disse delle parole bellissime: “Sono venuto per vedere il Nirakara(senza forma), il Nirguna (oltre i guna), il senza forma, ossia le vibrazioni. Sono venuto per vedere le vibrazioni ma qui esse sono dinanzi a me nella forma”.

Che apprezzamento! Che adorazione da parte di un santo per un altro santo che non aveva mai visto: “Io vedo la totalità di questo Nirakara, il Nirguna, nella tua forma”.

Pensateci. E questo è ciò che dobbiamo essere.

Se però non riusciamo a fidarci degli altri sahaja yogi, se non riusciamo ad amarci, a capirci tra noi significa che siamo ad un livello basso, più in basso degli altri.

Alcuni hanno l’abitudine di criticare sempre: “Questo non va bene”. Non vedono che in loro c’è qualcosa che non va e per questo criticano gli altri.

Non c’è spazio per le critiche in Sahaja Yoga.

Per prima cosa dovreste esaminare voi stessi, che cosa siete, a che punto siete e come avete intenzione di aiutare innanzitutto voi stessi.

Dopo potrete aiutare gli altri. Ma non c’è nessuna necessità di guardare gli altri con occhio critico. Perché allora non servite a nulla. Avete avuto comportamenti sbagliati di ogni tipo, vedete tutti i difetti negli altri e sviluppate una personalità non collettiva, che per noi è una grande seccatura, e alla fine dovete lasciare Sahaja Yoga.

Come ho detto, vi sono due forze in azione in Sahaja Yoga. La prima è quella da cui siete attratti, si chiama forza centripeta. La forza centripeta è quella che attrae, mentre l’altra forza si chiama forza centrifuga.

Se, ad esempio, avete una pietra attaccata ad una corda e la fate roteare velocemente, potete tenerla in movimento, ma appena la rilasciate un po’ può partire per la tangente.

Allo stesso modo esistono due forze: con una siamo attratti verso Sahaja Yoga, vi rimaniamo attaccati e diventiamo parte integrante del tutto, mentre l’altra è quella che ci fa uscire.

Adesso trovo che la forza centrifuga sia diventata molto potente. E ne sono piuttosto preoccupata perché non solo uscite, ma uscite con gravissimi problemi. E questo l’ho visto accadere molto diffusamente in Australia.

Come prima cosa, se qualcuno parla male di me o di Sahaja Yoga chiudete gli occhi e dite: “Non vogliamo sentirne parlare male perché noi ne abbiamo tratto beneficio, abbiamo avuto ogni vantaggio e quindi non diteci nulla, non vogliamo sentire”.

Chiudete gli occhi e copritevi le orecchie e dite: “ Non vogliamo sentire”.

Adesso abbiamo avuto tre casi di gente che soffre di cancro o altro per aver ascoltato queste cose. Chi le dice può non avere problemi, è possibile, poiché è già fuori, ma per un sahaja yogi ascoltare queste cose è molto pericoloso e non dovrebbe ascoltare nessuno che sparli di me o di Sahaja Yoga.

Questo è un punto che dovremmo comprendere.

Anche quelli che trovano difetti negli altri sahaja yogi sono nei guai. Non dovreste cercare difetti negli altri sahaja yogi. Se pensate che ci sia qualcosa che non va in un sahaja yogi, potete andare a parlarne con il coordinatore. E se trovate qualcosa che non va nel coordinatore, siete liberi di scrivermi. Dovete scrivermi immediatamente. È importante in quanto il mio rapporto con voi è diretto.

In un certo senso i coordinatori sono soltanto un mito, infatti io telefono e parlo con loro perché non posso telefonare a tutti voi. Tutto qui. Ma è un mito. Quindi, qualsiasi cosa vogliate fare, dovete cercare di informarmi direttamente. Se i coordinatori sono molto duri con voi, se sono arroganti, se sono offensivi, se prendono denaro, se trovate qualcosa di scorretto, per favore, fatemelo sapere. E immediatamente, dalla vostra lettera, mi renderò conto della situazione e vi farò sapere cos’è che non va, se avete torto voi oppure il coordinatore.

Se però non mi informate dovrò scoprirlo da sola e, quando lo scopro, trovo che sono stati fatti molti danni.

Pertanto la cosa migliore è che mi informiate. Questo perché se oggi sono qui non posso tenere l’attenzione sulla Colombia dove sono stata, non posso tenere l’attenzione sull’America, ma quando ci vado la mia attenzione è lì.

Se qualcuno però ha un problema dovrebbe scrivermi. In questo modo ho constatato che abbiamo molti problemi e molti sahaja yogi hanno lasciato Sahaja Yoga, perché non mi hanno mai informata. Non riesco a capire neppure adesso perché non mi abbiano scritto, perché non mi abbiano telefonato. Però mi scriveranno per cose insignificanti tipo la moglie di qualcuno che è malata, il suocero che è all’ospedale. Mi scriveranno tutte assurdità di questo tipo. Ma non mi diranno mai che qualcosa non va nel coordinatore finché non lo scopro da sola, finché in quella città Sahaja Yoga non sia andato completamente distrutto.

La mia umile richiesta è quindi che vi rendiate tutti conto che io sono vostra Madre, senza intermediari. Io non ho niente a che vedere con i coordinatori per quanto riguarda voi.

Se un coordinatore è duro con voi, se vi crea problemi, se vi impone una disciplina esagerata o cerca di inculcarvi sempre le sue idee, o qualsiasi cosa riteniate riduca la vostra libertà di crescita, dovete scrivermi e dovete crescere.

Non è una scusa dire: “Il leader era così e quindi noi abbiamo parlato di conseguenza”, oppure “Ce ne siamo andati”. Perché ve ne siete andati? Che bisogno c’era?

E trovo che ciò sia molto comune specialmente tra gli australiani e i neozelandesi. O diventano completamente asserviti oppure completamente ribelli. Nessuna via di mezzo.

Quindi dovete capire che, se ritenete che qualcuno stia cercando di dominarvi, dovete farcelo sapere e io li correggerò sempre e dirò in faccia, a tutti i coordinatori, cosa penso di loro.

Infatti anche loro sanno che io sono qui per occuparmi di questo. Naturalmente, sui coordinatori ho fatto spesso molto discorsi e altro e ogni volta che vengono a Ganapatipule cerchiamo di incontrarci e di parlarne, e se c’è qualche problema dovete evidenziarlo.

Non so qui, ma ciò che è accaduto, specialmente in Australia, è che ciò che facevano i coordinatori è penetrato in molti sahaja yogi, i quali si sono trasformati in dei mezzi leader che avevano l’abitudine di spadroneggiare e dire cose che non sono affatto sahaj.

Lo scorso anno, ad esempio, è andato tutto bene. Prima di allora si erano messi a dire che l’Australia era eccezionale, che loro erano straordinari e quant’altro, quando metà dei sahaja yogi se ne era andata. Parlavano vantandosi e con enfasi, persino gli indiani erano sorpresi e li guardavano chiedendosi cosa fosse andato storto in loro.

Mi hanno riferito: “Costoro non volevano ascoltare nessuno. Noi dicevamo loro che era meglio iniziare e che si doveva andare, ma non volevano ascoltare. Rispondevano che doveva dirglielo il loro coordinatore”. E alla domanda: “Lo ha detto Madre?”, (rispondevano) “No, non Madre, il nostro leader”.

I leader mi avevano addirittura sostituito completamente, a causa di queste poche persone che si erano unite a loro. Si può paragonare alla burocrazia della Russia.

In Sahaja Yoga non esiste nessuna burocrazia, nessun clero, sono tutti alla pari.

Siete tutti santi, dovete essere rispettati e tutti i coordinatori devono rispettarvi e comprendervi. Ovviamente, se avete problemi nei chakra devono dirvelo, è il loro compito e dovreste esserne grati. Invece di offendervi dovreste essere loro riconoscenti: “Sì, è vero e cercheremo di correggerci”.

Ora la parte migliore è che adesso improvvisamente riscontro una grande esplosione di Sahaja Yoga in vari luoghi dove meno me lo sarei aspettato, come Cairns1, e abbiamo altre nazioni come la Turchia e la Russia. È un avvenimento davvero notevole.

Sahaja Yoga si sta radicando bene e forse queste persone potrebbero crescere molto più rapidamente, pertanto dovete stare attenti a non essere lasciati indietro. Perché c’è una cosa, ho dato un’indicazione quest’ultima volta a Ganapatipule – non so se ve lo abbiano detto – ossia che avverrà un altro salto, un altro scatto.

Faccio sempre l’analogia con una navetta spaziale come lo Sputnik o qualcosa del genere, il cui stesso principio è applicato alla nostra evoluzione. Inizialmente c’è una capsula che contiene altre tre, quattro capsule. La prima capsula arriva a metà strada, a quel punto si ha un’esplosione e vengono proiettate tutte le altre. Così la velocità iniziale, la velocità che ha, aumenta molto e si muove ad una velocità molto superiore. Poi esplode la seconda capsula e accade la stessa cosa, è così che la velocità che acquistano alla fine è molto elevata.

Sento che in Sahaja Yoga ora sta accadendo lo stesso ed è il momento che vi rendiate conto che avrà luogo un altro scatto.

E dovete stare al passo con quello scatto. Per questo dovreste essere preparati, diversamente rimarrete nella capsula inutilizzata.

Deve aver luogo un nuovo impulso, un nuovo salto e per questo dovete affrettarvi, non c’è tempo da perdere. La cosa più importante è che dovremmo svilupparci per avere la capacità di cogliere al volo il nuovo corso che prenderà Sahaja Yoga.

Quindi devo avvertirvi che, anche se siete pochi, dovete avere qualità, la quantità non ha importanza perché tutta questa quantità potrebbe scomparire. Coloro che vogliono realmente ascendere devono capire che occorre meditare mattina e sera ed essere assolutamente collettivi. Se non siamo collettivi c’è qualcosa di serio in noi, qualcosa che non va e che occorre correggere.

Volevo dirvi queste cose e devo dire che qui, adesso, la collettività crescerà moltissimo grazie al mio miracolo che è avvenuto oggi.

Ieri ci sono state moltissime persone; ogni volta che arrivo ci sono almeno trecento persone e sapevo che ci sarebbero state anche questa volta. Ma la differenza è che, quando arrivo io, ci sono, però poi non vengono più; oppure, se anche vengono, poi scompaiono. Loro devono avere fiducia in voi. Ma per prima cosa dovete avere voi fiducia in voi stessi. Dovete avvicinare le persone in modo che abbiano fiducia. Non dovrebbero pensare: “Qui ci sono delle persone sciocche, stupide che ci raccontano queste cose”.

Voi dovete avere quella dignità, dovete avere quel tipo di approccio, dovete avere quella comprensione: soltanto allora funzionerà, diversamente non potrete riuscirci.

La mia opinione personale è che dove ci sono sahaja yogi davvero molto validi e profondi le persone rimangono. Come in Austria, direi. In Austria abbiamo parecchie persone adesso, a Milano ne abbiamo molte. Il motivo è che in entrambi i posti, ho notato, i sahaja yogi sono di altissima qualità. Si stanno dando da fare tutti.

C’è un ragazzo tedesco che ha ripescato molte citazioni del Corano che hanno attinenza con Sahaj. E hanno detto che esiste una sura denominata Sajdah Yoga, Sajdah Yoga, e quella sura parla di me. Infatti dice: “Noi lo invieremo e l’Inviato, Colui che è inviato non sarà da voi ben accetto. Lo rinnegherete, lo sfiderete”.

È descritto tutto, anche che al tempo della resurrezione le vostre mani parleranno. È tutto rivelato in questa sura molto interessante. Quindi stanno cercando di trovare corrispondenze di tutto ciò che io dico. Ora si stanno promuovendo molte e diverse iniziative, e stanno anche cercando di realizzare bellissimi dipinti e disegni e altro per poterlo spiegare. Hanno anche partecipato a programmi in televisione. Alla TV hanno parlato della loro esperienza e tutto il resto.

Ma se voi non ne siete capaci non avrete nessuna influenza su nessuno, neppure se andate in televisione o altrove. Nessuno vi prenderà sul serio. Quindi dovete essere più seri e diligenti nella meditazione.

Un altro aspetto di Sahaja Yoga è che vogliamo che la gente sia sposata. Ma essere sposati non è il traguardo, non è il fine, è semplicemente un aiuto, diciamo, un completamento dall’altro lato per svilupparvi meglio.

Ma qualsiasi ostacolo nel matrimonio può rappresentare un grande ostacolo per la vostra ascesa. Quindi non prestate attenzione a queste difficoltà, liberatevene e cercate di rimanere il vostro Sé perché soltanto il vostro Sé vi darà la gioia e l’ascesa, e nessun altro.

Tutto andrà bene se vi aggrappate al vostro Sé e capite che siete importanti, che dovete preoccuparvi della vostra ascesa ed anche che la collettività di Sahaja Yoga è importante. È molto importante per tutti voi poiché siete pochissimi e (Sahaja Yoga) deve essere fatto funzionare estesamente in questo paese.

Tutti hanno chiesto perché in Nuova Zelanda la gente sia rimasta la stessa, perché non ci sia un gran cambiamento, perché non progredisca. Ma sono sicura che adesso accadrà maggiormente e, per come oggi sono state avviate le cose, potrebbe funzionare.

Questa è la mia proposta e se pensate che ci sia altro che dovrei dire o qualcosa che volete sapere, potete scrivermi e risponderò sicuramente alle vostre lettere.

Ma non so che cosa rispondere a lettere del tipo: “Mio marito è fuggito con un’altra donna”, e cose del genere. Non è importante, siete stati sposati tante volte nelle vite precedenti, quindi che importanza ha se fugge? Lasciate che se ne vada, che ci si può fare? Voi siete sahaja yogi, quante donne o quanti uomini sono diventati sahaja yogi in questo mondo?

Quindi siete persone eccezionali. E persone così eccezionali non dovrebbero preoccuparsi di cose terrene e futili. Dovrebbero rendersi conto della propria responsabilità. Sarete voi i responsabili dell’emancipazione di tutti i neozelandesi.

E questo dovete capirlo. Non dovreste avere la tendenza a ridurre la vostra autostima. Cercate di crescere e far funzionare le cose. È importante per ogni nazione. Alcune persone sono estremamente vigili ed altre no. Ma ora sono certa che funzionerà più rapidamente.

Verranno molte persone, per iniziare provate a offrire loro un tè, qualcosa, perché la loro attenzione è sul cibo. Però non mettetevi voi a mangiare prima che inizino loro, diversamente penseranno che siete persone inutili che cercano solo di… Dovreste mostrare assoluta dignità e ospitalità. L’ospitalità è di grande aiuto, è molto importante capirlo.

Se venite in India, ad esempio, si assicureranno dieci volte che abbiate avuto il cibo, se manca qualcuno vi chiameranno: “Dove siete? Dovete venire e mangiare”.

Ma sento dire che qui nessuno chiama nessuno per dirgli di mangiare.

Quando alcuni ospiti escono fuori nessuno chiede loro se gradiscono qualcosa, se hanno mangiato o no, se hanno fatto colazione.

Non si fa così, noi dobbiamo preoccuparci di loro e dovremmo avere questo bellissimo comportamento di essere ospitali, assicurarsi che…

Insomma, gli ospiti devono essere trattati in modo diverso mentre i residenti (i sahaja yogi già stabilizzati, ndt) sono diversi, e i vostri figli impareranno tutto ciò che fate e si comporteranno allo stesso modo.

Quindi, occorre assimilare questa cultura con la quale capire il valore degli altri, degli ospiti che sono arrivati, di quelli che ancora non sono sahaja yogi, che sono qui per diventare sahaja yogi, che hanno appena ricevuto la realizzazione. Devono essere trattati con grandissima cura, come semi appena germogliati e molto delicati. La piantina è molto delicata.

Adesso dovete trapiantarla accuratamente nel campo sahaj. Così, ciò che fate è prendere tutti i germogli, lentamente, uno per uno, porli ad una giusta distanza l’uno dall’altro e cercare di piantarli delicatamente nel campo di Sahaja Yoga. Ma se voi avete un certo sistema di valori, se avete acquisito qualcosa, non dovreste guardarli dall’alto in basso o prenderli sempre in giro. Alcuni di voi infatti sono sarcastici, altri sorridono in continuazione, per cui le persone pensano: “Che abbiamo che non va? Perché sorridono sempre?”. Quindi non è necessario avere sorrisi artificiali né criticare in qualche modo; a volte, fraintendono pensando che il sorriso sia di derisione.

Oppure a volte la gente dice: “Hai questo o quell’altro bhut”, o anche: “Questo chakra ha un blocco”.

Non è necessario. Dovreste dire invece: “Col tempo ogni cosa andrà a posto. Se non sentite la brezza fresca, va bene, vediamo qual è il problema”.

Ma non dovete parlare nell’altro modo, usare quel linguaggio, non si dovrebbe dire ai nuovi che questo o quel centro è bloccato perché si spaventano, è qualcosa che suscita una grande paura. Noi dobbiamo accrescere la loro sicurezza, è fondamentale. Quando avrete accresciuto la loro fiducia e loro inizieranno a sentire le vibrazioni e il resto, dovranno fidarsi di voi, dovranno credervi.

Questo è dunque un piccolissimo schema del modo in cui vorrei che la Nuova Zelanda crescesse e agisse in modo sensato, affinché si dica che i neozelandesi sono i più saggi in Sahaja Yoga.

Dio vi benedica tutti.

Pensate, Sahaja Yoga in Grecia ha soltanto due anni. Soltanto due anni. Ma quello è un paese di tradizioni, un paese antico e il modo in cui i greci si sono proprio immersi in Sahaja Yoga è oltre…





1Città dell’Australia.